Miles hai proprio ragione: sto battendo un po' la fiacca ma le mie energie sono costantemente assorbite (nell'ordine) da bambine, carassi, moglie, casa e lavoro. Gli istanti residui della giornata li dedico al gioco on-line Criminal Case ed alle nuove letture per cui... recensioni? Prima o poi torneranno...
Però dai, proviamo a soffiar via un po' di polvere da questo thread...
La voglia di leggereIl piacere della lettura, ho scoperto con rammarico, non è più una costante per me: vado a periodi; ci sono momenti in cui i libri letteralmente mi chiamano ed altri in cui invece la stessa azione di prenderne uno in mano mi sembra uno sforzo troppo grande per essere compiuto e mi viene sonno dopo aver letto poche righe. Proprio la scorsa estate, complice uno stato di salute non proprio ottimale, ho vissuto un momento di "debacle lettoria" assai preoccupante che ho brillantemente risolto dedicandomi "anima e cuore" a letture assolutamente "leggere" o presunte tali.
Le ultime due letture di questa serie, con la loro troppo evidente "leggerezza", sono state probabilmente la molla che mi ha spinto verso libri più impegnativi e trovo giusto presentarle qui assieme con il loro relativo commento.
Il primo romanzo di questo "dittico" è rappresentato dal frenetico e sconclusionato "
Fossa d'isolamento" di H.L. Lawrence.
Romanzo scorrevole e ricco di azione anche se forse c'è un po' troppa carne al fuoco e gli episodi rimangono un po' slegati tra di loro.
Il ritmo frenetico non da modo di apprezzare appieno gli avvenimenti ed i tagli evidentissimi alla traduzione del testo rendono faticoso raccapezzarsi a causa di sbalzi repentini durante la stessa azione.
In poco più di 100 pagine accade di tutto e la fuga del protagonista, una fuga serrata sin dalle primissime pagine, diviene il pretesto (un po' artificioso in verità) trovato dall'autore per arrivare a far luce su un mistero tremendo e destinato a cambiare il volto della Terra nel giro di poche decine di anni.
I personaggi appaiono appena abbozzati e non sempre si riesce a scorgere coerenza nel loro agire.
Il finale, molto amaro, è abbastanza scontato, ma anche assai efficace nel suo intento di concludere brutalmente una storia cupa e altamente drammatica.
Alla fine rimangono diversi quesiti aperti, spiegazioni non date e personaggi un po' evanescenti e, inoltre, alcuni espedienti dell'autore per rivelare la trama appaiono un po' forzosi e poco convincenti, ma rimane comunque l'impressione di aver letto un libro validissimo dal punto di vista della storia che racconta, una storia terribile ma niente affatto inverosimile.
Buono se non si hanno troppe pretese
Il secondo romanzo, direttamente dalla preistoria di Urania, è, invece, "
Galassia maledetta" di Francis Carsac.
Proprio non si può dire che questo romanzo dell'epoca d'oro della SF manchi di buone idee o di spunti interessanti.
Carsac ci propone una visione piuttosto manichea dell'universo, un universo che nasce dalla contrapposizione tra creature che vivono nella luce e creature che vivono nell'ombra ed in questo universo immagina una guerra spietata combattuta spegnendo e riaccendendo soli e galassie come fossero lampadine.
L'umanità ha un ruolo privilegiato in questo universo e, anche se Carsac non lo dice apertamente, si intuisce che oltre al manicheismo, gli altri due punti fermi del suo credere sono l'antropocentrismo e la teoria della "panspermia"; come altrimenti, infatti, spiegare il fatto che tutte le creature che vivono alla luce dei soli più lontani della galassia siano geneticamente affini agli esseri umani?
A parte queste ingenuità da prima fantascienza, tuttavia, la storia risulta comunque interessante e valida ed il vero difetto di questo romanzo sta nello stile narrativo di Carsac, troppo descrittivo, poco dinamico e soprattutto quasi del tutto privo di dialoghi.
Tutto sommato penso che una sufficienza piena se la meriti.
Il merito di queste due letture è stato, in definitiva, quello di farmi render conto di essere di nuovo finalmente pronto per sfide e letture più impegnative.
Ultimamente quindi la voglia di leggere è tornata e, complice un Dan Simmons in grande forma, sto utilizzando praticamente tutti gli scampoli di minuto liberi nella mia giornata per leggere il suo - finora - splendido "Ilium".
Che arriverà presto su questi schermi.