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Discussione: I libri di Maxpullo (letto 37154 volte) |
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #166 data: 25 Maggio 2014, 22:23:49 » |
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Citazione da: MILES VORKOSIGAN il 25 Maggio 2014, 22:07:58 Io ho sofferto quando ho visto Troy e Ettore è stato ucciso da Achille :(
| Miles, credo che sia uno dei momenti più toccanti di tutti i poemi epici: soprattutto perchè Ettore, diversamente da Achille, era un marito ed anche un padre per cui è più facile immedesimarsi con lui piuttosto che con il "Piè veloce". Approfitto per mettere qui il quadro di De Chirico che adoro: "Ettore e Andromaca". Al di là delle figure "stilizzate", De Chirico è riuscito a leggere nell'anima dei due personaggi, creando un qualcosa di straordinario. PS Come per quasi tutti i quadri di De Chirico, anche di questo ne esistono n-mila versioni caratterizzate da diversi disegni e sfumature di colore. Questa versione però è quella più famosa ed è anche quella che preferisco, al punto che ne ho una copia ad olio realizzata da me medesimo nell'estate del 1993...
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« Ultima modifica: 25 Maggio 2014, 22:25:11 di maxpullo » |
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #168 data: 19 Giugno 2014, 11:06:25 » |
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Tirare troppo la corda...L'entusiasmo per la lettura di " Ilium" mi ha permesso di superare letteralmente "di slancio" la lettura del mastodontico seguito " Olympos", ma non mi ha consentito di apprezzarne del tutto la storia. Stavolta, infatti, la prolissità di Simmons ha avuto la meglio e, complice una storia troppo ingarbugliata anche per le capacità dell'autore, ha vinto sul mio entusiasmo lasciandomi un senso di insoddisfazione. Le spiegazioni proposte dall'autore per gli entusiasmanti misteri proposti nel primo volume sono molto evanescenti e non consentono, a mio modesto parere, di tirare completamente le fila di una storia intricatissima e forse troppo ricca di spunti. Di entrambi i libri mi rimane la fantastica visione di un mondo parallelo in cui la guerra di Troia ha seguito un corso differente da quello raccontatoci da Omero e la straordinaria trovata degli dei che intervengono nel conflitto con tecnologie fantascientifiche per favorire i loro beniamini, ma dall'altra parte mi resta anche la noia dovuta a lunghe pagine di descrizioni e di dialoghi che poco aggiungono alla vicenda e soprattutto la sensazione di un "involontario grottesco" derivante da dialoghi che sembrano presi dal corriere dei piccoli ed avventure troppo straordinarie per avere quel minimo di verosimiglianza che si conviene anche ad una storia di fantascienza. Lo scontro tra Achille e Zeus, lo scambio di battute, il loro cruento duello finale, con le sue forzature ed il suo vago senso di ridicolo sono forse tra le note più stonate di tutta la vicenda nel suo complesso, ma anche gli episodi della discesa nell'Ade e della guerra contro i Voynix non mi hanno convinto più di tanto. Tutto sommato mi sento di dire che questo dittico Ilium/Olympos è davvero ottimo come valutazione complessiva, soprattutto per quel che si legge nel primo libro, ma assolutamente ed irrimediabilmente inferiore al ciclo dei canti di Hyperion. Forse Simmons ha tirato troppo la corda. E adesso sotto a strascinarmi penosamente nella lettura de " I reietti dell'altro pianeta": se Simmons ha tirato troppo la corda, da quel che ho potuto leggere nelle prime lentissime venti pagine del romanzo, la Le Guin mi ci ha avvoltolato dentro a questa corda e tenta di strangolarmi per le mie passate stroncature...
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #170 data: 19 Giugno 2014, 12:24:50 » |
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #171 data: 14 Luglio 2014, 11:58:57 » |
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E venne il giorno...Ho terminato di leggere "I reietti dell'altro pianeta"! Sarcasticamente potrei dire che il titolo va interpretato come "il giorno della liberazione", ma sarebbe ingiusto nei confronti del libro e significherebbe sicuramente riaccendere una polemica mai sopita su una autrice molto nota ed apprezzata per cui dirò invece che esso si riferisce al giorno in cui ho scoperto finalmente che i libri della Le Guin non servono solo a combattere l'insonnia... Il grande merito di questo libro è stato certamente quello di avermi finalmente mostrato il vero volto della Le Guin, rivelandomi un mondo di pensiero che altrimenti mi sarebbe rimasto ignoto. Però... quanta fatica! Sono andato letteralmente avanti a tappe forzate in quella che non esiterei a definire una vera e propria "steppa di parole", combattendo contro la sonnolenza, la noia e la voglia matta di porre fine alla sofferenza chiudendo il libro ed abbandonando per sempre questa autrice. La cosa che più mi scoraggiava, oltre alla poca scorrevolezza della vicenda era il non riuscire a comprendere dove l'autrice volesse andare a parare, il non riuscire a vedere quel "messaggio" che tutti i precedenti lettori dicevano di essere riusciti a scorgere. E, solo alla fine, la mia costanza è stata premiata: gli ultimi tre capitoli mi hanno finalmente illuminato sul senso dell'intera vicenda, rivelandomi che, sotto quella trama lentissima e noiosissima, c'era un messaggio interessante e profondo: lo studio sociologico di due società economicamente e politicamente inconciliabili ma che, alla fine, si rivelano l'una specchio dell'altra. Da una parte c'è Annares con la sua intrinseca povertà e la sua chiusura verso tutto ciò che è lontano e diverso dalla sua cultura, mentre dall'altra c'è Urras, mondo capitalistico con le sue diversità sociali e le sue disparità: questi due mondi ci vengono rivelati a poco a poco attraverso gli occhi del protagonista e la sua vicenda personale, una vicenda destinata al termine ad avere risvolti epocali per tutti i mondi conosciuti. Purtroppo per il lettore la vicenda scorre lentissima (peggio di una goccia cinese) ed il ritmo della storia assume la tempistica e le caratteristiche di un fiore che sboccia: per poterlo apprezzare davvero occorrerebbe vederne il filmato accelerato... Diciamo che valuto 7,5 il contenuto e 5 lo stile, per cui mi attesto su una sufficienza piena. E adesso proviamo a riprendere anche Ian Watson, sull'ereader è pronto "La doppia faccia degli UFO"...
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #173 data: 14 Luglio 2014, 12:56:12 » |
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #174 data: 20 Luglio 2014, 02:29:36 » |
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Citazione da: maxpullo il 14 Luglio 2014, 11:58:57
Sono andato letteralmente avanti a tappe forzate in quella che non esiterei a definire una vera e propria "steppa di parole", combattendo contro la sonnolenza, la noia e la voglia matta di porre fine alla sofferenza chiudendo il libro ed abbandonando per sempre questa autrice.
| Sono d'accordo con te sullo stile, anche per me è stata una mezza agonia [EDIT: mi sono confuso con "La salvezza di Aka"] (bisognerebbe poi capire quanto la traduzione ha influito in ciò, mai letto in originale). Però io sono rimasto molto più critico verso il libro, tra i pochi letti dell'autrice, è quello che mi è piaciuto meno. Lo reputo anche un po' banalotto sotto un certo punto di vista, tipo il dualismo dei pianeti che alla fine rispecchiava il dualismo USA/URSS con tanto di messaggio di concigliazione... Se posso permettermi un consiglio, prova "La mano sinistra delle tenebre". Lo stile è quello, ma dal punto di vista dei contenuti, mi è sembrato molto più ispirato. Molti sono in comune con "I reietti dell'altro pianeta" (anche qua ci sarà una sorta di dualismo USA/URSS.. era l'epoca) ma esposti in maniera molto più brillante. Tra l'altro sono interessanti le considerazioni del protagonista esplorando un mondo freddo, in cui non esistono organismi volanti e gli "Umani" che lo popolano sono ermafroditi.
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« Ultima modifica: 20 Luglio 2014, 22:33:05 di AleK » |
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #175 data: 20 Luglio 2014, 21:48:26 » |
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Citazione da: AleK il 20 Luglio 2014, 02:29:36 {<{...] Però io sono rimasto molto più critico verso il libro, tra i pochi letti dell'autrice, è quello che mi è piaciuto meno. Lo reputo anche un po' banalotto sotto un certo punto di vista, tipo il dualismo dei pianeti che alla fine rispecchiava il dualismo USA/URSS con tanto di messaggio di concigliazione...
| AleK, dovresti rileggere con più attenzione il romanzo, è vero che siamo in piena Guerra Fredda (1974), ma il dualismo tra i due pianeti non è assimilabile a quello USA/URSS, ciò di cui tu parli accade tra le società di A-Io e Thu con accenni ad un conflitto che assomiglia molto a quello del Vietnam... La nazione-stato di A-Io su URRAS è simile agli Stati Uniti con la differenza che essa venera gli scienziati e gli ingegneri molto di più, trattandoli come pascià, inoltre possiede un sistema di caste abbastanza simile a quello presente nei castelli feudali. Anarres invece è un pianeta povero dove vige una società anarchico-collettivista, creata da una filosofa - ODO - proveniente da un gruppo dissidente di transfughi idealisti: abbastanza lontano dal comunismo, direi... Un saluto da ansible
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #176 data: 20 Luglio 2014, 22:19:23 » |
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Hola Ansibile, dal tuo nick immagino apprezzi molto la LeGuin. Cercherò di essere meno sintetico! Non intendevo dualismo = capitalismo vs. comunismo. Intendevo proprio USA/URSS due mondi in conflitto, un conflitto apparentemente inconciliabile (anche a causa di pregiudizi), date le differenze, le paure e le diverse basi sociali della prorpia ideologia. Daltra parte, se avesse descritto Annares come una società cominista, non so neppure se gliel'avrebbero pubblicato... Ma scherzi a parte, lo scontro tra civiltà e il messaggio di conciliazione mi sono sembrati molto evidenti e un po' scontati. Probabilmente la mia delusione deriva dal fatto di averlo letto nel corretto ordine cronologico, ossia dopo La mano sinistra delle tenebre. Anche se erano passati anni tra uno e l'altro, ne "I reietti dell'altro pianeta" ho ritrovato temi presenti nel primo, però mi ha entusiasmato molto meno. EDIT: mi correggo, il libro che meno mi è piaciuto della LeGuin è "La salvezza di Aka". In effetti lo avevo un po' confuso con I reietti dell'altro pianeta... mea culpa. Quando parlavo di "agonia" mi riferivo a quello e non a I Reietti dell'Altro Pianeta.
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« Ultima modifica: 20 Luglio 2014, 22:34:27 di AleK » |
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #177 data: 21 Luglio 2014, 07:18:39 » |
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Ciao AleK, in effetti "La mano sinistra delle tenebre" l'avevo già letto e l'avevo trovato assai peggiore di questo... ma ormai so che la lettura di un libro non può prescindere da una pur sommaria conoscenza di un autore: ci sono autori che mi hanno "catturato" sin dalle prime letture e parlo di Brin, Lovecraft, Shaw e Sawyer ed altri, invece, che ho dovuto imparare a conoscere ed apprezzare con il tempo come Dick e Ballard; ci sono infine autori che sto ancora imparando a conoscere e con cui non ho avuto inizialmente un impatto troppo felice e tra questi c'è senza dubbio proprio la Le Guin. C'è poi tutta una categoria di autori che, pur continuando a leggere, non mi creano grandi aspettative e non sempre riesco ad apprezzare i loro scritti e parlo, ad esempio, di Zelazny, Leiber, Van Vogt, Aldiss ed altri. Insomma, più leggi di un autore e più ti fai una idea concreta del suo modo di scrivere e sei in grado di riconoscere obiettivamente il valore di una sua opera, ma, alla fine, è il gusto personale che produce o meno il gradimento di un romanzo: ad esempio so riconoscere obiettivamente che "Venere più X" di Bradbury è un grande libro, ma la sua lettura mi ha annoiato a morte, mentre "Solaris" di Lem che pure ha dentro molta filosofia è una delle mie opere preferite.
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #178 data: 21 Luglio 2014, 09:55:06 » |
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Citazione da: AleK il 20 Luglio 2014, 22:19:23 Hola Ansibile, dal tuo nick immagino apprezzi molto la LeGuin.
Cercherò di essere meno sintetico! Non intendevo dualismo = capitalismo vs. comunismo. Intendevo proprio USA/URSS due mondi in conflitto, un conflitto apparentemente inconciliabile (anche a causa di pregiudizi), date le differenze, le paure e le diverse basi sociali della prorpia ideologia.
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Messa così è abbastanza banale, la vita vive di conflitti e contrapposizioni: bene/male, ordine/caos, costruzione/distruzione, Stanlio & Ollio, Tom & Jerry... Comunque nel nostro caso i due pianeti non sono in conflitto ma si sono posti in quarantena reciproca e Shevek, il protagonista, è l'elemento che può farli incontrare usando il linguaggio della matematica. Scoprirà a sue spese che la conoscenza non è neutrale. Citazione da: AleK il 20 Luglio 2014, 22:19:23 Daltra parte, se avesse descritto Annares come una società cominista, non so neppure se gliel'avrebbero pubblicato...
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E perchè no?, il maccartismo era finito da almeno vent'anni. Citazione da: AleK il 20 Luglio 2014, 22:19:23 Ma scherzi a parte, lo scontro tra civiltà e il messaggio di conciliazione mi sono sembrati molto evidenti e un po' scontati. Probabilmente la mia delusione deriva dal fatto di averlo letto nel corretto ordine cronologico, ossia dopo La mano sinistra delle tenebre. Anche se erano passati anni tra uno e l'altro, ne "I reietti dell'altro pianeta" ho ritrovato temi presenti nel primo, però mi ha entusiasmato molto meno.
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Il corretto ordine cronologico è esattamente l'opposto. Nel romanzo "La mano sinistra delle tenebre" l'ansible, il dispositivo di comunicazione istantanea, è già stato costruito, mentre in "The Dispossessed" (non ce la faccio proprio a citare il bruttissimo titolo italiano) è solo teoria. E poi se non lo so io... Un saluto da ansible (quello vero)
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Re:I libri di Maxpullo « Rispondi #179 data: 21 Luglio 2014, 11:24:47 » |
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« Ultima modifica: 21 Luglio 2014, 11:27:01 di Lucky » |
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