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Discussione: La FS è morta? (letto 2077 volte) |
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Re:La FS è morta? « Rispondi #17 data: 12 Dicembre 2006, 09:38:59 » |
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Citazione da: Renato il 12 Dicembre 2006, 00:16:16 Ma tu su UM ci sei per partecipare al dibattito comune o per farti pubblicità?
"Credo che se ci fosse qualche editore coraggioso disposto a pubblicare autori "diversi" e soprattutto autori italiani (yu-uh! Editore, io sono qui! )
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Era una battuta, naturalmente! ;D Citazione da: Renato il 12 Dicembre 2006, 00:16:16 in maniera tale da aumentare la qualità del genere e non solo le vendite, la fs potrebbe rivivrebbe una nuova stagione d'Oro. Salvo poi che tutti comincerebbero a pubblicare fs, e tutti si improvviserebbero scrittori di fs... Ma questo credo sia irrimediabile... "
Nun me piace proprio...ma è un mio parere personale... Scusa Isaac.
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Neanche a me va giù questa cosa, però devi ammettere che funziona così. Ed anche il cinema, devi ammettere, non fa eccezione: ho perso il conto dei film fantasy usciti in questi anni (ed altri si annunciano con nomi altisonanti), per non parlare del filone supereroistico che talvolta, solo talvolta, ci dona qualcosa di "diverso" e di bello. Presa una strada, il mercato la persegue fino alla saturazione: scrittori, editori, lettori... sono tutti coinvolti!
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Sto leggendo Epix su Urania.
"Dio è ciò che la mente diviene quando arriva al di là della nostra comprensione." Freeman Dyson |
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Re:La FS è morta? « Rispondi #18 data: 12 Dicembre 2006, 09:45:50 » |
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Dico la mia :)
Non è morto il punk con lo scioglimento dei sex pistols, non è morta la fs con lo sbarco sulla luna.
Anni ed anni di produzione lettraria hanno portato ad un continuo aggiornamento delle tematiche da un lato, e la crescente popolarita' del genere le ha spessso annacquate con logiche strettamente commerciali e di marketing dall'altro. Lo sbarco sulla luna, la rivoluzione informatica e piu' in generale il progresso tecnologico hanno reso sempre piu' ristretto l'ambito entro cui un autore può spaziare senza incorrere in errori o peggio in deja vu. E l'enorme offerta che il mercato ha prodotto in questi anni ha inevitabilmente abbassato il livello qualitativo delle storie, perche' la maggior domanda dei lettori non poteva più essere soddisfatta solo con Opere (con la O maiuscola) di Autori (con la A maiuscola). Secondo me oggi e' solo piu' difficile districarsi nella enorme produzione.
Ed è altresì necessario comprendere come un discreto romanzo di space opera (per fare un esempio) difficilmente potra' prescindere da oltre 20 anni di star trek, guerre stellari o fanteria dello spazio... Dico questo per sottolineare come ormai spesso sembra fantascienza per l'ambientazione, ma si tratta in realtà di romanzi d'avventura con uno sfondo fantascientifico preconfezionato. Forse occorre semplicemente andare a cercare altove il caro vecchio sense of wonder ;D
Mi sono contraddetto? ;D
Quanto al fantasy, mi sembra miope attribuirgli una qualche responsabilita' circa il presunto declino della fs... intanto la matrice e', a mio avviso, la stessa (si tratta comunque di letteratura fantastica), i generi, da sempre, si sono contaminati e spesso influenzati a vicenda e il mercato, se ha delle responsabilita', le avrebbe comunque avute anche senza l'effetto "signore degli anelli" degli ultimi anni.
ciao
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bye -- Thx 1138 |
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Re:La FS è morta? « Rispondi #19 data: 12 Dicembre 2006, 09:45:50 » |
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Io credo che quando l'uomo andrà di nuovo sulla luna, magari per crearvi una base stabile, quando andrà su Marte o quando avrà lasciato il sistema solare per nuove esplorazioni, la fantascienza non ne risentirà minimamente, venendone anzi alimentata. Certo si adeguerà sempre ai tempi, alle mode, ai modi di fruizione ma non morirà nemmeno se tra cinquemila anni la scienza non avesse più niente da dirci e questo di per sé mi sembra semplicemente assurdo. Sono convinto che scienza e fantascienza siano facce di una stessa medaglia, fiumi che si alimentano vicendevolmente e senza che l'uno possa esistere senza l'altro. Se l'età dell'universo conosciuto e quindi del nostro sole, si stima in quattro miliardi e mezzo di anni, se altrettanto presumono gli studiosi sia il tempo rimanente del nostro sole e se abbiamo traccia dell'uomo soltanto dagli ultimi 35.000 anni, la nostra storia, scienza e fantascienza comprese, comincia adesso e lo sbarco sulla luna diventa, da questo particolare punta di vista, un episodio pressoché insignificante... Cordialità ottimistiche e futuribili, Den Heb
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Loggato |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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Re:La FS è morta? « Rispondi #20 data: 12 Dicembre 2006, 10:24:12 » |
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Sto leggendo Epix su Urania.
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Re:La FS è morta? « Rispondi #21 data: 12 Dicembre 2006, 11:29:18 » |
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io credo ci sia da tener conto parecchio delle nuove metodologie di comunicazione ed estendere il discorso, non credo sia solo un problema della SF, ma è un problema soprattutto della letteratura di SF che si è sempre appoggiata su una base di giovani lettori affascinati dal tipo di argomentazioni di questa letteratura.
purtroppo oggi i giovani si sono trasferiti tutti su un nuovo mondo fatto di Bit e comunicazione veloce, viaggiano sulla rete dove trovano quello che una volta trovavano nei libri, e trovano anche molto di più (e molto di meno), nuovi mondi da esplorare in prima persona trasformandosi nei personaggi che vagano da una galassia all'altra. I Videogiochi oggi hanno sostituito i libri nella mente e nella fantasia dei bambini. E anche la Fantascienza in un certo senso si è adeguata, il mondo dei videogames è stracolmo di Fantascienza e Fantasy in generale, sono i due "generi" più diffusi.
purtroppo per ciò che riguarda i Libri siamo rimasti solo noi della "vecchia" guardia, di coloro che sono nati in un periodo dove la playstation o il computer e internet ancora non esistevano, ci siamo dunque appassionati all'unico modo per poter "viaggiare" con la nostra fantasia che avevamo in quel periodo, i libri appunto.
che volete che vi dica? Le cose cambiano, il mondo cambia, e cambia anche il modo di vedere le cose. Se oggi qualunque impresa editoriale, nell'ambito della Fantascienza o di altri generi, non riesce più ad ottenere il successo che aveva un tempo è proprio perchè oggi i mezzi di comunicazione usati dai giovani sono ben diversi da allora. Se ci fosse un modo per trasformare ogni libro di Urania in un videogioco state sicuri che vedremmo le vendite di Urania risalire alle stelle.
;D ;D ;D
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". (Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451) |
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Fucktotum
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Re:La FS è morta? « Rispondi #22 data: 12 Dicembre 2006, 13:22:43 » |
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Prendo spunto dai vari interventi per tirare le mie somme personali... Certamente il bombardamento di informazioni cui veniamo sottoposti quotidianamente atrofizza e rattrappisce la voglia di immaginare: immaginare non è solo un piacere, alle volte comporta uno sforzo di comprensione, soprattutto in casi specifici.
Un uomo medio di oggi che si trovasse, dopo la visione del "Signore degli Anelli", a leggere il libro, non farebbe più la fatica di immaginare Frodo o Shelob diversamente (e "propri" dunque) da quelli mostratigli: ormai se li immaginerà così, precotti. Pensate agli Elfi: quante forme diverse prendono nelle vostre teste, come li sognerebbe un bambino, e come sono diventati ormai? Non si tratta di un fenomeno ristretto al fantasy: tutto ne è colpito, e penso ai miei fumetti...
Le origini dell 'Uomo Ragno erano arcinote: morso da un ragno radioattivo, Peter prende i poteri proporzionali di un ragno... E che vuol dire? Non gli vengono mille tumori, ma diventa un fico? Al tempo tale spiegazione era più che sufficiente per essere credibile, l' energia atomica era misterioso e (ahimè) affascinante, tanto quanto oggi sappiamo essere solo economica (ahimè) e pericolosa. Quindi nel mega film di Spider Man c' era bisogno di attualizzare questo aspetto, e qual' è la nuova scienza "misteriosa" ? La genetica, ed ecco risolto il problema.
Le persone comuni di oggi hanno un bagaglio tecnico- scientifico più elevato di un tempo, è difficile creare tensione/repulsione in persone abituate a ogni follia: pensate alla pubblicità di una famosa birra col mostro della laguna nera che emerge dalle acque e pensate al vecchio film: l' attuale effetto speciale (di una pubblicità!) avrebbe ucciso di terrore gli spettatori, dove oggi fa quasi tenerezza, presi come siamo da effetti visivi pazzeschi...
Voglio dire che anche la fantascienza subisce questo tipo di influenze da tutti i lati, e starà all' abilità dei suoi demiurghi moderni (come Darkyo ;D) riuscire ad essere attuali parlando del futuro remoto, come sapevano fare autori come Dick. Magari lo spirito della fs in cui si leggevano i riflessi della Guerra Fredda saranno legati al passato remoto, come grandi classici un pò superati, ma non voglio credere che le mille chances dateci dalla tecnologia ci priveranno del gusto di sognare...
Parlo io, che sono comunque spartiacque tra questi fenomeni, a giocare col Wii col figlio di Renato c' ero pure io e ho visto come il futuro entra nelle case della gente a velocità maggiore di quello che si pensi, e quindi è richiesto agli scrittori di fs un ruolo, per alcuni versi, ancora più maturo: o la Fs dilagherà di nuovo sotto spoglie diverse, oppure come ci insegna il Mordiroccia de "La storia infinita", il nulla dilagherà e saremo tutti meno sognatori, più bidimensionali e "lobotomizzati"
F for Fucktotum
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Re:La FS è morta? « Rispondi #25 data: 20 Dicembre 2006, 13:52:13 » |
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Sul futuro della fantascienza so dire poco. Del passato vorrei dire che essa è sopravvissuta anche quando le cosiddette "eresie" si pagavano con la vita. Sono passati soltanto 400 anni da quando Giordano Bruno è stato bruciato vivo a Roma per aver parlato, tra l'altro, di "pluralità di mondi possibili". Oltre che filosofia era scienza o fantascienza la sua? Non lo so, fate voi. Aggiungo che soltanto da poco sono state fatte delle scuse ufficiali a Galileo Galilei anche se solamente in tempi moderni diciamo che la sua era scienza con i controfiocchi... Certo a quei tempi la fantascienza non esisteva, forse aveva altri nomi o forse non ne aveva e forse parlava di cose diverse. Andiamo ancora più indietro? Con i Greci la fantasia arrivava sino all'allora misterioso monte Olimpo... Si, va bene, mi direte, ma non c'erano ancora i robot e cose simili... Siamo sicuri? Ai tempi in cui Zeus per portarsi a letto dee e mortali cento ne pensava e mille ne faceva, c'era in una grande isola un enorme platano. All'ombra delle sue foglie si congiunsero, appunto, Zeus ed Europa. Zeus aveva sembianze d'aquila e quando abbandonò l'amata del momento, le lasciò a fare compagnia e a guardiano dell'isola un... ma si, un robot, un enorme toro, Talos si chiamava ed era un gigante meccanico costruito da Efesto. Correva sempre Talos e scagliava pietre con grande forza in tutte le direzioni e soprattutto sugli stranieri che tentavano di avvicinarsi. Dopo l'Olimpo possiamo parlare delle Colonne d'Ercole e di quando per andare oltre ci volevano gli attributi... così come per attraversare lo stretto di Messina, l'allora Scilla e Cariddi... Cosa c'era al di là delle Colonne d'Ercole? Mostri orribili naturalmente, esseri misteriosi d'ogni specie, fantascienza o fantasy, se preferite. Oggi della Terra sappiamo tutto o quasi e la nuova frontiera è lo spazio... Cosa c'è al di là? Basta venire su UM o prendere un libro di fantascienza per immaginarlo; ne parliamo, ne leggiamo e ne scriviamo più che a sufficienza; non resta che andarci. Per farlo non ci vogliono più gli attributi, ma i soldi, la volontà politica, motivazioni adeguate e cose simili. E' stato già detto da chi mi ha preceduto: cambiano i tempi, le frontiere, le mode, gli stilemi e con essi il modo di scrivere, di pensare, di fare della fantascienza e il modo di fruirne. Oggi imperano videogiochi, byt, computer e simili; piace o non piace questa nuova fantascienza? Ciascuno è figlio del suo tempo e ha la fantascienza che vuole o che merita ma questo è un altro discorso. Un approccio alla fantascienza diverso tra generazioni è innegabile. A mio figlio e assieme a lui chissà a quanti altri, la fantascienza piace vederla al cinema o in televisione e quando lo fa dev'esserci il massimo silenzio e nessuno attorno deve muoversi. A me il cinema non piace, poco quello di fantascienza, faccio un'eccezione per "2001: Odissea nello spazio" e "Blade Runner"; il primo, capolavoro assoluto ed ineguagliabile ove anche i misteri dello spazio e del tempo vengono sondati e poeticamente descritti, il secondo elegante e prezioso scorcio di realtà futuribile. Al cinema preferisco un buon libro. Per me stesso e unico spettatore faccio da regista, attore, costumista e quant'altro. Non leggo molto, se la prima pagina non mi piace non gli do altre possibilità. Non mi importa né mi disturba quanto avviene accanto a me mentre leggo. Spesso siedo col mio libro davanti al televisore che blatera per gli altri e quando e se rimango solo con lui continua a blaterare per se stesso sino a quando smetto di leggere. Mi rendo conto che questa non è una grossa differenza tra generazioni e allora ve ne dico un'altra. Se avessi detto a mio nonno che l'uomo sarebbe andato sulla luna o che io avrei potuto parlare con chiunque sulla Terra e in qualsiasi momento soltanto attraverso un aggeggio delle dimensioni di una scatoletta di fiammiferi da cucina come quella da lui usata, si sarebbe quanto meno preoccupato della mia salute mentale. Se avessi insistito dicendo magari che facevo della fantascienza, prima m'avrebbe chiesto cosa fosse la fantascienza, e, ammesso che io avessi dato la risposta giusta, mi avrebbe sicuramente redarguito e detto che era inutile parlare di cose che non si sarebbero mai verificate o cose che erano "soltanto nella mia testa"... Cordialità da frontiera, Den Heb
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« Ultima modifica: 20 Dicembre 2006, 15:38:58 di Den Heb » |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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