Letto.
Molto bello, ancora grazie per il suggerimento. Pero' no, non e' quello, anche se abbastanza simile. Dunque la mia ricerca di un romanzo anticipatore di Matrix non ha molto senso, ce n'e' piu d'uno.
Continuo a cercare.
Questo e' quello che mi ricordo, dopo tanti anni, della trama.
Il protagonista vive in una comunita' agreste, perche' le comunicazioni sono cosi' facili che la gran parte dell'umanita' vive in piccole citta' di campagna. Lui e' uno studioso o qualcosa di simile. Per la sua attivita' ha bisogno di un libro o di un documento, e dunque si rivolge a qualcosa di simile ad una biblioteca che dovrebbe farlo arrivare, pero' non arriva. La bibliotecaria gli chiede quasi come si trattasse di qualcosa di inaccettabile se intende fare un reclamo,  e questo da' la prima idea che c'e' qualcosa di strano oltre le apparenze. Poi non ricordo molto se non che alla fine si trova a girovagare per una citta' degradata e caotica, e avendo scoperto che in realta' tutta l'umanita' vive una vita misereole, tutti sporchi e malandati, convinti di condurre tutt'altra vita piacevole e attiva. Cerca di lottare con chi controlla questo programma, ma catturato decide di accettare di dimenticare la realta' e tornare alla convinzione di una vita felice e tranquilla.

Lo colloco attorno agli anni 80, sono sempre stato un lettore discontinuo. Di certo e' nell'era d'oro delle copertine di Karen Thole (non ho ancora accettato la perdita), e presumo non fosse un'antologia perche' ho sempre avuto un'idiosincrasia per le antologie (nessuno e' perfetto).

Grazie ancora e complimenti a tutti.