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Discussione: Giovannino nello spazio (letto 4692 volte) |
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Giovannino nello spazio « data: 09 Settembre 2010, 13:32:53 » |
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La fantascienza ha un ruolo fondamentale nell'opera di Gianni Rodari. E non solo nel senso "superficiale" che gli offre la possibilità di scrivere storie in cui capita di tutto, ma nel senso che gli offre addirittura il contenuto centrale della sua idea educativa. Mille volte infatti Rodari ripete frasi come: "Insegnate ai vostri figli a pensare in grande, ad avere ampi orizzonti! Insegnategli che un giorno andranno nello spazio!". La SF come pedagogia: mitico Gianni!
Tra l'altro, molte idee che Rodari racconta in modo "infantile", con qualche aggiustamento potrebbero tranquillamente diventare racconti "seri" di fantascienza.
Il titolo del thread si riferisce al personaggio di Giovannino Perdigiorno, che vive la maggior parte delle avventure SF inventate dallo scrittore novarese. Anche quel "Perdigiorno" contiene un messaggio simpaticamente eversivo, perché... Giovannino Perdigiorno ha perso il tram di mezzogiorno, ha perso la voce, l'appetito, ha perso la voglia di alzare un dito, ha perso il turno, ha perso la quota, ha perso la testa (ma era vuota), ha perso le staffe, ha perso l'ombrello, ha perso la chiave del cancello, ha perso la foglia, ha perso la via: tutto è perduto fuorché l'allegria.
I testi dei post successivi saranno tratti dal volume: Gianni Rodari, I libri della fantasia (Filastrocche in cielo e in terra. Favole al telefono. Il pianeta degli alberi di Natale. Il libro degli errori. C'era due volte il barone Lamberto. Il gioco dei quattro cantoni), disegni di Bruno Munari, Einaudi, 2009, pp. 854, euro 24
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« Ultima modifica: 09 Settembre 2010, 13:33:53 di dhr » |
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Re:Giovannino nello spazio « Rispondi #4 data: 12 Settembre 2010, 07:47:43 » |
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La stazione spaziale
Nella stazione spaziale c'è un traffico infernale. Astronavi che vengono, astronavi che vanno, astronavi di prima classe per quelli che non pagano le tasse. L'altoparlante non tace un istante: "È in partenza dal primo binario il rapido interplanetario. Prima fermata Saturno". "L'astroletto da Giove viaggia con un ritardo di minuti trentanove". [...]
Questa signorina, maestra di ricamo, va su Venere per un corso di perfezionamento, ma il suo fidanzato non è troppo contento, lui sta a Milano, e fa l'impiegato, ha paura che sposi un Venusiano.
[...]
Un momento, un momento: ma allora il cosmo intero non sarebbe che un ingrandimento di qualche paesotto dell'Ohio o del Varesotto? A parte le astronavi, questa specie di stazione potrebbe stare tutta in provincia di Frosinone o di Piacenza...
Forse ho visto troppi film di fantascienza.
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Re:Giovannino nello spazio « Rispondi #8 data: 16 Settembre 2010, 07:50:40 » |
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Una viola al Polo Nord
Una mattina, al Polo Nord, l'orso bianco fiutò nell'aria un odore insolito e lo fece notare all'orsa maggiore (la minore era sua figlia): - Che sia arrivata qualche spedizione? Furono invece gli orsacchiotti a trovare la viola. [...] Quella notte corse per tutto il Polo un pauroso scricchiolio. I ghiacci eterni tremavano come vetri e in più punti si spaccarono. La violetta mandò un profumo più intenso, come se avesse deciso di sciogliere in una sola volta l'immenso deserto gelato, per trasformarlo in un mare azzurro e caldo, o in un prato di velluto verde. Lo sforzo la esaurì. All'alba fu vista appassire, piegarsi sullo stelo, perdere il colore e la vita. Tradotto nelle nostre parole e nella nostra lingua il suo ultimo pensiero dev'essere stato pressappoco questo: - Ecco, io muoio... Ma bisognava pure che qualcuno cominciasse... Un giorno le viole giungeranno qui a milioni. I ghiacci si scioglieranno, e qui ci saranno isole, case e bambini.
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Re:Giovannino nello spazio « Rispondi #9 data: 17 Settembre 2010, 07:38:49 » |
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Il mago delle comete
Una volta un mago inventò una macchina per fare le comete. [...] Il mago girava per paesi e città, non mancava mai a un mercato, si presentava anche alla Fiera di Milano e alla Fiera dei Cavalli, a Verona, e dappertutto mostrava la sua macchina e spiegava com'era facile farla funzionare. [...] - Se era un palloncino, magari - diceva una buona donna - ma se gli compro una cometa il mio bambino chissà che guai combina. E il mago: - Ma fatevi coraggio! I vostri bambini andranno sulle stelle, cominciate ad abituarli da piccoli. - No, no, grazie. Sulle stelle ci andrà qualcun altro, mio figlio no di sicuro. - Comete! Comete vere! Chi ne vuole? [...]
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Re:Giovannino nello spazio « Rispondi #10 data: 18 Settembre 2010, 08:24:41 » |
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Il pescatore di Cefalù
Una volta un pescatore di Cefalù, nel tirare in barca la rete, la sentì pesante pesante, e chissà cosa credeva di trovarci. Invece ci trovò un pesciolino lungo un mignolo, lo afferrò con rabbia e stava per ributtarlo in mare quando udì una vocina sottile che diceva: - Ahi, non mi stringere così forte. Il pescatore si guardò intorno e non vide nessuno, né vicino né lontano, e alzò il braccio per buttare il pesce, ma ecco di nuovo la vocina: - Non mi buttare, non mi buttare! Allora capì che la voce veniva dal pesce, lo aprì e ci trovò dentro un bambino piccolo piccolo, ma ben fatto, coi piedi, le mani, la faccina, tutto proprio a posto, solo che dietro la schiena aveva due pinne, come i pesci. [...]
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Re:Giovannino nello spazio « Rispondi #11 data: 19 Settembre 2010, 08:14:24 » |
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La parola "piangere"
Qusta storia non è ancora accaduta, ma accadrà sicuramente domani. Ecco cosa dice. Domani una brava, vecchia maestra condusse i suoi scolari, in fila per due, a visitare il Museo del Tempo Che Fu, dove sono raccolte le cose di una volta che non servono più, come la corona del re, lo strascico della regina, il tram di Monza, eccetera. In una vetrinetta un po' polverosa c'era la parola Piangere. Gli scolaretti di Domani lessero il cartellino, ma non capivano. - Signora, che vuol dire? - È un gioiello antico? - Apparteneva forse agli Etruschi? [...]
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Re:Giovannino nello spazio « Rispondi #12 data: 19 Settembre 2010, 18:24:45 » |
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Giacomo di cristallo
Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne e d'ossa e pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente. Si vedeva il suo cuore battere, si vedevano i suoi pensieri guizzare come pesci colorati nella loro vasca. [...] Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore [...]. La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze. Ma Giacomo non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui: egli era trasparente e tutti leggevano dietro la sua fronte pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto, poi, la gente si ripeteva i pensieri di Giacomo e prendeva speranza. Il tiranno fece arrestare Giacomo di cristallo [...]. Ma allora successe una cosa straordinaria [...]
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« Ultima modifica: 19 Settembre 2010, 18:25:56 di dhr » |
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Re:Giovannino nello spazio « Rispondi #13 data: 20 Settembre 2010, 08:19:08 » |
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Ascensore per le stelle[...] l'ascensore partì cigolando. Ecco il primo piano, il secondo, il terzo. Dopo il quarto piano, invece di rallentare, l'ascensore accelerò la corsa, schizzò davanti al pianerottolo del marchese Venanzio senza fermarsi, e prima che Romoletto avesse il tempo di meravigliarsi tutta Roma giaceva ai suoi piedi e l'ascensore saliva alla velocità di un razzo verso un cielo tanto azzurro da sembrar nero. [...] l'ascensore toccò terra nel cuore di una selvaggia foresta tropicale e Romoletto, guardando attraverso i vetri, si vide circondato da strane scimmie barbute che se lo indicavano eccitate, chiacchierando con straordinaria rapidità in una lingua incomprensibile. "Forse siamo cascati in Africa" rifletté Romoletto. Ma ecco che il cerchio delle scimmie si apriva per lasciar passare un personaggio inatteso: uno scimmione in divisa blu, montato su un enorme triciclo. [...]
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