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Discussione: fantascienza pubblicata in Italia (letto 2950 volte) |
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Re:fantascienza pubblicata in Italia
« Rispondi #15 data: 10 Ottobre 2010, 19:10:24 » |
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Citazione da: luciana il 10 Ottobre 2010, 17:42:45
2) Non dimentichiamoci che siamo ancora nel pieno di una crisi economica mondiale; e il "libro" (in generale) è sempre stato considerato un bene di lusso
3) Diciamolo chiaramente: anche il cinema non aiuta la fantascienza.
xxx) ma magari se arrivano davvero gli alieni... forse la letteratura di fantascienza risuscita un pò!
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ciao Luciana, mi permetto un paio di contro-osservazioni: 2) come celebrato in un altro thread, Urania esiste da 58, cin-quan-tot-to anni. Ok, il passato non è garanzia del futuro, ma mi sembra un dato che riequilibra in positivo la "eterna crisi" del libro. 3) al cinema la SF (di tutti i tipi, mettendoci anche supereroi, mutanti ecc.) gode di un vero boom. Il problema, per la carta stampata, sarebbe "agganciare" quel pubblico. xxx) hmm, secondo me invece sarebbe la sua fine. Se Quelli Là sono viola con le pinne, farebbero ridere i romanzetti in cui compaiono verdi con le antenne...
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Re:fantascienza pubblicata in Italia
« Rispondi #16 data: 10 Ottobre 2010, 19:18:47 » |
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Mmm... la discussione comincia a farsi interessante. Intanto grazie per gli apprezzamenti sui miei libri; poi... Citazione da: 666castlerock666 il 09 Ottobre 2010, 22:29:41
non sono un esperto, ma penso che su tremila iscritti, gli effettivi saranno si e no 200-300 max (intendo quelli che frequentano diciamo almeno una volta alla settimana il sito).
Su questo potrebbe rispondere chi gestisce il sito.
Poi ci possono essere ragazzini, chi per principio o per timori ancestrali non compra on-line, o che so io.
Rimane comunque il fatto che se anche lo "zoccolo duro" fosse composto da 50-100 utenti, almeno questi almeno 2-3 acquisti all'anno dovrebbero farli !!
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Credo che il limite superiore sia intorno ai 65 utenti (vedi l'Antologia di Natale Pagine dal futuro dello scorso anno, che in teoria avrebbe dovuto interessare buona parte degli appassionati iscritti). Il che mostra che DAVVERO c'e' una forte crisi di pubblico della fantascienza: presumo che Uraniamania sia tra i primi tre siti di appassionati di fantascienza in Italia (cercando "libri di fantascienza" o "Urania" con Google lo trovo in prima pagina), e abbiamo uno "zoccolo semiduro" di 65 persone. Aggiungi che c'e' una parziale sovrapposizione con gli altri siti dedicati alla SF (quindi non te ne aspettare altri 1000), e le ipotesi sui numeri sono complete. Per fortuna esistono le vendite al di fuori di Internet, che sono la maggioranza... ma li' il problema e' farsi conoscere. Ormai ho frequentato da espositore abbastanza convention per addetti ai lavori, fiere dedicate all'editoria, fiere dedicate ai fumetti... ogni iscritto in piu' e' una conquista. E addirittura nelle fiere di editoria "generiche" esporre SF e' controproducente: dovreste vedere le facce di chi fugge disgustato, o sentire i commenti di chi la considera "per bambini" (salvo poi trascinar via i bambini perche' "quella non e' roba per te") o "le solite cose sugli UFO". Sto cercando da tre anni di far leggere SF a un pubblico generico; la mia triste conclusione e' che ormai presso il grande pubblico la fantascienza e' "bruciata". Resta solo la nicchia. Se la situazione cambiera' in futuro... non lo so. So che vedere (il calo del)le vendite delle riviste di SF americane e' sconfortante. Detto questo, ribadisco quella che e' la mia impressione (ma se non e' cosi' mi si spieghi perche' non si pubblicano piu' i "grandi nomi", e tantomeno in libreria se non sporadicamente da parte di qualche "grande"). In Italia la fantascienza non vende; al di la' delle collane ormai affermate, c'e' giusto lo spazio per vendite dell'ordine delle centinaia di copie (immagino che chi e' piu' grande di me arrivi anche a 1000 o 2000, io sono ancora piccolo). Questo consente di pubblicare gli autori italiani (non tutti) e le opere di autori stranieri "amici" o poco costosi, pure con un piccolo margine di profitto. Non mi sembra che i numeri attuali consentano di piu'; certo non permettono i grandi nomi in libreria. Citazione:
... e mi raccomando, mi aspetto grandi cose dal lato saggi.
Nel frattempo, se ho ben capito "Pianeti di parole" è già pronto (sul sito lo dai ancora come "in preparazione"  ). Comincio a "scaldare" la paypal: stasera o domani faccio l'ordine.
Ciao
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I saggi arriveranno... ci si sta lavorando, ma finche' quasi non ci sono non li annuncio :-) Di solito aggiorno il sito di domenica, adesso li trovi come "disponibili". E sul negozio. Ciao ciao Luigi
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Re:fantascienza pubblicata in Italia
« Rispondi #17 data: 10 Ottobre 2010, 19:30:13 » |
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Ciao, Luciana. Citazione da: luciana il 10 Ottobre 2010, 17:42:45
Faccio alcune considerazioni:
1) si dice che la pubblicità sia l'anima del commercio; forse anche il passaparola è utile... ma credo che una casa editrice dovrebbe puntare molto sulla pubblicità, anche cercando degli sponsorizzatori. E qui arriviamo al 2° punto.
2) Non dimentichiamoci che siamo ancora nel pieno di una crisi economica mondiale; e il "libro" (in generale) è sempre stato considerato un bene di lusso, per intellettuali... ovvero gente che dovrebbe morire di fame ma che ha tanti soldi da poterli "sputtanare" in libri!!!  C'è ancora tanta gente che perde il posto di lavoro, aziende che chiudono per fallimento; c'è una disoccupazione tremenda... insomma, la situazione sociale/economica non aiuta. In questi casi, la gente preferisce usare i propri soldi per mangiare piuttosto che per comprare libri.
3) Entrando in libreria (alcune librerie) vedo sempre in prima fila i libri con più di 500 pagine delle solite case editrici; se voglio fantascienza, devo cercarmela in fondo al negozio, di solito negli scaffali bassi, in mezzo ai rimasugli, dove trovo i soliti libri di Asimov, Resnick, Dick e basta. E' da 47 anni che entro nelle librerie... ed è da 47 anni che vedo sempre la stessa situazione! Come dire: le librerie non aiutano la fantascienza!
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Due brevi commenti (beh, forse tre): 1) Vero. Ma gli sponsor in questo periodo te li scordi; e, detto da editore e non da appassionato, se dovessi davvero intraprendere i non trascurabili investimenti necessari (ma con quali fondi? Ci vogliono cifre con TROPPI zeri...), sicuramente non punterei sulla fantascienza. Punterei su qualcosa che mi garantisce piu' vendite. 2) Mah, e' relativo: personalmente devo dire che le Edizioni Della Vigna sono in crescita nonostante il periodo (e partire poco prima che iniziasse la crisi non e' stato facile). Poi, sono sostanzialmente d'accordo con te: se non li hai, non li spendi. Pero' ne conosco tanti che i 200 euro per il telefonino li hanno sempre... ma i libri sono cari. E qui c'e' l'altro grosso problema dell'Italia: siamo un popolo che non legge (non ho qui il tempo di citare statistiche o episodi di cui sono stato personalmente testimone). In effetti quello che sta sparendo (o e' gia' sparito?) e' il ceto medio, che aveva i soldi e l'interesse per la lettura. 3) Trovi Resnick? Quale, dove? Perche' io non lo trovo?? Scherzi a parte, in generale le librerie non aiutano i piccoli editori; di solito, se pur accettano i tuoi libri, li piazzano nello scaffale in fondo al buio... e fatti poi trovare, e' come non essere in libreria. O il libraio e' tuo amico, o e' un appassionato, o son dolori. Ciao ciao, scappo a mangiare  Luigi
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Re:fantascienza pubblicata in Italia
« Rispondi #18 data: 10 Ottobre 2010, 19:31:22 » |
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