COMMUNITY di UraniaMania

 
 
Urania Mania - Torna alla HomePage Home di UraniaMania Benvenuto Visitatore. Per favore Login oppure Registrati. 25 Aprile 2024, 23:16:07
Indice del ForumCercaLoginRegistrati
Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: I libri di Maxpullo 2009 «prec succ»
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 [11] 12 13 14 15 16 17 18 Rispondi
  Autore  Discussione: I libri di Maxpullo 2009  (letto 76358 volte)
Morgan

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Collezionista

*

Offline  Post:149 
0 ₵rUM 



W UraniaMania!!!
Copertina Preferita

Profilo
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #150 data: 02 Luglio 2009, 08:59:07 »
Cita

Caro Max(pullo), le tue recensioni sono deliziose ed ora dopo aver scaricato,stampato e rilegato il fascicolo è pronto per la piacevole consultazione in attesa della seconda parte. Bravissimo e grazie.
Ciao
Morgan
Loggato
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #151 data: 02 Luglio 2009, 17:04:29 »
Cita


Citazione da: Morgan il 02 Luglio 2009, 08:59:07

Caro Max(pullo), le tue recensioni sono deliziose ed ora dopo aver scaricato,stampato e rilegato il fascicolo è pronto per la piacevole consultazione in attesa della seconda parte. Bravissimo e grazie.
Ciao
Morgan


Caro Morgan,
spero non mi manderai mai il conto delle cartucce della stampante...

Nell'attesa di reincontrarci in qualche occasione in quel di Roma ti saluto e ti ringrazio a mia volta del tuo apprezzamento: da oggi se andrò avanti ancora più spedito con questa rubrica sarà stata anche un poco colpa tua
Ciao
Max
Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #152 data: 03 Luglio 2009, 19:25:42 »
Cita

Chiuso per ferie...

Visto che leggete romanzi di fantascienza la fantasia non dovrebbe mancarvi... non dovreste quindi avere grandi difficoltà ad immaginare che questa rubrica possa avere dei "battenti"... ci siete? ecco, perfetto, ora immaginateli "chiusi"

La rubrica chiude i suoi immaginari battenti causa piccolissimo anticipo di ferie dal 5/7 al 12/7 compreso... il sottoscritto, infatti, partirà per una ridente località balneare pugliese, dove sarà in ottima compagnia perchè, oltre alla Maxpulla, si profila forse anche un incontro con l' "indigeno" Darkyo...

Ma se la rubrica si ferma per una settimana non si fermano le letture: in questo viaggio mi accompagneranno ben tre Urania di cui vi mostro le diapositive:


Il primo lo leggerò solo per dovere di completezza (è la conclusione di un ciclo!) per vedere fino a che punto i cattivi alieni comunisti saranno in grado di costituire una concreta minaccia per la libertà dei popoli della Terra... il secondo invece, con uno dei titoli più bizzarri della collana, lo porto per vedere se mi ricordo bene la sua nefandezza: mi ricordo che ad una prima lettura lo trovai così insulso che quasi volevo rivenderlo, ma poi il collezionismo prevalse ed ora, non ricordando assolutamente nulla del suo contenuto, mi sento pronto a concedergli una seconda chance...
Il terzo già lo so che mi conquisterà e quindi lo porto per riprendermi dalla desolazione delle altre due letture


A presto
Maxpullo

PS
Ma prima di lasciarvi per una intera settimana ecco a voi il "misterioso" caso dell'urania che visse due volte !!!!!!
Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #153 data: 03 Luglio 2009, 19:26:10 »
Cita

L'urania che visse due volte

Di tutte le storie singolari, quella dell'urania 997, "Autocombustione Umana", di Bob Shaw, è quasi certamente la più rocambolesca: lo trovai, infatti, un bel giorno al mercato del mercoledi e lo presi subito, incuriosito dal titolo e soprattutto dalla quarta di copertina.
A quell'epoca andavo spesso a pranzo dai nonni e passavo lì anche una parte del primo pomeriggio facendo i compiti e, molto più spesso, infastidendo mio nonno che dopo pranzo faceva (o meglio voleva fare) un riposino... quel giorno poi avevo un motivo in più per dare fastidio perchè quel nuovo urania prometteva proprio una grande lettura e non mancai quindi di sventolarlo per tutto il tempo sotto il naso dei nonni per tentare di incuriosirli un po'.
Tornato a casa mi accorsi che il libro era sparito: lunghe indagini nella casa dei nonni, ricerche affannose e rovistamenti vari in tutte le librerie della loro casetta non fornirono tuttavia alcun indizio su dove il libro fosse finito e con il trascorrere degli anni mi parve quasi di averlo solo immaginato.
Ne trovai una seconda copia, piuttosto malmessa, solo due anni dopo, alle bancarelle di Piazza della Repubblica di Roma e, tornato a casa, mi affrettai a leggerlo, trovandolo peraltro una lettura piuttosto deludente come dimostra il commento inserito.

      Dopo aver letto e apprezzato "Cronomoto" e "Quando i Neutri emergono dalla Terra", due dei capolavori da sempre nella mia personale top-ten, sinceramente mi aspettavo di più da questo romanzo e, già dopo le prime 30 pagine lette con entusiasmo, ero pronto a consacrare un altro capolavoro.
Poi purtroppo tutta l'atmosfera si perde di colpo: la trovata per giustificare gli inquietanti fenomeni di CUS (Combustione Umana Spontanea) è piuttosto deludente ed il resto del romanzo scorre via senza troppe emozioni, in un susseguirsi di vicende che appaiono scontate, poco convincenti e piuttosto "artefatte".
L'eroe solitario, tipico dei romanzi di Bob Shaw, è qui rappresentato da un gionalista di mezza età vedovo e senza troppi obiettivi, che si ritrova, suo malgrado, invischiato in un vero e proprio intrigo interplanetario da cui dipende il destino di una intera razza. L'unica parte del libro degna di rilievo è la sua indagine iniziale sui fenomeni di CUS e la descrizione dei prodromi dell'incubo provocato dalla ossessiva visione delle foto dei casi di autocombustione è veramente da antologia, se non altro per la capacità dell'autore di descrivere l'allucinante stato di veglia del protagonista prima della "scoperta".
Solo queste prime pagine ed il nome di Bob Saw in copertina fanno si che questo romanzo meriti una piena sufficienza, ma nulla di più.
Un romanzo davvero banale che delude quasi completamente le aspettative e la suspense sapientemente create nelle pagine iniziali.

Dopo la lettura finì che mi scordai completamente di quella prima copia perduta finchè un giorno, quasi 4 anni dopo la sua sparizione, la ritrovai. Me lo ricordo come se fosse oggi perchè, per una sorta di stupido gioco, mi era venuto in mente che se frugavo di nuovo tra le riviste dove avevo trovato i primi urania a casa della nonna (La porta sull'estate, strisciava sulla sabbia, ecc..), forse ne sarebbero venuti fuori altri che all'epoca mi erano sfuggiti. Preso da questa fantasia cominciai a tirar giù le riviste di elettronica dagli scaffali e... sorpresa! Autocombustione Umana era lì, con un sorriso che solo un Urania che è stato in giro per dimensioni sconosciute all'uomo poteva avere... come fosse finitò lì è rimasto un mistero perchè tra quelle riviste non ci metteva le mai le mani nessuno: mi piace pensare che il 997 abbia voluto farmi una simpatica sorpresa nascondendosi per farmi rivivere davvero l'emozione di quella prima scoperta.
Non sarà quindi un romanzo eccezionale, ma ci sono affezionato e, anche se ho barattato il suo doppione disastrato con altri libri alle bancarelle del mercato, quella prima "magica" copia dalla doppia vita è ancora con me ed ogni tanto vado a controllare che sia ancora al suo posto.
« Ultima modifica: 03 Luglio 2009, 23:51:19 di maxpullo » Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #154 data: 14 Luglio 2009, 19:55:15 »
Cita

Cambiare idea di nuovo

Come ho già avuto modo di dire a proposito di "Dietro il muro" di Fred Saberhagen, alcun volte la "rilettura" di un romanzo che non era piaciuto la prima volta può riservare delle sorprese.
Ricordo, ad esempio, che la prima volta che lessi il romanzo "Chi erano gli dei dell'uomo" di Hugh Zachary (in arte Zach Huges), Urania 898, quasi lo buttai via per la delusione, conservando per anni il ricordo di una schifezza inenarrabile.
Proprio sulle ali del "ribaltone" del libro di Saberhagen ho deciso di riprenderlo tra le mani e, con mia sorpresa, l'ho trovato meno pessimo di quanto ricordassi e mi sono dovuto ricredere sulla precedente stroncatura.

     Romanzo assai strano questo che ricorda molto alcuni libri di Ursula K. Le Guin sulle tribù della preistoria e descrive le avventure del giovane cacciatore Eban in una terra sconvolta dalle radiazioni e irta di pericoli.
Il giovane protagonista combatte coraggiosamente contro orsi, puma e draghi, sfidando talvolta i misteriosi e terribili "uccellimorte" in spericolati "voli" con le ali che ogni giovane cacciatore impara a costruirsi nel corso della sua vita e, come nella miglior tradizione dei romanzi di fantasy, conduce la sua compagna e la sua gente in una terra migliore in cui una strana magia è in grado di assicurare protezione, calore e abbondanza.
Ma, come saggiamente anticipato dalla quarta di copertina e come si evince da numerosi indizi nel corso della lettura, questo non è affatto un romanzo di fantasy e le avventure di Eban, proprio nelle ultimissime pagine, sono destinate ad essere rilette in una luce completamente diversa.

Un bel romanzo, scorrevole ed emozionante: anche se non è proprio un capolavoro si legge in meno di una giornata.
« Ultima modifica: 14 Luglio 2009, 19:56:13 di maxpullo » Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #155 data: 17 Luglio 2009, 11:27:43 »
Cita

Urania milanesi

Dalla mia personale esperienza con la città e dalla notevole concentrazione di guru e collezionisti vari nei suoi dintorni, mi sono fatto una idea tutta mia della città di Milano. Nella mia fantasia me la immagino come il paradiso degli Urania, con una serie sterminata di bancarelle dove ad avere pazienza si riesce a trovare tutto ed un terreno fertilissimo dove basta guardare bene a terra per trovare cerchiorosso e rombetti, a differenza dell'arida città di Roma dove ormai persino trovare un Urania Arancione è diventato una impresa.
Ricordo, infatti, che quando iniziai a lavorare, il mio primo impiego mi portò a prestare servizio come tecnico Windows nei centri Tim di diverse città d'Italia tra cui Napoli, Palermo, Crotone e Milano appunto e che fu solo dal capoluogo lombardo che, con grande gioia della mia povera mancolista, riuscii a tornare con un cospicuo "bottino" di cerchiorosso mancanti che nessuna bancarella romana e nessun mercatino settimanale erano stati capaci di far saltar fuori. Mi ricordo che, proprio quando meno ci pensavo, una serie impressionante di bancarelle di libri usati, comparve improvvisamente davanti a me nel percorso tra il mio albergo e la metro e che con soli 5 minuti di rovistamenti (andavo di fretta perchè dovevo ripartire) trovai ben 7 libri mancanti. Con questo "throughput" di più di un libro al minuto, mi è sempre rimasto il dubbio di cosa sarebbe potuto accadere se avessi avuto più tempo... molto probabilmente non avrei avuto spazio nella valigia oppure non sarei riuscito a nascondere il bottino e mia mamma mi avrebbe cacciato di casa... chi può dirlo?
In ogni caso, quel primo nucleo di urania "milanesi" rimane indissolubilmente legato a quella surreale esperienza e, pur essendosi accresciuto nel tempo grazie agli apporti di illustri e benemeriti UMini, miky e winston su tutti, conserva una sua specifica identità, visto che ogni volume reca la sigla "MI" nel retro della copertina.
Tra questi libri, quello che lessi subito fu, purtroppo, il deludente "La ragione per cui", di George Alec Effinger, urania 850, esempio perfetto di romanzo che, nonostante la rilettura, mantiene una valutazione costante nel tempo.

     Il giudizio basato sul ricordo della prima lettura fu.

Curiosa storia che sin dalla quarta di copertina ti trascina in una lettura serrata anche se spesso sconclusionata. Non ho un buon ricordo di questo romanzo e mi riservo di rileggerlo in futuro per capirci qualcosa.

E, durante il recente viaggio verso Monopoli per la villeggiatura, come già annunciato, questo "Urania giramondo" si è giocato la sua seconda occasione per piacermi e, assieme all'implacabile bocchetta dell'aria condizionata, mi ha intrattenuto sull'intercity Roma-Bari. Questo il giudizio della rilettura.

L'unico pregio di questo libro è la sua relativa brevità ed il fatto che si lasci leggere in modo abbastanza scorrevole. La "trovata" finale, quella cioè contenuta nel primo capitolo, sapientemente lasciata in fondo e che fa assumere una connotazione diversa a tutto quanto letto sino a quel momento, è al limite della follia e, nonostante la rilettura, continuo a trovarla molto deludente ed insoddisfacente.

Rimane la divertente, iperbolica e, per certi versi drammatica, descrizione degli esiti della missione sul pianeta di Wolf 539, che, riprendendo in parte la simpatica idea di base del romanzo "Genoa-Texcoco: 0-0" di Mack Reynolds, dimostra come, a volte, l'allievo possa superare il maestro, ma, anche considerando che si tratta di un'opera di fantasia, è quasi impossibile perdonare l'ingenuità di una storia che ci presenta una razza dalle potenzialità pressochè infinite che, per evolversi dall'età della pietra, ha assoluto bisogno dell'interazione con "agenti esterni". Un libro ben narrato, con una teoria affascinante ed un colpo di scena ad effetto nel finale, ma assolutamente ingenuo e difficilmente credibile.
Valutazione quindi confermata al ribasso... e non credo che avrà una terza chance...

Ritornando alla città di Milano, approfitto di questa scheda per salutare tutti gli amici, pusher, benemeriti, ebayer e collezionisti vari che lì risiedono ed a tutti loro mando un abbraccio sperando di poterli incontrare presto.
Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGrande Accattone dei Cieli

Curatore

*

Visualizza collane curate
Offline  Post:3394 
3579 ₵rUM 



Lettore di FS
Copertina Preferita

ProfiloWWW
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #156 data: 17 Luglio 2009, 12:15:10 »
Cita

Caro Maxpullo,
vorrei spezzare una lancia in favore dei mercatini di Provincia. Notevoli incrementi della mia collezione li ho avuti grazie ai mercatini di Castelleone (CR) e di Orzinuovi (BS), e recentemente a Cremona, dove ho rimpolpato la collezione di romanzi della Nord.
Se dovesse capitarti di tornare nel profondo nord, non mi dispiacerà farti da Cicerone...
Loggato
Sto leggendo "Salvation - La rovina dei mondi" di P. F. Hamilton - U. Jumbo n. 30
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #157 data: 21 Luglio 2009, 14:10:03 »
Cita

Colpo di coda

In genere avviene che i seguiti di un romanzo (o anche di un film) di successo deludano un po': le idee finiscono, le trame si assottigliano, i personaggi stancano e le trovate appaiono sempre meno credibili. E' difficile cioè che un ciclo iniziato con un bel romanzo appassionante mantenga le promesse sino in fondo con i capitoli successivi ed anche se le eccezioni ci sono la regola è sempre valida... ma cosa dovremmo aspettarci poi quando già il primo romanzo di un ciclo è deludente? In genere quello che avviene in questi casi è che si rinuncia direttamente a leggere i capitoli successivi, ma è davvero sempre questa la scelta giusta? Non può essere che per qualche misteriosa circostanza, magari le storie successive rivelino retroscena e narrino situazioni tali per cui alla fine risultano migliori di quella iniziale?
In questa rubrica vi ho già narrato la rocambolesca storia dell'introvabile urania 142, "Attenzione, dischi volanti!" (con tanto di punto esclamativo), di Renè Bonneffay (alias B.R. Bruss), difficoltosamente reperito in quel di Nettuno e la cui lettura aveva rivelato una trama che era una via di mezzo tra il ridicolo spinto e il grottesco banale, avvisando che il romanzo aveva avuto ben due seguiti e che forse, se ne avessi avuto il coraggio, prima o poi li avrei letti.
Ebbene, spinto dalla sete di sapere fino a che punto potesse arrivare l'umana follia, li ho letti entrambi e posso dire che mentre il secondo "Marte all'attacco", urania 144, prosegue sulla falsariga del primo capitolo, il terzo volume e cioè "Cortina magnetica", urania 184, è davvero un bel libro e, pur con tutti i difetti e le ingenuità di un romanzo scritto negli anni '50, non è affatto malvagio. Di seguito i commenti ai due volumi.

      L'ingenuità di questo romanzo fa davvero tenerezza. In poco più di 100 pagine i "terrestri" risolvono tutti i loro conflitti politici e sociali e le due superpotenze Russia e America (il resto del mondo non conta una virgola) alleate di fronte il comune nemico, non solo riescono a sventare l'attacco dei Marziani sulla Terra, ma addirittura passano al contrattacco con una vittoriosa incursione sul pianeta rosso.
Come per il suo prologo, il pregio migliore di questo romanzo è la sua rapidità: la valutazione è leggermente più alta di quella del precedente capitolo esclusivamente perchè ho apprezzato molto l'atmosfera di attesa e sospensione prima dell'attacco dei Marziani.
Le numerose ingenuità non sono del tutto giustificabili con la considerazione che si era agli albori della fantascienza: basti ricordare che nello stesso periodo Clarke, Asimov e soprattutto Brown avevano già scritto molti dei loro capolavori e questa modesta storiellina di guerre spaziali vale ben poco se rapportata ad essi.
Molto fastidioso risulta invece il modo in cui l'autore si limita a descrivere i popoli della Terra: da un lato ci sono Russi e Americani consapevoli del pericolo e pronti a dare battaglia, dall'altra una marea di gente miope e di governi inesistenti che, per pagine e pagine, non si rende conto di nulla e si limita a "divertirsi", come se: a) fosse possibile far passare inosservate le continue invasioni dei dischi volanti e b) l'unico problema del pianeta Terra fossero i Marziani o la guerra fredda. Per molti tratti un libro sconcertante
Questo romanzo rappresenta l'eccezione alla regola secondo cui i "seguiti" sono peggiori dei romanzi iniziali di un ciclo. Nonostante, infatti, siano scritti bene "Attenzione, dischi volanti!" e "Marte all'attacco" rimangono libri che lasciano un po' il tempo che trovano e soprattutto hanno delle trame al limite del ridicolo, principalmente il primo con la storia dei marziani comunisti che si alleano con i Russi per la conquista del mondo... "Cortina Magnetica", invece, a differenza dei due capitoli iniziali, ci presenta una storia molto più appassionante ed articolata: rimangono certamente tutte le ingenuità derivanti da una storia affrettata in cui in sole 48 ore (e meno di 10 pagine) gli scienziati della Terra riescono a sovvertire un pronostico che appare disperato per i mondi del sistema solare e ad approntare un'arma invincibile, ma, differentemente dagli altri due libri precedenti, qui il pathos di fondo è più forte ed alcune descrizioni fanno venire i brividi e coinvolgono molto nella lettura.
L'aver posto la storia a distanza di trent'anni circa dalle precedenti consente all'autore di creare una trama di più ampio respiro in cui la presenza della misteriosa cortina magnetica giustifica il fatto che i pianeti del sistema solare abbiano potuto godere di un periodo di pace più o meno lungo ed aver potuto evolversi senza minacce concrete dallo spazio esterno. Gli stessi "marziani", qui molto in secondo piano nonostante il loro massiccio spiegamento di forze, assumono una collocazione più naturale nell'ordine delle cose e la loro origine si fa meno nebulosa (potremmo quasi dire meno "risibile") di quanto non apparisse nelle storie precedenti che li volevano "indigeni" del pianeta rosso.

L'introduzione di altre razze nello scacchiere cosmico, le bizzarrie della impalpabile "cortina magnetica" e soprattutto il susseguirsi dei colpi di scena proprio nelle primissime parti del libro, rendono questo romanzo assai godibile e concreto: non un capolavoro, ma senza dubbio un buon romanzo.
Una menzione speciale meritano senza dubbio la scena dell'attacco alla Luna, sapientemente descritto e "vissuto" sia nell'ottica della Terra che da quella del satellite, e quella del titanico, massiccio spiegamento di forze che i "marziani" schierano contro gli ignari terrestri. Sinceramente non ricordo un romanzo in cui si viva una atmosfera di terrore assoluto come quella creata dall'immagine della Luna che prima cambia colore e poi si spacca: questa immagine, accompagnata dalle illustrazioni di Carlo Jacono, da sola ripaga della lettura di tutto il ciclo intero.

Non ricorderò questo ciclo come una delle cose migliori che mi sia capitato di leggere, ma certamente l'ultimo romanzo contribuisce a non farmela neppure ricordare come una delle peggiori.
Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
lolinhozzo


Collezionista

*

Offline  Post:284 
0 ₵rUM 



W UraniaMania!!!
Copertina Preferita

Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #158 data: 21 Luglio 2009, 16:51:38 »
Cita

Si potrebbero anche sopportare, le ingenuità di questa fantascienza avventurosa degli anni '50, ma il problema con gli Urania del periodo monicelliano è sempre quello, cioè che non si sa mai quanto queste opere siano state tagliate senza ritegno per motivi di foliazione, senza dimenticare le traduzioni approssimative quando non volutamente infedeli.
L'esempio de "I Robinson del cosmo" di cui si è parlato in un altro post ne è un esempio.

Se fossi in te cercherei di leggere questi francesi degli anni 50 nelle riedizioni della Libra. E te lo dice, paradossalmente, uno che ha parlato malissimo delle traduzioni di Malaguti (ma su questo non ho cambiato idea)!
Loggato
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #159 data: 21 Luglio 2009, 18:08:46 »
Cita


Citazione da: lolinhozzo il 21 Luglio 2009, 16:51:38

Si potrebbero anche sopportare, le ingenuità di questa fantascienza avventurosa degli anni '50, ma il problema con gli Urania del periodo monicelliano è sempre quello, cioè che non si sa mai quanto queste opere siano state tagliate senza ritegno per motivi di foliazione, senza dimenticare le traduzioni approssimative quando non volutamente infedeli.
L'esempio de "I Robinson del cosmo" di cui si è parlato in un altro post ne è un esempio.

Se fossi in te cercherei di leggere questi francesi degli anni 50 nelle riedizioni della Libra. E te lo dice, paradossalmente, uno che ha parlato malissimo delle traduzioni di Malaguti (ma su questo non ho cambiato idea)!


Caro lolinhozzo che dire?
Penso che in questa particolare circostanza, i tagli, se ci sono stati, hanno potuto solo migliorare i libri... i primi due sono di una tale involontaria comicità che fanno tenerezza

In ogni caso non ho spazio per altro che non sia Urania (sono 2326 volumi in rapida crescita!!!!!)... c'è giusto uno spazietto per qualche cosmo oro e qualche vecchio galassia che si guardano attorno desolati perchè non capiscono dove siano finiti i loro compagnucci...
Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
lolinhozzo


Collezionista

*

Offline  Post:284 
0 ₵rUM 



W UraniaMania!!!
Copertina Preferita

Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #160 data: 21 Luglio 2009, 21:14:39 »
Cita

Lo so, hai ragione: lo spazio è ultratiranno (e i soldi son soldi...), però penso che se uno si vuole leggere un'opera, e non prende il libro per sole ragioni collezionistiche, sia meglio in generale optare per le edizioni più recenti
Loggato
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #161 data: 22 Luglio 2009, 14:06:31 »
Cita

Una conferma

Già dalle mie precedenti schede dovrebbe trasparire chiaro e lampante che Fredric Brown è uno dei miei autori preferiti: credo infatti che lui sia non soltanto una pietra miliare della fantascienza di tutti i tempi, ma anche un autore in grado di fare dell'arte del racconto breve un vero e proprio cavallo di battaglia. In genere quando si scrive un racconto breve si ha molto meno tempo per convincere e conquistare un lettore di quanto non si abbia scrivendo un romanzo e certamente si ha molto meno spazio per far emergere un intreccio convincente ed è per questo motivo che le antologie o le raccolte di racconti incontrano di meno il favore dei lettori rispetto ad un romanzo. Ma questo Fredric Brown sembra ignorarlo: la naturalezza e la disinvoltura con cui riesce ad infilare un numero impressionante di "perle", spesso anche di una sola pagina, fa di lui un vero maestro del genere e non si può non ringraziare la Mondadori di avergli dedicato la ricca, inestimabile raccolta in due volumi presentata negli ultimi due numeri della collana "Biblioteca di Urania".
Lo scorso anno lessi con entusiasmo "Cosmolinea B-1", recentemente invece ho terminato la lettura di "Cosmolinea B-2", che, con il numero 12 è stato anche il volume conclusivo della collana stessa, confermando (se mai ce ne fosse stato il bisogno) l'eccellenza di Brown come scrittore di racconti.

    Indiscutibilmente un bel libro da cui traspare tutta la bravura del grande maestro Fredric Brown nel riuscire a condensare trame paradossali, assurde e quasi mai deludenti in poche righe ma dal sicuro effetto.
Questo "moderno Esopo", attraverso le sue storielle in bilico tra umorismo, horror, fantascienza e surreale, rinverdisce la tradizione dei racconti brevi e delle fiabe che con la loro morale sembrano quasi volerci insegnare come non sempre quello che è diverso da noi sia cattivo e come non sempre quello che è simile sia buono.
In un caleidoscopio di immagini e personaggi, Fredric Brown, ci conduce per mano in un universo impazzito, a volte insegnandoci amorevolmente come non si debba temere l'ignoto, altre volte abbandonandoci all'improvviso in una stanza buia a morire di paura assieme ai suoi sfortunati personaggi.
Che nella stessa antologia trovino posto tanto la divertente parabola dell'asino che salva la Terra dagli alieni, quanto le macabre e angoscianti disgrazie di "tutti i colori dell'incubo" la dicono lunga sulla versatilità di questo grande autore, ma delineano anche, probabilmente, un percorso di evoluzione nella sua narrativa che lo porta, con il passare del tempo, ad incanalare la sua arte sempre più in direzioni meno "fantascientifiche" e soprattutto meno ironiche. E' quasi impossibile, infatti, non osservare come le sue storie si facciano a volte, con il trascorrere degli anni, sempre più tetre e fosche, quasi pervase da una sorprendente vena "noir", almeno in parte paragonabile a quella di Edgar Allan Poe o di Robert Bloch.

A differenza del primo tomo, comunque, nonostante la qualità dei racconti sia costantemente eccellente, ho riscontrato una certa difficoltà di lettura dovuta essenzialmente alla "ricchezza" di questa vastissima antologia: in un numero di pagine inferiore a quelle del volume precedente, infatti, si concentra un numero di racconti doppio e si fa fatica ad apprezzare sino in fondo questa "densità" di storie, personaggi, situazioni ed emozioni. Ma è sufficiente leggere due o tre racconti per volta perchè la confusione scompaia e si riesca ad apprezzare appieno ogni racconto della raccolta.
Da leggere assolutamente.
Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #162 data: 24 Luglio 2009, 16:19:30 »
Cita

Licantropi e vampiri, la guerra degli immortali: introduzione

Scheda multipla? scheda speciale? non lo so, ma so che una saga cinematografica come quella di "Underworld" merita una bacheca davvero speciale perchè storie come quelle nate dalla fantasia di Danny Mc Bride, Kevin Grevioux e Len Wiseman, ti entrano nel sangue e non si dimenticano facilmente.
Va certamente dato il merito agli sceneggiatori e ai soggettisti di aver creato dei veri e propri kolossal con un intreccio emozionante, romantico, tenebroso e avventuroso nonchè assolutamente plausibile sfruttando abilmente personaggi, miti e situazioni che sino al giorno prima erano state materiale di esclusivo appannaggio dei cosidetti B-Movies, ma va anche dato il merito a Urania di aver voluto coraggiosamente proporre le novelization di questa saga, targate Greg Cox, nelle pagine di una testata in cui contenuti un po' di "rottura" come questo sono difficilmente tollerati.
Prima di Underworld, le uniche pellicole che accumunavano vampiri e licantropi erano quelle di stile prettamente buffonesco: capolavori di una comicità, spesso involontaria, che, maldestramente, proponevano queste due figure, al fianco del mostro di Frankestein, della mummia egizia e magari dell'eroe di turno che le suonava a tutti e riusciva a salvare il mondo.
Il ciclo di Underworld invece si discosta da tutto questo, proponendo una storia a fosche tinte che, se da un lato accontenta gli amanti dell'horror e fa scatenare le due più terribili genie di mostri mai nate dalla fantasia umana, dall'altro viene intelligentemente incontro anche alle esigenze degli amanti della fantascienza perchè i poteri sovrannaturali delle due specie, lungi dal derivare da antiche ed oscure maledizioni o dal patto con il diavolo, sono il risultato di una mutazione genetica del sangue che, oltre a rendere immortali, dona caratteristiche fisiche molto particolari.
I tre film che attualmente costituiscono la saga e cioè "Underworld" (2003), "Underworld evolution" (2005) e "Underworld: la ribellione dei lycans" (2009), pieni di azione e di effatti speciali, narrano gli eventi della secolare guerra tra le due stirpi di immortali: i vampiri e i licantropi (o lycan), due razze accomunate da un unico capostipite. La vicenda ha l'afflato lirico che contraddistingue le grandi saghe e la caratterizzazione dei personaggi è assolutamente superlativa, quasi alla pari con quella di cicli come "Star wars" o "Il signore degli anelli". Davvero difficile sarebbe riunire tutto il materiale in una unica scheda ed allora ne dedicherò una a ciascun capitolo della saga, introducendo i romanzi pubblicati nella "pseudo-collana" Urania Horror, prima che nascesse la collana Epix.
I romanzi pubblicati da Urania sono delle fedeli novelization, ad opera di Greg Cox, delle prime due pellicole, cui va aggiunto il romanzo "Underworld, nemici di sangue", scritto sempre da Greg Cox, che, pur rispettando sommariamente la storia di "Underworld: la ribellione dei lycans", non ne è la novelization e quindi se ne discosta sensibilmente.
« Ultima modifica: 24 Luglio 2009, 16:22:05 di maxpullo » Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #163 data: 27 Luglio 2009, 15:02:15 »
Cita

Licantropi e vampiri, la guerra degli immortali: atto primo

Sono sincero: i primi minuti del film "Underworld", quando lo vidi al cinema per la prima volta, furono una delusione. La lunga scena della sparatoria nella metropolitana, pur se ricca di effetti speciali e azione, poteva benissimo esser presa da un qualsiasi poliziesco, senza necessità di coinvolgere immortali o guerre segrete che si protraggono per secoli, ma nel momento stesso in cui il gigantesco lycan di nome Raze iniziò la sua trasformazione in lupo, decisi di guardare il film con attenzione perchè si preannunciava avvincente.
Mi ricordo che uscii dal cinema convinto di aver visto un capolavoro, sebbene dispiaciuto perchè, dalle precedenti esperienze cinematografiche, ben sapevo che avrei dovuto attendere molto prima di poter vedere il seguito della storia.
Underworld, una storia in bilico tra presente e passato, racconta della guerra che da secoli infuria, ad insaputa degli umani, tra la razza dei vampiri e la razza dei licantropi, due genìe di immortali alla cui origine ci sarebbe una mutazione del sangue provocata da due virus trasmissibili attraverso il morso o trasfusione.
I virus delle due specie sembrerebbero incompatibili: nessun essere, infatti, è mai sopravvissuto alle due infezioni contemporaneamente e, anche nel caso del singolo virus, non vi è assoluta certezza della riuscita della mutazione di un umano e, così, anche un singolo morso, potrebbe rivelarsi fatale.
Quello che colpisce della storia narrata è non soltanto la sua ricchezza ed i frequenti colpi di scena, quanto piuttosto il fatto che essa sembra quasi dipanarsi da se: i personaggi protagonisti, dai vampiri Selene, Kraven e Viktor, sino all'umano Michael ed al lycan Lucian, sono così ben caratterizzati che la storia si costruisce quasi da sola, svelando un intreccio di trame, complotti, misteri e tradimenti che va ben al di là di quanto profilato inizialmente dal narratore.
La romantica infatuazione tra Selene e Michael, infatti, fa da sfondo alla vicenda della guerra in corso e i due protagonisti, mentre da un lato sembrano imprigionati in un ruolo che li vorrebbe fatalmente divisi e schierati in due fazioni opposte, dall'altro lottano per gli ideali in cui credono e, con la forza della loro passione, riusciranno non solo a svelare il terribile inganno che si cela dietro la guerra tra le due specie, ma anche a porvi termine, anche se il finale del film lascia intendere che la vicenda non può dirsi del tutto conclusa.
Tra le trovate più originali c'è quella che potremmo definire una "trasfusione di ricordi": attraverso il loro sangue, infatti, sia i vampri che i lycan sono in grado di assimilare i ricordi dell'individuo da cui lo hanno assorbito. I ripetuti flashback che compaiono nella mente di Michael dopo il morso di Lucian, ricordi della sua sfortunata vicenda d'amore, danno davvero un altro sapore alla vicenda e se da un lato rappresentano quasi un velo che si squarcia a poco a poco, sino a lasciare intravedere la verità, dall'altro lasciano intuire come il "sottomondo" nato dalla fantasia degli autori sia davvero troppo ricco e denso di avvenimenti per potersi esaurire in un unico capitolo.

      Come già detto, dal film è stata prodotta una abile novelization ad opera di Greg Cox che Urania ha pubblicato nel numero speciale horror numero 33 (1523bis).
La novelization, fedelissima alla pellicola, si legge come un vero e proprio romanzo e ne eredita per intero tutti i pregi di una azione serrata e di una trama ricchissima e piena di colpi di scena, rovesciamenti di fronte, tradimenti e alleanze.
L'unico difetto che, a mio modesto avviso, accumuna tanto il libro quanto il film è il fatto che l'origine delle due specie viene fatta, in più di una occasione, risalire ad una mutazione avvenuta in epoca medioevale a seguito di una epidemia di peste.
Anche concedendo alla fantasia fantascientifica degli autori l'eventualità di una simile evoluzione, essi sembrano, tuttavia, ignorare del tutto che il mito del vampiro ha origini assai più remote del medioevo e questo inficia almeno in parte il loro pur lodevole tentativo di razionalizzare il mito stesso.

Ma, al di là di questa considerazione, questa per me rimane una grande storia, una saga avvincente, ricca di personaggi che riescono a stupire e convincere e di situazioni che, come ho già avuto modo di dire, riescono a conciliare i sudori freddi dell'horror con l'azione propria dei film di avventura.
Non ci sono solo mostri che si trasformano ululando alla luna o creature demoniache che mutano il colore degli occhi e rifuggono la luce solare, ma ci sono soprattutto personaggi ricchi di emozioni e passioni, creature che, pur nella loro mutazione, conservano intatti i loro umani sentimenti e possono celare indicibili segreti di sofferenza e amore, il tutto condensato in una trama che non si può dimenticare.
Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Vedi il profilo utente

Membro del Club: La Tana del TrifideGran Maestro Alieno di III Classe

Responsabile Area DB

*

Responsabile area:
Libri
Visualizza collane curate
Offline  Post:4621 
1760 ₵rUM 



Papà mi dai libbo l'ulania?
  
Profilo E-Mail
Re:I libri di Maxpullo 2009
« Rispondi #164 data: 28 Luglio 2009, 12:59:09 »
Cita

E altri racconti: introduzione

Non so quanti ci hanno fatto caso, ma ci sono ben 38 urania accumunati da una particolarità nel titolo, e cioè la dicitura "e altri racconti".
Si tratta di tutte quelle antologie di racconti per le quali non esistono nè un filo conduttore, nè un tema specifico che colleghino tra loro le varie storie raccolte e per le quali, quindi, si scelse di assegnare il titolo in base al primo racconto in esse contenute, facendo seguire la dicitura di cui sopra.
Altra caratteristica di queste antologie è il fatto che, a differenza degli altri numeri della collana, in quasi tutte manca la trama nel retrocopertina, ma i singoli racconti sono presentati da qualche brevissima riga introduttiva nella loro prima pagina.
Dal numero 336, "I traditori e altri racconti", del 1964, fino al 441, "Sua Altezza Spaziale e altri racconti", del 1966, Urania pubblicò con cadenza quasi mensile almeno una antologia di questo tipo e la formula fu ripetuta un'unica altra volta nel 1977 per l'antologia "Quarto Reich e altri racconti", apparsa al numero 729 della collana. Non è escluso che in futuro la cosa possa ripetersi, ma per il momento qeste antologie rappresentano un sottoinsieme della collana abbastanza "sui generis" e ben individuato.
Sono stato a lungo indeciso se dedicare o no a queste antologie una scheda unica, ma, visto che alcune di esse rivestono una certa importanza "storica" per la mia collezione ho deciso di accumunarle in questo modo, che mi rende più agevole la loro presentazione, segnalandovi magari i racconti che ho trovato più interessanti.
« Ultima modifica: 29 Luglio 2009, 09:09:22 di maxpullo » Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 [11] 12 13 14 15 16 17 18 Page Top RispondiAbilita Notifica
Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: I libri di Maxpullo 2009 «prec succ»
Vai in:


Login con username, password e durata della sessione