Ciao a tutti,

lo so, non si è ancora esaurito il filone del romanzo in 6 parole. Ma io scalpito già per un altro progettino. Lo passerei col titolo "Adotta un pezzetto di fantascienza". Mi spiego.

Vorrei aprire un cantiere che raccolga quanto di fantascientifico ci ha sedotto/colpito/ammaliato/sorpreso/commosso: le battute di un film, le frasi di un libro, le illustrazioni adocchiate qua e là (anche le copertine, certo), le immagini di uno spot... Insomma tutto quello che provenendo dall'universo della fantascienza ci è entrato diritto nel cuore, negli occhi, nella testa. E lì ha scavato fino a inzupparci di emozioni.

L'obiettivo non è costruire una hall of fame, ma confezionare un album di (bei) ricordi. Non chiedo la miglior scena cinematografica o la frase più bella o il disegno più riuscito; chiedo che tutti noi adottiamo un pezzetto di fantascienza e lo condividiamo con altri, contribuendo così a formare un grande mosaico, un patchwork di futuro, con le tessere che per noi hanno significato di più.

Un esempio, che è anche il mio primo modesto contributo, giusto per darvi un'idea del format con cui mettere di volta in volta in bacheca le vostre scelte:

"Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più". (Matrix, 1999, Fratelli Wachowski)

E' un giochino che non sfocerà né in premi né in vincitori, ma servirà a creare una piccola teca di gioielli a disposizione di tutti. E magari aiuterà altri a scoprire ciò che si sono persi...

Avanti, ragazzi, buon amarcord!*

Cletus


*Se l'idea non vi piace, non toglietemi il saluto, però. Me ne farò una ragione e smetterò di rompere.

Nonostante la mia "ragguardevole" ( ) età, ho un diario dove trascrivo tutte le frasi dei libri che leggo che mi colpiscono per i motivi più svariati. Evito di ricopiare libri interi per ovvi motivi, anche se ci sono dei libri che ho ben impressi in mente, e che mi hanno colpito dalla prima all'ultima pagina.
Non riscriverò la mia firma personale perchè potete leggerla a ogni post che inserisco.
Ecco alcune mi perle:

"Come poteva un uomo essere tanti uomini diversi nel corso della vita? Egli sapeva infatti che c'erano tanti Kull e si chiedeva quale fosse quello autentico. Dopotutto, i sacerdoti del serpenti si erano spinti solo poco più in là nella loro magia, giacchè tutti gli uomini indossano maschere e molti ne mettono una diversa per ogni persona con cui trattano. Kull si chiese se sotto ogni maschera non si celasse un serpente." (da "Kull Esule di Atlantide - di Robert E. Howard) Ho sempre pensato che questo fosse il testamento di Howard prima di suicidarsi.

"Per vivere non è essenziale cucinare. Certo si vive male, ma si può mangiare verdura e frutta crude e perfino la carne cruda è commestibile (può non piacere, ma resta commestibile). Per cucinare intendo qualsiasi atto più o meno complesso (per esempio anche solo condire di sale l'insalata tagliata in pezzetti) che alteri lo stato naturale del cibo. Cucinare non è un atto essenziale alla sopravvivenza. Lo è alla felicità. Mangiare cucinando e preparando i cibi, li rende più gradevoli, molto più gradevoli e quindi rende più gradevole la vita. Ci dà più motivi per vivere." (da "Memorie di un cuoco d'astronave" di Massimo Mongai)


1.
- Che cosa troverò là dentro?
- Tutte le risposte a tutte le domande.
- E' questo il potere?...
- Il potere è mutevole come le nuvole spinte dal vento, e come le nuvole dura lo spazio di una tempesta.

2.
- La distruzione è già cominciata. E tu lo sai, maestro. E' cominciata nel momento in cui hai scoperto in me curiosità anzichè fede.
(da "Cronache dell'epoca Mu" di Mariangela Cerrino)


"Io non posso morire, sono immortale come lo sono loro. La differenza è che io ne ho la coscienza ed essi lo ignorano." (da "Il vagabondo delle stelle" di Jack London)


"Passò di fronte alla segretaria di bryant - bella figliola, con le trecce argentee lunghe fino alla vita - e quindi di fronte alla sua assistente, un mostro ancestrale uscito dagli acquitrini giurassici, gelida e subdola, come un'apparizione arcaica segregata nel mondo della tomba." (da "Ma gli androidi sognano pecole elettriche?" di P. K. Dick)

"Quale dei due fattori ha più importanza nella storia dell'umanità? Quale domina il tempestoso fluire del tempo chiamato storia? La ricerca del potere o la volontà di salvezza? La brama di governare o la determinazione a convertire? La forza o la fede?" (da "Apocalisse tascabile" di Mordecai Roshwald)

"Apettati l'ignoto, gli avevano insegnato all'Accademia, fino a quando non lo percepirai avvicinarsi. Gli piaceva questa idea, ma più tardi gli avevano detto quanto inaffidabile era quella sensazione, che l'ignoto sarebbe stato completamente inaspettato, e che audno arrivava poteva rimanere per sempre un mistero. E l'unico consiglio che gli avevano dato era: fai del tuo meglio e infrangi meno regole possibile.
Da qualche parte, in quelle parole, Kork poteva udire ancora desso un'altra frase: infrangi meno regole possibile, fai in modo che non sembri che lo hai fatto, ma sii sicuro di avere ragione." (da "Star Trek. Nel cuore del sole" di George Zebrowski)

"Sentiva la bocca come se avesse fatto gargarismi con la sabbia." (Da "Star Trek. Conflitto galattico" di W. Shatner)

quanto alle immagini:

"Li guardi! Guardi come sembrano tranquilli, ma dentro... casino casino casino". (Agente John Anderton, alias Tom Cruise, in "Minority Report", Steven Spielberg, 2002).

"Morpheus: Matrix è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri sei nato in catene. Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha muri, che non ha odore. Una prigione per la tua mente". (Matrix, 1999, Fratelli Wachowski).

...Vai - sussurrò - Vai! Vai! - e la lontana scia che brillava alla luce dei soli parve effettivamente accelerare un poco, per un istante, prima di svanire allo sguardo.

Per un lungo momento la donna fissò il punto di luce che scompariva, con gli occhi che scintillavano, e nel farlo si unì alla roccia e al tempo e al cielo. La trioletta penzolava liberamente nella sua mano, e parve quasi che stesse per cadere. L'agente mosse un passo nella sua direzione, quindi si arrestò. Nessuno, fra loro, osava avvicinarsi.

.....

E cosa le sarebbe rimasto? Ricordi di quello che aveva vissuto insieme a lui. Ricordi di un amore.
"Ricordo come mi guardava. So cosa significhi essere adorata. E' sufficiente. Forse anche troppo. Impossibile dirlo a parole".

(Astronave senza tempo - C. L. Harness)

Dimble, che era rimasto seduto con il viso tirato e piuttosto pallido, in mezzo ai pallidi visi delle due donne, tenendo gli occhi fissi alla tavole, rialzò il capo, e le grandi sillabe di alcune parole, che risonarono come case vecchie, uscirono dalla sua bocca. Jane nell'ascoltarle sentì il cuore saltare e tremare. Ogni altra cosa nella stanza parve essere divenuta intensamente quieta: persino l'uccello, e l'orso, e il gatto, erano immobili, attenti all'uomo che parlava. La voce non risonava come quella solita di Dimble: era come se le parole venissero da sole, attraverso di lui, da qualche luogo forte e distante, o come se non fossero parole affatto, ma opere attuali di Dio, dei pianeti e del Pendragone. Perché questo era l'idioma usato prima della caduta e oltre la luna, e i significati non erano dati alle sillabe per caso, o per arte, o per antica tradizione, ma veramente inerenti ad esse come l'ombra del grande sole è inerente alla piccola goccia d'acqua. Questo era l'idioma stesso, come dapprincipio era sgorgato, su comando di Maleldil, dal liquido argento vivo della stella chiamata Mercurio sulla terra, e detta Viritrilyia nel Cielo Profondo.

(Questa orribile forza -  C. S. Lewis)

E poi, prima che la citi qualcun'altro (anche se il grandissimo Roger non sembra godere di gran popolarità da queste parti):

"Ma guardatevi intorno ...
Morte e Luce sono dappertutto, sempre, ed essi cominciano, terminano, lottano, aspettano, nel sogno del Senza Nome che è il mondo, bruciando parole all'interno del Samsara, per creare, forse, una cosa che sia bella." Roger Zelazny, Il Signore della luce.

.. e poi ( ma è un po' troppo lunga per citarla tutta):

"La vita, se permettete un pizzico di filosofia prima che v'illustri il quadro che sto per dipingere, mi ricorda assai le spiagge intorno alla baia di Tokio ...."
e le due pagine che seguono.
Roger Zelazny, Metamorfosi cosmica