Ho una vaga rimembranza.....salsicce di cozze.... un ricordo di un sapore antico eppur mai veramente provato. Può essere che in un passato mai esistito io abbia mangiato le salsicce di cozze? Può essere che il Trippolo mi abbia fatto fare un salto nel tempo da un futuro non ancora giunto ad un passato mai vissuto? Le mie sinapsi barcollano come un ponte Tibetano attraversato da una mandria di Yak.
Eppur ricordo.....l'estate sembrava non voler mai finire, e con ragione visto che si era agli inizi di Agosto, eravamo scesi, o scenderemo, in uno dei pianeti esterni per far rifornimento di sassi per giocare a scalone, un delizioso profumino ci giunse alle narici e cominciammo a seguirlo bramosi. Niente altro esisteva al mondo se non quel nettere odorifero, le salsicce di cozze...  Ma quando?

Comandante Capo in pieno marasma temporale.

Allora se il passato non esiste più e il futuro non esiste ancora il presente che cos'è? Uno stato d'animo? Oltre agli Yak il mio ponte è attarversato anche da una mandria di bufali e da quattro roditori. Mi conviene far finta che il tempo non esista e godermi quello che il Trippolo mi offre, la libertà di credere che tutto sia nelle mie mani.
Gentilmente...vorrei bere un sorsetto ristoratore in una taverna da qualche parte verso Antares. Trippolo trafora lo spazio tempo e creami un luogo adatto, se ne hai voglia bensintende.
Vado in cambusa, mi trovate lì a confondermi le idee.

Comandante Capo, adesso e sempre.

Mi ci porta? Allora voglio ballare il tango con un sottofondo di cornamuse e tamburi giapponesi, voglio l'ambientazione in una tavera londinese fine anni '800 con i tavoloni di legno divorato dalle tarme ed il segno di centinaia di bicchieri,voglio lo sfrigolio di un porcello che arrostisce sul camino e Jack lo squartatore che mi serve un chinotto corretto angostura, voglio sentire sotto ai piedi nudi i sassolini del greto del fiume perso nella valle di Almofix dalla parte dove il sole non arriva mai, il suo sole non il nostro, voglio sentire il vento cantare madrigali della galassia di Omalon mentre sorseggio un Sautern possibilmente francese non quello che fanno nella cantina sotto casa mia dove l'anarchia regna sovrana,voglio correre ai 200 all'ora con la mia bici e rimanere sempre nello stesso posto per vedere le stelle correre nel cielo, voglio giocare a scarabeo e vincere sempre... se il Trippolo mi fà fare tutto questo in dieci minuti gli presento Anavefa la mosca di un mio amico, gestisce una pacciamatura nei dintorni di Asiago (Terra) e conosce i segreti dell'univero. Un giorno mi disse "42" non capii la risposta visto che non avevo fatto nessuna domanda.

Comandante capo, attualmente trasformata in una buganvillea, fase che per fortuna dura poco.

Adesso mi spiego tante cose, pensavo di fare sogni complicati ed invece erano esperienze che avevo vissuto e stò vivendo, e la sabbia nei piedi non era data da sonnambulismo girovago. Mi spiego anche come mai ho comperato la "Grenuille", che in verità era già mia da sempre ma non lo sapevo, non si spiega altrimenti come mai sulla porta della cabina da me scelta ci fosse scritto "Comandante Capo" che è il mio nome. Di certo questa rivelazione mi inebria di gioia, sapere che ho a disposizione il tempo e l'universo nella loro totalità anche senza rendermene conto ma sapendo che lo sò mi fà sentire una sottospecie di deità.
Grazie Trippolo.
    Anavefa è una strana mosca, da quel poco che so di lei, non parla volentieri, appartiene ad una Gilda di mosche esploratrici. Faceva parte dell'equipaggio in seconda del "Bellerofonte". Arrivati sul pianeta da esplorare finì nella macchina amplificatrice di capacità cerebrale che i nativi avevano costruito. Tornata sulla Terra si rifugiò in questa pacciamatura per poter elaborare tutti i segreti dell'universo che aveva appreso.
Se il Trippolo capisce il senso del "quarantadue..." Lo porto da Anavefa.

Comandante Capo.

....Protocollo 626, Agente Idegard TX 23, camuffamento mosca classe Anavefa.

" Non posso più rimanere a gestire la pacciamatura, i tempi sono maturi per sferrare l'attacco finale all'Oscuro. Per centinaia d'anni sono rimasto in attesa che finalmente uscisse allo scoperto. Ho tramato nell'ombra creando le condizioni adatte affinchè l'Oscuro scendesse sul pianeta Terra. Mi rendo conto di aver fatto correre un rischio enorme a questo angolo perso dell'Universo ma la sopravvivenza di centinaia di Universi era in pericolo. Ho trovato una nave " La Grenuile" e arruolato, senza che se ne rendesse conto, un'equipaggio. Il Comandante, una creatura leggermente sprovveduta, era convinta di aver fatto un'affare comperandola da un Lemure venditore di cozze, il solo fatto che non trovasse strano che un Lemure vendesse astronavi vi farà rendere conto della sua ingenuità. Ma che aspettarsi da chi crede nell'esistenza della Grande Lumaca? Il suo cervello malleabile era il più adatto ai miei scopi.
"La Grenuile" ha navigato per mesi alla ricerca di niente, ma questa inutile ricerca serviva solo per rendere l'equipaggio unito e pronto a combattere.
"La Pastisse" nave gemella della "Grenuile" è andata persa per attirare l'Oscuro in questo angolo della Galassia, dovevamo dargli un'esca per attirarlo dove più sarebbe stato facile distruggerlo.
Ci siamo riusciti. Io e il Trippolo, eminenza grigia e ideatore del piano.

Vieni Oscuro, ti stiamo aspettando. Il Settore 42 è pronto alla battaglia.

Agente Idegard TX 23.

L'Ipnorospa offre la sua totale disponibilità nell'addestrare nuove leve nell'arte dell'incasinamento cerebrale altrui.

L'idea degli "Ipnotici Pirati Dello Spazio" mi sollazza alquanto!

E se Il Capitano non è convinto. . . . .  . . . .

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Croak!

Sarò un'inguaribile romantica........ma mi manca. Alle volte mi ritrovo tra me e me medesima, due persone ben distinte, a fantasticare su che fine abbiano fatto "La Grenuile" e il suo equipaggio .