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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: Spocchia Paratemporale «prec succ»
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  Autore  Discussione: Spocchia Paratemporale  (letto 869 volte)
Darkyo

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L'uomo è condannato a essere libero.
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Spocchia Paratemporale
« data: 26 Settembre 2006, 23:44:53 »
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Ieri mattina ho terminato finalmente di leggere "I segreti del Paratempo", una lettura che mi ha portato via più tempo di quanto potessi immaginare... certo, ero impegnato con l'Università e le altre cose della mia "vita reale", tuttavia il motivo principale di tale lentezza è stata una inevitabile e irreversibile antipatia viscerale per la Polizia Paratemporale!
Leggendo infatti le avventure dei due protagonisti del ciclo, pian piano si è generato in me questo sentimento estremo che più volte mi ha spinto a rigettare o a dimenticare le frasi o addirittura pagine intere di quello che avevo appena letto.
Come mai?, vi chiederete.

Prima di rispondere, vi avverto che potrei anche svelare parte delle trame dei racconti di cui si parla. Badate bene, UMino avvisato...  :)


Il mio problema con la Paratempolizia è l'arroganza!
Dunque, abbiamo un corpo di polizia fondato sul principio "Difendere il segreto del paratempo" sottotitolato, come ogni polizia che si rispetti, dalla frase: "Ad ogni costo e con ogni mezzo".
Ed ecco che si riesce a capire il vero spirito che guida i nostri eroi.

Difendere il segreto del paratempo si traduce in:

1) servirsi della schiavitù in quei para-universi in cui essa è accettata e coltivata come cosa naturale;

2) creare mitologie e religioni artificiose per spillare danaro ai poveri fedeli primitivi terrorizzati dai miracoli futuristici;

3) sfruttare le risorse economiche dei mondi paralleli, abitati e non, (magari utilizzando la forza lavoro dei fantastici para-schiavi di cui al n°1): abbiamo distrutto un pianeta, possiamo distruggerne altri... dopotutto sono infiniti!;

4) eliminare la possibilità che anche altri para-mondi possano scoprire il segreto del paratempo: e con scoprire non intendo "carpire per sbaglio", ma anche arrivarci con le proprie forze!

Questo ultimo punto è forse il più interessante. Si tratta di una scelta forzata: perché una forza di polizia possa funzionare è necessario uno status quo da preservare, e come si può immaginare di preservare un multiverso se infiniti individui possono spostarsi su e giù per il paratempo sconvolgendo l'ordine naturale delle cose?
Questo a me, però, non va giù.
Le rocambolesche vicissitudini dei personaggi di Beam Piper ruotano attorno al mantenimento del segreto del paratempo.
MA...
Perché proprio loro?
Chi li ha eletti tutori del multiverso?
Il fatto di essere gli unici a conoscere il viaggio attraverso il paratempo non li rende "eticamente" migliori o superiori agli altri, soprattuto non li rende in grado di poter decidere di eliminare ogni possibilità che altri possano scoprire il paratempo.
Si tratta di un "monopolio tecnologico" e non morale, ecco perché la concorrenza va eliminata!
Quando si limitano ad osservare la para-storia ("Lord Kalvan d'Altroquando") nulla quaestio; ma quando nei racconti brevi si spingono ad un intervento diretto e concreto a tutela del monopolio che detengono, il dubbio è lecito...
E' "etico"?
Nella cosmologia degli universi paralleli c'è spazio per una para-etica, una para-morale che vieti al para-Uomo superiore di approfittarsi degli altri para-Uomini inferiori, oppure tutto è lecito dato che il paratempo è prerogativa di una sola razza umana (quella tecnologicamente più avanazata) ed è lei sola a detenere il potere?

Che i racconti di Beam Piper siano ricchi di ironia nei confronti della società moderna, credo possa essere condiviso unanimamente. Ma è possibile secondo voi leggere in tali racconti questa visione più che ironica e dissacrante del potere?

Vorrei ricordare a tal proposito che l'Umanità detentrice del segreto del paratempo non è la "nostra". Noi siamo solo nel Quarto para-gruppo di mondi alternativi... ben lontani da quello che "sembra" - e soltanto "sembra" - essere il migliore dei mondi possibili...
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Re:Spocchia Paratemporale
« Rispondi #1 data: 27 Settembre 2006, 10:07:40 »
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il tuo discorso non fa una piega, anche nella nostra piccola realtà quotidiana ci sono molti aspetti simili, è un discorso molto attuale.

chi ha il diritto di autoproclamarsi "difensore della morale" precludendo così la libertà altrui di decidere con la propria testa?

nel romanzo non è a caso che si parli di "Polizia", perché normalmente la libertà dell'individuo di decidere su questioni etiche e morali che lo riguardano personalmente è spesso cancellata dai governi che fanno leggi e le disfano a loro piacimento senza preoccuparsi di intromettersi nella vita privata delle persone. E chi è che comanda e dirige un corpo di Polizia? Il Governo naturalmente, magari non direttamente ma è cosi che vanno le cose.

quindi io non ne farei tanto una colpa di quei due poliziotti zelanti, probabilmente bisognerebbe risalire a chi c'è veramente dietro a tutto questo.

se fosse un problema di "sicurezza", cioè impedire che si possa anche accidentalmente far del male agli altri, allora lo capirei, ma da quel che racconti è evidente che di "salvar vite e pianeti" non gliene frega assolutamente niente, dunque si può escludere che il motivo sia la "sicurezza".

;D ;D ;D
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E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: "Noi ricordiamo".
(Ray Bradbury, gli Uomini-Libro in Fahrenheit 451)
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Re:Spocchia Paratemporale
« Rispondi #2 data: 27 Settembre 2006, 11:26:47 »
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Citazione:
1) servirsi della schiavitù in quei para-universi in cui essa è accettata e coltivata come cosa naturale;

2) creare mitologie e religioni artificiose per spillare danaro ai poveri fedeli primitivi terrorizzati dai miracoli futuristici;

3) sfruttare le risorse economiche dei mondi paralleli, abitati e non, (magari utilizzando la forza lavoro dei fantastici para-schiavi di cui al n°1): abbiamo distrutto un pianeta, possiamo distruggerne altri... dopotutto sono infiniti!;

4) eliminare la possibilità che anche altri para-mondi possano scoprire il segreto del paratempo: e con scoprire non intendo "carpire per sbaglio", ma anche arrivarci con le proprie forze!



Altro che Paratempo....Qui ci sono dei parac*li ;D ;D ;D
Mi sembra in ogni caso un tratto comune all' uomo contemporaneo: l' ipocrisia nel difendere alcune conoscenze "superiori", lo sfruttamento (ormai non più in termini di schiavitù, ma di servitù) dei popoli meno "progrediti"...Il punto 2 preferisco non commentarlo per non attirare tante futili ire, ma mi sembra che anch' esso trovi belle conferme oggigiorno no?
Non ho letto il libro in questione, però mi pare interessante: se riesce a far sorgere questioni, dubbi e problematiche inerenti al nostro mondo, parlando di civiltà e "uomini" fantastici, senz' altro val la pena di scoprirlo...
Grazie Darkyo!

Il vostro Para.(*ulo)-temporale Fucktotum
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Re:Spocchia Paratemporale
« Rispondi #3 data: 06 Ottobre 2006, 00:02:23 »
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Sono sostanzialmente d'accordo con l'esposizone di Darkyo, che però a giudicare dalla sua analisi, è riuscito a leggere attentamente tutto il libro.

Ad esclusione del primo racconto, che è carino (e che ricordo vagamente di aver letto più di vent'anni fa), ma che però è stato scritto dall'autore prima degli altri ed è slegato dai successivi... il resto lo ho trovato insopportabilmente noioso (per non usare termini fantozziani) e pesantemente didascalico per come è stato scritto. Giunto a circa metà del terzo racconto ho fatto una cosa che personalmente mi scoccia... ho scorso le pagine restanti saltando rapidamente la narrazione e leggendo solo i finali. Così ho finito tutto in un unico viaggio in treno di 25Km e sono passato ad altro.

Probabilmente quello che mi causato tale stato è che mi lasciano indifferenti i mondi/società/civiltà più o meno terrestri inventate di sana pianta, piene di "interessanti" particolari e dettagli che però in realtà sono tutto frutto di una logica senza spiegazione, che va presa come dogma interno alla narrazione.
Ovvero, per fare un esempio volutamente incomprensibile, di pagine e pagine in cui il protagonista grallico dell'organizzazione rizuzu affronta i temibili kiracci grazie al raggio uberzo... tutti particolari spiegati grazie ad altre pagine e pagine e così via....  
  
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Adesso sotto la lampada: Spin (Robert Charles Wilson- vers. inglese); Miliardi di tappeti di capelli (Andreas Eschbach); I biplani di D'Annunzio (Luca Masali - Urania 1296)
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