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  Autore  Discussione: Questioni di lana caprina  (letto 723 volte)
Ernesto


Visitatore


 

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Questioni di lana caprina
« data: 30 Settembre 2003, 17:23:51 »
Cita

Per le collane da edicola non si pongono molti problemi.
Al massimo si deve far fronte alle ricopertinature in tutte le salse, che sono ben individuate e trattate abbastanza bene su UAV.
Rimane il problema delle ristampe anastiche, che qualche volta sono indistinguibili (se non per la perfetta conservazione; ci sono originali altrettanto perfetti. E se uno ci marcia semplici tecniche di invecchiamento sono facilmente disponibili).
Se il collezionista lo sa, in genere lo ammette, se non lo sa amen.
È il caso di, ma potrebbe essercene altri, Mondi Nuovi e Mondi Astrali (sulla ristampa anastatica del n. 1 di I Romanzi di Urania dovreste sapere tutto e non mi dilungo).

Per le collane da libreria i problemi si pongono.

Anche il collezionista (o il lettore che ama rileggersi i libri e quindi li conserva) alle prime armi si rende rapidamente conto che dello stesso libro esistono diverse varianti.

Distinguiamo due periodi (pre e post ISBN).
ISBN International Standard Book Number, non è una parolina magica, indica semplicemente una numerazione univoca di un libro, ma la numerazione in sé nulla dice sulla collocazione temporale.
Il primo ad usarlo in italia è stata, se non erro, Sperling&Kupfer nel 1978, anche se Mondadori lo usava anche lui, ma non in maniera esplicita.
Dicevamo che l'ISBN non serve, se non con approssimazione, a collocare temporalmente un determinato libro.
Feltrinelli ad esempio, assegnava una sottoserie ISBN ad ogni collana.
È composto da 10 caratteri.
I primi due numeri stanno a indicare lo stato nel quale l'editore che stampa il libro risiede (e non la lingua nel quale è stato stampato; sembrerebbe ovvio, ma qualcuno si stupisce)
In realtà lo stato potrebbe essere indicato con 1, 2 o 3 caratteri.
Lo 0 e l'1 se lo son presi gli americani, ma molti stati di lingua inglese acquistano un ISBN americano.
Altri stati usano un codice da 20 a 89, altri ancora da 900 in sù (cito a memoria e potrei sbagliare; c'è un sito che spiega tutto, su alice.it.
L'Italia inizia con 88 (assegnato dall'organismo internazionale).
L'editore è individuato con da 2 a 6 cifre (assegnato dal gestore nazionale).
Il numero progressivo (assegnato dall'editore stesso e comunicato al gestore nazionale) varia da 1 cifra (per gli editori piccolissimi che hanno acquistato un codice a 6 cifre) a 5 cifre per i grossi editori che hanno acquistato un codice a 2 cifre.
Un codice di controllo che può variare da 0 a 10 (ma siccome il carattere deve essere di una cifra, quando il "resto" è 10, si mette X)
Con l'introduzione dei codici a barre di norma l'ISBN è mostrato sopra lo stesso.
Quello che si vede sotto è la trascodifica del codice a barre (EAN-UCC13).
I primi tre indicano che si tratta di un libro (978 in tutto il mondo) le nove cifre successive sono l'ISBN e l'ultima cifra il codice di controllo calcolato sulle 12 cifre)
Se trovate qualcosa di diverso, allora il libro è stato trattato (perché magari venduto in un supermercato) come un oggetto qualsiasi. In questo caso i primi due caratteri stanno ad indicare lo stato in cui è stato fabbricato - 80=Italia ed i successivi 5 il produttore 14366=Mondadori). Se trattati come oggetti, libri diversi possono avere lo stesso codice.

L'utilizzo dell'ISBN non è obbligatorio, salvo che non si voglia vendere via internet o in libreria (che possono accettare anche libri senza ISBN).
Chi vende solo per corrispondenza non utilizza l'ISBN, chi vende solo in edicola usa l'ISSN, ma questa è unaltra storia.

Prima dell'ISBN
Bisognerebbe considerare:
a) tutte le edizioni e le ristampe nella medesima collana, ancorché esattamente identiche, esplicitamente dichiarate a prescindere dalla sovracoperta, che può essere cambiata mentre il contenuto rimane inalterato.

Mi sembra eccessivo. Ai nostri fini dovrebbe bastare un'edizione qualsiasi.
La prima è sempre preferibile.
Il cambio di sovracoperta può essere citato (Gort magari non è molto daccordo visto che ha raccolto gli Arcano della Nord con le due sovraccoperte).

b) tutte le edizioni (con la semplificazione di cui al punto a), ancorché ricartonate apparse presso altri editori o in altre collane con le copertine cambiate.

Tenderei ad evitare il cambiamento di prezzo come elemento differenziante.

Potrebbe essere differenziante l'apparizione in una medesima collana che ha cambiato editore (caso De Carlo/Scorpione/Gamma/Ciscato)

Dopo l'ISBN

Valgono le cosiderazioni già svolte più il fatto che alcuni editori, anche in caso di variazioni grafiche fra una ristampa o riedizione e l'altra, mantengono inalterato l'ISBN (Nord, Mondadori, Longanesi, Fanucci), altri dopo un numero variabile di ristampe (Garzanti, Bompiani, Sperling & Kupfer) lo cambiano, non necessariamente in occasione di cambi di grafica.
Alcuni editori normalmente stabili (TEA) casualmente cambiano l'ISBN in occasione di ristampe.

La variazione di ISBN è differenziante, ma Dio ci scampi.

Considerare tutte le varianti comporterebbe come minimo il raddoppio del database di UAV, come minimo.

Una qualsiasi edizione può andare bene. La prima è sempre meglio.
Sul database di UAV dovremmo mettere tutte le varianti di copertina.
;)
CE
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Ernesto


Visitatore


 

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Re:Questioni di lana caprina [errata]
« Rispondi #1 data: 30 Settembre 2003, 17:43:34 »
Cita

:-[
anastiche sta naturalmente per anastatiche
:'(

CE
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