Urania Collezione, ma anche Urania Classici comportano un problema: avere il titolo doppio o anche piu' che doppio.
Allora la domanda mi nasce spontanea: Lo "devo" rileggere? E' il caso di questo "Un cantico per Leibowitz" Non ho ancora deciso come comportarmi.

Ma da qui, mi viene da estendere oltre la cosa e uscendo dalle nostre collane vi chiedo: vi capita di voler rileggere un tal titolo che ricordate vi aveva entusiasmato o comunque soddisfatto al punto tale che dopo qualche tempo ... vi viene voglia di rileggerlo?

Io ciclicamente torno a rileggermi la trilogia della Fondazione di Asimov. Da li e' partita la mia avventura nel mondo della fantascienza e "il primo amore non si scorda mai".
Recentemente mi e' venuta una gran voglia di riprendere a mano "Hyperion" e "La caduta di Hyperion". Ma qui... mi trattengo, visto che Lippi ha anticipato una possibile edizione su Urania Collezione di questo 2010.

E voi? Quanto spesso vi capita di rileggere o di voler rileggere i vostri libri preferiti? e quali sono ?

Curioso di scoprire le vostre abitudini.. attendo i vostri commenti.

Ciao
Gundam70

Allora vado con i miei (almeno quelli che rileggo più spesso):

• Cent'anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez
• Il signore degli anelli, Tolkien
• Operazione caos, Anderson
• La collina di Hawotack, Fayad
• Fluke l'uomocane, Herbert
• Io sono Helen Driscoll, Matheson
• L'ospite del senatore Horton, Simak
• Ciclo di Tschai, Vance
• Il ciclo di Adams
• Quando i neutri emergono dalla Terra e Cronomoto, Bob Shaw
• Cime tempestose, Emily Bronte
• Tempo di mostri fiume di dolore e L'oscuro fiume del tempo, James Kahn
• Robot fuorilegge, John Sladek
• Psychlone, Greg Bear
• Phantoms!, Koontz
• It, Stephen King
• I superstiti di Ragnarok, Tom Godwin

Ma soprattutto:

• Tutti i racconti di Lovecraft
  
• La porta sull'estate, Heinlen

Quando poi voglio farmi male davvero (e almeno due volte nella mia vita l'ho fatto), prendo "Amityville horror" di Jay Anson, e non dormo per una settimana...

Alcune riletture tra l'altro mi hanno fatto mutare un giudizio negativo su un libro, ad es. di recente ho riletto "Occhi verdi" di Lucius Shepard che mi era parso una c... immane la prima volta e stavolta invece mi è piaciuto.
Ma in genere rileggo sempre la stessa edizione: i miei Urania Collezione sono letteralmente intonsi

Se non vado errato, l'unico nome finora in comune è Lovecraft.
Sembrerà banale, ma lo trovo interessantissimo, per niente scontato. Perché, in fondo, cosa abbiamo in comune con lui? Viviamo in una società completamente diversa; non abbiamo mai visto il New England anni '20 che lui adorava; se lo avessimo conosciuto di persona, ci avrebbe parlato di architettura vecchio stile, e non ce ne sarebbe fregato niente; veniamo bombardati ogni giorno da SF (Avatar!) di tutt'altro genere... Siamo diversi per età, provenienza geografica, gusti e magari idee politiche... ma abbiamo UNA cosa in comune: un bel momento, allunghiamo la zampa sullo scaffale, prendiamo Lovecraft e lo ri(riririririririririririri)leggiamo.
Che cosa ha fatto quest'uomo per "drogarci" tutti?

Io rileggo moltissimo,
Alcuni libri come Guerra eterna, o John Carter di Marte o Stelle come polvere o perso il conto

Pesonalmente non rileggo come vorrei ( c'è talmente tanto che non ho mai letto ), ma davanti a Sturgeon, Zelazny, Leiber, Matheson non riesco a resistere e li rileggo sempre volentieri.