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Discussione: ultimo teorema (letto 2092 volte) |
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ultimo teorema « data: 08 Ottobre 2012, 20:40:41 » |
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Re:ultimo teorema « Rispondi #3 data: 08 Ottobre 2012, 23:07:54 » |
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Non l'ho ancora letto (nè comprato ... spero arrivi in edicola domani) ma visto ciò che dici, e non sei il solo, sembra che tutto torni: se guardiamo i titoli degli "anta" di urania non troviamo certo test memorabili. Vai a capire i criteri usati ..... Io avrei scelto ... chessò... magari di fare il botto con un numero doppio: i 2 "Cosmolinea". O ancora: un romanzo coi fiocchi di Mac Bride Allen, o l'annunciato Mc Donald. Certo l'ultimo romanzo di Clarke (in coppia per di piu con Pohl) crea aspettative particolari (giustificate o meno) e certamente è un romanzo che andava pubblicato per poi fare giudicare i lettori. Ma la redazione dovrebbe anche leggere e giudicare se il testo è all'altezza per il numero del sessantenale. Da convinto sostenitore di Urania a prescindere dico che se il millemondi mi sta esaltando grazie al "vuoto" di Hamilton, e l'UCollezione è uscito con diversi numeri interessanti, la serie madre non mi sta dando molto. Anzi quasi nulla se togliamo i 2 www di Sawyer e "Gli dei invisibili di Marte" di Watson.
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Re:ultimo teorema « Rispondi #4 data: 09 Ottobre 2012, 00:16:51 » |
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Un amico su facebook, Gianfranco Sherwood, ha recensito così il volume: Citazione:Leggendo il bellissimo “Ultimo teorema” (speriamo che per la nuova Urania sia un auspicio di qualità costante), ho capito, una volta di più, perché la recente fantascienza mi dice così poco. Pohl e Clarke, due meravigliosi vecchi che tanto hanno dato, compreso e meritato, rappresentano il meglio della fantascienza, nel suo aspetto umanistico, colto e ammonitore, attento a rappresentare in modo avvincente concetti etici, più che ad allungare un’ideuzza un saghe tanto smisurate quanto inutili. Cose queste peraltro chiarite molto bene nell'articolo di De Turris e Fusco che completa il volume. È affascinante scoprire quale parte del testo è attribuibile a Pohl (i dettagli politici ed ecologici, presumo) è quali a Clarke (la struttura della trama, il suo afflato cosmico, la fiducia nel futuro dell’umanità). Del quale è poi deliziosa l’autocitazione de “Le guide del tramonto”, capolavoro assoluto della fantascienza (una specie di alieni è anche qui simile ai demoni). Ma sono tante le ragioni per leggere questo grande libro, vera miniera di riflessioni ispirate dalla più alta saggezza possibile: quella che ti viene da una lunga vita illuminata dall'intelligenza, dalla cultura e dalla laicità del pensiero. E lo svelamento dell’ultimo teorema, quello che convince della perfettibilità della specie umana gli alieni tentati di sterilizzare la Terra, è un ammonimento etico straordinario. | Chissà se la verità starà ancora una volta in mezzo. Leggerò i libro e poi darò il mio parere. Bye. Sagan
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Gutta cavat lapidem |
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Re:ultimo teorema « Rispondi #5 data: 09 Ottobre 2012, 11:49:54 » |
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Citazione da: Sagan il 09 Ottobre 2012, 00:16:51 Un amico su facebook, Gianfranco Sherwood, ha recensito così il volume:
Citazione:Leggendo il bellissimo “Ultimo teorema” (speriamo che per la nuova Urania sia un auspicio di qualità costante), ho capito, una volta di più, perché la recente fantascienza mi dice così poco. Pohl e Clarke, due meravigliosi vecchi che tanto hanno dato, compreso e meritato, rappresentano il meglio della fantascienza, nel suo aspetto umanistico, colto e ammonitore, attento a rappresentare in modo avvincente concetti etici, più che ad allungare un’ideuzza un saghe tanto smisurate quanto inutili. Cose queste peraltro chiarite molto bene nell'articolo di De Turris e Fusco che completa il volume. È affascinante scoprire quale parte del testo è attribuibile a Pohl (i dettagli politici ed ecologici, presumo) è quali a Clarke (la struttura della trama, il suo afflato cosmico, la fiducia nel futuro dell’umanità). Del quale è poi deliziosa l’autocitazione de “Le guide del tramonto”, capolavoro assoluto della fantascienza (una specie di alieni è anche qui simile ai demoni). Ma sono tante le ragioni per leggere questo grande libro, vera miniera di riflessioni ispirate dalla più alta saggezza possibile: quella che ti viene da una lunga vita illuminata dall'intelligenza, dalla cultura e dalla laicità del pensiero. E lo svelamento dell’ultimo teorema, quello che convince della perfettibilità della specie umana gli alieni tentati di sterilizzare la Terra, è un ammonimento etico straordinario. |
Chissà se la verità starà ancora una volta in mezzo. Leggerò i libro e poi darò il mio parere.
Bye.
Sagan
| Io lo sto leggendo, mi mancano una ventina di pagine per finirlo. Non sarà un capolavoro epocale, ma di sicuro è un buon romanzo in cui ho ritrovato molto di quanto sopra citato di Gianfranco. Inoltre indipendentemente da tutti gli altri libri che si sarebbero potuti scegliere per il sessantesimo, trovo azzeccatissimo proporre proprio l'ultimo romanzo di Clarke; è la chiusura del cerchio. Con Clarke abbiamo cominciato l'avventura e con Clarke chiudiamo i primi fantastici sessantanni di letture. Gesto simbolico a mio modo di vedere importante.
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
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Re:ultimo teorema « Rispondi #8 data: 09 Ottobre 2012, 17:13:14 » |
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Re:ultimo teorema « Rispondi #10 data: 15 Ottobre 2012, 10:03:46 » |
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I post sul forum sono tutti piacevoli, piacevoli leggerli, criticarli , esserne a favore, cmq , rimangono sempre e solo commenti soggettivi. Sono sempre stato del parere che i libri vanno letti cmq e che le statistiche lascino il tempo che trovano, ognuno di noi è diverso ed anche se 10/20 potrebbero avere i stessi gusti , ci sarebbero sempre delle sfumature che non coincidono con gli altri pareri. A molti, Strada senza fine, di Zelazny, non è piaciuto, a me si, a molti compreso me il libro di Watson, Gli dei invisibili di marte, non è piaciuto, ad Arne si, potrei continuare all'infinito su molti altri libri commentati. Quindi ragazzi, comprate e leggete, poi dopo commenterete.
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Re:ultimo teorema « Rispondi #11 data: 17 Ottobre 2012, 12:02:04 » |
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Citazione da: MILES VORKOSIGAN il 15 Ottobre 2012, 10:03:46 I post sul forum sono tutti piacevoli, piacevoli leggerli, criticarli , esserne a favore, cmq , rimangono sempre e solo commenti soggettivi. Sono sempre stato del parere che i libri vanno letti cmq e che le statistiche lascino il tempo che trovano, ognuno di noi è diverso ed anche se 10/20 potrebbero avere i stessi gusti , ci sarebbero sempre delle sfumature che non coincidono con gli altri pareri. A molti, Strada senza fine, di Zelazny, non è piaciuto, a me si, a molti compreso me il libro di Watson, Gli dei invisibili di marte, non è piaciuto, ad Arne si, potrei continuare all'infinito su molti altri libri commentati. Quindi ragazzi, comprate e leggete, poi dopo commenterete.
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Proprio a fagiolo: Non ho ancora finito "L'ultimo teorema" , sono ancora circa a metà, ma devo dire che ci sono alcune "assonanze" tra il romanzo di Clarke/Pohl e quello di Watson (Gli Dei invisibili di Marte). Le ho "sentite" solo io ???
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Re:ultimo teorema « Rispondi #13 data: 25 Ottobre 2012, 08:48:13 » |
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Re:ultimo teorema « Rispondi #14 data: 20 Novembre 2012, 22:54:59 » |
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Citazione da: Sagan il 09 Ottobre 2012, 00:16:51 Un amico su facebook, Gianfranco Sherwood, ha recensito così il volume:
Leggendo il bellissimo “Ultimo teorema” (speriamo che per la nuova Urania sia un auspicio di qualità costante), ho capito, una volta di più, perché la recente fantascienza mi dice così poco. Pohl e Clarke, due meravigliosi vecchi che tanto hanno dato, compreso e meritato, rappresentano il meglio della fantascienza, nel suo aspetto umanistico, colto e ammonitore, attento a rappresentare in modo avvincente concetti etici, più che ad allungare un’ideuzza un saghe tanto smisurate quanto inutili. Cose queste peraltro chiarite molto bene nell'articolo di De Turris e Fusco che completa il volume. È affascinante scoprire quale parte del testo è attribuibile a Pohl (i dettagli politici ed ecologici, presumo) è quali a Clarke (la struttura della trama, il suo afflato cosmico, la fiducia nel futuro dell’umanità). Del quale è poi deliziosa l’autocitazione de “Le guide del tramonto”, capolavoro assoluto della fantascienza (una specie di alieni è anche qui simile ai demoni). Ma sono tante le ragioni per leggere questo grande libro, vera miniera di riflessioni ispirate dalla più alta saggezza possibile: quella che ti viene da una lunga vita illuminata dall'intelligenza, dalla cultura e dalla laicità del pensiero. E lo svelamento dell’ultimo teorema, quello che convince della perfettibilità della specie umana gli alieni tentati di sterilizzare la Terra, è un ammonimento etico straordinario.
Chissà se la verità starà ancora una volta in mezzo. Leggerò i libro e poi darò il mio parere.
Gianfranco Sherwood è anche amico mio, anzi, su certe cose quasi un alter ego. Qui però la sua passione clarkiana (che peraltro condivido) lo porta ad esaltare un romanzo gradevole e leggibile ma non proprio eccelso. Diciamo che il messaggio etico citato da Gianfranco c'è sicuramente ma la storia è quasi inesistente, più che altro una serie di quadri che non si integrano più di tanto. Molto belle comunque le ultime pagine, degne del miglior Clarke. Una cosa che senz'altro nuoce al romanzo è di essere stato scritto quasi per intero da Pohl sulla base di un canovaccio di Clarke. La scrittura di Pohl secondo me mal si adatta a rendere le suggestioni clarkiane. Se il romanzo fosse stato una vera collaborazione (in realtà lo ha scritto quasi tutto Pohl perché Arthur ormai prossimo alla fine non ce la faceva ad andare avanti), e magari fosse stato scritto una quarantina di anni fa, quando i due autori erano all'apice delle loro possibilità, l'esito sarebbe sicuramente stato ben diverso. |
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« Ultima modifica: 20 Novembre 2012, 23:05:25 di nebram » |
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