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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: 20.001 leghe sotto i mari «prec succ»
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  Autore  Discussione: 20.001 leghe sotto i mari  (letto 2355 volte)
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20.001 leghe sotto i mari
« data: 14 Gennaio 2011, 17:02:00 »
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Capperi, nel database ci sono tremila edizioni di Ventimila leghe sotto i mari, ma manca l'unica che ho appena terminato di ri-leggere.
Però ci tengo a segnalarla perché la traduzione, di Graziella Ricci Calcagno, è fatta in maniera stupenda: un italiano elegante e patinato, perfetto per le atmosfere dell'epoca; anzi sembra un romanzo scritto direttamente in italiano, non una traduzione.
L'edizione è quella SEI del 1991. Illustrazioni di Sandro Lobalzo, bravo ma semplicemente un clone di Sergio Toppi.

Il romanzo mi è talmente stra-piaciuto che gli dedicherò una serie di post. (Adesso però vado a buttare la monnezza e a fare una commissione... altro che eroiche avventure per i sette mari...)
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #1 data: 14 Gennaio 2011, 18:49:26 »
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Come introduzione, "oso" controbattere a un'affermazione del grande Salvador Dalí, che diceva: "Ogni volta che muore qualcuno, è colpa di Jules Verne"!

Nel senso: se Verne non avesse appassionato così tanto l'Occidente alla tecnologia meccanica (sottomarini, razzi...), si sarebbero fatti molti più investimenti in Biologia e Genetica, e oggi avremmo il segreto dell'immortalità fisica.
Quindi, se si continua a morire è a causa dei ritardi della Genetica, e i ritardi della Genetica sono colpa di Jules Verne...

Mi oppongo, vostro onore! Primo, perché l'immortalità sarebbe un incubo, e chi la promette è un sadico. Secondo, perché Ventimila leghe sotto i mari contiene ben più di un'esaltazione della tecnologia meccanica.

to be continued
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Papà mi dai libbo l'ulania?
  
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #2 data: 14 Gennaio 2011, 19:06:10 »
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Citazione da: dhr il 14 Gennaio 2011, 18:49:26

Come introduzione, "oso" controbattere a un'affermazione del grande Salvador Dalí, che diceva: "Ogni volta che muore qualcuno, è colpa di Jules Verne"!

Nel senso: se Verne non avesse appassionato così tanto l'Occidente alla tecnologia meccanica (sottomarini, razzi...), si sarebbero fatti molti più investimenti in Biologia e Genetica, e oggi avremmo il segreto dell'immortalità fisica.
Quindi, se si continua a morire è a causa dei ritardi della Genetica, e i ritardi della Genetica sono colpa di Jules Verne...

Mi oppongo, vostro onore! Primo, perché l'immortalità sarebbe un incubo, e chi la promette è un sadico. Secondo, perché Ventimila leghe sotto i mari contiene ben più di un'esaltazione della tecnologia meccanica.

to be continued


Secondo me ogni volta che muore qualcuno la colpa è di quella fottutissima farfalla che continua a muovere le ali dall'altra parte del mondo... possibile che nessuno abbia un po' di DDT????
  
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #3 data: 14 Gennaio 2011, 19:07:20 »
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grazie del consiglio,anch'io stavo cercando una versione di 20.000leghe ma non sapevo quale prendere.

purtroppo l'unica che ho letto,molti anni fa,ho scoperto solo ora che era una versione castrata per bambini...è infatti mi aveva deluso :-|
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #4 data: 14 Gennaio 2011, 20:31:45 »
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Citazione da: AzeveL il 14 Gennaio 2011, 19:07:20


grazie del consiglio,anch'io stavo cercando una versione di 20.000leghe ma non sapevo quale prendere.

purtroppo l'unica che ho letto,molti anni fa,ho scoperto solo ora che era una versione castrata per bambini...è infatti mi aveva deluso :-|


questa è una versione integrale --- ma sarà ancora reperibile?
del resto, questo è un sito di collezionisti, mica gente che si spaventa se vede la data 1991!
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #5 data: 14 Gennaio 2011, 20:43:42 »
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Prima di approfondire le "nuove mirabolanti riflessioni" scaturite da questa rilettura del romanzo, copio uno schemino elaborato già qualche anno fa per inquadrare la "collocazione" di Ventimila leghe nella storia del romanzo di avventura / SF nell'arco di un secolo:

Poe, Gordon Pym (1838) espressamente citato da Verne

--> Melville, Moby Dick (1851) espress. cit.

--> Verne, Viaggio al centro della Terra (1864)

--> Hugo, I lavoratori del mare (1866) espress. cit.

--> VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI (1870)

<-- Wells, La macchina del tempo (1895)

<-- Wells, La guerra dei mondi (1898)

<-- Lovecraft, Le montagne della follia (1931)

In breve, Verne riprende e "risponde" alle opere precedenti; e i romanzi successivi "contro-rispondono" a lui.

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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #6 data: 14 Gennaio 2011, 21:26:42 »
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Citazione da: dhr il 14 Gennaio 2011, 20:43:42

Prima di approfondire le "nuove mirabolanti riflessioni" scaturite da questa rilettura del romanzo, copio uno schemino elaborato già qualche anno fa per inquadrare la "collocazione" di Ventimila leghe nella storia del romanzo di avventura / SF nell'arco di un secolo:

Poe, Gordon Pym (1838) espressamente citato da Verne

In breve, Verne riprende e "risponde" alle opere precedenti; e i romanzi successivi "contro-rispondono" a lui.


Più che espressamente citato, direi: La sfinge dei ghiacci è proprio un seguito di Gordon Pym.
Un saluto da ansible
« Ultima modifica: 14 Gennaio 2011, 21:28:39 di ansible » Loggato
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #7 data: 14 Gennaio 2011, 22:25:35 »
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Citazione da: ansible il 14 Gennaio 2011, 21:26:42

Più che espressamente citato, direi: La sfinge dei ghiacci è proprio un seguito di Gordon Pym.


il buffo / il guaio è che di Verne conosco solo "20.000" e Viaggio al centro della Terra. Verne ha scritto anche un sequel di se stesso con L'isola misteriosa, però direi che non sono romanzi entrati nell'immaginario collettivo come i primi due citati.

in ogni caso, il cerchio si chiuderà con Lovecraft, quasi un secolo esatto dopo Poe: le mostruosità aliene delle Montagne della follia gridano tekeli-li tekeli-li come i misteriosi uccelli polari in Gordon Pym.
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #8 data: 14 Gennaio 2011, 22:55:03 »
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1. COM'È PROFONDO IL MARE


Un primo grosso tema che accomuna non tutte, ma varie di queste opere è il mare. Magari unito al tema dell'esplorazione dei Poli, che per tutto l'Ottocento restarono luoghi enigmatici (Amundsen raggiunse il Polo Sud solo nel 1911).

A noi, storditi dalle pubblicità di Costa Crociere, il mare evoca lusso, comfort, relax, divertimento... ma per gli uomini del XIX secolo era l'inferno liquido. In assenza di radar e di SOS, in condizioni igieniche e alimentari molto precarie, la possibilità di crepare miseramente era reale, quotidiana, tant'è che il marinaio era il mestiere dei disperati. E siccome erano dei disperati, a volte criminali, erano loro stessi a rendere ancora più pericolosa la navigazione.
Questo sottofondo permette di comprendere meglio le atmosfere inquietanti che pervadono i romanzi citati, da Poe a Lovecraft. Per Melville, gli oceani sono il "lato oscuro" della Terra; e siccome coprono 2/3 della superficie terrestre, il lato oscuro prevale su quello luminoso.

Il più ottimista resta appunto Verne, in nome del Progresso tecnologico, ma anche Ventimila leghe sotto i mari ha molte pagine pessimiste e un finale cupo, perché... vedremo.
Tra l'altro, nel romanzo ritorna continuamente - ed era solo il 1870! - il tema della distruzione sistematica della Natura e l'estinzione di molte specie a causa dell'uomo, con conseguenze deleterie sull'umanità stessa. Qui Verne riesce addirittura a essere troppo pessimista, perché alcune specie che lui dava per spacciate esistono ancora oggi, sebbene in pericolo.
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #9 data: 15 Gennaio 2011, 12:08:11 »
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2. WE HAVE ALL THE TIME IN THE WORLD


Il Nautilus del capitano Nemo è una vera macchina del tempo. Esplorando i fondali oceanici, i protagonisti passano in rassegna tutte le epoche, dalla preistoria all'umanità pre-ufficiale (Atlantide) fino alla cronaca del presente... e il futuro, perché Verne fa numerosi riferimenti agli sviluppi della scienza e della società.
A volte questo viaggio nel tempo avviene tramite gli oggetti che i protagonisti osservano durante il tragitto; altre volte, attraverso i commenti del professor Aronnax, che narra in prima persona.
In realtà, l'avventura a bordo del Nautilus copre non solo tutta la storia ma anche tutta la geografia, e tutta la Natura in ogni sua componente, dai minerali alle piante, dagli invertebrati ai mammiferi. Un punto olistico/ologrammatico in cui si concentra il Tutto.

Già il Viaggio al centro della Terra era un viaggio attraverso il tempo, scendendo a ritroso fino alla preistoria. Ma Ventimila leghe mi sembra una rielaborazione molto più acuta, partendo dal "futuro": il sommergibile a energia elettrica, quindi un'ipotesi di grande attualità ancora adesso, dato che si punta sulle energie pulite. È vero che nel frattempo i sottomarini sono stati realizzati "davvero", ma il Nautilus continua ad avere aspetti "futuristici" anche a leggere il romanzo nel 2011. Non manca qualche suggestione aliena, ad esempio il misterioso linguaggio incomprensibile che i membri dell'equipaggio parlano tra loro.

Che Verne in Ventimila leghe rielabori il precedente romanzo del 1864, pare evidente dal parallelismo tra i tre protagonisti: il prof. Aronnax, Consiglio e Ned sono la versione aggiornata del prof. Lidenbrock, Axel e Hans.
Con la differenza che stavolta il centro del racconto c'è un personaggio titanico come il capitano Nemo...
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #10 data: 15 Gennaio 2011, 12:13:05 »
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P.S. Nella Guerra dei mondi, Wells descrive degli alieni a forma di piovra che arrivano sulla Terra a bordo di un cilindro metallico. Il Nautilus è a forma di cilindro... e viene assalito dalle piovre... ma in Wells, con un'ironica inversione, le mostruose piovre sbucano da dentro il cilindro.
Può essere un caso, però sospetto che lo scrittore inglese lo abbia fatto apposta.
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #11 data: 15 Gennaio 2011, 14:36:23 »
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Citazione da: dhr il 14 Gennaio 2011, 22:25:35


Citazione da: ansible il 14 Gennaio 2011, 21:26:42

Più che espressamente citato, direi: La sfinge dei ghiacci è proprio un seguito di Gordon Pym.


[...] Verne ha scritto anche un sequel di se stesso con L'isola misteriosa, però direi che non sono romanzi entrati nell'immaginario collettivo come i primi due citati.

Per essere precisi, una trilogia composta da I figli del capitano Grant, 20.000 Leghe sotto i mari e L'isola misteriosa.


Citazione da: dhr il 15 Gennaio 2011, 12:08:11

[...] Ventimila leghe mi sembra una rielaborazione molto più acuta, partendo dal "futuro": il sommergibile a energia elettrica, quindi un'ipotesi di grande attualità ancora adesso, dato che si punta sulle energie pulite. È vero che nel frattempo i sottomarini sono stati realizzati "davvero", ma il Nautilus continua ad avere aspetti "futuristici" anche a leggere il romanzo nel 2011. Non manca qualche suggestione aliena, ad esempio il misterioso linguaggio incomprensibile che i membri dell'equipaggio parlano tra loro.


Completamente d'accordo.
Non so a te ma il restyling del Nautilus nel film La leggenda degli uomini straordinari mi aveva catturato non poco.
Un saluto da ansible
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #12 data: 15 Gennaio 2011, 15:10:20 »
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Citazione da: ansible il 15 Gennaio 2011, 14:36:23

Non so a te ma il restyling del Nautilus nel film La leggenda degli uomini straordinari mi aveva catturato non poco.


è una delle numerose cose della vita che mi sono perso.

non mi era dispiaciuta la versione film Disney, quella con Kirk Douglas nella parte di Ned Land. bella estetica, gustose varianti rispetto al romanzo.

paradossalmente, però, la loro attualizzazione di rendere atomico il sommergibile rende il film più datato del romanzo!
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #13 data: 15 Gennaio 2011, 16:22:30 »
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Citazione da: dhr il 15 Gennaio 2011, 15:10:20


Citazione da: ansible il 15 Gennaio 2011, 14:36:23

Non so a te ma il restyling del Nautilus nel film La leggenda degli uomini straordinari mi aveva catturato non poco.


è una delle numerose cose della vita che mi sono perso.

non mi era dispiaciuta la versione film Disney, quella con Kirk Douglas nella parte di Ned Land. bella estetica, gustose varianti rispetto al romanzo.

paradossalmente, però, la loro attualizzazione di rendere atomico il sommergibile rende il film più datato del romanzo!

Potresti vederla come una gustosa anticipazione del filone steampunk.
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Re:20.001 leghe sotto i mari
« Rispondi #14 data: 15 Gennaio 2011, 20:55:23 »
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3. NESSUNO È COME LUI


Il capitano Nemo è una straordinaria "ri-fusione" di grandi personaggi della letteratura. Però, lungi dall'essere una "copia", ha un'originalità che lo rende unico. Uno degli eroi / antieroi più riusciti nella storia del romanzo.

Il suo "antenato" più evidente è il capitano Achab di Moby Dick, con la sua lotta personale contro tutto e contro tutti, trascinando un intero equipaggio dietro il proprio desiderio di vendetta.
Ma ecco l'assoluto colpo di genio di Verne: Nemo, alla guida di un "invincibile mostro marino" (tecnologico) rappresenta anche Moby Dick!
E nel capitolo Capodogli e balene, lo scrittore francese - facendo leva sulla tecnologia - tenta di costruire una scena di baleneria ancora più epica delle descrizioni di Melville.

Poi, anche se non ho trovato espliciti agganci testuali, da tante cose che scrive Verne si nota che Nemo è una sorta di nuovo Adamo, l'inizio di un'umanità nuova, unico signore di un mondo meraviglioso e incontaminato come era l'Eden in principio.
Ma allo stesso tempo, ombroso, ribelle, distruttore, nemico della morale comune, esponente di un anti-mondo (il mare, opposto alla terraferma), il creatore del Nautilus è anche un'immagine di Satana.
Così, dopo aver "cortocircuitato" Moby Dick, Verne fa andare in tilt anche il Paradiso perduto di Milton.

C'è inoltre un parallelismo con la figura combattiva, solitaria e tragica di Gilliat, il protagonista dei Lavoratori del mare di Hugo.
Di più. Nemo viene descritto come un essere sovrumano, come il Genio del mare, come la immensa figura avvolta in un sudario che campeggia nell'ultima pagina del Gordon Pym di Poe.

Infine, ovviamente, il protagonista di Ventimila leghe è un Doppio di Ulisse / Nessuno, per tanti motivi. Particolarmente interessanti sono i capitoli finali, in cui il nuovo Nessuno si trova a lottare contro una nuova Scilla (le piovre) e una nuova Cariddi (il maelström). Ne uscirà vincitore entrambe le volte, ma...
« Ultima modifica: 15 Gennaio 2011, 20:55:54 di dhr » Loggato
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