Sono anni che tento inutilmente di rintracciare un libro di cui non ricordo il titolo. Non sono riuscito a trovarlo nella mia miserissima collezione URANIA.
Lo avrò avuto in prestito? mah!
Eppure sono convinto che fosse un URANIA.
Per me è importante identificarlo perché mi capita spesso, nelle mie conferenza di fotografia, di citare la sostanza del suo contenuto.
Spero che qualcuno sia tanto gentile e competente da potermi aiutare.

Il romanzo è ambientato in un futuro in cui è sistematico l'impiego di proiettori mentali che alterano la percezione visiva della realtà in tutte le persone che si trovano nel raggio d'azione.
In questo modo le amministrazioni comunali non hanno più bisogno di tenere effettivamente pulita la città: un proiettore mentale mostra ai cittadini l'illusione di marciapiedi e strade con una manutenzione perfetta, viali alberati ecc... I proiettori mentali personali vengono indossati e dunque generano un'immagine giovane ed attraente secondo le necessità di ciascuno, proiettando nel cervello delle persone con cui si interagisce, un bel volto gradevole, con una acconciatura e occhi come meglio si desidera. Trionfa dunque la realtà visiva che si desidera mostrare di sè o di tutto ciò che si ha intorno. basta acquistare ed impiegare queste apparecchiature.
Tuttavia ci sono pochissime persone dotate ancora della capacità di saper vedere. Il protagonista è appunto uno di questi e all'inizio del romanzo, quando gli viene svelata la sua capacità e ne prende coscienza, si affaccia alla finestra e sta male per quello che vede.

Mi aiuti a trovare che romanzo è ? :-)

Il protagonista si innamora all'inizio del romanzo di una ragazza che non usa immagine virtuale, non indossa infatti il proiettore mentale e lui la vede "come è".