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Discussione: Urania 1604: Lo spazio deserto (letto 1150 volte) |
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Urania 1604: Lo spazio deserto « data: 03 Marzo 2014, 12:10:47 » |
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Re:Urania 1604: Lo spazio deserto « Rispondi #2 data: 01 Settembre 2014, 16:14:05 » |
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Bene. Ho letto questo libro con non poche difficoltà e oggi son giunto alla fine (mi ero ripromesso di finirlo entro Agosto, quindi ho solo una mezza giornata di ritardo). Ancora non so dire se mi è piaciuto o meno, forse un'analisi a freddo porterà chiarezza in tal senso. Quello che posso dire è che mai ho letto qualcosa del genere e forse mai troverò un altro autore pronto a ricalcare questo stile. Per me la lettura è stata come una rocambolesca caduta dalle tempistiche quasi infinite. E sbattendo a destra e sinistra cercavo di appigliarmi a qualche frammento di verità, ma anche agguantando qualcosa ciò che sfugge è il contesto, che poi è contesto di qualcos'altro. E se adesso scrivo in maniera confusa e criptica arrancando tra certezze e non-certezze è perchè lo stile di John Harrison ti lascia proprio così. Il suo Fascio smonta e poi rimonta ciò che era prima, a volte nella stessa maniera, a volte in ordine inverso, a volte senza nessun ordine. Anche il finale è un non finale e forse alla fine il suo non è neanche un libro. Quello che è certo è che Harrison riesce a smuovere qualcosa. Ciò che posso affermare è che devi essere davvero uno scrittore singolare per scrivere qualcosa come Lo Spazio Deserto. Tra qualche ora, o dopo averci dormito su, forse riuscirò a trarre un commento serio del suo romanzo. O magari mi perderò nelle 11 dimensioni, risucchiato dal Fascio Kefauchi.
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