Anche se ancora non ho finito di leggerlo voglio aprire il dibattito su questo Heinlein.

Ne ho letto abbastanza comunque per capire che qui c'è poca scienza, molta economia, molta politica e molto costume.
Insomma si tratta del sogno di un utopista del 1939, se non fosse uno dei suoi primi libri si potrebbe pensare ad un testamento spirituale invece  è la base sulla quale ha costruito tutto il resto delle sue opere, idee che fanno capolino qua e là nei suoi romanzi mai esplicite, sempre in sottofondo.
Io capisco poco di politica e meno ancora di economia per cui non dò giudizi in merito, lasciando ad altri di noi l'onere, ma credo che questo testo sia, se non fondamentale, come minimo interessante per capire uno scrittore che è stato incasellato in una certa posizione una volta per tutte, senza considerare che se uno scrittore è un Maestro lo è a prescindere.
Certo, uno che sa di questi argomenti troverà sicuramente errori o ingenuità nelle ipotesi di RAH ma pensiamo a quando è stato scritto! Nel romanzo stesso si fa costantemente un paragone tra il 1939 e il tempo nel quale si svolge la vicenda;
ricordiamoci che Heinlein scrive a ridosso della seconda guerra mondiale e sicuramente ha elaborato idee formatesi negli anni precedenti. Naturalmente lui parla della situazione Statunitense
di quel periodo ed affronta anche temi che ora ci sembrano usuali come le religioni, il ruolo delle donne, l'educazione dei figli e il matrimonio ma che nel 1939 se avesse pubblicato il romanzo avrebbero suscitato aspri commenti e critiche e che sicuramente non avrebbero avuto posto in un romazo di fantascienza. .Non avendo finito di leggere il libro posso tranquillamente fare una domanda che forse ha già una risposta: perchè non è stato pubblicato a suo tempo?

Dory