Il Signor Giulio
(Dedicato a una Mamma)

Quando avevo otto anni abitavo a Cremona, dove ero nato, e frequentavo i "Giardinetti", ovvero i giardini pubblici di piazza Roma, ben attrezzati per i giochi di bimbi: trenino, pista per le biglie, montagnette, grotte, tutto quello che poteva servire per scatenare la fantasia di quell'età.
Quanti ricordi...
Uno in particolare, mai dimenticato, una persona. Non so come si chiamasse e forse non l'ho mai saputo. Diciamo dunque "il Signor Giulio". Arrivava ad una cert'ora del pomeriggio e si sedeva su una panchina, sempre la stessa, e lì raccontava...

- Risaliamo?
- No! Al contrario! Discendiamo!
- Per Dio! Gettate zavorra!
- Ecco vuotato l'ultimo sacco!
- Il pallone si risolleva?
- No!
- Sento uno sciacquio... un rumore di ondate!
- Il mare è sotto la navicella!
- Non deve essere a più di cinquecento piedi!

Un gruppo di ragazzini ascoltava rapito, finché il Signor Giulio non si fermava, magari maliziosamente ad un punto importante, dandoci appuntamento per una puntata successiva.
Il racconto de "L'isola misteriosa" era il rito quotidiano di quel tempo, ma la perdita di qualche puntata o il piacere di un ripasso erano troppo importanti; chiesi alla Mamma di comperarmi il libro e Lei mi accontentò con una stupenda edizione di Chiantore (Torino, 1948). Gli anni che sono passati sono stati ingiusti con quel libro, ma fortunatamente gli Amici maturati nel frattempo mi hanno consentito di restituirlo all'antico splendore: Victory con un mirabile lavoro di restauro, IoRobot e Bibliotecario con una preziosa scansione per una splendida sovracoperta.
Se volete vederlo, è nel DB di UM; la dedica di Mamma no, ma Ve la propongo qui.
Un abbraccio
GianLucky

    

Citazione da: Lucky il 28 Settembre 2014, 21:43:03

Il Signor Giulio (Dedicato a una Mamma) Quando avevo otto anni abitavo a Cremona, dove ero nato, e frequentavo i "Giardinetti", ovvero i giardini pubblici di piazza Roma, ben attrezzati per i giochi di bimbi: trenino, pista per le biglie, montagnette, grotte, tutto quello che poteva servire per scatenare la fantasia di quell'età. Quanti ricordi... Uno in particolare, mai dimenticato, una persona. Non so come si chiamasse e forse non l'ho mai saputo. Diciamo dunque "il Signor Giulio". Arrivava ad una cert'ora del pomeriggio e si sedeva su una panchina, sempre la stessa, e lì raccontava... - Risaliamo? - No! Al contrario! Discendiamo! - Per Dio! Gettate zavorra! - Ecco vuotato l'ultimo sacco! - Il pallone si risolleva? - No! - Sento uno sciacquìo... un rumore di ondate! - Il mare è sotto la navicella! - Non deve essere a più di cinquecento piedi! Un gruppo di ragazzini ascoltava rapito, finché il Signor Giulio non si fermava, magari maliziosamente ad un punto importante, dandoci appuntamento per una puntata successiva. Il racconto dell'"Isola misteriosa" era il rito quotidiano di quel tempo, ma la perdita di qualche puntata o il piacere di un ripasso erano troppo importanti; chiesi alla Mamma di comperarmi il libro e Lei mi accontentò con una stupenda edizione di Chiantore (Torino, 1948). Gli anni che sono passati sono stati ingiusti con quel libro, ma fortunatamente gli Amici maturati nel frattempo mi hanno consentito di restituirlo all'antico splendore: Victory con un mirabile lavoro di restauro, IoRobot e Bibliotecario con una preziosa scansione per una splendida sovracoperta. Se volete vederlo, è nel DB di UM; la dedica di Mamma no, ma Ve la propongo qui. Un abbraccio GianLucky

Emozioni e Vita Vera... spesso più fantastiche di qualsiasi libro...

Poesia pura!

Grazie di cuore.

Citazione da: Lucky il 28 Settembre 2014, 21:43:03

Il Signor Giulio (Dedicato a una Mamma) Quando avevo otto anni abitavo a Cremona, dove ero nato, e frequentavo i "Giardinetti", ovvero i giardini pubblici di piazza Roma, ben attrezzati per i giochi di bimbi: trenino, pista per le biglie, montagnette, grotte, tutto quello che poteva servire per scatenare la fantasia di quell'età. Quanti ricordi... Uno in particolare, mai dimenticato, una persona. Non so come si chiamasse e forse non l'ho mai saputo. Diciamo dunque "il Signor Giulio". Arrivava ad una cert'ora del pomeriggio e si sedeva su una panchina, sempre la stessa, e lì raccontava... - Risaliamo? - No! Al contrario! Discendiamo! - Per Dio! Gettate zavorra! - Ecco vuotato l'ultimo sacco! - Il pallone si risolleva? - No! - Sento uno sciacquìo... un rumore di ondate! - Il mare è sotto la navicella! - Non deve essere a più di cinquecento piedi! Un gruppo di ragazzini ascoltava rapito, finché il Signor Giulio non si fermava, magari maliziosamente ad un punto importante, dandoci appuntamento per una puntata successiva. Il racconto dell'"Isola misteriosa" era il rito quotidiano di quel tempo, ma la perdita di qualche puntata o il piacere di un ripasso erano troppo importanti; chiesi alla Mamma di comperarmi il libro e Lei mi accontentò con una stupenda edizione di Chiantore (Torino, 1948). Gli anni che sono passati sono stati ingiusti con quel libro, ma fortunatamente gli Amici maturati nel frattempo mi hanno consentito di restituirlo all'antico splendore: Victory con un mirabile lavoro di restauro, IoRobot e Bibliotecario con una preziosa scansione per una splendida sovracoperta. Se volete vederlo, è nel DB di UM; la dedica di Mamma no, ma Ve la propongo qui. Un abbraccio GianLucky

Caro Gianfranco,
l'amore e la grazia che trasudano a piene mani da questo breve post rendono pienamente giustizia alla tua Persona e, al contempo, mi rendono particolarmente orgoglioso di aver fatto la tua conoscenza.
Lunga vita al nostro Lucky.

Con affetto      

Max

Bellissima storia Lucky     
vecchio47   

Che dirti oltre che gli anni passano e alcune cose non possono più ripetersi? Ormai siamo nel tempo dei struggenti ricordi. Grazie per averlo diviso con noi. A me l' isola misteriosa  fu regalata dal nonno materno che mi istillo l' amore per la fantascienza e per il collezionismo. A presto Lucky è sempre un piacere sia vederti che leggerti. Ci vediamo a Lucca?
Vin

Caro Franco, l'ho sempre detto che sei il migliore ... non per nulla sei il n.1 della classifica.
Un abbraccio
Roberto

E bravo il nostro "Uomo Fortunato"
Bei ricordi .
w.

Sono commosso!

Grazie Lucky