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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: I libri di Maxpullo 2008 «prec succ»
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  Autore  Discussione: I libri di Maxpullo 2008  (letto 22467 volte)
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I libri di Maxpullo 2008
« data: 12 Giugno 2008, 13:42:51 »
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Salve a tutti gli amici UManiaci!
come già notato da qualcuno nel recente passato, posseggo, per vostra sfortuna, la spiccata tendenza ad agire come un "commentificio"... e cioè a produrre commenti sui libri letti in quantità industriale... all'inizio si poteva avere il dubbio che la mia "commentomania" derivasse dalla smania di arrivare a 10.000 punti UM ed acquistare l'evidenziatore del proprio nick... ma, allora, perchè dopo il lieto evento ho continuato imperterrito a scrivere commenti, recensioni ed, a volte, a fare pubblicità?

Io stesso non me lo so spiegare: forse è solo mania di protagonismo , forse è la voglia di condividere l'emozione (o la delusione) di una lettura, o forse semplicemente è la grande passione che mi lega da sempre alla collana Urania e mi fa desiderare non solo di collezionare i tomi, ma anche di censirli, catalogarli e raggrupparli idealmente in capolavori, libri buoni e vere ciofeche...

Quale che sia la "molla" che mi anima, le recenti letture dell'introvabile ed unico Urania 1398 di Bloch, di quel piccolo capolavoro mancato che è "Inferi on Net" di Roberto Genovesi (Urania 1400) e soprattutto delle prime avvincenti pagine de "L'equazione di Dio" di Robert J. Sawyer (Urania 1414), mi hanno spinto a guardarmi indietro ed a chiedermi: perchè limitarmi a mettere un commentino sul libro, quando qui ho la possibilità di avere una "rubrica" tutta mia?


Con questa domanda (ovviamente e megalomaniacamente retorica) dichiaro qui ufficialmente aperta la rubrica "I libri di Maxpullo".

In questo thread, nonostante gli impegni quotidiani, proverò quindi a recensire le mie letture passate, presenti e future, sperando di non annoiare (troppo) gli incauti che oseranno leggere le mie (spesso) deliranti recensioni.

La rubrica non sarà necessariamente a "senso unico": saranno sicuramente benvenuti i commenti altrui, ad integrazione e/o dissenso di quanto scriverò, ma l'idea iniziale di questo mio post non è quella di discutere di ogni singolo libro, quanto piuttosto quella di raccogliere in un unico punto tutte le mie esperienze di lettura. Non è necessario che tutti condividano le mie impressioni: non cerco consensi o critiche, ma cercherò ugualmente di proporre e promuovere i libri che più mi hanno colpito e di lasciare comunque traccia anche degli altri (le ciofeche e le mezze ciofeche), magari con un semplice post senza infamia e senza lode, così non si offende nessuno

A presto
Maxpullo
« Ultima modifica: 20 Marzo 2012, 21:41:11 di maxpullo » Loggato
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #1 data: 12 Giugno 2008, 13:58:32 »
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Come primo atto di questa "rubrica di letture" provo a fare un piccolo "programma di intenti".
La cosa più logica sarebbe quella di partire in ordine cronologico e dovrei quindi riprendere il commento di "Dentelungo e altri estranei" (il mio primo Urania!), ma vorrei, invece, procedere in modo differente e cioè partire dagli ultimi romanzi letti e dai "capolavori" che ho già elencato (solo con le copertine) in un mio recente post "Top ten... anzi top twenty... anzi...".
Nei prossimi post quindi seguirò una sorta di fantozziano "montaggio analogico" mescolando assieme letture del passato e letture più recenti, finchè, dopo aver esaurito la "memoria storica", inizierò ad inserire commenti alle "novità".
A presto
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #2 data: 12 Giugno 2008, 14:24:12 »
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Ottima idea, mi piace!
Il montaggio Fantozziano analogico è quello che ci vuole, verso il millesimo post necessiterai però di un indice ragionato e forse sarebbe una bella idea, più che un ordine cronologico tuo personale, un ordine numerico, magari uguale al numero del volume.Giusto per favorire le ricerche...

Se ti serve un taglio del nastro da parte delle autorità di UM, non hai che da portare una cassa di birra da 12 per il varo!Le forbici e la banda li ho io.

Buon lavoro Max!
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #3 data: 12 Giugno 2008, 14:55:47 »
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Bravissimo Max...
Ottima idea...
io purtroppo ho sempre avuto uno sviluppatissimo senso della sintesi, quindi non potrei fare dei commenti lunghi ed esaurienti...
è un difetto (o un pregio) che mi porto dietro dalla scuola, mai sprecare troppe parole quando ne bastano poche... In certi casi però è sicuramente meglio abbondare (cosa che ho capito a forza di 6- a tutte le scuole dalla media in su...), ma fa troppo parte di me...

Non posso che applaudire questa tua iniziativa che potrà anche guidarmi nella scelta dei libri, sperando che i tuoi giudizi ed i tuoi gusti personali non mi influenzino troppo!

BRAVO!

Andrea / Eremita
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #4 data: 13 Giugno 2008, 13:19:58 »
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Un libro pericoloso

Apro questa rubrica prendendo spunto dal libro che più di tutti ha influito sulla sua genesi: mi riferisco all'urania 1398 di Robert Bloch che è stato già oggetto di un mio recente post.
Si tratta di un libro molto pericoloso che provoca immediatamente dipendenza ed assuefazione: l'atmosfera dei racconti, la loro ambientazione, il loro taglio, la capacità dell'autore di evocare visioni mostruose anche senza dilungarsi in descrizioni, tutto contribuisce a "catturare" l'attenzione del lettore ed a mantenerlo inchiodato sulle pagine sino al termine della lettura.
Persino l'inquietante copertina contribuisce a creare la giusta atmosfera: era dai tempi del mitico Thole che Urania non pubblicava qualcosa di così terribile ed affascinante.
La inserisco qui assieme al commento inserito di getto dopo la lettura.

  E' difficile riuscire a leggere un libro di 420 pagine in poco più di un giorno, ma se il libro è questo allora le cose cambiano. E se l'autore è, tra gli "epigoni" di Lovecraft quello che meglio di tutti ha saputo seguire le orme del maestro e rinnovare i suoi clichè in modo assolutamente originale, allora non possiamo far altro che lasciarci trasportare in un mondo magico, un universo parallelo, dove regnano indisturbati Druidi, draghi e stregoni di ogni fatta. Dove malefici e maledizioni colpiscono gli incauti. Dove esistono pozzi e cave senza fondo e dove è possibile sbirciare con occhio privilegiato dentro alcuni episodi particolarmente curiosi della storia romana come il regno di Caligola.
Se poi scopriamo che tutti i racconti sono datati tra gli anni '40 e '50, allora arriviamo anche a capire cosa è il vero genio, quello che crea capolavori immutabili nei secoli.
Una raccolta di racconti straordinari da leggere e conservare accanto ai libri del grande maestro di Providence.

Unica pecca del libro è la sua "apparente" rarità: il libro sembra, infatti, molto più difficile da reperire rispetto agli altri urania dello stesso periodo e raggiunge nelle aste on line prezzi incredibili per un numero tanto "recente" (dai 15€ ai 30€), paragonabile solo a quello dei volumi della fascia 2-100 della collana. E' probabile che la copertina, il nome di Robert Bloch o il fatto che la Mondadori lo abbia pubblicato come speciale per Hallowen abbiano attirato in edicola più lettori di quanto non abbiano fatto altri titoli, portando il volume ad esaurire le copie disponibili più in fretta che in altre occasioni.
E' possibile che in futuro questo libro raggiunga le quotazioni attuali del mitico 323bis? Non è dato saperlo, ma indipendentemente da quotazioni e rivalutazioni è un libro che non può assolutamente mancare nella libreria, non solo di chi aspira al titolo di "Guru", ma anche in quella di chi è semplicemente un appassionato lettore di fantascienza/horror.
« Ultima modifica: 13 Giugno 2008, 13:22:33 di maxpullo » Loggato
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #5 data: 15 Giugno 2008, 18:14:42 »
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Il primo capolavoro non si scorda mai

Ancora ricordo il giorno in cui tra gli scaffali della libreria a casa di mia nonna trovai un consistente giacimento di urania "diversi" da quelli del mio papà... c'erano molti dei titoli più belli che abbia mai letto: "Strisciava sulla Sabbia", "Loro i Terrestri", "Gli uomini nei muri", "Hanno distrutto la terra", "Neanche gli dei", "I tesori di Tschai" e tanti altri... ma tra tutti questi il primo che da subito mi colpì, per la stupenda copertina e per il titolo evocativo fu "La porta sull'estate", urania n.494.

  Il mio sintetico commento lasciato nell'apposita sezione rende benissimo il mio stato d'animo di fronte a questo fantastico libro che tanto ha contribuito a formare il mio carattere UManiaco: "per me è il più bel libro di urania in assoluto: potrei cedere il 323bis o il numero 1, ma da "La porta sull'estate" non potrei mai separarmi..."
Ancora adesso non riesco a trovare parole più adatte per descrivere le sensazioni uniche che mi vengono trasmesse da questa fantastica favola di viaggi nel tempo, di buoni sentimenti e di trovate assolutamente geniali come quel vago accenno ad un certo "Leonard Vincent", disperso in un passato troppo remoto per le sue conoscenze e costretto a vivere in un tempo che non è il suo... e nè riesco a completare mai la lettura senza avere sugli occhi un velo di lacrime di commozione per il bellissimo e tenero finale.

A mio avviso, la trovata del maestro, ciò che davvero rende piacevole questo libro, è quella di utilizzare il tema dei viaggi del tempo non già come perno della vicenda, ma semplicemente come argomento di "sfondo", addirittura appena accennato, ad una storia già di per se avvincente e convincente per la caratterizzazione e l'umanità dei protagonisti.
Sarà la storia commovente, sarà la stupenda copertina di Thole, sarà l'umorismo con cui il grande Heinlein ti conduce per mano attimo per attimo attraverso tutte le vicende, anche le più drammatiche, sarà l'innata simpatia ed affetto che da sempre provo per i gatti, non lo so, ma so soltanto che quando mi chiedono qual è il romanzo di fantascienza che preferisco, non ho mai il benchè minimo dubbio: di capolavori ne ho letti tanti, ma non posso dimenticare quello che mi ha dato l'imprinting...
Un libro unico, insomma, che, nonstante gli anni che passano, conserva sempre intatto il suo fascino e, riesce come pochi altri, a trasmettere valori e sentimenti immutabili.
Un libro da leggere e conservare.
« Ultima modifica: 16 Giugno 2008, 13:14:16 di maxpullo » Loggato
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #6 data: 16 Giugno 2008, 12:05:23 »
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Concordo pienamente con Maxpullo per la Porta sull'estate.

Il mio record personale di lettura rapida l'ho stabilito proprio con quel romanzo. Cominciai a leggerlo verso le 10:00 di sera e non riuscii ad addormentarmi se non dopo averlo finito.

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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #7 data: 16 Giugno 2008, 13:13:03 »
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Deja Vu

Il mio "primo" contatto con l'urania 495, "L'ospite del Senatore Horton" di Clifford Donald Simak, fu sconcertante. Appena lo vidi nella vasta libreria uranica di alcuni nostri amici di famiglia, ebbi la sensazione di averlo già avuto tra le mani: avevo un vago ricordo di averlo visto tra gli urania della casa al mare, assieme ad "Operazione antimostro", "Messaggio da Cassiopea" e "L'uomo che vieniva dal futuro", ma quando andai a controllare lì non c'era. Pensai al furto, o semplicemente ad un prestito non restituito: ma quale che fosse la spiegazione mi prese una specie di febbre perchè DOVEVO avere quel libro a tutti i costi. All'epoca ero poco più che un bambino, avrò avuto circa 8 anni ed ancora non avevo contratto la forma definitiva del morbo del collezionista, ma, al pensiero di un libro mancante per incuria già stavo male. Fortunatamente qualche anno dopo trovai su una bancarella l'edizione "classici urania" ed ancora più fortunatamente, i nostri amici accettarono lo scambio tra i due libri... da allora ho l'abitudine di scrivere nel retro della copertina il mio nome e la provenienza del libro, per evitare che altre pecorelle si smarriscano.
Come di consueto riporto la copertina ed il commento già scritto nella scheda del libro.

  Bello, intenso, misterioso e commovente.
E' stato uno dei miei primi urania: letto e riletto dai giorni della gioventù sino ad oggi ed ogni volta è come la prima volta. La caratterizzazione dei "3" protagonisti, l'atmosfera cupa e di mistero che caratterizza i loro primi "risvegli" e soprattutto la toccante descrizione del loro primo incontro, fanno diquesto romanzo una storia che ben difficilmente si può dimenticare.
Ad aggiungere pregio a questa edizione c'è poi quella che, a mio avviso, è, in assoluto, la copertina più bella della serie Urania. Le tinte, le sfumature, l'espressione della ragazza, la trasformazione in corso davanti ai suoi occhi atterriti, ne fanno il più grande capolavoro di Karel Thole che, non a caso, ho scelto come immagine del mio profilo.
Consigliato a tutti

Dopo la porta sull'estate questo è l'urania a cui tengo di più, un po' per la storia che c'è dietro il suo "recupero", un po' per la trama fantastica di "favola a lieto fine" alla Simak, un po' per l'argomento "lupo mannaro", un po' per le sensazioni che ancora oggi mi vengono trasmesse da questa fantastica copertina: ogni volta che la guardo riesco infatti ad andare indietro nel tempo sino a ricordare i giorni di bambino in cui, frugando nelle varie librerie, mi capitavano tra le mani "tesori" inestimabili e destinati a lasciare la loro immagine impressa per sempre nei miei ricordi.
Da leggere e conservare
« Ultima modifica: 16 Giugno 2008, 13:17:37 di maxpullo » Loggato
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #8 data: 16 Giugno 2008, 15:38:56 »
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Ottima iniziativa!

Questo topic sarà pieno di notizie utili e commenti per chi ha ancora circa 1200 urania da leggere!

Grazie in anticipo

Claudio
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #9 data: 16 Giugno 2008, 15:44:10 »
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Caro Max, plaudo intensamente questa tua iniziativa, mi piace molto.
Il mio record di lettura ( giovanile) è per PIANETA DIFFICILE e NEANCHE GLI DEI mentre recentemente per le saghe della Elizabeth Moon
buon lavoro
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #10 data: 16 Giugno 2008, 16:23:17 »
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Citazione da: Kolok il 16 Giugno 2008, 15:38:56


per chi ha ancora circa 1200 urania da leggere!

Claudio


Coraggio, hai tutta la vita davanti a te, ma ricordati che con 1 libro alla settimana ti ci vorranno 23 anni ed 1 mese per metterti alla pari (calcolo della lettura tenuto conto che vengono pubblicati altri libri che leggerai nel periodo della loro uscita, e non sapendo se collezioni solo Urania o anche altra fantascienza).
Coraggio, certamente ti avranno trattenuto alla partenza, ma Valentino insegna che anche partendo molto in ritardo arriva sul podio.
w.
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Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'.
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #11 data: 16 Giugno 2008, 20:35:47 »
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Quando l'HORROR mette PAURA...

L'horror è da sempre considerato un genere "minore" e, osservando la mediocre produzione cinematografica e letteraria basata su sanguinacci e storie raffazzonate, difficilmente si può dissentire. Bisogna, tuttavia, fare le dovute eccezioni perchè ci sono "maestri" (come ad esempio Lovecraft, Bloch, Stephen King) che riescono a toccare le corde più sensibili del nostro animo ed a produrre racconti da incubo che appaiono tanto più spaventosi quanto più si pensa che, in fondo, di soprannaturale c'è davvero molto poco e che il confine sottilissimo tra il romanzo e la realtà può essere varcato davvero in pochi istanti.
E' questo il caso di "Psychlone" di Greg Bear, Urania 879 e di "Phantoms!" di Dean R. Koontz, Urania 1006.
Sono stato a lungo indeciso su quale dei due romanzi mettere per primo, ma non sono riuscito a fare una scelta, quindi... li presento assieme (in ordine di pubblicazione) così come li ho commentati e lascio a voi decidere quale sia il più spaventoso!


Ciò che spaventa di più di questo inaudito romanzo non è il "mostro", lo psychlone, e nemmeno le sue spettrali apparizioni, la vera paura scaturisce dal rendersi improvvisamente contro che quello che si legge potrebbe anche essere una storia vera. Difficile dimenticare un libro così
Non fate l'errore di giudicare questo libro sulla base del mediocre film che ne è derivato... è un capolavoro assoluto che non solo lascia con il fiato sospeso per l'atmosfera da horror che ne accompagna tutta la trama, ma riesce anche a proporre una originalissima e plausibilissima teoria sull'antico nemico.
Da leggere, rileggere e collezionare

Il libro di Bear sfrutta il tema del soprannaturale e degli spettri per arrivare a delle conclusioni allucinanti, in cui ci rendiamo conto che anche i fantasmi più tremendi che riusciamo ad evocare ed immaginare sono nulla di fronte all'orrore di quello che può commettere l'uomo verso se stesso e verso la natura.
Nel libro di Koontz, invece, veniamo catapultati nell'incubo di una cittadina fantasma in cui nulla sembra essere reale e dove un manipolo di sfortunati protagonisti farà la conoscenza con il più antico nemico che l'umanità abbia mai avuto, qui nella sua "incarnazione" più reale e tangibile, ma non per questo meno orribile e pericoloso.
Sono due libri bellissimi, che, senza eccedere in efferratezze varie, riescono a dare veri brividi di paura ed emozioni che solo i capolavori possono dare.
Consigliati anche ai non amanti del genere horror.



« Ultima modifica: 16 Giugno 2008, 22:39:45 di maxpullo » Loggato
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #12 data: 16 Giugno 2008, 22:48:12 »
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PS
Ringrazio tutti quelli che stanno apprezzando la mia "grafomania" ... tra una decina di recensioni forse ci ripenserete, ma intanto mi fa piacere che abbiate gradito!
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #13 data: 17 Giugno 2008, 13:46:31 »
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Due viaggi... all'Inferno

Due numeri, due storie, due diverse interpretazioni dell'universo infernale. Mi riferisco a "Operazione Caos" di Poul Anderson, Urania 1010 e "Inferi on Net" di Roberto Genovesi, Urania 1400.
Il libro di Anderson è un autentico capolavoro che ci catapulta in un universo parallelo popolato da Licantropi, Streghe e Demoni ed in cui stregonerie ed incantesimi sono all'ordine del giorno, mentre il libro di Genovesi ci proietta in un futuro forse non troppo lontano in cui realtà materiale e realtà virtuale tendono a confondersi. In entrambe le storie i protagonisti si troveranno a fronteggiare una concreta minaccia proveniente direttamente dagli inferi e, con le armi proprie del loro universo (incantesimi e magie nel primo, antivirus e tecniche hacker nel secondo), dovranno sfidare forze malvage oltre ogni immaginazione.
Ma il parallelo tra i due libri si esaurisce qui: mentre Anderson ci presenta un libro divertente, commovente ed emozionante come pochi, il buon Genovesi si rifà direttamente alla tradizione horror dell'esorcista e, se non fosse stato che per le ultimissime pagine, avrebbe prodotto un vero capolavoro del fanta horror.
Riporto qui i miei commenti inseriti in precendenza per i due romanzi.

Se avete voglia di trascorrere delle ore liete, di divertirvi e di rimanere piacevolmente sorpresi da come un romanzo tanto lungo possa esser letto in così breve tempo allora fatevi prendere per mano da un maestro della fantascienza e guidare in questo universo parallelo dove tutto è possibile.
Consigliato a tutti
  Quando un romanzo nasce da una ottima idea, quando lo scrittore ci mette tutta la passione di anni di letture e quando la storia è scritta in modo magistrale, allora le premesse per il capolavoro ci sono tutte, ma purtroppo basta davvero poco per rovinare tutto e qui la frittata si fa proprio nelle ultime venti pagine...
Avvincente come pochi altri, questo libro, sin dalle prime pagine mi ha fatto gridare quasi al "miracolo" perchè è riuscito a farmi rivivere le stesse emozioni tanto di IT (Stephen King), quanto di Operazione Caos (Poul Anderson) e dell'esorcista. La caratterizzazione dei personaggi, l'ambientazione, la tecnica oserei dire "cinematografica" sono le caratteristiche salienti di questo libro che mantiene le premesse quasi sino alla fine.
Nel finale, purtroppo, l'atmosfera si perde del tutto e, dopo una attesa febbrile ed una preparazione perfetta, l'ingresso nel mondo infernale, l'entrata in scena dei demoni e le fasi dello scontro sono davvero deludenti.
Un capolavoro mancato

La forza di Operazione Caos sta proprio nella capacità di non prendersi mai sul serio e di riuscire a fare ironia sullo stesso inferno: i protagonisti poi sono si creature soprannaturali (Steven è un licantropo e Virginia una strega), ma, di fronte alle forze in gioco diventano di colpo molto "umani" ed è proprio la loro umanità, il sentimento che li unisce ed i valori che li animano che ce li fanno apprezzare e che ci fanno essere al loro fianco assieme a tutti i loro alleati nella battaglia finale che dovranno combattere.
Di contro Inferi On Net è un romanzo "serio" in cui non c'è posto per l'ironia e che ci presenta un mondo in cui i valori dell'umanità sembrano perduti sotto cataste di silicio e nei meandri di un mondo virtuale in cui è sin troppo facile entrare; il protagonista, Padre Elifas Mandai dell'ordine degli esorcisti, pur essendo un uomo vero e pur vivendo nel ricordo del suo maestro, ci appare da subito molto meno umano e la sua battaglia, ancorchè nobile, ancorchè combattuta con mezzi inusuali e originalissimi, non mi ha appassionato e convinto davvero sino in fondo.
Due libri sicuramente da leggere e conservare, ma se volete vivere un vero capolavoro vi consiglio senza ombra di dubbio Operazione Caos.
« Ultima modifica: 17 Giugno 2008, 18:23:54 di maxpullo » Loggato
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Re:I Libri di Maxpullo
« Rispondi #14 data: 17 Giugno 2008, 18:05:57 »
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Caro MaxPullo,
non posso descrivere quanto sia da me apprezzata questa tua iniziativa.
Sono un lettore lento, e appunto per questa mia (triste??) caratteristica devo scegliere bene le mie letture.
La tua rubrica sarà di molto aiuto alla mie prossome scelte...potrei iniziare con Operazione Caos

grazie ancora
Gasp
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