Se a qualcuno fosse sfuggito (come stava per capitare anche a me ::) ), questo mese è in edicola anche il secondo volumetto nero della nuova collanina, o speciale che dir si voglia, di Mamma Urania.
Un horror che non è un horror in piena regola, ma la novelization di un film horror (che a sua volta non è propriamente un film horror, ma un action-sovrannaturale - viva le etichette!!!).
Sto parlando di
Underworld, un film di qualche anno fa che, come tutte le produzioni post-Signore degli Anelli, è solo il primo capitolo di una trilogia... ::)
In sé il film non è male: da un punto di vista stilistico sembra Blade a cena con Matrix, la trama scopiazza qualcosa dai romanzi della Hamilton (il Ciclo di Anita Blake... ma forse è solo una mia fissazione), ma si assesta su un livello più che discreto. Si lascia guardare senza annoiare.
Sull'utilità di scriverne un romanzo, non ho risposta.
Ma la vera domanda, che vi giro, è: avevamo proprio bisogno che ce lo pubblicassero su Urania?
Con tutti i romanzi horror che vengono sfornati ogni anno in Italia e in USA o le ristampe di vecchie edizioni mondadoriane (sto pensando ai gioielli di Dan Simmons pre-Hyperion che ormai sono irreperibili se non in qualche polverosa biblioteca!), proprio una novelization dovevano propinarci? >:(
Anche
Doom era il romanzo (inutile) di un film (inutile). Che il vero intento di Casa Urania sia Urania Novelization?!? :(
Infine, queste copertine... >:( il nero mi sta bene, lugubre al punto giusto; il rosso di HORROR ci sta pure, sembra scritto col sangue!
Ma le immagini tratte dal film mi fanno proprio inc***are!
Almeno, stavolta mi hanno messo Kate Beckinsale, che però, lasciate che ve lo dica, meriterebbe il paginone centrale!!!