Basta manigoldi irrispettosi,
oppure vi rovino il finale del racconto dicendovi come va a finire !

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Prima che Gianfranco concludesse l’ultima frase si era avvicinata ai due Monica, una simpatica bolognese tutto pepe.
“Cosa è sparito? Mò venite ben a sedervi, che è pronta la cena.”
“Arriviamo subito, cara.”
I due, sempre più pensierosi, si avvicinarono al tavolo sotto il portico.
Nella piacevole temperatura di quella serata settembrina, la tavola era animata da almeno trenta persone.
C’era chi proveniva da Milano, chi da Firenze, da Brescia, da Bologna e persino alcuni da Salerno e da Ragusa.
La passione per i libri e l’amicizia nata su internet venivano rinsaldate ogni anno da questo vivace raduno, condito il giorno successivo da una piacevole gita fuori porta a Venezia.
Vincenzo, un erudito ginecologo di Salerno, si accorse di qualcosa che non andava nelle espressioni truci di Mauro e Gianfranco.
“C’è qualcosa che non va? Avete per caso litigato?”
Mauro gli rispose, raccontandogli dello scherzo abortito riguardante il cofanetto fantasma e di come quest’ultimo fosse risultato introvabile.
“Gianfranco, come fai a essere così sicuro che sia sparito? È possibile che Vittorio non lo avesse ancora fabbricato?”
L’amico sembrava quasi scocciato:
“Se mi ha detto che doveva farlo vedere a tutti, significa che l’aveva completato.
“Inoltre c’è una cosa che mi sono dimenticato di dirvi; quando la moglie mi ha comunicato del ricovero di Vittorio mi disse anche che, mentre veniva trasportato sull’ambulanza, il marito aveva mormorato di aver fatto una scoperta incredibile, rivoluzionaria… Tu che sei medico, dici che l’emozione per questo fatto possa avere causato l’infarto?”
“Può darsi, ma l’emozione avrebbe dovuto essere davvero molto forte.”
Mauro intervenne di nuovo, insistente, abbassando gli occhietti vivaci all’altezza del viso di Gianfranco, che pure non era tanto basso:
“Sei sicuro di avere guardato dappertutto? Magari ha nascosto il cofanetto da qualche parte.”
“Non penso che avesse un motivo per nasconderlo. Quando sono giunto in mansarda il computer e la stampante erano ancora accesi. Addirittura, sul monitor del PC era ancora presente il messaggio di stampa completata.”
“Forse, per essere anch’io d’aiuto, dovrei sapere come è disposta la mansarda di Vittorio” disse Vincenzo, che ormai si era appassionato al mistero; improvvisamente si sentiva come un membro del famoso club dei “Vedovi Neri” descritto dal grande Isaac Asimov.
Gianfranco sorseggiò un poco di vino dei colli di Jesi, portato da Massimo, un collezionista marchigiano:
“Entrando ci si trova di fronte alla scrivania, che sta nel mezzo del locale; appoggiati alle due pareti più lunghe ci sono altrettanti scaffali pieni di libri, ovviamente di fantascienza. Lungo uno dei due lati corti c’è un mobile basso da ufficio, con le ante scorrevoli; sul lato opposto un mobile a ripiani su cui trovano posto due stampanti, il computer e lo scanner. A proposito, sapete qual è stato l’ultimo acquisto del nostro maniaco della tecnologia?”
Mauro e Vincenzo si guardarono:
“No, dicci” disse il secondo.
“Si è comprato una stampante laser a colori di nuova generazione. La produce una ditta di Singapore che applica alla sua produzione i più recenti risultati delle ricerche sulle nanotecnologie.”
“È probabile che Vittorio ci abbia visto qualcosa di fantascientifico e non sia stato in grado di resistere” ribatté Mauro.
“Vai avanti a descrivere il locale” insisté Vincenzo.
“Sì, scusa. Sul mobile da ufficio c’era un forno a microonde e alcuni dei suoi lavori artigianali, cioè una serie di libri con la copertina di dieci colori diversi e un pezzo raro, l’edizione del numero 323bis di F & S con i colori della copertina a strisce nerazzurre, di cui tu Mauro ricordi qualcosa…”
E qui Mauro si mise a ridere. L’edizione citata poco prima dall’amico era stata l’oggetto di un divertentissimo pesce d’aprile.
“Basta, non c’è altro; non ci sono né casseforti, né scomparti segreti o quant’altro. In cinque minuti uno può perquisire tutto senza problemi” concluse Gianfranco.
“Eppure ci deve essere qualcosa che ti è sfuggito; qualcosa di importante…” Vincenzo fissò Gianfranco negli occhi, al punto che l’amico si sentì quasi a disagio.
“Ehi, vuoi fare lo Sherlock Holmes del Cilento? Ti ho già detto che… No, hai ragione.”
Gianfranco prese ad accarezzarsi pensieroso la candida barba.
“C’era qualcosa di fuori posto, nel suo ufficio; qualcosa che al momento non mi aveva colpito, però adesso che mi ci fai pensare appare un po’ fuori posto.”

Citazione da: marben il 14 Aprile 2011, 09:38:10

Marco, come la vedi una tabella sinottica dei personaggi? Io, dopo sei mesi di UM, sono riuscito ad individuarli quasi tutti ma qualcuno mi sfugge. Ovviamente Vittorio è Victory, Mauro è Trifide, Massimiliano è Maxnaldo, Gianfranco è Lucky, Vincenzo è Vinmar, Massimo dovrebbe essere Mvent. Al momento mi sfuggono Michele e Monica. EDIT: mi è venuto in mente che Michele potrebbe essere Miki1. Quindi mi manca soltanto Monica.

Massimo è... Massimo , un utente di Salerno;
Michele è il mitico Miky1, di Milano, sedicente pescatore provetto e fornitore di libri insuperabile.
Monica è MissAngie, la fatina di UM

Massimiliano è invece volutamente ambiguo. Potrebbe essere Maxnaldo o Maxpullo, mah...

Ne salteranno fuori altri, nel corso del racconto.

Citazione da: marben il 14 Aprile 2011, 10:52:56

E no! Maxpullo è de Roma, invece il Massimiliano del racconto è di Firenze..come il nostro WM..perciò se la logica non è un'opinione... a meno che tu non voglia mischiare le carte anche per ciò che riguarda la residenza dei vari utenti/personaggi...

Hai ragione, non me ne ricordavo più...

Citazione da: marco.kapp il 14 Aprile 2011, 10:44:41

Citazione da: marben il 14 Aprile 2011, 09:38:10 Marco, come la vedi una tabella sinottica dei personaggi? Io, dopo sei mesi di UM, sono riuscito ad individuarli quasi tutti ma qualcuno mi sfugge. Ovviamente Vittorio è Victory, Mauro è Trifide, Massimiliano è Maxnaldo, Gianfranco è Lucky, Vincenzo è Vinmar, Massimo dovrebbe essere Mvent. Al momento mi sfuggono Michele e Monica. EDIT: mi è venuto in mente che Michele potrebbe essere Miki1. Quindi mi manca soltanto Monica. Massimo è... Massimo , un utente di Salerno; Michele è il mitico Miky1, di Milano, sedicente pescatore provetto e fornitore di libri insuperabile. Monica è MissAngie, la fatina di UM Massimiliano è invece volutamente ambiguo. Potrebbe essere Maxnaldo o Maxpullo, mah... Ne salteranno fuori altri, nel corso del racconto.

No, Massimo è di Iesi e quindi è Vecchio47

L.

Citazione da: marco.kapp il 14 Aprile 2011, 17:35:52

Acc... è già il secondo errore. Mi sa che mi devo rileggere il racconto scritto da me, prima di postare altre cavolate...

Maddai!

Ti affitti uno spazio disco su nebram, ci installi mysql e poi ci carichi dentro la tabella con le corrispondenze personaggi-UMini: quando ti serve fai una query e salta fuori il dato corretto!
SELECT real_name FROM personaggi_libro WHERE personaggio='massimo';
Facile no?
E poi che problema c'è? Manca un Massimiliano a Firenze? Salto sulla mia Rover 200mila e meno di quattro ore sono là dove dovrei essere... alla faccia di chi cavilla... e se non ci credono mi faccio pure una foto ricordo col biancone per testimoniare la mia presenza...


Su su, non perdiamo tempo con queste quisquilie che siamo curiosi di sapere come andrà a finire



E intanto che posti il finale, tanto per non dimenticare ecco qui "the real story of"... potremmo quasi definirlo il Big-bang dei falsoni, non trovate?
  

Citazione da: nebram il 14 Aprile 2011, 22:47:40

Citazione: Ti affitti uno spazio disco su nebram, ci installi mysql Ce l'ho in dotazione nativa, non bisogna installare nulla.

L'ultima release?
Ma siamo sicuri?
Non è che magari ci fai uno scherzo tipo guasto all'antenna AE35, eh?

voglio sapere come va a finire