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Discussione: Machissenefrega (letto 801 volte) |
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Machissenefrega « data: 20 Novembre 2014, 20:33:42 » |
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Chi non ha ancora letto l'ultimo libro di Glenn Cooper "Dannati" non prosegua nella lettura del mio post: svelerò l'identità di un personaggio. Dunque il discorso è questo: Cooper scrive a pag. 332: "Non è facile ottenere il colore per tingerle. Viene dal Lontano Oriente" (riferendosi al colore rosso delle camicie usate dai garibaldini). Come spiegato nell'esaustivo articolo di Antonio Mauro e Piero Fiorenzani "Sulle camicie rosse di Garibaldi tra storia e manifattura" si può leggere, tra le tante cose, anche questo brano: "...Nel caso della tintoria di Gandino (toh! il mio paese!) il segreto del tono delle camicie rosse...per lo scarlatto, il più tipico dei colori gandinesi, si impiega la cocciniglia, un insetto importato dall’America, fatto essiccare, macinato fine fine per poi essere disciolto nel bagno di tintura.... La Tintoria degli Scarlatti...La lapide, murata nel 1961 sulla facciata per il centenario dell’Unità, è un volo pindarico del prevosto di allora, don Antonio Giuliani: “Qui arte vetusta tinse le camicie rosse, che sangue generoso avrebbe ritinta nelle battaglie della libertà”. Diamo a Cesare...
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