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Discussione: Urania 1567 (letto 1434 volte) |
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Urania 1567 « data: 12 Febbraio 2011, 11:12:30 » |
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Salve a tutti, sto leggendo come da titolo, il numero 1567 di Urania: " Storie dal crepuscolo di un mondo 1" ed onestamente mi sta deludendo molto; da quello che ho capito è una raccolta in onore Jack Vance, di cui devo dire di non aver letto niente, però mi sembrano tutt'altro che racconti di fantascienza, sono almeno per i primi 3 che ho letto di fantasy e devo dire che non mi piacciono per niente. Perchè fare una raccolta di questo tipo, non prettamente di fantascienza?
voi che ne pensate? Ciao a tutti...
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« Ultima modifica: 12 Febbraio 2011, 11:12:45 di Manu10 » |
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Anche da giovane non riuscivo a condividere l'opinione che, se la conoscenza è pericolosa, la soluzione ideale risiede nell'ignoranza. Mi è sempre parso, invece, che la risposta autentica a questo problema stia nella saggezza. Non è saggio rifiutarsi di affrontare il pericolo, anche se bisogna farlo con la dovuta cautela. Dopotutto, è questo il senso della sfida posta all'uomo fin da quando un gruppo di primati si evolse nella nostra specie. Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d'oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola. I ROBOT DELL'ALBA |
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Re:Urania 1567 « Rispondi #2 data: 12 Febbraio 2011, 11:45:58 » |
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Citazione da: DarkHorseman il 12 Febbraio 2011, 11:25:45 Bhè innanzitutto si presuppone che, chi legga una raccolta di racconti ispirati da un ciclo/universo creato da un autore, abbia letto il ciclo in questione; poichè in caso contrario molto probabilmente non capirà cosa legge o per lo meno non completamente o non ne coglierà le sfumature ed i riferimenti
Non metto in dubbio che la qualità dei racconti sia mediocre ma penso che sia anche giusto cosi, poichè questo genere di operazioni credo siano destinate più ai nostalgici ed agli "sfegatati" che ai lettori normali.
In fondo se leggo "gli amici della fondazione" o "fondazione la paura" non mi aspetto di leggere qualcosa a livello della "fondazione" vera e propria...tanto per fare un paragone...e mi va bene cosi
Sottolineo che leggerò il libro solo dopo aver letto il ciclo che fortunatamente possiedo.....però è uno dei pochi urania serie normale che comprerò perchè mi piace leggere i cicli al 100% anche se verso la fine si rovinano o sono oggetto di operazioni commerciali/cambio di autore
Per quanto riguarda fantascienza vs fantasy è un discorso lungo e controverso che ci porta alla domanda "cos'è la fantascienza?"...ti consiglio vivamente di abbandonare questa strada prima che sia troppo tardi
| Posso essere d'accordo con il fatto che per comprendere tutti i riferimenti bisogna leggere la saga, però non avrei mai letto il ciclo ispiratore considerandone la tipologia.. Per quanto riguarda la domanda "cos'è la fantascienza", sicuramente è molto difficile dare una risposta, però sicuramente per me non è fantascienza quella della raccolta in questione
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Anche da giovane non riuscivo a condividere l'opinione che, se la conoscenza è pericolosa, la soluzione ideale risiede nell'ignoranza. Mi è sempre parso, invece, che la risposta autentica a questo problema stia nella saggezza. Non è saggio rifiutarsi di affrontare il pericolo, anche se bisogna farlo con la dovuta cautela. Dopotutto, è questo il senso della sfida posta all'uomo fin da quando un gruppo di primati si evolse nella nostra specie. Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d'oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola. I ROBOT DELL'ALBA |
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Re:Urania 1567 « Rispondi #4 data: 12 Febbraio 2011, 11:59:46 » |
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Citazione da: Manu10 il 12 Febbraio 2011, 11:12:30 mi sta deludendo molto
mi sembrano tutt'altro che racconti di fantascienza
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caro Manu, come è scritto nell'introduzione del libro, qui la fantascienza "starebbe" nel fatto che i poteri magici del lontano futuro deriveranno da incredibili sviluppi scientifici (come i computer parlanti, se vogliamo). però onestamente è una spiegazione un po' tirata per i capelli... già, come tutti gli "omaggi", il livello medio è così così. ti consiglio però Il cacciatore di streghe, scritto da una donna, che mi pare molto intrigante, e anche intenso.
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