Citazione da: gretana il 10 Luglio 2015, 23:21:17

I ribelli e l'astronave....ma è l'ultimo?

No ... manca il quinto ... 'Starship: Flagship' ...  http://www.isfdb.org/cgi-bin/pe.cgi?12283
  

Citazione da: And il 13 Luglio 2015, 09:43:04

Uff... ancora non è finito?   Un' altra delle poche uscite Urania di inediti sprecata, e lo dice un amante di Resnick. Ma questa rimane una mia opinione personale, sia ben chiaro!

Meno male che le opinioni sono personali, a me il ciclo di Resnick piace tantissimo!

saluti accaldati
mish

Anche io l'ho acquistato  

Citazione da: maxpullo il 16 Luglio 2015, 08:20:30

Concordo su Resnick. Mio malgrado mi sono costretto ad acquistarlo nonostante il prezzo. Mi costringerò ancora a prendere il MM di Dario, ma da ora in poi tornerò a rivolgermi al mercato dell'usato alla faccia di chi pensa di affrontare la crisi spremendo il limone il più possibile.

benvenuto nel club, anzi, io inizio già da ora ad aspettare di trovare usato sia uno che l'altro   

Il problema è che negli anni '70 quando uscivano 20.000 copie al mese di Urania c'era molta più disponibilità di usato. Ai nostri giorni, con 5.000 copie al mese cosa rimane per i mercatini? Forse rimarranno le copie dei "capolavori" e delle ennesime ristampe...

Citazione da: J.J.Adams il 16 Luglio 2015, 16:58:19

Citazione da: maxpullo il 16 Luglio 2015, 08:20:30 La Mondadori non è tenuta a giustificare a me le sue politiche di prezzo, nè pretendo che lo faccia, ma i curatori di una rivista seria hanno il dovere di anticipare gli aumenti ai lettori fedeli e di impapocchiare una qualche giustificazione, magari anche in modo simpatico come facevano sempre i compianti F&L. Sparare aumenti a cavolo tra una uscita e l'altra, a casa mia si chiama "mordi e fuggi" e con me non paga mai. Tu lo chiami "mordi e fuggi" ... io la chiamerei piuttosto "mancanza di educazione" ... se non, ancor peggio, "arroganza" ... Queste persone, in fin dei conti, le manteniamo noi (a onor del vero non so in quale percentuale) mediante i nostri acquisti ... e dovrebbero sentire il dovere di farsi vive quando vengono evocate da decine di frequentatori del blog che altro non aspettano se non un chiarimento o, quanto meno, un minimo di riguardo nei loro confronti. Invece che fanno ? Preferiscono 'scomparire' evitando così di affrontare le lamentele (giuste o meno che siano) e magari non pubblicando, cosa abbastanza frequente, quelle più taglienti ... e qui si dovrebbe aprire una discussione sul modo in cui gestiscono il blog ... che, per come lo stanno facendo funzionare, potrebbero benissimo anche chiudere. Chiedendo una loro presenza ... pretendiamo forse troppo ?

Il problema, caro amico di UM, è l'educazione. Oggigiorno è facile sparare nel mucchio, lamentandosi di questo o quello e rimanendo anonimi dietro un nick. Scrivere un messaggio su un blog comporta una manciata di minuti.
30 anni fa, se si voleva comunicare qualcosa ad una testata (o ad un editore) si prendeva carta e penna, si scriveva una bella lettera "All'attenzione di..." e si chiedevano informazioni, ci si lamentava dell'uscita di un libro o si proponeva un racconto, una poesia o quant'altro e soprattutto, ci si firmava con cognome e nome.
Da un lato capisco la moderazione "serrata" di alcuni blog come Mondadori, in fin dei conti quello è un blog "commerciale" dove si presentano in primis le opere, non una latrina dove si scaricano le proprie frustrazioni.
Capisco le critiche se fatte con moderazione, umiltà ed educazione. Non credo che in quei casi i moderatori (non di sicuro Lippi, che non modera il blog, ma qualche suo collaboratore) cancellino il post di un utente a meno che non abbia già dato risposta (e quindi ridondante) o si tratti, per l'appunto, di mere e becere critiche non costruttive.
Sia chiaro: non approvo l'andamento di Mondadori per molti versi, ma se provassimo a metterci soltanto per un secondo nei panni di chi gestisce questi spazi virtuali (che ribadisco sono prima di tutto degli spazi commerciali, non una piazza) si capirebbe l'enorme frustrazione di questi moderatori (che non sono padroni, ma semplici impiegati), ritrovandosi a gestire messaggi scritti con prepotenza, strafottenza e quant'altro.
Io la mancanza di educazione la vedo prima di tutto negli utenti (non tutti, ma la maggioranza) del blog, e non solo Mondadori.
Lippi (giustamente) in passato, per rispondere a critiche feroci e flame ha richiesto a questi "signori" di non nascondersi dietro a fantomatici nick, ma di metterci la faccia con nomi e cognomi. Inutile dire che nella maggioranza delle volte, questi individui hanno continuato a inserire messaggi tramite nick e non con la propria identità.
Internet è bello, è utile, è veloce. Ma non per questo dobbiamo dimenticare che è uno strumento e non un "dovere", quindi niente risposte immediate e soprattutto, nessun obbligo a rispondere a flame e richieste scortesi.
Ricordo inoltre che l'ultima parola spetta sempre al compratore (in quel caso noi lettori), pertanto se non ci piace il titolo pubblicato possiamo sempre passare ad altro. Non ci garba l'aumento del prezzo? Possiamo sperare di trovare l'Urania in bancarella o attraverso venditori dell'usato (e siti di compravendita libri se ne esistono diversi). E' inutile rovesciare tonnellate di m... su Lippi & co, che credo non abbiano nessun potere nel decidere il prezzo di copertina, così cosa pubblicare. Immagino che GL proponga una serie di titoli all'editore, che mettendosi d'accordo con l'autore (anzi, di colui che ne cura i diritti) decida, sopratutto per questioni economiche di diritti e popolaritàcosa e come pubblicare.
Immagino che se Lippi avesse carta bianca in Mondadori, non esisterebbero le ristampe, ma potremmo leggere 12 mesi su 12 di inediti.
Che poi Mondadori abbia fatto, faccia e farà porcate (come ad esempio la pubblicazione "a spezzoni" delle opere di Martin, ad esempio) è cosa nota e da deprecare, ma tant'è. Finchè ci saranno appassionati che compreranno il libro a prezzo pieno, la situazione sarà questa.
Basta guardare il mercato dell'home-video ad esempio, dove il film (dvd, blu-ray che dir si voglia) appena uscito viene prezzato dai 16 ai 22 euro circa e poi 6-8 mesi dopo viene messo nei cestoni delle offerte a 6 o 9 euro.
Il lettore può fare la stessa cosa, cercando il libro usato o sperare in qualche offerta (tipo Libraccio). D'altro canto, può rischiare di perdere il volume.
La decisione è nostra, così come è nostro il dovere di comportarci civilmente: in ufficio sul lavoro, nella vita reale con chi ci circonda e virtualmente con le persone con cui veniamo in contatto.
Il mio sarà un pensiero controcorrente, ma spero e credo di non essere l'unico a pensarla in questo modo.

buona serata a tutti e buone letture.

saluti
mish

Il post di Alberto (mishita) mi ha fatto ricordare un appunto che tenevo nel cassetto
Ve lo propongo in allegato.
Saluti
Gian

Interessante!!!
Comunque Platone era avantissimo!!!