Incollo il link a questo interessante articolo, la cui morale potrebbe essere "chi non risica non rosica"......
Buona lettura.
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/19223/sorpresa-urania-cresce-nelle-vendite/

Citazione da: Fedmahn Kassad. il 05 Settembre 2014, 10:34:54

Incollo il link a questo interessante articolo, la cui morale potrebbe essere "chi non risica non rosica"...... Buona lettura. http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/19223/sorpresa-urania-cresce-nelle-vendite/

Volete pensare che un pochino sia anche merito di tutti noi di UM?
Mi piace proprio pensarlo
Gian

Anche io sono un nuovo lettore da un anno a questa parte. Vorrei leggere tutte le collezioni che escono: Jumbo, Collezione, Millemondi... purtroppo il tempo è sempre poco e quindi debbo accontentarmi della serie classica. Scusate se esco leggermente OT, ma colgo la palla al balzo leggendo dall'articolo che Jumbo sta riscuotendo un notevole successo. Sono titoli davvero fuori dal comune quelli che stanno uscendo da questa collana?

A parte l'inopinata modifica delle veste editoriale dei collezione e la sgradita (per noi collezionisti) sorpresa de "I capolavori", bisogna ammettere che Urania si è riavvicinata molto agli standard del passato sia come "visibilità" in edicola e sia come qualità dei titoli proposti.
Alcuni titoli sono - imho - molto molto "sospetti" (vedasi la prosecuzione del ciclo Heritage ed i due volumi dedicati a Moorcock): personalmente mi piace pensare che qualcuno abbia letto le frecciatine nelle mie rubriche degli scorsi anni...
Chissà che un giorno non vedremo pubblicati magari anche Young, David Guy Compton ed il ciclo di "Moderan".
In ogni caso per la prima volta dopo molto tempo ho acquistato in edicola due numeri consecutivi di UCZ e se mi sono convinto io...
  

E' l'andamento la cosa positiva.
In un mercato in perdita continua da qualche anno, Urania ha più un 14%.
Dentro un gruppo, Mondadori, che ha fatto dei numeri non proprio confortanti...

Un andamento positivo (soprattutto se si riconfermerà) dà fiducia agli investitori.

io l'ho sempre detto, ho conosciuto molta gente che leggeva Urania ai tempi del cerchio rosso e che mi diceva: "ma la fanno ancora ?"

io per primo anni e anni fa la persi di vista per un po' pensando non la vendessero più in edicola, erano i tempi degli Urania neri.

penso che ora, con le vesti grafiche più simili a quelle della serie più longeva e conosciuta, ci sia molta gente che è riuscita finalmente ad identificarla.

Io invece avevo in libreria "Assedio all'eternità" di Pohl, Urania 1338 e, guardandolo, odiavo sinceramente e calorosamente chi aveva perpetrato quello scempio.
Ero cresciuto a pane e Urania nel periodo di F&L, gustandomi il cerchio rosso, le copertine di Thole, le due colonne ed il libretto "sottile": non potevo quindi fare a meno di detestare chi aveva perpetrato quello scempio ad una cosa che amavo e solo dopo l'iscrizione ad Urania Mania sono riuscito a tollerare quei "brutti mattoncini" ed a considerarli dei fratelli degli altri Urania...

Secondo me all'incremento delle vendite hanno contribuito diversi fattori, alcuni positivi altri meno:

1) Al netto delle ristampe la qualità media dei testi è sensibilmente migliorata, inoltre non è da escludersi un effetto "traino" e un susseguente "trascinamento" nelle vendite determinato dall'exploit, evidentemente aldilà delle più rosee aspettative, determinato dai titoli della collana Jumbo. Come si dice in gergo borsistico nei mercati finanziari:" rialzo chiama rialzo". La stessa cosa deve essere accaduta in edicola...

2) La deflazione sempre meno strisciante e sempre più conclamata sta rendendo attraenti i prezzi di beni e servizi che si erano probabilmente tagliati all'inizio di questa crisi senza fine, ormai Urania cartacea in edicola costa meno di un pacchetto di sigarette, ed è destinata a rimanere tale a lungo.

3) Avrei una'altra spiegazione di tipo più psicologico.
    Può darsi che sia aumentato il generico bisogno di evasione da parte di tutti quelli che non vedono lo sbocco   della situazione economica attuale, Urania quindi come palliativo per la Grande Depressione .
In America negli anni '30 per lo stesso motivo i cinema erano sempre pieni, in special modo quelli che proiettavano pellicole leggere e ingenue ma ottimistiche, alla Frank Capra per capirci, in Italia invece furoreggiava il cinema dei "telefoni bianchi"...