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Discussione: Oscar Draghi Urania (letto 22705 volte) |
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Re:Oscar Draghi Urania « Rispondi #138 data: 28 Aprile 2022, 13:11:41 » |
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Sono d'accordo con questo punto di vista: l'opera ha un valore certamente storico, uno spaccato della SF classica e della sua evoluzione. Non si legge solo per puro godimento fine a se stesso, ma spesso la nostra voglia di conoscenza fa capoliono e richiede la sua parte di godimento. Sfiderei a sapere quanti di noi conoscono anche solo i principali racconti che si possono trovare in ognuno di questi libri. Sarebbe bello che oggi chi scrive o legge fosse a conoscenza di quanta acqua già è passata sotto i ponti! A volte, nella lettura di racconti scritti oggi (occasione certamente molto interessante per esempio, è stata la collaborazione richiestaci per un giudizio di gusto sui racconti in lizza per gli Urania short degli ultimi anni!), si ritrovano cose addirittura abusate già nel passato, trattate magari con linguaggio nuovo e in contesti moderni, ma con estrema banalità, su temi già affrontati magistralmente dai grandi del passato. Questa mi sembra insomma, un'opera a carattere enciclopedico, da leggere certamente in un contesto storico, come un percorso che evolve nel tempo, nei temi e negli stili, anche con finalità linguistiche, senza togliere troppo, a mio avviso, al divertimento, ma con grande arricchimento sulle fondamenta su cui si basa anche quanto di importante si scrive oggi. L'impegno è certamente oneroso, ma spero di riuscire ad affrontarlo, anche in step succesivi e poi di ... andare in pensione per leggermeli tutti!!! Poi sappiamo che sono comuni fra lettori più evoluti, sentimenti che talvolta snobbano un po' Asimov più di tutti gli altri pionieri dell'età d'oro e che, non per questo, il nostro Bibliotecartio non sia certo un Asimoviano. Mi sono ritrovato anche io quasi sgomento di fronte ad alcuni suoi scritti, che pur tanto ho apprezzato in passato, dovendo riconoscere come il tempo pesi gigantemente in alcuni passaggi (ad esempio in "Quanto si divertivano" - Urania 493, dove si immaginava una scuola non poi molto distante dall'attuale DAD, gestita non da professori in carne ed ossa ma da un robot che insegnava a casa degli alunni, sono rabbrividito a leggere che il Maestro della sienza positronica non isia riuscito ad mmaginare niente di meglio che una sorta di scheda perforata da inserire in una fessura dell'androide, per far effettuare la correzione automatica dei compiti!). Rabbrividivo, ma era il 1952 e mettendosi in quel contesto (pensate a come si viveva allora in Italia, e non nelle grandi città!!!) il racconto è fulminante! Mi ha fatto inoltre meditare parecchio l'intervista al Buon Dottore che girava in una delle sale di "Invasion" a Mestre, nell'ambito della mostra sui 70 anni di Urania. Mi sembrava impossibile che tanta immaginazione fluisse in lui verso una "hard" SF, intesa iproprio in senso di "HARDWARE" (robot, astronavi, tecnica, aggeggi multifunzionali e immaginati disponibili in molti meno anni di quelli che ci vorranno!), insieme anche all'aver tracciato nuovi orizzonti culturali-scientifici-filosofici, ma che così lontano fosse dal prevedere lo sviluppo software/digitale, nelle cui applicazioni oggi siamo immersi! Talvolta impariamo anche da quanto non è stato possibile prevedere, più che dalle profezie realizzatesi. La realtà futura è sempre una sfida, una porta aperta sull'iconoscibile, spesso molto più assurda di quanto chiunque possa immaginare! So che Gianfranco mi perdonerà... e magari alla fine mi ringrazierà
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« Ultima modifica: 28 Aprile 2022, 13:19:10 di Fantobelix » |
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Re:Oscar Draghi Urania « Rispondi #139 data: 28 Aprile 2022, 13:20:40 » |
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Citazione da: Fantobelix il 28 Aprile 2022, 13:11:41 Sono d'accordo con questo punto di vista: l'opera ha un valore certamente storico, uno spaccato della SF classica e della sua evoluzione. Non si legge solo per puro godimento fine a se stesso, ma spesso la nostra voglia di conoscenza fa capoliono e richiede la sua parte di godimento. Sfiderei a sapere quanti di noi conoscono anche solo i principali racconti che si possono trovare in ognuno di questi libri. Sarebbe bello che oggi chi scrive o legge fosse a conoscenza di quanta acqua già è passata sotto i ponti! A volte, nella lettura di racconti scritti oggi (occasione certamente molto interessante per esempio, è stata la collaborazione richiestaci per un giudizio di gusto sui racconti in lizza per gli Urania short degli ultimi anni!), si ritrovano cose addirittura abusate già nel passato, trattate magari con linguaggio nuovo e in contesti moderni, ma con estrema banalità, su temi già affrontati magistralmente dai grandi del passato.
Questa mi sembra insomma, un'opera a carattere enciclopedico, da leggere certamente in un contesto storico, come un percorso che evolve nel tempo, nei temi e negli stili, anche con finalità linguistiche, senza togliere troppo, a mio avviso, al divertimento, ma con grande arricchimento sulle fondamenta su cui si basa anche quanto di importante si scrive oggi. L'impegno è certamente oneroso, ma spero di riuscire ad affrontarlo, anche in step succesivi e poi di ... andare in pensione per leggermeli tutti!!!
Poi sappiamo che sono comuni fra lettori più evoluti, sentimenti che talvolta snobbano un po' Asimov più di tutti gli altri pionieri dell'età d'oro e che, non per questo, il nostro Bibliotecartio non sia certo un Asimoviano. Mi sono ritrovato anche io quasi sgomento di fronte ad alcuni suoi scritti, che pur tanto ho apprezzato in passato, dovendo riconoscere come il tempo pesi gigantemente in alcuni passaggi (ad esempio in "Quanto si divertivano" - Urania 493, dove si immaginava una scuola non poi molto distante dall'attuale DAD, gestita non da professori in carne ed ossa ma da un robot che insegnava a casa degli alunni, sono rabbrividito a leggere che il Maestro della sienza positronica non isia riuscito ad mmaginare niente di meglio che una sorta di scheda perforata da inserire in una fessura dell'androide, per far effettuare la correzione automatica dei compiti!). Rabbrividivo, ma era il 1952 e mettendosi in quel contesto (pensate a come si viveva allora in Italia, e non nelle grandi città!!!) il racconto è fulminante! Mi ha fatto inoltre meditare parecchio l'intervista al Buon Dottore che girava in una delle sale di "Invasion" a Mestre, nell'ambito della mostra sui 70 anni di Urania. Mi sembrava impossibile che tanta immaginazione fluisse in lui verso una "hard" SF, intesa iproprio in senso di "HARDWARE" (robot, astronavi, tecnica, aggeggi multifunzionali e immaginati disponibili in molti meno anni di quelli che ci vorranno!), insieme anche all'aver tracciato nuovi orizzonti culturali-scientifici-filosofici, ma che così lontano fosse dal prevedere lo sviluppo software/digitale, nelle cui applicazioni oggi siamo immersi! Talvolta impariamo anche da quanto non è stato possibile prevedere, più che dalle profezie realizzatesi. La realtà futura è sempre una sfida, una porta aperta sull'iconoscibile, spesso molto più assurda di quanto chiunque possa immaginare! So che Gianfranco mi perdonerà... e magari alla fine mi ringrazierà
| Grazie
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Re:Oscar Draghi Urania « Rispondi #142 data: 28 Aprile 2022, 17:38:29 » |
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Marco, Gian, Spinofiorito, hanno tutti ragione, e hanno espresso punti di vista inappuntabili. Inoltre ognuno di noi ha le sue sensibilità. Io leggo Fantascienza per piacere e svago, non ho velleità di studio, o di ricostruzione storica del genere. Negli anni ne ho letta molta, di tutti i periodi. Ma prediligo quella attuale, perché generalmente mi è più affine e fruibile nel linguaggio e nelle tematiche, rispetto a quella della Golden Age.
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« Ultima modifica: 28 Aprile 2022, 17:39:30 di bibliotecario » |
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
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Re:Oscar Draghi Urania « Rispondi #143 data: 28 Aprile 2022, 19:41:44 » |
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Citazione da: bibliotecario il 28 Aprile 2022, 17:38:29 Marco, Gian, Spinofiorito, hanno tutti ragione, e hanno espresso punti di vista inappuntabili. Inoltre ognuno di noi ha le sue sensibilità. Io leggo Fantascienza per piacere e svago, non ho velleità di studio, o di ricostruzione storica del genere. Negli anni ne ho letta molta, di tutti i periodi. Ma prediligo quella attuale, perché generalmente mi è più affine e fruibile nel linguaggio e nelle tematiche, rispetto a quella della Golden Age.
| Grazie Biblio. Chi ti conosce ha tutto molto chiaro. Preciso solo che la mia osservazione non voleva avere nulla di denigratorio né tanto meno offendere nessuno. Personalmente sono solo una persona che ha amato Asimov, e tuttora Gli riserva un posto privilegiato non solo in libreria. Volevo dare quindi una chiave di lettura per tutto ciò che si associa al suo nome, spesso un po' troppo bistrattato, perché è il nome in fondo più popolare, osannato e noto, sulla bocca di tutti quelli che si dichiarano conoscitori di fantascienza, senza mai aver letto granché..., per questo subisce lo scotto di venir snobbato e denigrato a volte dai veri lettori e amanti, in quanto sappiamo che c'è anche molto altro. Ripeto, non è il tuo caso, ma questo è un atteggiamento che mi dà comunque molto fastidio e quando posso, cerco di preservare il valore che per me ancora oggi ha, pur se appesantito da 50 anni di realtà! Tutto qui!. In questo caso poi non parliamo neanche di opere di Asimov, ma certamente di testi datati che hanno fatto con lui la storia della sf! Per quanto mi riguarda resta nella personale lista dei "desideri"! Si vedrà...
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« Ultima modifica: 28 Aprile 2022, 19:42:57 di Fantobelix » |
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Re:Oscar Draghi Urania « Rispondi #144 data: 29 Aprile 2022, 08:17:32 » |
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Citazione da: Kronos H il 28 Aprile 2022, 17:35:54
Citazione:Nel 2006 la casa editrice RCS Libri pubblicò 10 volumi di ISAAC ASIMOV dal titolo LE GRANDI STORIE DI FANTASCENZA che abbracciava un lasso di tempo dal 1939 al 1948 di autori vari. | E' la stessa collana, Flyer, poi è stata ripresa se non sbaglio da Bompiani.
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Si ed inoltre una parte è stata anche pubblicata su i Classici di Urania. Collana molto ben fatta con godibilissime introduzioni di I.Asimov con inquadramento temporale di quegli anni sia nel Mondo (da Lui chiamato fantastico) che nella fantascienza (da Lui chiamato reale). Una bella collana alla fin fine. Storiograficamente e culturalmente importante, le nostre radici in realtà. Vin
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« Ultima modifica: 29 Aprile 2022, 08:18:41 di Lupo dei Cieli (VinMar)alias Proff. Sassaroli » |
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Fatti non fummo per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza. |
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Re:Oscar Draghi Urania « Rispondi #146 data: 29 Aprile 2022, 18:34:48 » |
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Ok, io mi ci sono messo di impegno... il prezzo non proprio economico... il dubbio se fossero Oscar Draghi Urania oppure no... i racconti datati... il linguaggio vetusto... Ma poi sono iniziate ad arrivare le immagini... ci ho provato, ma non ce la faccio, non resisto, saranno miei, già li vedo in libreria, mi dispiace, ma solo un pochino, per Grimi
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« Ultima modifica: 29 Aprile 2022, 18:35:30 di bibliotecario » |
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
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Re:Oscar Draghi Urania « Rispondi #149 data: 01 Maggio 2022, 15:27:24 » |
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« Ultima modifica: 01 Maggio 2022, 15:27:47 di bibliotecario » |
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
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