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Discussione: I Capolavori di Maxpullo (letto 165687 volte) |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #676 data: 15 Maggio 2012, 18:08:32 » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #677 data: 15 Maggio 2012, 18:10:07 » |
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141 - Oltre l'ignoto - Theodore STURGEONCompletiamo con questa uscita lo straordinario viaggio nella narrativa breve di Theodore Sturgeon. La grande difficoltà di questa doppia uscita è stata la pressochè totale ignoranza del sottoscritto della materia trattata con conseguente gravissima impasse per la scelta di titoli, copertine e didascalie appropriate per le due raccolte. Per questa uscita mi sono affidato all'arte del bravissimo Richard Powers, utilizzando l'immagine di copertina di una edizione estera di " More than Human". | | Prosegue in questo numero la presentazione delle short-stories di Theodore Sturgeon, con una selezione delle storie scritte nel periodo che va dal 1953 al 1980. |
E di seguito l'indice del volume. Un piatto di solitudine | A Saucer of Loneliness, 1953 | Nova FS 37 | Gli inseparabili | The World Well Lost, 1953 | Le grandi storie della FS 15 | Il signor Costello. Eroe | Mr. Costello, Hero, 1953 | SFBC 5 | Il [vaggio], il [viggio] e Boff | The [Widget], the [Wadged] and Boff, 1955 | Futuro Biblioteca FS 36 | ...e cominciò la notte | The Skill of Xanadu, 1956 | Nova FS 15 | Ultime notizie | And Now The News, 1956 | Urania 1071 | Un avamposto in paradiso | The Girls Had Guts, 1957 | SFBC 5 | Il chiodo e l'oracolo | The Nail and the Oracle, 1964 | Gamma 4 | Se tutti gli uomini fossero fratelli, a chi dareste in moglie vostra sorella? | If All Men Were Brothers, Would You Let One Marry Your Sister?, 1967 | Sigma FS 12 | L'uomo che imparò ad amare | The Man Who Learned Loving, 1969 | Fantascienza 1 | Scultura lenta | Slow Sculpture, 1970 | Urania Classici 216 | Non cremate il Presidente | Ocan's Scalpelt, 1971 | Urania 586 | Vendetta è | Vengeance Is, 1980 | MM Estate 1990 |
Ultimi volumi pubblicati 127 - William GIBSON - Neuromante 128 - William GIBSON - Giù nel ciberspazio 129 - William GIBSON - Monna Lisa Cyberpunk 130 - Valerio EVANGELISTI - Il mistero dell'inquisitore Eymerich 131 - Philip K. DICK - L'uomo dei giochi a premio 132 - Philip J. FARMER - Notte di luce 133 - Lois McMASTER BUJOLD - L'onore dei Vor 134 - A.E. VAN VOGT - Il mondo del Non-A 135 - A.E. VAN VOGT - Le pedine del Non-A 136 - A.E. VAN VOGT - La fine del Non-A 137 - Valerio EVANGELISTI - Il corpo e il sangue di Eymerich 138 - Greg BEAR - Le città vive / 138 bis - Greg BEAR - Psychlone 139 - Douglas ADAMS - Addio, e grazie per tutto il pesce 140 - Theodore STURGEON - Verso l'ignoto 141 - Theodore STURGEON - Oltre l'ignoto Nel prossimo numero invece ritroveremo Ursula K. Le Guin, con un altro tassello del ciclo Hainita.
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #678 data: 15 Maggio 2012, 18:39:47 » |
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Anch'io amo molto Sturgeon."Mondo d'incubi" mi è servito d'ispirazione per il racconto che ho scritto per il 1° Premio letterario Giulio Verne e col quale ho raggiunto la 3.a posizione in classifica.
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Sto leggendo "Salvation - La rovina dei mondi" di P. F. Hamilton - U. Jumbo n. 30
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #680 data: 15 Maggio 2012, 19:35:17 » |
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*********************************************************Ho appena letto: Sto leggendo: |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #681 data: 15 Maggio 2012, 21:57:04 » |
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Ventiquattr'ore al giorno, festivi non esclusi; il lavoro non ci spaventa, il conto non vi spaventa! |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #682 data: 17 Maggio 2012, 10:51:27 » |
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I capolavori di Maxpullo, anno 11Nell'attesa della nuova uscita che ne direste di vedere la rassegna delle cover dell'anno (virtuale) passato? Siete d'accordo? Noooo? Peccato... eccovela lo stesso! Stavolta purtroppo sono venute un po' sfocate, ma questo non mi impedisce di esprimermi sulle mie preferite. In cima ci sono quella di Ferenc Pinter per il romanzo di Evangelisti e quella di Richard Powers per " Vento dal nulla"; a pari merito ma un gradino più giù ci metto: quella di Brambilla per " Notte di luce", quella di Adams per " Moderan" e quella di Thole per " Margherite per Dorothy". E voi che dite?
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #684 data: 18 Maggio 2012, 10:17:25 » |
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142 - I reietti dell'altro pianeta - Ursula K. Le GUIN (1974)Terminati gli indugi causati dal difficile "parto" della doppia uscita di Sturgeon la collana riprende la sua consueta regolarità con una uscita che farà felici tutti i fan della Le Guin: presentiamo, infatti, oggi quello che potremmo considerare il romanzo di partenza del ciclo dell'Ecumene, un romanzo insignito nel 1975 con Hugo e Nebula, e la redazione ha già incluso la serie completa del ciclo nell'elenco delle pubblicazioni future. La cover scelta per questa edizione virtuale è opera di Jim Burns, mentre per la quarta di copertina è stata selezionata la trama dell'edizione TeaDue. | | Urras e Anarres sono due pianeti gemelli, ma anche due mondi inconciliabili. Urras, densamente popolato e tecnologico, è proiettato verso la società dei consumi e del benessere; Anarres, invece, con le sue terre desertiche, è popolato dai seguaci di Odo, un gruppo di anarchici che vi ha creato una società libera e semplice, consona ai propri ideali, una fratellanza da cui sono esclusi i concetti e i sentimenti stessi di proprietà, di governo e di autorità. E i contatti tra i due mondi sono sporadici, avvolti da mistero e reciproca diffidenza... Fino a quando Shevek, un geniale matematico di Anarres, si convince che l'unico modo di salvare il sogno di libertà della sua terra stia proprio nell'apertura agli scambi con l'altro mondo. E così, spinto dal desiderio di abbattere le barriere dell'odio, parte per lavorare sul pianeta "dei ricchi e dei proprietari", cercando di accendere il fuoco del cambiamento in entrambi i mondi. Una geniale metafora della nostra società e del conflitto tra diverse idee di convivenza e sviluppo. Un romanzo di straordinaria attualità. Un capolavoro della fantascienza vincitore del premio Hugo e del premio Nebula. |
Ultimi volumi pubblicati 128 - William GIBSON - Giù nel ciberspazio 129 - William GIBSON - Monna Lisa Cyberpunk 130 - Valerio EVANGELISTI - Il mistero dell'inquisitore Eymerich 131 - Philip K. DICK - L'uomo dei giochi a premio 132 - Philip J. FARMER - Notte di luce 133 - Lois McMASTER BUJOLD - L'onore dei Vor 134 - A.E. VAN VOGT - Il mondo del Non-A 135 - A.E. VAN VOGT - Le pedine del Non-A 136 - A.E. VAN VOGT - La fine del Non-A 137 - Valerio EVANGELISTI - Il corpo e il sangue di Eymerich 138 - Greg BEAR - Le città vive / 138 bis - Greg BEAR - Psychlone 139 - Douglas ADAMS - Addio, e grazie per tutto il pesce 140 - Theodore STURGEON - Verso l'ignoto 141 - Theodore STURGEON - Oltre l'ignoto 142 - Ursula K. LE GUIN - I reietti dell'altro pianeta E per la gioia di tutti gli amanti della SF d'avventura nel prossimo numero ci sarà una gradita sorpresa: un grande capolavoro di Michael Moorcock da troppo tempo dimenticato nel cassetto degli editori italiani!
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #685 data: 22 Maggio 2012, 19:08:55 » |
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143 - Il veliero dei Ghiacci - Michael MOORCOCK (1972)Con questa uscita la collana assume una nuova dimensione di virtualizzazione. Il "cloud" ormai impazza e non si può più derogare; nella mega nuvola del futuro c'è posto per tutto: parole, foto, file, notizie, programmi, musica, server e computer, libri, documenti, servizi di stampa... una sorta di gorgo infinito che risucchia la realtà che ci circonda per depositarla chissà dove e dandoci l'impressione di averla resa "eterna", come fosse migliore di come era prima quando era tangibile. Diciamoci la verità: quest'idea del cloud e della virtualizzazione somiglia tanto all'immagine che abbiamo del Paradiso, un luogo che non sta da nessuna parte ed in cui l'esistenza di quello che ci mettiamo dentro non dipende più dalla nostra volontà. Quando affidiamo i nostri oggetti elettronici alla rete, insomma, è un po' come se li liberassimo dalla loro innata caducità e li rendessimo non solo disponibili a tutti, ma anche indistruttibili e pronti a raccontare in eterno la storia che li ha generati. Con questa uscita le cover di questa collana virtuale si liberano dai "ceppi" del server di Urania Mania e trovano la loro giusta collocazione nel cloud di chi ha fatto dell'hosting delle immagini la sua missione. Ma non vorrei che questa introduzione togliesse la giusta importanza al romanzo presentato: un piccolo gioiello della fantascienza che ha avuto l'unico torto di esser stato scritto da un autore più noto per la sua produzione fantasy che per altro e che, per questa sua unica "colpa", è stato dimenticato da tutti. Gli ridiamo oggi la giusta collocazione che si merita: al fianco dei grandi classici della SF come Ubik, il ciclo della Fondazione e tutti gli altri capolavori che la collana ha presentato sino ad oggi. Per la copertina ho scelto ancora una suggestiva immagine di Jim Burns, mentre per la quarta di copertina ho scelto uno stralcio della trama dell'edizione Galassia, l'unica uscita, sino ad oggi, del romanzo in Italia. | | Non è del tutto infrequente che l'ipotesi di una nuova epoca glaciale venga assunta come fondamento per un romanzo di fantascienza. Di solito, gli autori si compiacciono, in questo caso, di descrivere l'instaurarsi del fenomeno, e presentano un'umanità morente, che si adatta faticosamente alle nuove condizioni di vita. Il veliero dei ghiacci, invece, ci presenta un mondo in cui la glaciazione si è stabilita ormai da migliaia di anni, e in cui gli uomini si sono adattati ormai da molto tempo. Abilmente, Moorcock assume i motivi classici dei romanzi marinareschi e addirittura di quelli, popolarissimi, che hanno a protagonisti esploratori dei ghiacci e cacciatori di balene: e vi aggiunge l'ingrediente tradizionale della quest, della ricerca, che la fantascienza sembra mutuare spesso, per una contraddizione più apparente che reale, dai romanzi medievali. Come in molti di questi, anche la ricerca di Arfiane, il duro protagonista del romanzo, è mistica: egli si lascia indurre al viaggio straordinario dal desiderio di trovare il palazzo della fiabesca Madre del Ghiaccio, divinità suprema immaginata dalla fantasia degli uomini, eppure stranamente allusiva di una fondamentale legge fisica. Ciò che troverà, alla conclusione della sua navigazione, del tremendo viaggio, stabilirà in realtà una contraddizione feroce e insopportabile con la base stessa della sua fede, ma non riuscirà a scuoterla.
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« Ultima modifica: 27 Gennaio 2019, 16:13:32 di maxpullo » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #686 data: 05 Giugno 2012, 15:38:43 » |
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144 - Lot - Ward MOOREQuesta annata di pubblicazioni si chiude con l'uscita di un romanzo che in realtà è l'unione di due racconti lunghi che Moore scrisse nel 1953 e 1954: " Lot" e " Lot's Daugther"; che due storie scritte così tanto tempo fa riescano ancora oggi a sorprendere, stupire e, se vogliamo, scandalizzare, è la riprova migliore del fatto che i veri classici sono intramontabili. Di fantascienza vera e propria ce ne sta forse poca in queste due storie, ma lo scenario post-apocalittico raccontato da Moore, il ritmo frenetico della narrazione, il mirabile parallelo con la storia biblica di Lot e gli sconvolgenti colpi di scena finali con cui si chiudono entrambe le vicende, rendono questo suo lavoro un qualcosa di assolutamente indimenticabile, un libro che colpisce, sconvolge e che ogni appassionato dovrebbe leggere almeno una volta nella propria vita. Con la cruda cover di William Reid e la quarta di copertina scritta da me medesimo a commento del libro, ecco a voi un'altra gemma della fantascienza che si incastona alla perfezione assieme alle altre presentate sino ad oggi. | | Ward Moore riecheggia e rielabora in modo originale la storia biblica di Lot in chiave sicuramente più psicologica che fantascientifica ma ha il merito di consegnarci una perla di romanzo praticamente perfetto, una vera fucilata che in pochissime pagine distrugge ogni tipo di umano sentire e ci presenta un lato della natura umana che, probabilmente, non ci fa piacere conoscere, ma che ugualmente non può essere ignorato. La moglie di questo moderno Lot non si tramuta in una statua di sale per avere assistito alla distruzione di una Sodoma post-atomica, ma possiamo bene immaginare che la sua espressione non sia troppo diversa da quella di una statua di sale nello sconvolgente finale della prima parte di questa storia; la figlia di questo moderno Lot, invece, spietata protagonista della seconda parte, non ha bisogno di ubriacare il padre per giacere con lui, ma il suo disumano e imprevedibile tradimento finale non sarà meno spettacolare e crudele del peccato delle sue controparti bibliche. |
Ultimi volumi pubblicati 130 - Valerio EVANGELISTI - Il mistero dell'inquisitore Eymerich 131 - Philip K. DICK - L'uomo dei giochi a premio 132 - Philip J. FARMER - Notte di luce 133 - Lois McMASTER BUJOLD - L'onore dei Vor 134 - A.E. VAN VOGT - Il mondo del Non-A 135 - A.E. VAN VOGT - Le pedine del Non-A 136 - A.E. VAN VOGT - La fine del Non-A 137 - Valerio EVANGELISTI - Il corpo e il sangue di Eymerich 138 - Greg BEAR - Le città vive / 138 bis - Greg BEAR - Psychlone 139 - Douglas ADAMS - Addio, e grazie per tutto il pesce 140 - Theodore STURGEON - Verso l'ignoto 141 - Theodore STURGEON - Oltre l'ignoto 142 - Ursula K. LE GUIN - I reietti dell'altro pianeta 143 - Michael MOORCOCK - Il veliero dei ghiacci 144 - Ward MOORE - Lot Grandi lavori fervono dietro le quinte: il webamster che è in me medita rivoluzioni ed il tempo è tiranno, per cui non so dirvi quanti eoni passeranno prima del nuovo editoriale e delle prossime uscite. Voi però rimanete qui e saprete.
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« Ultima modifica: 27 Gennaio 2019, 16:12:37 di maxpullo » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #688 data: 01 Luglio 2016, 19:16:50 » |
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Citazione da: maxpullo il 27 Settembre 2011, 22:50:54 047 - Anguilla stellare - Robert F. Young
Come sono nati "I capolavori di Maxpullo"? La storia, se avete seguito questa rubrica sin dalla sua prima uscita, la sapete già, ma cosa sta realmente dietro l'idea di pubblicare una collana "ideale"? Ci sono certamente gli scambi epistolari con Ernesto Vegetti sui "desiderata" per Urania Collezione e ci sono le discussioni proprio qui su questo forum sullo stesso argomento: tutto questo ha senza dubbio contribuito, ma la vera scintilla che ha acceso l'idea nella mia testa è stata la scoperta, nel 2010, dei racconti di Robert F. Young che, opportunamente raccolti grazie al lavoro di indicizzazione del database di Uraniamania, mi hanno fatto aprire gli occhi su un autore quasi completamente ignorato dall'editoria italiana. Con questa uscita la mia collana diventa più "virtuale" del solito, proponendo un libro che in effetti non esiste, ma che può comunque esser letto grazie ai riferimenti che verranno forniti. Accompagnato dalla stupenda immagine di copertina, opera di Franco Brambilla ed adattissima al racconto che ho scelto come titolo per la raccolta, dalla quarta di copertina scritta da me medesimo e dall'indice del volume con il riferimento al numero di Urania in cui ritrovare il racconto, ecco quindi a voi l'antologia che avrebbe dovuto esserci, ma che non c'è mai stata...
| | Autore poco noto al grande pubblico, Robert F. Young, possiede il raro dono di saper tramutare in poesia le storie di fantascienza che racconta. In una carriera di scrittore che copre poco più di trent'anni, egli ci ha regalato ben cinque romanzi ed oltre un centinaio di racconti, molti dei quali pubblicati in Italia nell'appendice di alcune note riviste di fantascienza: il presente volume raccoglie tutti i suoi racconti apparsi sulla rivista Urania dal 1962 al 1988 con l'eccezione de "Il figlio stella" e "Viaggio sul fiume" che fanno parte della raccolta "A glass of stars" e che saranno proposti in una prossima uscita. Il suo stile raffinato e romantico, le sue favole spesso amare e basate sul ribaltamento dei valori, ci raccontano una fantascienza inconsueta ed al contempo affascinante e ci portano alla scoperta di un mondo che ogni vero appassionato del genere non dovrebbe mancare di conoscere. |
Indice del volume.
Titolo | Titolo originale | Urania | Il polline | Hopsoil, 1962 | 280 | Rumpelstiltskinski | Rumpelstiltskinski, 1965 | 395 | Le rovine di Marte | A Glass of Mars, 1965 | 416 | Stazione di ricarica | Romance in Eleventh Century Recharging Station, 1965 | 421 | Il radiatore sacro | The Quest of the Holy Grill, 1964 | 438 | L'ultimo eroe | The Last Hero, 1966 | 447 | L'auto addosso | Romance in a Twenty-fisrst-century Used-car Lot, 1960 | 455 | La gigantessa | The Giantess, 1973 | 637 | Settimo cielo | Kingdom come, Inc, 1966 | 660 | Fattore X | Hex Factor, 1974 | 676 | Il curioso caso di Henry Dickens | The Curious Case of Henry Dickens, 1975 | 704 | Inventario | Remmants of Things Fast, 1976 | 729 | PRNDL | PRNDLL, 1976 | 758 | Rotaie | The Day the Limited Was Late, 1977 | 774 | Anguilla stellare | The Star Eel, 1977 | 777 | Giù per la scala | Down the Ladder, 1978 | 785 | Progetto edilizio | Project Hi-Rise, 1978 | 793 | La prima spedizione su Marte | The First Mars Mission, 1979 | 806 | Tom l'indiscreto | Peeping Tommy, 1965 | 815 | Stella caduta | The Summer of the Fallen Star, 1981 | 936 | Il terrestre perduto | The Lost Earthman, 1983 | 971 | Il secondo esperimento di Philadelphia | The Second Philadelphia Experiment, 1985 | 1029 | Visioni | Visionary Shapes, 1986 | 1061 | Vento Divino | Divine Wind, 1984 | 1074 |
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033 - Jack VANCE - Naufragio sul pianeta Tschai 034 - Jack VANCE - Le insidie di Tschai 035 - Fritz LEIBER - L'alba delle tenebre 036 - Jack VANCE - I tesori di Tschai 037 - Jack VANCE - Fuga da Tschai 038 - William J. STUART - Il pianeta proibito 039 - Ray BRADBURY - Fahrenheit 451 040 - Isaac ASIMOV - Io robot 041 - A.E. VAN VOGT - Slan 042 - Douglas ADAMS - Guida galattica per gli autostoppisti 043 - Douglas ADAMS - Ristorante al termine dell'universo 044 - Douglas ADAMS - La vita, l'universo e tutto quanto 045 - Philip K. DICK - Le tre stimmate di Palmer Eldritch 046 - Robert A. HEINLEIN - Stella doppia 047 - Robert F. YOUNG - Anguilla stellare
E nel prossimo numero, concluderemo questa "annata" di pubblicazioni con l'esordio di Joe Haldeman!
| Riprendo brevemente questo thread per annunciarvi che, con un colpevole ritardo di oltre 4 anni, finalmente "ANGUILLA STELLARE" sta per venire alla luce! Non so se altri hanno intrapreso un anaolgo lavoro di recupero editoriale in opere proprie o se esistono su internet estimatori di Robert Franklyn Young che abbiano addirittura tradotto racconti/romanzi inediti del nostro, ma io la mia parte l'ho fatta. ANGUILLA STELLARE è adesso un ebook, leggibile e godibile senza dover fare una pila di volumi di Urania e di andare a scartabellarne le appendici... Per completarlo manca solo un racconto: " Terrestre perduto", apparso in appendice all'Urania 971, "Dai bassifondi di Klittmann City". Insomma: dopo anni di snobismo editoriale e ristampe che lasciano il tempo che trovano, c'è voluta una iniziativa personale per ridare lustro ad un autore che ha avuto l'unico difetto di non esser stato prolifico. Non appena arriverà l'ultimo racconto ne darò notizia, dopodichè l'ebook sarà messo a disposizione di chiunque ne voglia una copia. Naturalmente sarà corredato dalla recensione-fiume in cui per la prima volta ho concepito l'idea della raccolta. PS Se qualcuno ha il racconto mancante oppure addirittura traduzioni amatoriali di racconti inediti in Italia è il benvenuto: sarò lieto di inserire il suo contributo nel volume. PPS L'iniziativa NON ha scopo di lucro per cui spero che questa iniziativa non venga vista di cattivo occhio o possa procurare problemi al sito di Urania Mania: è una mia iniziativa privata e come tale rimarrà.
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« Ultima modifica: 01 Luglio 2016, 19:17:24 di maxpullo » |
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