Citazione da: Arne Saknussemm il 06 Dicembre 2011, 11:26:56

Aspetto che la corte deliberi....

Oggi mi sento magnanimo...niente carcere e niente Terra di Mutazioni...Arne dovrà soltanto leggersi tutte le introduzioni di Malaguti scritte per la Libra e per la Perseo.., ...forse era meglio il carcere...

Citazione da: Arne Saknussemm il 06 Dicembre 2011, 11:26:56

p.s. allora l'uscita è meno interessante di quanto credessi... è l' nesimo romanzo di un ciclo. Datoci in pasto senza curarsi delle decine di romanzi che precedono questo. No no no  ....

Quello che dici è lo specchio di una situazione che va avanti da troppo tempo: non c'è nessuna considerazione per i lettori ed i collezionisti che devono eventualmente procacciarsi gli altri volumi per magari scoprire che non sono nemmeno mai stati tradotti.
Però ci sono da dire due cose:
1 - Non sempre i romanzi del ciclo si devono obbligatoriamente leggere uno di fila all'altro (La mano sinistra delle tenebre ad esempio è, per me, una boiata pazzesca e sono certo che non migliorerebbe affatto se leggessi gli altri romanzi del ciclo di Hain) ed il senso del "ciclo" è rappresentato solo dal ritorno di personaggi e ambienti, mentre le trame non hanno alcuna relazione tra di loro.
2 - Alcuni cicli sono fortemente "asimmetrici": il primo volume è un successone, i successivi delle boiate ed i curatori devono decidere in fretta come comportarsi... cavalcare l'onda del successo oppure aspettare i successivi romanzi? La prima politica premia nel breve periodo e può portare scontento tra chi come me è rompicoglioni per natura, la seconda premia nel lungo periodo ma penalizza la rivista che perde la possibilità di pubblicare il cult del momento... indovinate un po' qual è la politica sistematicamente scelta da Urania nel corso della sua storia?

Nel caso del ciclo in questione, nonostante possegga tutte le storie di Retief e possa dirmi quindi contento di questa uscita che "accorcia" l'elenco degli inediti, rilevo diverse anomalie:
- Urania NON fa la parte della "vetrina delle novità" e di fatto ruba una possibile uscita di Urania Collezione (parliamo di un romanzo degli anni '60) facendole "concorrenza sleale"
- Urania pubblica una storia che fa parte di un ciclo iniziato anni fa sulle pagine di Galassia: potrebbe andar bene nell'universo NNPIP, ma qui stona e pure parecchio

Magari questo nuovo Retief si regge da solo indipendentemente dalle storie precedenti, magari stavolta la redazione ha lavorato bene ed ha fornito una introduzione con un "sunto" dei capitoli precedenti, magari c'è in appendice una ricca bio-bibliografia di Laumer che dia le coordinate per orientarsi nel ciclo che si sta "sconvolgendo"... ma io continuo a pensare che era meglio mettere questa uscita su UCZ, magari dietro solenne promessa che nel giro di due o tre ère editoriali sarebbero stati pubblicati anche gli altri...
Mah...

Errata corrige: il romanzo in questione non è degli anni '60 ma del 1989

Sono ancora dell'avviso che UCZ fosse la sede giusta, ma così, visto che parliamo pur sempre di un inedito, il fatto è meno sconvolgente di quanto non sembrasse a prima vista
Sorry

Citazione da: maxpullo il 06 Dicembre 2011, 12:02:02

1 - Non sempre i romanzi del ciclo si devono obbligatoriamente leggere uno di fila all'altro ed il senso del "ciclo" è rappresentato solo dal ritorno di personaggi e ambienti, mentre le trame non hanno alcuna relazione tra di loro.

Penso che questa cosa (che mi da molto fastidio) dipenda dalla volontaria (credo che lo facciano più per convenienza che per ignoranza) o involontaria pochezza degli editori/curatori che non hanno mai saputo/voluto chiarire la differenza fra il concetto di "ciclo" e quello di "saga" rendendoli di fatto sinonimi agli occhi dei lettori.

Credo che I lettori fantasy probabilmente sono stati trattati con più chiarezza e trasparenza sotto questo punto di vista.

Mi dici che un romanzo appartiene allo stesso ciclo di quello che ho letto solo perchè ambientato sullo stesso pianeta/galassia/universo? che c...o centra??
Un ciclo dev'essere un unica grande storia o una storia e i suoi diretti seguiti.....vedi dune, torre nera, riverworld, guida galattica ecc...

Ma che senso ha fare della storia futura di heinlein un ciclo?? (sicuramente ci sono esempi più calzanti ma ora mi viene  in mente solo questo)

Io ho letto " Il segno dei due mondi "  non mi è dispiaciuto ma non mi ha neanche esaltato. Voto 6 1/2

Beh, ragazzi, grazie del dibattito... eviterò accuratamente di leggerlo limitandomi a godermi la copertina di Brambilla, che per una volta ha realizzato una figura umana mica male.

Citazione da: Lucky il 18 Dicembre 2011, 13:43:18

Citazione da: attiliosfunel il 18 Dicembre 2011, 13:28:58 Beh, ragazzi, grazie del dibattito... eviterò accuratamente di leggerlo limitandomi a godermi la copertina di Brambilla, che per una volta ha realizzato una figura umana mica male. Bene Se Tu conoscessi un po' di più Franco, se lo avessi visto lavorare "dal vero" (va bene, sono un fortunello...), lo sosterresti anche di più Salutoni Lucky

Però lucky bisogna ammettere che c'è del vero in quello che dice Attilio.
Il punto debole nelle copertine di Franco sono le figure umane, troppe poche e spesso in secondo piano rispetto al resto dell'immagine.

Eh, ragazzi, non voglio passare per il rompicoglioni totale. A me Brambilla PIACE, e soprattutto come artista non sarei degno di calpestare il terreno su cui cammina. Mi manca solo ogni tanto l'espressività che un volto o un corpo umano possono dare... e in ogni caso non mi piacciono solo i corpi femminili! Ad es. gli androidi maschi di Chichoni mi fanno impazzire.