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Discussione: VAZKOR!!! (letto 836 volte) |
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VAZKOR!!! « data: 24 Gennaio 2007, 09:55:06 » |
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Ciao a tutti, ieri sera in chat il Vecchio47 ha sollevato un quesito mica tanto banale...
Chiedeva come mai il libro "Vazkor , figlio di Vazkor" di Tanith Lee, neklla edizione SLAN della Libra consta di 644 pagine mentre nella edizione COSMO ORO - Nord il libro si riduce a 514, il buon Vecio domandava , non avendo fisicamente in mano i due libri se qualcuno poteva dare una spiegazione scientifica al fatto oppure se la nord avesse passato il tempo a fare aeroplanini di carta con buona parte delle pagine del libro stesso...
Il GT si è attivato e in men che non si dica ha ottenuto queste informazioni:
LO SLAN inizia in realtà a pagina 29 perchè le pagine precedenti hanno prefazioni, articoli ed altro contenuto che non sia il racconto vero e proprio, il Cosmo Oro per la stessa ragione ha inizio a pagina 3... e siamo già a 26 pagine di differenza.
Esaminando poi come viene sfruttato lo spazio a disposizione nella pagina possiamo verificare che la Libra in una pagina ci mette 42 righe e la Nord che ne mette 41 e fin qui niente di clamorosamente diverso, ma qui viene il bello...nella stessa riga la Libra ci mette 55 caratteri belli cicciotti mentre quei simpaticoni della nord scrivono con 65 caratteri per riga.
una differenza del 20% circa di caratteri in più su un libro di circa 600 pagine mi sa che arriviamo giusto giusto alla differenza tra 644 e 514....senza pensare a tagli nella narrazione come ipotizzato dal Vecchio.
Piuttosto interessante invece un secondo aspetto in cui mi sono imbattuto e cioè alla grandissima differenza di traduzione tra una casa editoriale e l'altra, vi sottopongo la lettura della sola prima pagina dei due libri....serebbe bello ce qualcuno possedesse la versione originale che si potesse fare un confronto per capire quale delle due traduzioni rispecchi più fedelmente la prosa della Lee......
Saluti a tutti dal GT!
COSMO ORO (tr.Viviani) Avevo nove anni e si era d’estate, quando fui morso alla coscia da un serpente. Di quel che accadde in seguito, ricordo soltanto che faceva un gran caldo. Mi pareva di impazzire, di bruciare e mi agitavo, ero tutto un sussulto, nella vana ricerca di sfuggire alla calura. Finalmente mi passò e potei riprendere a scorrazzare su e giù per i verdi pendii e tra i grandi massi bianchi. Seppi, qualche tempo dopo, che il veleno del serpente non perdona e avevo rischiato di morire. Il corpo, per effetto di quella iniezione, era un vero spettacolo, a vedersi, grigio, bluastro e giallo. Ma ne scampai; anzi, non me ne rimasero neppure le cicatrici. Né quello fu il solo caso in cui la morte mi sfiorò. Una volta svezzato, non accettai che latte di capra, rifiutando ogni altro alimento. Come i bimbi più deboli, avrei dovuto essere gettato in pasto ai lupi, una vecchia consuetudine dei krarl.
Fui salvato da mia madre, la donna preferita di un capo dei Dagkta, In seguito non fui più così schizzinoso. Dovevo lottare tutti i giorni, per sopravvivere e contro gli altri bambini del krarl, che non mi consideravano uno di loro. Perché anche se ero figlio di un capo, di Ettuk, mia madre proveniva da un’altra tribù ed io dimostravo di aver preso da lei.
Avevo, come lei, capelli nero-azzurri, una vera criniera leonina; e gli stessi suoi occhi neri come un cielo notturno senza stelle….
SLAN (tr.Rambelli) Un’estate, quando avevo nove anni, un serpente mi morse alla coscia. Ricordo pochissimo di quello che accadde poi: solo che mi sentivo impazzire per il caldo, e mi agitavo per sfuggirgli, come se avessi la carne in fiamme, mentre il tempo trascorreva a sussulti. Poi finì, e io migliorai, e ripresi a correre di nuovo sui pendii verdi, tra le alte pietre bianche che vi crescevano come alberi. In seguito venni a sapere che avrei dovuto morire per il veleno del serpente. Il mio corpo ne era diventato grigio e bluastro e giallognolo: dovevo essere veramente un bello spettacolo. Eppure non morii, e il morso non lasciò neppure cicatrici. Non fu neppure, quella, l’unica occasione in cui sfiorai la morte. Quando venni svezzato, sputavo tutto quello che mi davano, tranne il latte di capra. Un altro bambino non sarebbe andato oltre, perché i krarl lasciano generosamente in pasto ai lupi i piu deboli
Poichè ero il figlio di un capo dei Dragta e della sua donna preferita, senza dubbio le suppliche di mia madre mi salvarono. Dopo un po’, superai la mia schizzinosità, e la sopportazione di mio padre fu giustificata. Sopravvivevo combattendo, e i miei giorni erano pieni di lotte. Quando non lottavo per la mia vita, lottavo contro tutti gli altri bambini del krarl. Infatti, anche se ero figlio di Ettook, mia madre era una donna di un’altra tribù, ed io avevo preso tutto da lei, fin dal giorno della mia nascita.
Capelli nerazzurri, che in lei erano di seta, in me una criniera ed i suoi occhi neri, simile al dorso cieco del cielo notturno…
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Ognuno vale uno, ma chi non partecipa vale zero. |
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Re:VAZKOR!!! « Rispondi #2 data: 24 Gennaio 2007, 10:36:10 » |
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ho capito perchè questo interesse morboso sulla traduzione
il GT vorrebbe sapere quale delle due è quella corretta:
capelli nero-azzurri,
oppure
Capelli nerazzurri
;D ;D ;D
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". (Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451) |
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Re:VAZKOR!!! « Rispondi #3 data: 24 Gennaio 2007, 11:22:04 » |
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Ognuno vale uno, ma chi non partecipa vale zero. |
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doralys
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Re:VAZKOR!!! « Rispondi #4 data: 24 Gennaio 2007, 11:52:49 » |
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doralys
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Re:VAZKOR!!! « Rispondi #5 data: 24 Gennaio 2007, 11:53:51 » |
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