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Discussione: oggetti dall'Altrove (letto 536 volte) |
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dhr
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oggetti dall'Altrove « data: 28 Febbraio 2010, 08:09:13 » |
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“Le buone cose di pessimo gusto” non piacevano solo al poeta Guido Gozzano. Ogni scrittore, intellettuale, e sicuramente UMino, tiene sugli scaffali, sui davanzali, sui mobili di casa un po' di libri e di oggetti che in qualche modo lo ispirano. A volte sono veri tesori di archeologia, altre volte gingilli recuperati dal rigattiere, o volumi assurdi regalati da qualche amico perché “tu eri quello che collezionava queste cose, no?”.
Nel caso degli autori di SF, gli oggetti in questione non sono strettamente “fantascientifici” --- a meno che uno non sia l'antiquario degli Uomini dagli occhi di piombo di Breccia & Oesterheld, il quale possedeva “un frammento di una croce piantata su un altro pianeta”. Di solito, però, si tratta di oggetti più Terra Terra, magari kitsch, magari made in China, che però hanno una caratteristica che li rende unici: sebbene provengano dalla più banale quotidianità, raccontano un mondo diverso, alternativo, più misterioso, più divertente. Piccole chiavi di accesso all'Altrove.
Qui sotto, un'illustrazione tratta dal catalogo di una nota libreria antiquaria di Milano (Libreria Malavasi). Sembra un progetto artigianale per costruire Terminator o Robocop, invece è un'apparecchiatura inventata da un chirurgo del Seicento per sostenere persone con pesanti fratture ossee. Forse più dannosa che utile, presumibilmente mai costruita, ma esteticamente indimenticabile.
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