COMMUNITY di UraniaMania

 
 
Urania Mania - Torna alla HomePage Home di UraniaMania Benvenuto Visitatore. Per favore Login oppure Registrati. 19 Aprile 2024, 01:42:19
Indice del ForumCercaLoginRegistrati
Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Altra SF | Discussione: Intervista a Franco Brambilla «prec succ»
Pagine: 1 [2] Rispondi
  Autore  Discussione: Intervista a Franco Brambilla  (letto 3652 volte)
marben


Visitatore


 

E-Mail
Re:Intervista a Franco Brambilla
« Rispondi #15 data: 22 Febbraio 2011, 14:07:18 »
Cita

Nel Giallo Mondadori usano ancora le vecchie copertine di Jacono "ripassate" in Photoshop..
Loggato
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifidePotente Jedy di Tecnocity
WebMaster

*

Responsabile area:
UraniaMania
Visualizza collane curate
Offline  Post:4373 



UraniaMania per piccina che tu sia...
Copertina Preferita

ProfiloWWW
Re:Intervista a Franco Brambilla
« Rispondi #16 data: 22 Febbraio 2011, 14:12:06 »
Cita


Citazione da: marben il 22 Febbraio 2011, 09:28:07


Citazione da: FrancoBrambilla il 22 Febbraio 2011, 08:59:59

ciao grazie a tutti x i complimenti... anche io non so bene cosa pensare del valore reale delle stampe da file digitale... forse si possono pensare come stampe di fotografie di cui il file originale è il "negativo". So che c'è chi nel mondo dell'arte distrugge il file originale dopo aver creato un numero di stampe firmate e numerate ma nel mio caso non so quanto avrebbe senso...

...credo che la discussione sia ancora aperta a livello mondiale :)


In effetti nel tuo caso non avrebbe molto senso, visto che tue opere vengono comunque riprodotte in migliaia di copie sulle copertine delle riviste. Lo stesso dicasi per tutti coloro che fanno il tuo mestiere. Potrebbe darsi però il caso di artisti che creano immagini fini a se stesse (dei veri e propri "quadri" digitali) e distruggano poi il file originale (magari con certificazione notarile) dopo aver eseguito una o più copie numerate. Questo potrebbe essere l'equivalente (più o meno) di un'opera d'arte fatta con i mezzi tradizionali.


credo sia praticamente impossibile certificare l'avvenuta cancellazione di ogni singola copia di un qualunque tipo di opera digitale. Ogni copia è al 100% uguale all'originale, quindi non esiste un originale e le sue copie, esistono solo originali copiati enne volte. Ogni copia può generare a sua volta altre copie, sempre tutte originali al 100%.

per certificarne la cancellazione dovresti sapere quante copie esistono, ed essere sicuro che siano solo quelle accertate e che siano state tutte cancellate, impossibile, ci sarà sempre un hard disk, una chiavina usb, un cd o dvd che potrebbe contenerne una copia e tu non lo puoi sapere e non puoi essere sicuro al 100% che non sia così. Il primo a tenersene una copia "illegale" a quel punto sarà sicuramente l'autore che se ne terrà sempre una copia di backup per suo diletto e ricordo.

non se ne esce, anche sistemi di certificazione digitali comportano sempre delle pecche in questo senso.
Loggato
E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo".
(Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451)
marben


Visitatore


 

E-Mail
Re:Intervista a Franco Brambilla
« Rispondi #17 data: 22 Febbraio 2011, 14:38:03 »
Cita


Citazione da: maxnaldo il 22 Febbraio 2011, 14:12:06


credo sia praticamente impossibile certificare l'avvenuta cancellazione di ogni singola copia di un qualunque tipo di opera digitale. Ogni copia è al 100% uguale all'originale, quindi non esiste un originale e le sue copie, esistono solo originali copiati enne volte. Ogni copia può generare a sua volta altre copie, sempre tutte originali al 100%.

per certificarne la cancellazione dovresti sapere quante copie esistono, ed essere sicuro che siano solo quelle accertate e che siano state tutte cancellate, impossibile, ci sarà sempre un hard disk, una chiavina usb, un cd o dvd che potrebbe contenerne una copia e tu non lo puoi sapere e non puoi essere sicuro al 100% che non sia così. Il primo a tenersene una copia "illegale" a quel punto sarà sicuramente l'autore che se ne terrà sempre una copia di backup per suo diletto e ricordo.

non se ne esce, anche sistemi di certificazione digitali comportano sempre delle pecche in questo senso.


Infatti, oggi come oggi, non se ne esce. È impossibile certificare con certezza assoluta l'unicità di un'opera d'arte digitale. Il mio però era un discorso di principio; se esistesse la certezza di non poter produrre ulteriori copie, allora l'opera d'arte digitale sarebbe equiparabile a quella tradizionale, dal punto di vista "mercantile". Dal punto di vista "artistico" direi che il problema, invece, non si pone. Quale che sia il mezzo usato, pennelli o bit, è il risultato estetico che conta. IMHO.
Loggato
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifidePotente Jedy di Tecnocity
WebMaster

*

Responsabile area:
UraniaMania
Visualizza collane curate
Offline  Post:4373 



UraniaMania per piccina che tu sia...
Copertina Preferita

ProfiloWWW
Re:Intervista a Franco Brambilla
« Rispondi #18 data: 23 Febbraio 2011, 07:51:47 »
Cita


Citazione da: marben il 22 Febbraio 2011, 14:38:03


Citazione da: maxnaldo il 22 Febbraio 2011, 14:12:06


credo sia praticamente impossibile certificare l'avvenuta cancellazione di ogni singola copia di un qualunque tipo di opera digitale. Ogni copia è al 100% uguale all'originale, quindi non esiste un originale e le sue copie, esistono solo originali copiati enne volte. Ogni copia può generare a sua volta altre copie, sempre tutte originali al 100%.

per certificarne la cancellazione dovresti sapere quante copie esistono, ed essere sicuro che siano solo quelle accertate e che siano state tutte cancellate, impossibile, ci sarà sempre un hard disk, una chiavina usb, un cd o dvd che potrebbe contenerne una copia e tu non lo puoi sapere e non puoi essere sicuro al 100% che non sia così. Il primo a tenersene una copia "illegale" a quel punto sarà sicuramente l'autore che se ne terrà sempre una copia di backup per suo diletto e ricordo.

non se ne esce, anche sistemi di certificazione digitali comportano sempre delle pecche in questo senso.


Infatti, oggi come oggi, non se ne esce. È impossibile certificare con certezza assoluta l'unicità di un'opera d'arte digitale. Il mio però era un discorso di principio; se esistesse la certezza di non poter produrre ulteriori copie, allora l'opera d'arte digitale sarebbe equiparabile a quella tradizionale, dal punto di vista "mercantile". Dal punto di vista "artistico" direi che il problema, invece, non si pone. Quale che sia il mezzo usato, pennelli o bit, è il risultato estetico che conta. IMHO.


l'unica via perseguibile al momento è l'autenticazione dell'autore che potrebbe apporre la propria firma o sigillo su un'unica "stampata" dichiarandone così l'autenticità come pezzo unico e disconoscendo eventuali altre copie come "non originali".

il problema esiste anche per le opere tradizionali, esistono copie fedeli al 100% che sono indistinguibili dall'originale, fatte con gli stessi materiali. Solo attenti studi possono verificarne l'effettiva originalità o meno.
Loggato
E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo".
(Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451)
Cletus

Membro del Club: La Tana del TrifideAvido Risucchiatore Cosmico

Collezionista

*

Offline  Post:745 
110 ₵rUM 



W UraniaMania!!!
  
ProfiloWWW
Re:Intervista a Franco Brambilla
« Rispondi #19 data: 23 Febbraio 2011, 10:05:51 »
Cita


Citazione da: AgenteD il 22 Febbraio 2011, 12:01:23

Potere delle immagini!! Mi arrendo Mi è venuta una voglia matta di leggere Robredo e Cardanica...Soddisferò la voglia!
P.S. I complimenti a Franco Brambilla sono sottintesi...


Grazie mille, AgenteD. E mi unisco ovviamente ai complimenti a Franco, meritatissimi...
Loggato
www.dariotonani.it
Pagine: 1 [2] Page Top RispondiAbilita Notifica
Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Altra SF | Discussione: Intervista a Franco Brambilla «prec succ»
Vai in:


Login con username, password e durata della sessione