Difficile ricordare precisamente quanti anni avevo, però di sicuro mi ricordo di aver letto "Le meraviglie del possibile" alle elementari come lettura facoltativa.
La maestra aveva un armadietto con una trentina di libri e aveva chiesto ad ognuno di prenderne almeno uno e fare un temino.
Mi ricordo di aver scelto "La scoperta di Troia" di Schliemann (da grande appassionato di storia e archeologia fin da piccolissimo), "Il diario di Anna Frank" e per l'appunto "Le meraviglie del possibile".
Poi tante letture, ma la molla che ha fatto scattare l'amore per la fantascienza è stato un regalo di compleanno dei dodici anni, un amico mi regalò tutti e tre i volumi di Asimov della trilogia della "Fondazione", l'edizione tascabile con la banda argentata.
Da li', moltissime letture in biblioteca (ho consumato almeno 2-3 tessere in tempo record negli anni delle medie) e ora felice possessore di un po' più di 2000 volumi tra casa mia e quella di mia madre...

saluti
mish

I primi ricordi di libri completi di fantascienza sono sicuramente quelli di Asimov, dallla trilogia galattica a tutto quello che esisteva in biblioteca, (inclusa la mitica tiotimolina... ), ma prima ho altri due ricordi vividi ancora adesso: La sentinella di Brown sul libro di inglese delle medie e sopratutto sul Corriere dei piccoli il ciclo della Selena, fumetto stupendo che alle elementari mi aveva affascinato tantissimo, e solo dopo avevo capito perché: disegni di Dino Battaglia e sceneggiatura di Mino Milani

Il primo libro di fantascienza che ricordo di aver letto e' Cronache della galassia centrale.
Ebbene si, anche per me l'entry level della SF e' stata la trilogia della Fondazione a cui sono rimasto cosi' legato ed affezionato, che e' una delle poche letture che ciclicamente mi rileggo negli anni.
Ho poi seguito tutte le nuove uscite di Isaac Asimov e man mano ho imparato a conoscere i vari personaggi e i vari mondi fino a provare i brividi da "pelle d'oca" quando ha legato le varie trilogie con un emozionante colpo di scena.

Poi, però, nella mia classifica personale delle numerose letture, sono entrati ai primi posti Dune di Frank Herbert, Hyperion di Dan Simmons e Fanteria dello spazio di Heinlein, a sua volta superato dal piu' moderno Morire per vivere, infelice traduzione di Old man's war, di John Scalzi.

Citazione da: zecca_2000 il 12 Febbraio 2017, 19:57:29

Giulio Verne, Salgari, si possono considerare FS? Se la risposta e' si, allora il mio primo romanzo di Fs e' stato 20.000 leghe sotti i mari. Ero alle elementari, avevo forse 8 nni, e mi era piaciuto un sacco film a cartoni animati visto in TV (chissa' che film era? adesso lo cerco su imdb...) Mio padre mi chiese se mi andava di leggere il libro da cui era tratto (non mi entusiasmava la lettura ai tempi...) Ovviamente divorai il libro, e a seguito gli altri due della trilogia, poi Salgari, tanto che nei tre anni delle media lessi praticamente tutto Salgari. verso la fine delle medie conobbi S.king (chissa'  come...), poi passai alla FS vera e propria a partira da Ï sovrani delle stelle" di Hamilton

Salgari direi di no, Verne di sì, se si accetta una fantasia basata su possibilità legate agli sviluppi e le applicazioni della scienza attuali o future.
Da questo punto di vista, per me 20.000 leghe è fantascienza: i sottomarini non c'erano ancora, la produzione di energia per via nucleare men che meno.
L'isola misteriosa, pur ricchissima di richiami a conoscenze scientifiche (l'Ingegnere Cyrus Smith è stato uno dei miei "fari") è FS "di rendita", come seguito.
Diverso è l'impatto con la FS di Fondazione, molto diverso; ma, si sa, c'è una evoluzione generazionale.
Mi piacerebbe, al riguardo, conoscere il parere di un coetaneo, J.J. Adams
Gian

Il mio primo libro di fantascienza........ furono 2............... "Ventimila leghe sotto i mari" e subito di seguito "L'isola misteriosa", perché erano ambedue nella collana La scala d'oro che mi regalò mio padre (e che posseggo ancora). Stranamente non ho mai letto "dalla Terra alla Luna", "Viaggio al centro della terra" e altri libri di Verne più fantascientifici.
Se però parliamo del primo libro di fantascienza in assoluto inteso ovviamente per la mia generazione con gli "URANIA", non ricordo esattamente quale fu ma ricordo quello che mi rimase più impresso e che mi fece appassionare a livello di collezionista al genere, era ovviamente "Le sabbie di Marte" che mi prestò un mio amico (era già una copia vecchia e io cominciai a comprare anche i numeri arretrati di Urania scoprendo così Van Vogt e Heinlein). Stranamente Asimov e altre pubblicazioni tipo Galassia o Galaxy entrarono nel mio mondo molto più tardi, intorno ai 16 anni.
Ma ancora oggi considero "Le sabbie di Marte" uno dei migliori libri di fs che abbia mai letto, il solo dei miei primordi di lettore da paragonare a Simak, Sturgeon, Dick, Le Guin....... e scusate se dimentico qualcuno.

Grazie per avermi riportato a questi bellissimi ricordi.
Klaatù

Il mio primo libro di fantascienza? Eccolo qua (anche se non sono sicurissimo che sia stato proprio il primo):



I primi quattro romanzi del ciclo della Fondazione, edizione Club degli Editori che custodisco gelosamente da più di trent'anni.

A parte i romanzi di Jules Verne letti in età scolare, che possiamo considerare gli antenati della FS, ho letto il primo libro dell'amato genere per puro caso. Infatti mio padre acquistava regolarmente la collana Segretissimo ed un giorno per sbaglio gli è capitato fra le mani un Urania, che aveva un aspetto esterno simile. Il libro era "La Luna è una severa maestra" di Heinlein. Avevo 15 anni e da qui è partita la mia grande avventura nella FS; sono passati 51 anni e continua...