In effetti si tratta di una buona botta di fortuna (per non usare altri termini), ma il bello dei mercatini è proprio questo: mettere a soqquadro tutte le cassette della frutta (avete fatto caso che i libri, e gli urania in particolare, sono tutti stipati dentro cartoni per la frutta con disegnate sopra delle banane Ciquita?) e sentirsi dire che il numero 820 (a caso), mezzo mangiato dai topi, usato per dieci anni come spessore per la gamba del tavolo, con macchie di caffè pressochè dappertutto e le scritte a pennarello (presumibilmente di un bambino dell'asilo) costa 3 euro e mezzo, mentre nella bancarella vicino ti tirano sulla schiena (è tutto vero, mi è successo non più di due mese fa) il numero 285, in buone condizioni, a 50 centesimi..
E' il bello della vita, sono quelle cose che ti fanno tornare a casa come se avessi vinto alla lotteria!
Per quanto riguarda "i 25 racconti che hanno fatto Urania", non conosco esattamente la sua quotazione, ma essendo un'edizione fuori commercio, dovrebbe valere un po' più di 1 misero euro; dal canto mio questa raccolta ha un valore profondamente simbolico, essendo il primo vero urania che mi è capitato fra le mani, per di più regalatomi dal mio libraio di fiducia, per cui non lo venderei nemmeno se mi promettessero infiniti bagni in latte di capra insieme a virginali fanciulle!