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Discussione: Il figlio della notte. Urania (letto 2330 volte) |
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Il figlio della notte. Urania « data: 21 Aprile 2009, 15:25:52 » |
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Gentilmente, chi lo ha, mi potreste scrivere le prime righe del libro? Ho iniziato " Il Signore delle tenebre" di Williamson edito dalla Fanucci, e sono curiosa di vedere se è lo stesso libro. Quello della Fanucci è un libro di 365 pagine ma tenendo conto che in Urania tagliavano..... Grazie
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage. |
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Re:Il figlio della notte. Urania « Rispondi #7 data: 21 Aprile 2009, 18:27:31 » |
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage. |
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Re:Il figlio della notte. Urania « Rispondi #9 data: 21 Aprile 2009, 19:19:30 » |
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Citazione da: Den Heb il 21 Aprile 2009, 16:52:41 Posso rimetterlo al suo posto? Il lupo della prima di copertina digrigna i denti in modo sempre più preoccupante e più in alto l'animale alato già affila gli artigli delle sue zampette... Cordialità pericolose, Den Heb Appena in tempo. Tutto a posto. Cordialità scampate, Den Heb
| Gretana e Den Heb, è vostro questo botolo? Scorrazzava inferocito per il DB e ha appena mangiato un utente novello...stiamoci attenti che poi per forza che i lettori di SF calano! GT
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« Ultima modifica: 21 Aprile 2009, 19:35:29 di TRIFIDE-GT » |
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Ognuno vale uno, ma chi non partecipa vale zero. |
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Re:Il figlio della notte. Urania « Rispondi #12 data: 21 Aprile 2009, 19:57:02 » |
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« Ultima modifica: 21 Aprile 2009, 20:37:33 di Den Heb » |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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Re:Il figlio della notte. Urania « Rispondi #14 data: 21 Aprile 2009, 22:21:52 » |
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Attenzione a non inciampare sull'inglese. Quel "copyright renewed 1976" che è indicato sul colophon di Urania Collezione significa che i diritti sull'opera erano scaduti e che l'autore li aveva rinnovati nel 1976 (come si faceva secondo la vecchia legislazione USA sui diritti d'autore): in questo caso "to renew" significa "prorogare la validità di" (esempio: "to renew a bill" = rinnovare una cambiale). Nella nota redazionale c'è scritto che la storia aveva avuto una prima edizione nel 1940 e poi una definitiva ampliata in romanzo lungo nel 1948. L'edizione italiana è sempre stata condotta su quest'ultima.
Come si evince sicuramente dall'aletta, dal colophon e - naturalmente - dal confronto tra la vecchia edizione Urania e l'Urania Collezione, la vecchia traduzione di Monicelli era stata tagliata pesantemente per farcela stare nel vecchio formato. Nell'edizione Urania Collezione è scritto che la traduzione è stata rivista da Dario Rivarossa. Credo che a questo punto non vi siano motivi per diffidare dell'edizione in UC. Diffiderei invece della traduzione di Ugo Malaguti.
Difatti mi ricordo che nella scorsa minitrifidata milanese, parlando in generale della fedeltà delle traduzioni, Gort mi aveva detto che aveva confrontato l'originale inglese con la traduzione di Malaguti del "Figlio della notte" e si era accorto dell'ormai famigerato vizio malagutiano di inventare intere frasi che nell'originale non esistono. Ciò spiegherebbe le discrepanze, frutto dell' "inventiva" malagutiana, sembrerebbe a questo punto.
p. s.: ATTENZIONE: controllando sul Vegetti scopro che la traduzione della Fanucci è proprio QUELLA di Maluguti. A questo punto, Gretana, ti consiglio di mollare l'osso e leggerti l'opera nell'edizione di Urania Collezione, che mi sento di dire sia probabilmente la più fedele.
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« Ultima modifica: 21 Aprile 2009, 22:24:05 di lolinhozzo » |
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