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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: I libri di Maxpullo «prec succ»
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  Autore  Discussione: I libri di Maxpullo  (letto 37114 volte)
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #15 data: 05 Aprile 2012, 21:20:29 »
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Mi sono persa... che libro è quello della bambina che si arrampica?
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #16 data: 05 Aprile 2012, 23:18:39 »
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Citazione da: gretana il 05 Aprile 2012, 21:20:29

Mi sono persa... che libro è quello della bambina che si arrampica?



Sarà recensito prossimamente.
Comunque per soddisfare la tua curiosità ti anticipo si tratta del racconto "Ginny" nell'antologia "Associazione Genitori e Insegnanti" di Lafferty, Urania 852.
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #17 data: 05 Aprile 2012, 23:23:23 »
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UDDIUUUU!!!!!!!!!!!! Lo possiedo  
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #18 data: 23 Aprile 2012, 17:46:52 »
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Letture multiple

Vi capita mai di leggere più di un libro contemporaneamente? A me si ed anche abbastanza spesso.
Non mi sono mai soffermato ad analizzare le circostanze esatte in cui si verificano questi eventi di letture multiple però ci sono degli aspetti che meritano di essere sottolineati.
Quasi sempre quando leggo più libri simultaneamente uno dei due è una antologia di racconti e questo è abbastanza comprensibile: la lettura di un racconto impegna relativamente poco tempo e potremmo quasi considerarla una sorta di "parentesi" nell'ambito della lettura principale.
A volte l'impulso di "prendere un altro libro" è giustificato dalla mole o dalla relativa noiosità del primo che ho preso, quasi una sorta di bisogno fisiologico di evasione da una lettura che è diventata più un compito da svolgere che non un divertimento: assai probabilmente mi basterebbe evitare di impormi di finire un libro che non mi piace per evitare di leggere più libri assieme...
L'ultima circostanza di lettura simultanea avviene quando uno dei due libri è "poco trasportabile": è vero che mi sono portato in giro la quadrilogia delle odissee spaziali di Clarke, ma non sempre è possibile giustificare la presenza di volumi del genere in una borsa del lavoro.
Insomma, tutto questo per dirvi che a volte mi capita di leggere due o anche tre libri assieme, alternandoli nel corso della giornata.
L'ultima "esperienza" di questo tipo è avvenuta di recente ed ha coinvolto due autori del calibro di Heinlein e Anderson, il primo con il prolisso e monotono "Non temerò alcun male", il secondo con il falso-fantasy "Tre cuori e tre leoni".
Di seguito le due recensioni.

     Dopo una certa età, molto probabilmente, nell'organismo umano di sesso maschile entrano in gioco fattori tali per cui si finisce per diventare dei vecchi sporcaccioni libidinosi; alcuni scrittori, non riuscendo a superare i bassi istinti indotti loro dalla tarda età finiscono per produrre opere in cui il sesso diventa una ossessione, una malattia, qualcosa di inevitabilmente ed intrinsecamente connesso con ogni umana attività.
Robert Silverberg, ad esempio, sul finale di carriera, ci ha donato storie semplicemente atroci che sono l'esempio lampante di questo progressivo disfacimento mentale e morale, con pagine e pagine di coiti, eiaculazioni improvvise e orgasmi più o meno correlati con la situazione vissuta dai protagonisti (cfr "Il figlio dell'uomo")
Robert Heinlein, invece, con "Non temerò alcun male", ci dimostra che un vero scrittore di razza può a volte riuscire a discostarsi da questo squallido clichè, quanto basta per regalarci invece delle pagine quantomento interessanti nonostante la morbosa libidine senile si faccia pressante e manifesta.
E' vero, infatti, che per quasi tutto il libro si ha l'impressione di leggere le fantasie del nonno zozzone che si diverte a "giocare" con le bambole della nipotina; è vero ugualmente che per 3/4 il libro è di una noia sconfinata al punto da far rimpiangere i tagli editoriali di Fruttero & Lucentini ed è vero pure che la vicenda del trapianto di cervello è volutamente "tirata via" per poi dar spazio a tutta una serie di situazioni che dovrebbero essere piccanti ed invece sono solo grottesche; ma è anche vero che, proprio nel finale, Heinlein ritrova finalmente il suo amor proprio, si ricorda all'improvviso che quello che sta scrivendo non è la rivisitazione a sfondo erotico della storia di Frankenstein e provvede a costruire, tardivamente ed in modo insolito, una sorta di riquadro fantascientifico della vicenda, risollevando in quattro e quattro otto le sorti di un libro altrimenti da dimenticare.

Il drammatico finale, le riflessioni sulla frammentazione della personalità umana e della coscienza individuale e quelle sul possibile veicolo di ricordi attraverso il sistema nervoso ospite al di là di quelli presenti nel cervello ospitato, hanno reso questo romanzo almeno "sopportabile" e mi hanno dato l'impressione che, alla fine, sia valsa la pena leggere quelle oltre 450 pagine di banalità e di dialoghi assolutamente artefatti.
Non sarà un capolavoro, ma alla fine la mano di Heinlein è venuta fuori e questo mi basta per considerarlo leggibile.

Ed è chiaro che se ho potuto emettere questo verdetto di "leggibilità" è stato esclusivamente merito del romanzo di Anderson, prontamente invocato dalla libreria nell'edizione Galassia 153, per sostenermi nel difficile compito di sopportare i deliri di Heinlein nel suo monumentale feuilletton che la Bompiani ha osato etichettare come "tascabile" e pubblicato al numero 51 della sua collana di tascabili.

     "Tre cuori e tre leoni" è senza alcun dubbio un romanzo di fantascienza che i più, probabilmente ingannati dalla presenza di cavalieri, draghi e troll, continuano impropriamente ad etichettare come "fantasy".
In realtà, l'argomento principale del romanzo è quello degli universi paralleli ed il libro stesso contiene più di una pagina dedicata ad interessanti riflessioni sull'infinità degli universi e delle sue varianti.
Il primo paragone che mi viene in mente al riguardo è quello con il bellissimo "Assurdo universo" di Brown, anche se, verso la fine della storia, ci si accorge che quello con "Operazione caos" è forse più calzante.
Con siffatti termini di paragone verrebbe quindi da dire che questo romanzo sia un vero e proprio capolavoro, ma purtroppo, sebbene sia avvincente e ben scritto, non è riuscito a convincermi fino in fondo: le avventure del protagonista, infatti, sembrano piuttosto fini a se stesse ed il maestoso affresco di universi che si congiungono per sfruttare le capacità del singolo eroe che hanno in comune non rappresenta una  spiegazione sufficiente a giustificare quanto accaduto.
Insomma, l'attenzione di Anderson, più che sulla "causa" della vicenda e sull'effettiva identità del protagonista, sembra concentrarsi sulle sue gesta, lasciando la sensazione di una storia incompleta e carente nonostante l'affascinante idea di usare il mito di Ogier il danese per dare spessore alla vicenda.
Con qualche paginetta e qualche riflessione in più sarebbe stato un capolavoro immortale della fantascienza, così invece, nonstante le sue 200 pagine rimane un bel libretto affascinante che i più continueranno a considerare esclusivamente un fantasy di avventura.

Nessuno dei due libri mi ha convinto davvero, però considero il romanzo di Anderson assai migliore dell'altro, se non altro perchè mi ha aiutato a non cadere in depressione, schiacciato dalle 500 e più pagine del libro di Heinlein...
E non è poco.
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #19 data: 14 Agosto 2012, 14:59:52 »
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Due regali di compleanno

E' da tanto che non scrivo qualcosa, i motivi sono molteplici, ma la voglia di tornare a raccontare è molta e per oggi ho deciso di assecondarla con un tema molto particolare: quello dei regali di compleanno e di come essi possano talvolta servire a raccontare come la vita di una persona possa cambiare anche in un arco di tempo limitato come dieci anni circa.
Il primo regalo di cui vi voglio parlare è quello che mi ha fatto una decina di anni fa una mia ex fidanzata; tra l'altro, ora che il tempo ed i fatti della vita hanno ormai provveduto a sanare ogni amarezza è per me buffo pensare che pochi mesi dopo questo regalo io e lei abbiamo finito per lasciarci, ma la vita va così.
Ed allora rimane il fatto che uno dei più bei libri di SF che abbia mai letto (e che si possa mai immaginare di ricevere come regalo di compleanno) e cioè questo



rimarrà per sempre legato al ricordo dell'ultima estate trascorsa in compagnia della mia ex.
Ma il tempo passa: io e lei abbiamo seguito strade diverse e talvolta rabbrividisco al pensiero di un mondo parallelo in cui noi due non ci siamo lasciati, in cui non ho conosciuto la maxpulla ed in cui Silvia e Arianna non esistono... altro che "La svastica sul sole"...   
Ma torniamo al libro ed al secondo regalo.
Perchè, spinto dalla sete di leggere classici e capolavori, memore della soddisfazione che mi diede il libro di Brin, la scorsa primavera mi è venuto in mente di intraprendere la lettura completa della sua "esalogia" delle Cinque Galassie e, dopo aver "divorato" i primi tre volumi stavo proprio per leggere "Il pianeta proibito" quando... la maxpulla mi ha regalato questo

  


ed eccomi così improvvisamente catapultato nel magico mondo della e-Lettura!
Il provvidenziale regalo non solo mi ha evitato di partire per le vacanze con i tre "mastodonti" di Brin appresso (che la maxpulla lo abbia fatto apposta? ), ma mi ha anche permesso di associare a "Il pianeta proibito" un nuovo e speciale carico di ricordi, facendolo quasi divenire un ideale "trait d'union" tra due vite molto diverse e due maxpulli molto diversi, separati tra loro da un profondo "abisso" temporale di dieci anni... il maxpullo che leggeva il volume della Nord mentre la sua prima ragazza prendeva il sole ed il maxpullo che oggi legge l'e-book sull'e-reader mentre Silvia ed Arianna attentano alla sua incolumità pensando che sia un telefonino un po' grande da mettersi all'orecchio per dire "poppò?" (trad. "pronto?").
Il tempo passa, la vita va avanti... ma se i risultati sono questi non posso proprio lamentarmi!
E per oggi è tutto e se non ci si risente...

Buon Ferragosto!
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #20 data: 14 Agosto 2012, 18:32:06 »
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Ciao Max ... felice di "rileggerti" !!


Citazione da: maxpullo il 14 Agosto 2012, 14:59:52

la maxpulla mi ha regalato questo

  


ed eccomi così improvvisamente catapultato nel magico mondo della e-Lettura!  


  
Io ho lo stesso reader e lo trovo eccezionale !!
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #21 data: 14 Agosto 2012, 21:01:33 »
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Io pure ho il Sony ma continuo a preferire il libro di carta comune
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Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'.
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #22 data: 15 Agosto 2012, 19:41:45 »
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EVVAI !

un altro E-lettore !

di questo passo mi sa che vedremo presto gli ebooks su UM !



complimenti per il PRS-T1, al mio gli ho aggiornato il firmware e ora posso anche installarci applicazioni Android varie, il sudoku mi era mancato quest'estate.
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo".
(Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451)
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #23 data: 16 Agosto 2012, 10:12:34 »
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Citazione da: maxnaldo il 15 Agosto 2012, 19:41:45



al mio gli ho aggiornato il firmware e ora posso anche installarci applicazioni Android varie, il sudoku mi era mancato quest'estate.


Che figata !! MA COME DIAVOLO HAI FATTO ?????
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #24 data: 18 Agosto 2012, 22:10:50 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 16 Agosto 2012, 10:12:34


Citazione da: maxnaldo il 15 Agosto 2012, 19:41:45



al mio gli ho aggiornato il firmware e ora posso anche installarci applicazioni Android varie, il sudoku mi era mancato quest'estate.


Che figata !! MA COME DIAVOLO HAI FATTO ?????


devi installare il "Minimal root package" che trovi qui: http://sonyfmngr.sourceforge.net/prsT1.htm

è la release 20120517

una volta installato avrai a disposizione una terza pagina di impostazioni nel PRS-T1, in cui vedrai le icone delle App installate, tra queste potrai metterci l'android market e tutte le altre compatibili, chiaramente niente di graficamente eccelso visto che devono girare su un eInk.

io ho installato anche il CoolReader, un ottimo reader con molte più opzioni di quello sony, quando apri un ebook puoi scegliere con quale app leggerlo.

chiaramente l'android installato sul Sony dev'essere poi un po' sfoltito togliendo applicazioni varie che non servono a un ciuffolo in un prs-t1, come ad esempio quelle "phone", "bluetooth", e altre minchiate di processi che possono occupare memoria. Per toglierle usi "Titanium Backup" una applicazioncina android che puoi installare sul PRS-T1 dopo averla scaricata da qui: http://matrixrewriter.com/android/files/TitaniumBackup_latest.apk

le "apk" sono le applicazioni android, per installarle le copi in una cartella del disco del PRS-T1 e poi usi il "Total Commander" per aprirla e fargliela installare (il Total Commander è già preinstallato dal Minimal Root Package).

leggi la guida e ne saprai un o' di più: http://wiki.mobileread.com/wiki/PRST1_Rooting_and_Tweaks

  

ps. per poter fare la modifica devi prima aggiornare i tuo PRS-T1 con il firmware originale sony ultimo rilasciato che è la versione 1.0.04.12210, lo trovi sul sito Sony ufficiale (solo se il tuo PRS-T1 ha un firmware più vecchio)
« Ultima modifica: 18 Agosto 2012, 22:16:18 di maxnaldo » Loggato
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #25 data: 19 Agosto 2012, 09:51:41 »
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Benritrovato Maxpullo!!...Se poi vuoi ricominciare "I Capolavori" io sono pronto... ad abbonarmi!
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #26 data: 23 Agosto 2012, 13:36:21 »
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L'estate di "David"

L'estate non è ancora trascorsa del tutto, ma una cosa posso già dirvela: ricorderò queste vacanze come "l'estate di David".
Perchè mentre non è arrivata l'attesa conferma di Lafferty (molto deludente il suo "Barnaby Sheen" e piuttosto noioso il suo "Maestro del passato") ed anche Kneale mi ha in parte deluso con il suo incredibilmente fiacco dottor Quatermass, le letture estive più gratificanti mi sono state regalate sinora da due autori che in parte già conoscevo, ma che non mi aspettavo di questa grandezza e bravura: sto parlando di David Guy Compton e David Brin.
E mentre gli anticloni africani si abbattono sulla penisola e la fantasia dei metereologi viene messa a dura prova per trovargli nomi sempre nuovi, la mia fantasia non deve fare alcuno sforzo per trovare un filo conduttore tra i capolavori che sinora mi è capitato di leggere in questa torrida stagione: il nome David emerge, infatti, di prepotenza e nessun altra etichetta sarebbe accettabile per questo periodo di letture.
David Guy Compton è stato un gradito regalo della coppia d'oro Ansible/Marben e, anche se la mia prima lettura di un suo romanzo, "Synthajoy", non mi aveva troppo entusiasmato, le due letture successive mi hanno sorpreso come raramente un autore era stato mai capace di fare.
"E scese la morte" ed "I missionari", entrambi letti questa estate, sono due romanzi assolutamente fuori dal comune, che hanno il difetto di essere forse poco fantascientifici (quello che va detto va detto), ma anche assolutamente unici nel loro modo di descrivere e far emergere i mostri che abitano nell'animo umano: due perle della letteratura che non sfigurerebbero nella libreria di casa accanto alle opere di Dostojevski o di Shakespeare.
Il discorso è completamente diverso, invece, per David Brin: se "Spedizione Sundiver" ce lo presenta come un bravissimo scrittore di fantagialli, dotato di una fervida fantasia nell'immaginare razze aliene e inimmaginabili entità extraterrestri, nulla ci può davvero preparare a quello che egli ha in serbo per i suoi lettori con i romanzi successivi.
Prendendo spunto dalla tesi di Von Daeniken secondo cui l'umanità si sarebbe evoluta sotto la spinta di entità extraterrestri egli costruisce un intero universo basato sul concetto di "elevazione" dell'intelligenza, migliorando di molto il concetto che già Clarke aveva sfruttato nel suo "2001 odissea nello spazio" e successivi libri.
Ma Brin non si ferma a questo: se anche la contesa tra darwiniani e daenikeniani sull'evoluzione dell'uomo, se cioè l'uomo si sia evoluto da solo oppure sia stato "elevato" da una razza progenitrice, è destinata forse a non trovare una risposta compiuta, egli non se ne preoccupa minimamente e ci mostra un cosmo pieno di meraviglie, di storia, di pericoli, di culture e di razze inimmaginabili, un universo altamente "desiderabile" che incarna il concetto stesso di "migliore dei mondi possibili".
Le sue Cinque Galassie (residue da un universo che ne comprendeva assai di più ma che se le è "perdute" strada facendo per causa della sua espansione) sono un costrutto che pratcamente non ha uguali nella storia della fantascienza: l'universo immaginato da Brin è infatti un Tschai all'ennesima potenza e, per trovare qualcosa di vagamente simile, occorre andare a ripescare il ciclo del mondo del pozzo di Jack Chalker, ma anche questo è un paragone che non regge.
Avventura, azione, xenobiologia, sentimento, puro sense-of-wonder, epica, ... ai libri letti sinora non manca davvero nulla e Brin rischia seriamente di diventare il mio autore preferito.
Insomma, due David che affrontano tematiche assolutamente diverse in modo diverso ma che con i loro capolavori hanno profondamente segnato questa estate di letture.
Grazie David!
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #27 data: 23 Agosto 2012, 13:55:24 »
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Citazione da: maxpullo il 23 Agosto 2012, 13:36:21

anticloni



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a parte gli scherzi Compton mi attira un sacco!
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Re:I libri di Maxpullo
« Rispondi #28 data: 23 Agosto 2012, 22:05:45 »
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Citazione da: AgenteD il 19 Agosto 2012, 09:51:41

Benritrovato Maxpullo!!...Se poi vuoi ricominciare "I Capolavori" io sono pronto... ad abbonarmi!



Non lo escluderei... chissà...
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« Rispondi #29 data: 23 Agosto 2012, 23:27:52 »
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Citazione da: maxpullo il 23 Agosto 2012, 13:36:21

L'estate di "David"


Grazie David!


David è un capoccione notevole, come testimoniato dalle sue lauree conseguite al Caltech e da un dottorato in astronomia sotto la guida del premio Nobel Hannes Alfvén, e ha quache volta onorato il palindromo scambiando con lui quattro chiacchiere. A parte lo strepitoso ciclo delle 5 galassie e il bel romanzo post-apocalittico The Postman, il palindromo ti (vi) consiglia anche Terra! un romanzone monumentale uscito anni fa nella collana Iperfiction e il recente Existence, non ancora tradotto in italiano. Questi due libri si differenziano parzialmente dal resto della sua produzione perché in essi David gioca "a carte scoperte" senza barare, con le implicazioni etiche, sociali e filosofiche della scienza, senza ricorrere alla "scienza fantastica" della fs ma rimanendo sul terreno di ciò che è acquisito o almeno di ciò che è plausibile alle luce delle nostre conoscenze attuali. Ti consiglio anche di sbirciare il suo blog, sempre pieno di notizie e commenti interessanti su scienza, fantascienza, tecnologia e società.  
« Ultima modifica: 24 Agosto 2012, 09:37:03 di nebram » Loggato
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