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Discussione: Le uscite di Giugno ... (letto 8562 volte) |
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #31 data: 08 Giugno 2017, 18:50:54 » |
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Acquisto Urania e collane sorelle per passione collezionistica oltre che per il piacere di leggere FS. Leggo una media di quattro, cinque romanzi di FS al mese, se l'Urania o UC o il MM del mese non mi piacciono ho sempre in coda di lettura un volume della Fanucci o di Zona42, o Delos o Elara o altro pronto. Anchio vorrei una linea editoriale più consona ai miei gusti, romanzi non tagliati. Solo inediti e magari pure un prezzo piu basso. Posso chedere pure la Luna? Credo onestamente che oggi giorno mantenere una distribuzione da edicola a questi prezzi e con questi volumi di vendita sia molto difficile. Forse piu' difficile che per case Editrici che escano in libreria con prezzi ben piu' alti. Comunque sia, il lettore non collezionista a prescindere come me, ha il potere di scelta di acquisto, e quindi il potere di influenzare le scelte e la vita di una casa Editrice. Personalmente spero che Mondadori non chiuda Urania durante la mia vita, sarebbe un dispiacere. E un dispiacere ancora piu' grande sarebbe sentire gli strali di disperazione di chi adesso critica, e magari compra di seconda mano. Ci sono purtroppo gia' passato con un sacco di Collane di case editrici ormai defunte, facciamo qualche nome? -4697
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« Ultima modifica: 08 Giugno 2017, 18:51:54 di bibliotecario » |
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
Appena letto: In lettura: Prossima lettura: |
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #32 data: 08 Giugno 2017, 19:13:49 » |
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Scusate se intervengo, ma effettivamente alla lunga questi ragionamenti vengono a noia. Voi direte che ho il diritto di non leggerli. E' vero, ma siamo una comunità e in un certo senso mi sento obbligato. La Mondadori è una grande azienda per la quale fantascienza, salami, Petrarca e tovagliolini stampati sono la stessa cosa. I vari blog sono una forma di pubblicità in più e si fanno gestire da chi c'è. Cercare persone più educate potrebbe essere costoso. Le varie testate non si possono interrompere (The roads must roll diceva il buon vecchio R.A.). Se non c'è trippa si mettono frattaglie, con qualche più o meno valida giustificazione culturale. L'obiettivo è il profitto. E comunque, se da una parte si perde, ci sono sempre i salami e come detto le testate si cerca di farle sopravvivere (per ora). Chi ci lavora deve campare e anche se ha passione, interesse, competenza (e già aver messo in Millemondi un buon giallo dello stesso autore, anche se pubblicato non si sa quante volte, è un'idea simpatica; e poi ci sarà qualche giovane lettore che non sa tutto quello che sappiamo noi sapientoni e se lo compra per passare due ore in spiaggia lumando le pupe; sempre meglio che distruggere monumenti come hanno fatto quattro turisti tedeschi dalle mie parti; scusate l'inciso troppo lungo), dicevo, questo appassionato competente deve campare e cerca di mettere insieme quel che può. Elara, Zona 42, e tutti i vari altri benemeriti editori fanno un lavoro e poi per passione, interesse e con competenza pubblicano libri e cercano di non perderci soldi. Purtroppo ognuno di loro è anche appassionato di quello che per lui è fantascienza e non saranno forse un editore generalista come Mondadori che offre un ampio spettro di scelte. Però questi piccoli (e su questo aggettivo si potrebbe discutere) editori sono certamente più ricettivi. Offrono quello che possono, ma potrebbero offrire di più se maggiormente sostenuti. Invece protestare per le malefatte mondadoriane lascia il tempo che trova. Non si smuoveranno di un millimetro. Però quando Elara ha proposto i libri "on demand", è stato tutto un"figuriamoci se li compro ... ; chissà quanto mi tocca aspettare ... ; forse non usciranno mai ..". E' vero: non costano poco, ma risparmiando sugli Urania che non vi piacciono e mettendo da parte ... That's all folks. Scusate l'interruzione.
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #33 data: 08 Giugno 2017, 21:33:43 » |
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ah che bello una discussione d'altri tempi!!!
La mia opinione? complessa... Da appassionato e lettore, mi dispiace in primis che ogni mese escano solo "x" titoli di Fs e horror inediti e superfighi... D'altra parte, qualunque sia "X', sara' sempre troppo basso, per cui...
e ora un paio di considerazioni, consequenziali. La prima e' che Urania fa parte di Mondadori, ma non ha il budget di Mondadori. cosa che apparentemente e' gia' stata detta ad nauseam. Io pero' sottolineo il punto di vista di un autore americano, di un agente (ancora peggio): Un Mike Resnick, un Laird Barron. Autori che magari a MONDADORI chiedono cifrono impossibili, ad editori piu' piccoli magari chiedono cifre piu' ragionevoli. Magari anche per amicizia personale con i curatori di queste case editrici.
E qui sta il secondo punto. Come reagira' il sig. Laird Barron a scoprire che i diritti del suo romanzo, per cui lui aveva chiesto 200 a Mondadori (sparo a caso) e 20 a un altra casa, sono stati rivenduti per 30 a Mondadori??
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #34 data: 08 Giugno 2017, 21:35:10 » |
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Citazione da: ciccio il 08 Giugno 2017, 14:31:18
Citazione da: Impossibili il 08 Giugno 2017, 11:57:00
Citazione da: galions il 08 Giugno 2017, 01:21:40
Citazione da: tehom il 07 Giugno 2017, 15:11:34
Io l'aziendalismo di Lippi lo posso anche capire...mi sfuggono invece le ragioni di coloro che , non si sa bene in nome di che cosa, trangugiano senza battere ciglio furbate come il giallo infilato di soppiatto nel Millemondi , il dozois spaccato in tre parti, lo Sheffield in due, l' antologia già edita ( due anni fa, non due decenni...) raccattata per pochi spiccioli ed espansa ancora per meno e così via.
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Comprerò il Millemondi di Brown in nome del fatto che mi piace Brown e mi piacciono i gialli. Se apprezzerò il romanzo avrò speso bene i miei soldi. Il fatto che sulla copertina in grigio ci sarà scritto Urania Millemondi sarà semplicemente un dettaglio che peserà meno di zero. Se questo invece dovesse costituire un problema per altri lettori basta esercitare il diritto di rinunciare al prodotto, perché come scrive giustamente Stefano (Ciccio) nessuno mi punta la pistola obbligandomi all'acquisto. Certo che sul Dozois in 3 parti si è speculato per vendere un volume in più, ma capisco e comprendo la scelta commerciale perché ripeto il concetto: il budget di Urania e quello di Mondadori sono due cose diverse. Ma il punto è che ancora una volta nessuno mi ha obbligato ad acquistare tutti i 3 volumi. Qualche mese fa è stato ristampato 'Pianeta senza scampo' di Silverberg che avevo già, ebbene ho saltato l'acquisto senza scagliarmi contro le ristampe e gridare allo scandalo, perchè ho semplicemente esercitato il mio diritto di scelta.
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Quello che scrivi è comprensibile, anch'io come credo quasi tutti applico questo criterio agli acquisti o meno di Urania. Però quel che non capisco ed è implicito nel tuo discorso, è che la critica non la fai a Mondadori ma a chi invece critica Mondadori con solide ragioni.
Da quel che so Fanucci (al netto di critiche su alcune traduzioni), Zona 42, Delos Books e quant'altri mantengano una linea editoriale più rispettosa nei confronti del lettore.
Perché quindi questo fastidio nei confronti di chi, giustamente, si sente preso un po' per i fondelli e non nei confronti di chi lo prende per i fondelli?
Iniziano un ciclo e non lo finiscono, spezzano in tre parti quello che era intero, tagliano pezzi di romanzi, riciclano di tutto e di più in UC, UH a un prezzo superiore ad Urania senza nemmeno più una revisione delle traduzioni (quindi non si capisce perché una semplice ristampa debba costare di più, non ho ancora capito...).
E, dulcis in fundo, dopo aver somministrato al lettore cose in un modo che non credo nessun'altra casa editrice (peraltro con mezzi finanziari sicuramente minori di Mondadori) faccia, si permettono pure una dose di insofferenza verso questi arroganti lettori che pretendono chissà che da chi provvede al rancio fantascientifico...
Affermi che tutto questo puo' essere giustificato dal budget di Urania; ma noi che ne sappiamo di questo budget? Senza dati certi, senza numeri alla mano questa rimane una vox populi che col tempo è stata data per acquisita.
E comunque anche questa giustificazione cade quando vedi che chi non ha questi budget queste cose non le fa.
Ad esempio Zona 42 che, piacciano i suoi libri o meno, mette una vera passione nelle sue pubblicazioni, incontra i lettori, cura le traduzioni, si dà da fare per cercare nuove proposte (che ci sono!).
È che semplicemente quando ci rifilano quel che ci rifilano nel modo in cui ce lo rifilano Urania, Lippi e la redazione e l'editore non hanno scuse.
Non voglio essere categorico ed estremista perché non esiste il bianco e il nero ma vedo nella maggior parte del loro lavoro disinteresse e inerzia e i lettori protestano.
E in questo caso abbiamo ragione noi, non l'editore.
Urania è intoccabile e non criticabile solo perché si chiama Urania?
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Facendo un rapido conto direi tre contro e tre a favore e più di 4700 che non si esprimono, per cui è da ritenere che se non sono soddisfatti, la situazione non gli dispiace più di tanto. O si trattava di un plurale Maiestatis ?
| Apprezzo l'ironia ma se ci rifletti anche tu ti fai interprete della soddisfazione di 4700 persone che è tutta da provare. Mi sembrava implicito (ma forse non lo è e quindi lo preciso ora) che quando dicevo: "abbiamo ragione noi" mi riferivo ovviamente a tutti quelli che contestano le politiche di Urania. Non intendevo certo comprendere nell'elenco quelli che apprezzano le scelte editoriali ma è giusto precisare. Direi che solo avendo i dati di vendita, i dati dei costi e e dei ricavi si potrebbero tirare le somme su quanto Urania vende e quindi su quanto ha guadagnato o perso. Solo questi dati si puo' dire che Urania non ha budget. Ultima considerazione: tra chi critica Urania e chi la difende o è infastidito dalle critiche a mio avviso non è possibile un piano d'incontro perché per chi critica, Urania è un prodotto editoriale che pubblica un genere letterario e come tale lo vede, pari ad altre pubblicazioni; chi la difende considera Urania un valore simbolico a cui attribuisce una connotazione che trascende il contenuto in sé; è una forma quasi identitaria e quindi capisco chi si irrita perché la critica va a toccare un'area che è affettiva e tocca l'abitudinarietà, il conforto che deriva dal toccare, annusare, ordinare, catalogare, rimirare, insomma, tutto il feticismo, il senso di appartenenza (e spero di non offendere nessuno perché ricordo che sono stato collezionista di Urania e in queste cose sono stato coinvolto per anni) che Urania dà ancora e che ha dato prima (parlo per me, ovviamente).
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« Ultima modifica: 08 Giugno 2017, 21:50:46 di Impossibili » |
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #35 data: 08 Giugno 2017, 22:59:42 » |
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Sono uno dei 4699 , personalmente compro gli Urania , come anche libri di altre case e spiego le mie ragioni: . perchè è stata la mia prima collana di fantascienza e vi sono affezionato; . ho reiniziato a coltivare la passione per la fantascienza da un anno dopo lunghi periodi di alti e bassi e quindi .... ancora mi sento un neofita , nel senso che mi sembra di avere a disposizione un grande tesoro da scoprire. . non sono un grande collezionista , come , piu' attenti di me , molti che hanno scritto , quindi non sarei stato in grado di sapere che parte dei racconti fanno parte di una raccolta di due anni fa di un'altra casa editrice;
Seguo con attenzione il dibattito nel forum e mi auguro che continui , perchè nonostante le contrapposizioni , c' è il calore della passione , ma bisogna capire che la strategia di vendita di chiunque non mette sempre i bisogni dei clienti al primo posto, ma il profitto e poi come Uraniamaniaofili non siamo tutti uguali e quindi sul tema ci sono ovviamente visioni diverse.
Certamente oggi la strategia di vendita di Urania è diversa da quella di 10 anni fa o di quella del periodo d'oro 1960 1970 è cambiato il pubblico è cambiata la fantascienza , anzi molti critici affermano con assoluta certezza che sia stata uccisa dal presente. Personalmente penso che fino a quando ci sarà uno scrittore che proverà a coniugare la scienza con la fantasia la fantascienza non morirà , intanto non abbiamo incontrato ancora gli alieni e quindi possiamo giocare con l'immaginazione , poi dopo l'allunaggio del 1969 , l'uomo non ha potuto estendere i propri confini e questo è frustrante poichè sembra troppo complesso effettuare lunghi viaggi dell' ordine di mesi nello spazio da parte degli uomini e questo sembra un morire della speranza che un giorno voleremo nello spazio con conseguenze sul prodotto , qualcuno si rifugerà nei (rispettabilissimi) prodotti della Fantasy Trolls o gli Elfi.
Torniamo ad Urania , trovo comodo forse anche un poco pantofolaio sapere che ogni mese posso andare all' edicola vicino casa e comprare un nuovo numero , non mi pare che vi sia in Europa un esempio di tale capillarità, condivido il pensiero del sig. Ciccio nessuno ci obbliga , certamente non tutto è perfetto , troppe ristampe , pochi romanzi che si fanno amare veramente , scarsissima propensione a pubblicare autori nuovi , mediamente , ma qualcuno conteggerà meglio di me , fra l'edizione in lingua madre e quella di Urania passano , mediamente 5 anni , ma le ristampe stanno innalzando anche questa media. Penso che si abbia il diritto di essere insoddisfatti ma non saprei come una associazione come Urania Mania possa concretamente agire per cambiare la strategia della linea editoriale, boicottare o non comprare o dirottare l'interesse su altre case editrici o altre collane puo' rivelarsi anche un modo per iniziare a segare il ramo su cui si poggia, forse nel dibattito sarebbe il caso d'introdurre qualche proposta.
Nel frattempo ho cominciato a leggere il primo racconto " Non serve il bastone" , almeno per formare una impressione da neofita sull' opera in se.
Saluti
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #36 data: 08 Giugno 2017, 23:56:23 » |
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Citazione da: Algernon il 08 Giugno 2017, 19:13:49
Però quando Elara ha proposto i libri "on demand", è stato tutto un"figuriamoci se li compro ... ; chissà quanto mi tocca aspettare ... ; forse non usciranno mai ..". E' vero: non costano poco, ma risparmiando sugli Urania che non vi piacciono e mettendo da parte ... That's all folks. Scusate l'interruzione.
| Rispondo solo a proposito dell'Elara. I libri 'on demand' non trovo sia il modo giusto di fare 'casa editrice'. Personalmente poi ho dato molto 'in advance' senza avere riscontro di libri (alcuni anni fa, libri mai usciti e pagati profumatamente), e pertanto con una mano prendo (da loro) e con l'altra pago. Se veramente come dicono saranno stampati solo i libri ordinati, pazienza, me ne farò una ragione, ne mancheranno alcuni alla mia collezione (guarda pure su Uraniamania cosa posseggo di Libra, Perseo, Elara - sempre loro sono, se non lo sai). Vedremo in futuro quanti ne avranno stampati, e se magari alle prossime fiere librarie qualche libro sarà in vendita sul loro banchetto. w.
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #37 data: 09 Giugno 2017, 00:42:57 » |
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Citazione da: waferdi il 08 Giugno 2017, 23:56:23
Citazione da: Algernon il 08 Giugno 2017, 19:13:49
Però quando Elara ha proposto i libri "on demand", è stato tutto un"figuriamoci se li compro ... ; chissà quanto mi tocca aspettare ... ; forse non usciranno mai ..". E' vero: non costano poco, ma risparmiando sugli Urania che non vi piacciono e mettendo da parte ... That's all folks. Scusate l'interruzione.
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Rispondo solo a proposito dell'Elara. I libri 'on demand' non trovo sia il modo giusto di fare 'casa editrice'. Personalmente poi ho dato molto 'in advance' senza avere riscontro di libri (alcuni anni fa, libri mai usciti e pagati profumatamente), e pertanto con una mano prendo (da loro) e con l'altra pago. Se veramente come dicono saranno stampati solo i libri ordinati, pazienza, me ne farò una ragione, ne mancheranno alcuni alla mia collezione (guarda pure su Uraniamania cosa posseggo di Libra, Perseo, Elara - sempre loro sono, se non lo sai). Vedremo in futuro quanti ne avranno stampati, e se magari alle prossime fiere librarie qualche libro sarà in vendita sul loro banchetto. w.
| In effetti il discoro Elara e il discorso Urania sono diametralmente opposti... Sono sicuro che se Malaguti dimostrera' di potere mantenere gli impegni presi le prossime volte avra' il successo che merita!! Come sono sicuro che ha avuto con Vandermeer, nonostante il ritardo epocale!!
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #38 data: 09 Giugno 2017, 11:26:05 » |
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Eccomi! Argomento ciclico ma sempre di interesse Possiedo centinaia e centinaia di libri Urania ma anche di altre collane, amo la fantascienza ma ultimamente (1 anno e più mi pare) non compro più un Urania che sia uno Il motivo è tanto semplice quanto banale, mi ero stufato/irritato della linea editoriale presa negli ultimi tempi: - cambio di formato per UC - aumento di prezzo per la ristampa UC (1€ in più TOTALMENTE immtovato ai miei occhi per una ristampa) - cicli interrotti - cicli pubblicati a random/vediamo come va - UM spezzettati oltre misura - scelte di titoli "imbarazzanti" sulla collana madre - fastidio per la gestione del loro blog - varie ed eventuali già riportate da altri Insomma, un fastidio generale che mi ha allontanato dalle varie uscite Urania Mondadori; ho iniziato a girare quei soldi (e anche di più ) nel recupero di Cosmo Oro, Slan, Cosmo Argento, Enciclopedia della Fantascienza Fanucci, Il libro d'oro Fanucci, 30 romanzi di P.K. Dick, Zona42 e molto altro...il tutto con grande soddisfazione e pochi rimpianti o sensi di colpa per gli Urania non acquistati mensilmente. Ogni tanto prendevo in mano l'Urania del mese, sapevo essere un romanzo diciamo bello e meritevole ma lo riponevo lo stesso sullo scaffale appena mi veniva in mente 1 o più dei motivi per cui avevo abbandonato il tutto.
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #39 data: 09 Giugno 2017, 13:46:37 » |
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Citazione da: zecca_2000 il 08 Giugno 2017, 21:33:43 ah che bello una discussione d'altri tempi!!!
La mia opinione? complessa... Da appassionato e lettore, mi dispiace in primis che ogni mese escano solo "x" titoli di Fs e horror inediti e superfighi... D'altra parte, qualunque sia "X', sara' sempre troppo basso, per cui...
e ora un paio di considerazioni, consequenziali. La prima e' che Urania fa parte di Mondadori, ma non ha il budget di Mondadori. cosa che apparentemente e' gia' stata detta ad nauseam. Io pero' sottolineo il punto di vista di un autore americano, di un agente (ancora peggio): Un Mike Resnick, un Laird Barron. Autori che magari a MONDADORI chiedono cifrono impossibili, ad editori piu' piccoli magari chiedono cifre piu' ragionevoli. Magari anche per amicizia personale con i curatori di queste case editrici.
E qui sta il secondo punto. Come reagira' il sig. Laird Barron a scoprire che i diritti del suo romanzo, per cui lui aveva chiesto 200 a Mondadori (sparo a caso) e 20 a un altra casa, sono stati rivenduti per 30 a Mondadori??
| Interessante, sono notizie verificate? Mi chiedo come funzioni il mercato dei diritti; se davvero chiedono di più a Mondadori lo fanno in base alle tirature stimate? Sul budget Urania rimango perplesso, a me sembra che la notizia sia stata messa in giro da Urania per raccogliere "comprensione" e quindi finché non vedo non credo e certamente nessuno tranne Urania puo' sapere questo e non lo verrà certo a dire a noi. Aggiungo che a qualsiasi notizia proveniente da quella fonte bisognerebbe fare la tara non fosse solo che per sana diffidenza. Ho un cognato che ha un'impresa di riparazioni camion e secondo lui le cose vanno sempre male e chi sta bene sono gli stipendiati; sta di fatto che siccome le cose gli vanno male gira in Mercedes, ha diverse proprietà mentre io ho un'utilitaria. Però mi ha talmente convinto che la sera penso sempre alla sua situazione disgraziata e dico qualche preghierina. Che la storia del budget sia vera o meno mi ricorda comunque questo: Dai dai, conta su...ah be, sì be.... Ho visto un re. Sa l'ha vist cus'è? Ha visto un re! Ah, beh; sì, beh. Un re che piangeva seduto sulla sella piangeva tante lacrime, ma tante che bagnava anche il cavallo! Povero re! E povero anche il cavallo! è l'imperatore che gli ha portato via un bel castello... Ohi che baloss! ...di trentadue che lui ne ha. Povero re! E povero anche il cavallo!
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« Ultima modifica: 09 Giugno 2017, 14:25:06 di Impossibili » |
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gipiquadro
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Re:Le uscite di Giugno ... « Rispondi #44 data: 11 Giugno 2017, 09:42:19 » |
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Citazione da: Impossibili il 08 Giugno 2017, 11:19:00
Citazione da: gipiquadro il 07 Giugno 2017, 17:32:35
Citazione da: tehom il 07 Giugno 2017, 15:11:34
Io l'aziendalismo di Lippi lo posso anche capire...mi sfuggono invece le ragioni di coloro che , non si sa bene in nome di che cosa, trangugiano senza battere ciglio furbate come il giallo infilato di soppiatto nel Millemondi , il dozois spaccato in tre parti, lo Sheffield in due, l' antologia già edita ( due anni fa, non due decenni...) raccattata per pochi spiccioli ed espansa ancora per meno e così via.
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E chi lo dice che è raccattata per pochi spiccioli ed espansa ancora per meno? Bisognerebbe conoscere le cose prima di parlare a venvera! Questo numero è costato esattamente quanto tutti gli altri Urania.
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Ne approfitto visto che conosci bene l'argomento: ogni numero di Urania avrebbe dunque lo stesso costo degli altri? Io credevo che, a seconda dell'autore che si pubblica i costi dei diritti, ad esempio, sono diversi, così come (almeno in parte) diversi sono i costi a seconda del numero delle pagine, della presenza o meno delle rubriche (immagini che un articolo venga pagato). Da quali fonti è possibile ricavare questo tipo di informazioni? Ciao e grazie.
| Mi dispiace: non credo di poter dire altro, sono informazioni riservate
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