... Bellissima notizia! Finalmente lo potrò leggere!

EVVAI!
Terza ristampa di un ciclo di quattro di cui pubblicano solo il primo: libidine!
Un grazie alla redazione: metto da parte altri 5,90 euro!!!!!!!!


PS
Arne, ma la notizia è confermata, si?

Citazione da: Arne Saknussemm il 11 Aprile 2012, 12:57:25

Sul UCZ-111 dicono così .... Max... è da un pò che stronchi ogni titolo proposto su UCZ (stroncherai anche "Cosmolinea" perchè gia uscito in Urania Biblioteca ?? ).... ...eppure, pur con i suoi tanti difetti, ha dei pregi e va "supportata" essendo (con Urania) uno degli ultimi baluardi della grande distribuzione della Fantascienza. In piu' ti dico che UCZ deve pubblicare, a mio avviso, i "classici" vecchi e nuovi ed in questa ottica trovo molto piu UCZoso "Incontro con Rama" che non "Come ladro di notte" o "Dove stiamo volando" (titoli perfetti per Urania o Millemondi). Ne esce uno al mese... serve tempo.  E poi che fretta c'è ?? Sono piu portato a criticare le uscite di Urania (e Millemondi), che libera da vincoli di "collezone-classici-etc" potrebbe scegliere meglio i titoli ed osare di piu'.

Arne, hai ragione, ma i "classici" non mancano e riproporre TITOLI GIA' RISTAMPATI e reperibili nel mercato dell'usato senza nemmeno cambiare la traduzione mi da un po' sui nervi. Quando UCZ ha tirato fuori dal cappello a cilindro "Pianeta d'acqua", "I.N.R.I." o "L'inferno degli specchi", non ho detto una parola nonostante non fossero eccezionali (eufemismo); stesso discorso (non ho detto una parola) per "Solaris", "Shadrach nella fornace" o "Un cantico per Leibowitz" (che gli vuoi dire? Sono Capolavori con la C maiuscola) ma quando mi ri-ristampano "Titano" o "Al servizio del TB II" allora (come diciamo a Roma) sbrocco... I costi ed il risparmio li capisco e li giustifico, ma allora anche io, nel mio piccolo di formica incazzata mi sento autorizzato a guardare questi aspetti altrettanto con attenzione ed a decidere se mi conviene prendere un titolo oppure no.
C'è poi la questione dei cicli: John Carter lo avrei pure acquistato ma perchè farmi prendere per il naso e pagare 5,90 il primo romanzo quando per un euro in più posso avere i primi tre che sono un ciclo autoconclusivo? Il ciclo del Non-A lo termineranno mai? E quello dei Vor di cui ci hanno dato un romanzo "intermedio"?
Per peggiorare le cose poi, ogni volta che ho provato a instaurare un dialogo con la redazione attraverso il blog mi è stato risposto per le rime o con sufficienza per cui non vedo perchè debba sprecare soldi e spazio libreria per volumi che già ho.
Se il mercato è in calo la soluzione secondo me non è ristampare vecchi Urania aspettando tempi migliori e giocando sulla pazienza degli affezionati: alcuni si disaffezionano ed il mercato cala ancora di più...
E poi le mie non sono stroncature, ma solo osservazioni che si possono condividere oppure no... secondo me UCZ aveva iniziato benissimo, poi, ad un certo punto si è adagiata ed ha finito per tradire in modo clamoroso le premesse iniziali; certo è vero, bisognerà vedere e giudicare il piano dell'opera solo retrospettivamente, ma, per come stiamo adesso non ho problemi ad affermare che UCZ, limitatamente alla proposta dei titoli, è già inferiore a quello che era stato Urania Classici anche perchè i suoi titoli migliori erano già tutti apparsi lì con pochissime eccezioni ("Neuromante", "Mirrorshades" etc)...
Mi citi i due Cosmolinea ed io ti ripeto quello che ho detto prima al proposito di "Solaris" e de "Un cantico per Leibowitz": i Capolavori con la C maiuscola non si discutono, ma se per avere due uscite meritevoli devo affogarmi di titoli mediocri, ristampe delle ristampe o spezzoni di ciclo allora il gioco non vale la candela e la cover di Brambilla me la salvo in jpeg sul PC piuttosto che rubare quei 2cm di spazio nella libreria...

Quoto Max, ma non per andare contro Arne ci mancherebbe, ma dobbiamo metterci anche nei panni dei veterani abbonati o compratori di Urania che, vorrebbero vedere magari autori e opere che non sono state stampate o come ha messo in rilievo Dark, di opere pubblicate e mai ristampate , non ha caso ha fatto menzione di " Guerra di Strategie " che io ho effettivamente pagato 40 euri per averlo di seconda lettura.
Per esempio gli ultimi 3 urania arrivati in abbonamento e non parlo di UCZ , sono stati "Retief, ambasciatore galattico" ho letto le prime 10 pagine e l'ho accantonato, " Storie dal crepuscolo di un mondo " 5/6 racconti che sinceramente possono essere dichiarati come tali e basta, "Onryo avatar di morte" altra raccolta di racconti , per carità, non che meritino il 4 in pagella, ma a me e forse a tanti altri abbonati la cosa non può essere andata giù, l'unico che poi mi pare che in un post è stato disprezzato ma che invece a me non è dispiaciuto affatto è stato " Gli ammutinati dell'astronave " di Mike Resnick .
Ritornando al discorso iniziale, capiamo benissimo che Urania è l'ultimo baluardo della lettura fantascientifica, ma proprio per questo dovrebbe premiare chi la compra stampando qualcosa di meglio.

Citazione da: Arne Saknussemm il 11 Aprile 2012, 12:57:25

Sul UCZ-111 dicono così .... Max... è da un pò che stronchi ogni titolo proposto su UCZ (stroncherai anche "Cosmolinea" perchè gia uscito in Urania Biblioteca ?? ).... ...eppure, pur con i suoi tanti difetti, ha dei pregi e va "supportata" essendo (con Urania) uno degli ultimi baluardi della grande distribuzione della Fantascienza. In piu' ti dico che UCZ deve pubblicare, a mio avviso, i "classici" vecchi e nuovi ed in questa ottica trovo molto piu UCZoso "Incontro con Rama" che non "Come ladro di notte" o "Dove stiamo volando" (titoli perfetti per Urania o Millemondi). Ne esce uno al mese... serve tempo.  E poi che fretta c'è ?? Sono piu portato a criticare le uscite di Urania (e Millemondi), che libera da vincoli di "collezone-classici-etc" potrebbe scegliere meglio i titoli ed osare di piu'.

Quoto Arne,
UCZ non si rivolge in maniera esclusiva a chi ha già i vecchi classici in altre edizioni, ma anche ( e soprattutto secondo me ) a coloro che si affacciano alla FS da 'poco tempo' ( io ad esempio dal '95) .
Poi ognuno è libero di acquistarlo o meno, ma è ovvio che se colleziono fantascienza da 40 anni troverò ben pochi UCZ che mi mancano.
Il discorso di Maxpullo sul 'braccino corto' della Mondadori ci può stare, ma non sono d'accordo sul fatto che stiano ristampando (a gratis) vecchi classici giocando sulla pazienza degli affezionati, molto semplicemente giocano sul fatto che negli ultimi 15 anni sono stati pochi i superclassici ristampati, che male c'è nel riproporli su UCZ?  

Notman, piccola annotazione per te, ho intravisto i libri che menzioni in basso, devi corregere l'autore di uno di questi, " Il segno dei due mondi " è di Keith Laumer  

Dico la mia: in effetti noi siamo collezionisti, quindi è normale avere 12 edizioni di Incontro con Rama e tendere all'incazzamento quando ti stanno per propinare la 13ma. Però da librerie (invase da cagate fantasy e vampiri) ed edicole il titolo manca davvero da tanto, quindi non c'è niente di male secondo me. Oltretutto, è un titolo valido. Quanto al fatto che sia il primo di un ciclo, sono forse il meno adatto a opinare in quanto ho speso 5 mesi di vita a creare una collana virtuale solo per pubblicare anche i peggio cicli, ma: per una volta, mi viene da differenziare, in quanto i restanti romanzi sono purtroppo un mero exploit commerciale del primo, ancora peggio che per 2001. Caso diverso è quello dei Vorkosigan (o Dune, se è per questo) in cui l'opera è nata seriale. In casi simili, partire dal 5° romanzo - senza manco avvertire più di tanto - fa davvero incazzare. Tornando alla vaexata quaestio del braccino corto Mondadori, trovo patetico che ogni volta che spendano per acquistare diritti facciano i piangina, come con l'ultimo Vorkosigan ("grosso sforzo"): cavolo, non sono mica Fazi o Solfanelli!!! Mondadori è un colosso, e non capisco proprio 'sta scarsita di fondi. Forse il presidente è più interessato al contratto di Pato che a Lois McMaster Bujold? Almeno, però, si stessero zitti. Alla fine i diritti dei seguiti di Reynolds non verranno acquistati, giusto? E ribadisco la polemica sui diritti: mi dicono che Fanucci si è tirata su con le ristampe di Dick e Ballard e ora ha i soldi per proporre - finalmente - uscite a raffica. E io mi dico: ma la Mondadori perché se li è fatti sfuggire e ora non hai una lira e devi abbassarti a pubblicare Laumer illeggibili invece di succosi Hamilton? Caso opposto: leggo che i diritti di Simmons costano poco. E allora perché li hanno lasciati alla Fanucci? E' evidente che qualcuno qui non fa bene il proprio dovere, oppure alla Mondadori lo si fa peggio che altrove. Se non si ha il coraggio di mandare a casa un editor che pubblica per metà horror, fantasy e marchette, e le vendite calano mentre gli altri editori sono in trend relativamente positivo un motivo c'è. Alla fine della fiera, mi dichiaro d'accordissimo con DarkHorseman: che chiudano e buonanotte al secchio. Di Urania d'epoca da comprare sulle bancarelle e di libri da leggere ce ne sono. Magari la gente poi compra qualche Odissea in più.