Citazione da: marben il 14 Giugno 2011, 20:45:26

Citazione da: DarkHorseman il 14 Giugno 2011, 20:06:18 Dò il mio personale contributo a questa insoluto quesito: "Fantascienza è comprare migliaia di libri prosciugando le finanze nonostante se ne abbiamo già troppi da leggere e non riuscire a trovare una spiegazione logica per tutto questo." Ottima definizione ma possiamo perfezionarla. In fondo chi si compra migliaia di libri ha sempre la speranza di riuscire a leggerli, più o meno. Fantascienza allora potrebbe essere "comprarsi un libro che già si possiede in n edizioni soltanto per completare una collana tutta composta di libri che già si possiedono in n edizioni"..

quella è la definizione di un abbonato a urania collezione

Qualunque definizione si dia della fantascienza lascia sempre fuori molte cose che consideriamo fantascienza, perciò ribadisco il concetto che non se ne possa dare una definizione univoca. La fantascienza ha origini nella letteratura utopistica, nel romanzo gotico e nello scientific romance inglese di fine 800 (Wells), però tante altre cose concorrono alla sua genesi e tante altre ne ha raccolte strada facendo, fino quasi a confondersi con certa letteratura post-moderna (De Lillo, Pynchon etc). È una letteratura multidimensionale e multiforme che non si lascia incasellare in una semplice definizione. Come ho già detto, che ci azzecca Bradbury con Clarke? Niente, se non aver ambientato una loro opera su Marte, un Marte metaforico e quasi favolistico quello di Bradbury, un Marte "realistico" e concreto (almeno per le conoscenze dell'epoca) quello di Clarke. Però consideriamo tutti e due fantascienza, anche se non riusciamo a trovare una definizione che possa andar bene per tutti e due, come non possiamo trovarla per Ballard e Asimov etc. Forse potremmo parlare di vari sotto-generi letterari che raggruppiamo sotto la stessa etichetta-ombrello di fantascienza perchè hanno delle radici comuni ma che poi divergono radicalmente nei loro intenti artistici.