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Discussione: I grandi assenti (letto 2481 volte) |
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I grandi assenti « data: 18 Gennaio 2007, 22:25:04 » |
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Questo 3d vuol essere lievemente polemico sulle scelte editoriali di casa mondadori. La sottocollana che si fregia del titolo "Urania Collezione", arrivata al numero 47 non ha ancora pubblicato nulla di Dick. Vi pare possibile? Insomma, è vero, abbiamo classici importantissimi, che nessuno si sognerebbe di rimuovere da una collana che si prefigge di pubblicare il meglio della fantascienza. Ma ci sono pur sempre 6 (e dico sei) volumi su 47 di Heinlein, 4 di Sturgeon e di Anderson, 3 di Van Vogt, ecc... Niente contro questi autori, che anzi, adoro. Il punto è che hanno monopolizzato la collana a scapito di altri giganti, Dick su tutti. La cosa che però mi lascia ancora più interdetto non è la presenza esuberante dei 4 sopracitati, quando la comparsa fra i titoli di autori come Stuart, Piper e Aldani. Senza nulla togliere a questi ultimi (mi sento molto conciliante oggi), ma com'è possibile che in Urania COLLEZIONE compaia un solo titolo di Clarke, nessuno di Dick, nessuno di Dish, nessuno di Vance o di Ellison, ecc... Insomma, non credete anche voi che la scelta dei titoli avrebbe potuto essere meglio bilanciata? Al di là dei gusti personali, semplicemente per avere una copertura massima del genere fantascientifico, che si sà, è ampio e ricco di sfaccettature. Che ne pensate?
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Re:I grandi assenti « Rispondi #3 data: 21 Gennaio 2007, 17:29:09 » |
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Non ti preoccupare, se non te ne fossi accorto guardando l'anticipazione nelle ultime pagine del n°48, ti potrai rifare la bocca con la sconvolgente :o :o :o novità :o :o :o in uscita a febbraio con il 49° numero: le grandi storie della fantascienza vol. 2!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questo presagisce che sicuramente ci sarà una pubblicazione in esclusiva anche del 3° volume delle grandi storie della fantascienza. Magari come volume 50 per chiudere in bellezza gli urania collezione. Se devo segnalare un volume che manca è Il Giorno dei Trifidi. Servirebbe proprio come riconoscimento all'opera meritoria di ... di ..., dunque ... si chiama ..., a si ...., no no, mi confondo, dunque è... Bah insomma avete capito, lui, proprio lui, solo che non mi ricordo proprio il nome, ... o soprannome, no no... il nick, o era il nome? Mah!
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Sto leggendo: Ultimi libri letti: |
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Re:I grandi assenti « Rispondi #4 data: 22 Gennaio 2007, 00:21:28 » |
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Credo che i romanzi di UC siano tutti (con poche eccezioni, pochissime davvero) meritevoli di apparire in una collana che ha l'obiettivo non di essere la "vetrina definitiva" sulla fantascienza (neanche volendo, potrebbe farlo!), bensì quella di permettere ai lettori meno giovani (come il sottoscritto) di poter conoscere e apprezzare anche romanzi vecchi di 60-70 anni (gli Anni d'Oro).
Me ne sono accorto leggendo "Le grandi storie della fantascienza" edite dalla Rizzoli, con quella traduzione vecchia e superata che rallenta la lettura ed elimina completamente la freschezza di quei racconti ancora attuali. Viva il classico "ammodernato", perciò! Il limite di UC, a mio parere, risiede in questo: pochi autori e solo con nomi altisonanti (Heinlein, Sturgeon - che adoro, sia ben chiaro!); eppoi pochissima fantascienza "contemporanea" (e con tale termine non mi rifersco soltanto al cyberpunk...)
Speriamo che dal numero 51 le cose cambino... comunque, se cambiano dal n°50, io di certo non mi lamento! :D
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Sto leggendo Epix su Urania.
"Dio è ciò che la mente diviene quando arriva al di là della nostra comprensione." Freeman Dyson |
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Re:I grandi assenti « Rispondi #6 data: 11 Aprile 2007, 16:40:57 » |
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Scusate l'intervento un po' tardivo e anche un po' polemico... chiedo scusa in anticipo. Ma, da modesto estimatore quale io sono di Dick e di Ballard, non riesco a non pensare che per fortuna i diritti delle loro opere NON li abbia più Mondadori (comunque, a parte Dr. Bloodmoney, Flow my tears e Divina invasione, le altre opere di Dick apparse in Urania sono decisamente tra le sue cose minori). Così, per fortuna, qualcuno ha ritradotto i romanzi e - anche e soprattutto - ripristinato i titoli autentici! Urania sarà stata anche una collana che ha fatto epoca, ma se si prova a confrontare le traduzioni con gli originali... c'è veramente da piangere. Per non parlare dei tagli e dei titoli delle opere farlocchi e fuorvianti.
Solar Lottery --> Il disco di Fiamma (!) Time out of Joint --> L'uomo dei giochi a premio (!!!!) The Man Who Japed --> Redenzione Immorale The Drowned World --> Deserto d'acqua (il più grottesco e imbattibile resta per me, comunque, Foundation and Empire --> Il crollo della galassia centrale !!!)
Non credo comunque che si sarebbero scomodati a pubblicare in UC tutto Dick: infatti di Asimov ci sono solo 2 titoli. Meglio piazzarli negli Oscar Stesso discorso per Bradbury e Douglas Adams.
P.s.: comunque, non vorrei dire una stupidata, ma mi sembra che le opere di Clarke siano pubblicate da Rizzoli, ora.
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Re:I grandi assenti « Rispondi #9 data: 12 Aprile 2007, 13:16:42 » |
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concordo con lolinhozzo...
anche io odio totalmente le traduzioni "fantasiose" ai titoli originali, che siano libri o films il discorso non cambia... purtroppo abbiamo assistito a questi stravolgimenti in continuazione negli ultimi anni, e credo che qualche editore o distributore dovrebbe pensare che il titolo dato dagli autori non dovrebbe mai e poi mai essere modificato, o lo traduci letteralmente oppure lo lasci così com'è in inglese.
non ne posso più di queste ca...te
farvi qualche esempio?
Blade Runner - è rimasto Blade Runner com'era giusto che fosse e se l'avessero reintitolato "Caccia al replicante" ?!? o qualche stronzata simile come è consono fare alle super menti eccelse che abbiamo in questo paese?
Lo sapete che spesso le differenze enormi nell'afflusso di pubblico e nel successo dei films sono dovute proprio alla "rititolazione" che spesso porta completamente fuori strada il pubblico? E io credo che questo accada anche per i libri, ricordiamoci che la prima cosa che risveglia l'interesse in una persona, il primo impatto lo hai dal titolo o dalla copertina, e spesso un titolo cretino ti fa pensare subito "passiamo ad altro"...
e in Italia soprattutto nei films si tende a dare dei Titoli veramente cretini, qualche esempio?
Eternal sunshine on a spotless mind ----> Se mi lasci ti cancello The break up ----> Ti odio, ti lascio, ti.... The constant gardener ----> La cospirazione Click ----> Cambia la tua vita con un click home alone ----> Mamma ho perso l'aereo Unbreakable ----> Il predestinato
La trilogia di Die Hard: Die Hard, Die Harder e Die Hard: With a Vengeance; in Italia, misteriosamente, i primi due sono diventati Trappola di Cristallo e 58 Minuti per Morire, mentre il terzo è diventato Die Hard: Duri a Morire.
Blue Streak ----> Da Ladro a Poliziotto Dude: Where's My Car? ----> Fatti, Strafatti e Strafighe Here on Earth ----> Per una Sola Estate The Thomas Crown Affair ----> Gioco a Due Bird on a Wire ----> Due nel Mirino The Crying Game ----> La Moglie del Soldato Wayne's World ----> Fusi di Testa One Night at McCool's ----> Un Corpo da Reato 3000 Miles to Graceland ----> La Rapina The Shawshank Redemption ----> Le Ali della Libertà North by Northwest ----> Intrigo Internazionale Fallen ----> Il Tocco del Male Double Indemnity ----> La Fiamma del Peccato Reindeer Games ----> Trappola Criminale The Princess Bride ----> La Storia Fantastica As Good As It Gets ----> Qualcosa è Cambiato
e possiamo continuare così all'infinito perchè il cambio del titolo in Italia è la regola, a meno che non vi siano delle restrizioni degli autori, per esempio Kubrik era solito controllare scrupolosamente che i suoi titoli non venissero modificati.
senza contare poi che spesso si cambiano i titoli per farli assomigliare a films di successo in modo da attirare l'attenzione del pubblico.
- Loser (da noi American School), con Mena Suvari (American Beauty) e Jason Biggs (American Pie). Capite perchè l'hanno chiamato così?
- Only You (da noi Weekend Senza il Morto). Chiamato così perchè il protagonista era Andrew McCarthy, lo stesso di Weekend con il Morto.
e spesso le traduzioni stravolgono il senso del titolo ritraducendolo in maniera errata:
For Love of the Game ----> Gioco d'amore ("Gioco d'Amore" è totalmente diverso da "Per amore del gioco")
oppure peggio ancora... si cambia il titolo in Inglese con un altro in inglese !!! Questo è proprio il massimo della deficienza
Wild Things ----> Sex Crimes Loser ----> American School Hush ----> Obsession
le abitudini cretine di questo tipo sono dure a morire e purtroppo sono molto simili sia nel cinema che nella letteratura.
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo". (Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451) |
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Re:I grandi assenti « Rispondi #11 data: 12 Aprile 2007, 21:07:10 » |
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Citazione da: maxnaldo il 12 Aprile 2007, 13:16:42 oppure peggio ancora... si cambia il titolo in Inglese con un altro in inglese !!! Questo è proprio il massimo della deficienza
Wild Things ----> Sex Crimes Loser ----> American School Hush ----> Obsession
le abitudini cretine di questo tipo sono dure a morire e purtroppo sono molto simili sia nel cinema che nella letteratura.
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Ah ah ah mi ero dimenticato di queste perle! Comunque concordo, i titoli andrebbero lasciati così come sono -secondo me non andrebbero neanche tradotti, almeno quelli in inglese, ma dato che in Italia l'inglese non lo sa nessuno c'è poco da fare...-. Che poi il titolo originale faccia schifo o meno è un altro discorso -anche perchè di solito dopo la traduzione e "l'adattamento" salta fuori un titolo ancora più schifoso...-, però mi vien da pensare che se l'autore ha dato un certo titolo a una sua opera, magari pensandoci per mesi e mesi, aveva probabilmente un valido motivo. Del resto, nessuno cambia i titoli alle canzoni -ci sarebbe da ridere-, quindi non capisco perchè film e libri debbano fare eccezione. L'unico caso di cambio di titolo che mi viene in mente è una scena del film Top Gun, nella quale cantavano Great Balls of Fire, e nella versione italiana era stata resa come Lampi in Cielo e Palle di Fuoco...credo di essermi veramente pisciato addosso dal ridere quando l'ho sentita.
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fungaz
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Post:301 0 ₵rUM
Del maiale non si butta nulla!
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Re:I grandi assenti « Rispondi #14 data: 15 Aprile 2007, 04:25:34 » |
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Citazione da: Gort il 12 Aprile 2007, 22:49:29 Oggi invece sono tutti diventati grandi esperti e Fanucci ripubblica Ubik con prefazione affidata a Cofferati (che c'azzecca?), il quale sembra si sia poi lasciato sfuggire di non aver letto mai niente di Dick.
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Per quanto ne so io Cofferati dovrebbe essere un grande appassionato di Dick, tant'è che sono anni ormai che ogni tanto vedo sue prefazioni alle opere del nostro Philip. Tornando alle traduzioni dei titoli, io presi più copie di Fondazione e Impero.. tradito proprio dal Crollo della Galassia Centrale. Però per quanto riguarda i film alcune traduzioni non mi dispiacciono. Adesso che molti non vengono tradotti, cominciano a sembrare tutti uguali. Capisco per alcuni, ma "The Illusionist" non si poteva chiamarlo "L'Illusionista"?? Perdeva forse qualcosa? E' uguale! L'importante è non cadere nel ridicolo. Ad esempio The Mask.... perchè diamine hanno dovuto aggiungere "da zero a mito"?! Sembra una canzone degli 883..... Che tristezza... fungo
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"La forza di volontà è guardare negli occhi una ragazza in topless!" "Agricoltore trentottenne desidera conoscere nubile trentenne, proprietaria trattore, scopo matrimonio. Pregasi inviare foto trattore." |
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