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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Autori di Fantascienza | Discussione: Stanislaw Lem «prec succ»
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  Autore  Discussione: Stanislaw Lem  (letto 2905 volte)
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Stanislaw Lem
« data: 14 Giugno 2012, 08:59:22 »
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Ci vuole ben più che un semplice post per parlare di un autore così complesso, importante e troppo spesso trascurato nel panorama della SF mondiale.
Non voglio certo avere la pretesa di essere esaustivo sull'argomento perchè mi rendo conto di aver appena "intaccato" la produzione di questo straordinario filosofo della fantascienza e per questo mi limiterò a parlare dei romanzi che ho già letto, dando le mie impressioni ed aspettando altri contributi.

Il mio primo approccio con Lem è stato anche il migliore possibile: essendo stato uno dei pochi ad apprezzare il film "Solaris" di Soderbergh del 2002 (quello con George Clooney per capirsi), mi sono immediatamente fiondato sul libro per scoprire che il film era bello solo di riflesso, un riflesso pallido.

  

"Solaris", infatti, è una di quelle esperienze di lettura che ti rimangono impresse per tutta la vita: nel romanzo c'è ben più della storia di una esplorazione destinata al fallimento, c'è tutta una critica lucidissima e spietata dell'approccio umano al sapere. Il metodo scientifico, con la sua inutile raccolta dati ed il suo approccio analitico, ha ben più difetti che non il semplice principio di Heisemberg ed il risultato è che non si può in alcun modo conoscere quello che è incommensurabile con tutto il substrato di conoscenze che ci derivano dalla nostra esperienza conoscitiva in qualità di esseri umani, un tema questo che ricorre con risultati non sempre all'altezza di Solaris in quasi tutte le opere di Lem.

Concludo questa prima sommaria e limitata analisi dell'opera di Lem con il mio personale commento al romanzo stesso.

Ricco, ricchissimo, Solaris è, a tratti, quasi più che un romanzo di fantascienza ed assomiglia molto ad un trattato di filosofia che indaghi sul mistero dell'autocoscienza e del rapporto dell'uomo con la sua identità ed i fantasmi inconsci che si agitano nella sua mente.
Assolutamente originale e profonda l'idea di fondo del romanzo: questo oceano protoplasmatico concepito come un organismo vivente, in grado di pensare e di creare forme ed immagini traendole dalla mente di chi lo osserva, merita senza ombra di dubbio un posto di rilievo tra le "creature" mai immaginate nella fantascienza di tutti i tempi; una creatura così inconcepibilmente aliena da non essere neanche lontanamente assimilabile agli ordini di vita cui l'evoluzione terrestre ci ha abituato, eppure anche così straordinariamente reale, così ben descritta e così empatica, da risultare perfettamente plausibile e vera.
Definiamo "classico" un romanzo intramontabile, in grado di dare sensazioni e trasmettere emozioni sempre e comunque ad ogni cambio generazionale, un libro, insomma, per cui il trascorrere del tempo non intacca il suo fascino; ebbene, in questo senso "Solaris" è un vero classico, un capolavoro che si può apprezzare tanto per la capacità di Lem di farti "vedere" questo sconfinato misterioso oceano e di farti vivere l'emozione delle sue incomprensibili, plastiche e misteriose creazioni, quanto per le domande e gli interrogativi che esso pone e volutamente non risolve, interrogativi che esplorano il rapporto tra l'uomo, il suo pensiero e la sua idea di divinità.
Se una critica può esser mossa a questo libro, è solo quella che in alcuni punti la lettura può risultare noiosa o faticosa: le descrizioni della "solaristica", la scienza che gli uomini hanno dedicato allo studio del pianeta e del suo abitante, sono piuttosto lunghe (per questo motivo, sono state praticamente, quasi del tutto, omesse nelle riduzioni cinematografiche del romanzo), anche se di contro risultano indispensabili per approfondire la conoscienza con questo ambiente alieno e funzionali a creare quell'atmosfera di mistero e di incapacità della scienza umana di arrivare ad una definitiva comprensione della mente di questa "creatura".
Possiamo limitarci ad ammirare le geometriche costruzioni che l'oceano di Solaris produce sulla sua superficie, possiamo stupirci ed emozionarci quando queste forme sembrano, in qualche modo, imitare quelle che l'oceano si trova di fronte, possiamo interrogarci sugli "scopi" di questa straordinaria creatura oppure ancora soffermarci a riflettere sulle implicazioni di questo straordinario "incontro", oppure, infine, speculare sulla velata critica della scienza umana, incapace di affrontare il dilemma dell'inconoscibile e dell'incomprensibile e di riuscire solo ad accumulare una mole spaventosa di dati inutili ed inconcludenti; possiamo certamente fare tutto questo assieme, ma sicuramente non possiamo non ammirare il genio che è riuscito a produrre questo capolavoro immortale.


Una curiosità: assieme ai racconti di Youg e Ballard, questo romanzo, che è immeditamente entrato nella mia personale top-ten subito dopo la lettura, è stata una delle molle che mi hanno spinto ad immaginare una mia collana ideale: è mia personale opinione che una collana di classici qualsiasi NON possa assolutamente prescindere da questo capolavoro ed è per questo motivo che esso compare addirittura al numero 3 de "I capolavori di Maxpullo", indicato proprio come il romanzo che sancisce il DECOLLO della serie.
Di seguito le tre edizioni che preferisco.

     
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #1 data: 14 Giugno 2012, 09:17:38 »
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Citazione da: maxpullo il 14 Giugno 2012, 08:59:22


Una curiosità: assieme ai racconti di Youg e Ballard, questo romanzo, che è immeditamente entrato nella mia personale top-ten subito dopo la lettura, è stata una delle molle che mi hanno spinto ad immaginare una mia collana ideale: è mia personale opinione che una collana di classici qualsiasi NON possa assolutamente prescindere da questo capolavoro ed è per questo motivo che esso compare addirittura al numero 3 de "I capolavori di Maxpullo", indicato proprio come il romanzo che sancisce il DECOLLO della serie.
Di seguito le tre edizioni che preferisco.

     




Aggiungo che "Solaris" è stato scelto come prima uscita per la ( splendida !!!) collana SF narrativa di anticipazione della Nord.  
Effettivamente "Solaris" è un caposaldo ed un faro di quel tipo di SF che la sudetta collana della Nord si è proposta di divulgare.


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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #2 data: 14 Giugno 2012, 09:56:01 »
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Grazie Max per averlo aperto tu

Lem è eccezionale, oltre a Solaris di cui avete già detto molto, ho letto da poco 'L'invincibile' e mi è piaciuto tantissimo!
Le prime pagine in cui l'astronave si risveglia da sola, i macchinari, i rumori, mi sembra di vedere un immensa macchina da guerra dell'armata russa!
La sua accuratezza scientifica, unita a profonde riflessioni etiche e morali, non stancano mai, e ne fanno un mix perfetto per quelli come me che adorano l'hard-SF.

Ora ho in coda Cyberiade, e non vedo l'ora di vedere se ha fatto con me il terzo centro su tre !!!
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #3 data: 14 Giugno 2012, 10:16:43 »
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A mio avviso, l'invenzione più grande di Lem è la "solaristica" ovvero una scienza volta all'indagine di un unico essere vivente.
E poi lui è stato uno dei pochissimi e identificare una tipo di vita aliena completamente nuovo e immune da qualsiasi tentazione di antropomorfismo.
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #4 data: 14 Giugno 2012, 14:59:26 »
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Scusate il post, parto da lontano. Non so perché ma per parecchi anni della mia vita mi è parso di leggere solo cazzate (col senno di poi). Da qualche tempo ho deciso di abbandonare, per quanto possibile, l'acquisto in libreria e di perseguire il recupero di libri dimenticati, misconosciuti o che (soprattutto) mi fossero scappati per negligenza personale. Sto parlando dei classici, che ho rivalutato di brutto. Credo faccia parte del percorso della vita. E poi non sarebbero dei classici se vivessero fuori del tempo. Beh, mi sento così su due piedi, di segnalarvi un libro incredibile di Stanislaw Lem, dal titolo L'ospedale dei dannati. In più di un'occasione sul forum mi sono imbattuto e forse ne ho scritto, di grandi autori che scrissero di sci-fi ma anche di altro. Stanislaw Lem è tra questi, indubbiamente. Sarà che ho avuto a che fare, in passato, con manicomi e presunti malati, per cui un tomo come quello in oggetto che tratta di pazzi e dottori mi ha coinvolto alla grande. Vi sono molteplici livelli di lettura, dalla trasformazione alla crudeltà dell'animo umano, con un pizzico di condimento kafkiano. Un approfondimento non male lo trovate qui: http://illettorecomune.wordpress.com/2012/04/20/lospedale-dei-dannati-trasfigurazioni-in-corso/
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #5 data: 14 Giugno 2012, 15:18:25 »
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Altra lettura di Lem che consiglio a tutti è "L'indagine" di cui riporto il commento scritto all'epoca.



Interessante, riflessivo, profondo. Questi sono i tre aggettivi che meglio descrivono questo complesso romanzo di Lem, un romanzo che inizialmente sembra ricalcare i clichè dell'horror soprannaturale, ma che via via si fa più complesso e "filosofico", sino a giungere ad una amara riflessione sulle capacità di indagine dell'uomo di fronte all'ignoto.
Certamente meno elaborato e meno spettacolare rispetto al capolavoro "Solaris", "L'indagine", pur partendo da premesse del tutto diverse, sembra arrivare alle medesime conclusioni dell'altro romanzo: nonstante il sincero impegno e la miglior volontà possibile, ogni indagine umana che tenti di svelare ciò che esula dal "senso comune" è destinata a naufragare ed a concludersi in una sterile raccolta di dati.
Come la "solaristica" rappresenta di fatto la pietra tombale delle esperienze conoscitive umane rispetto all'oceano senziente descritto in "Solaris", così i dati raccolti dall'agente Gregory, chiamato ad indagare sul mistero dei cadaveri che scompaiono, rappresentano, di fatto, una sorta di beffardo epitaffio sull'esito dell'indagine che egli conduce: elementi indecifrabili che portano ad una spiegazione che non può essere data perchè coinvolge aspetti delle leggi della natura talmente "alieni" dal senso comune da risultare praticamente inaccettabili.
I vani trattati sull'oceano di Solaris, le sterili descrizioni delle sue infinite capacità imitative con tutta la loro analitica inutilità soffocano ogni tentativo di comunicazione con esso e fanno sì che i suoi scopi, le sue intenzioni e le sue emozioni rimangano un mistero per gli scienziati umani che lo studiano; allo stesso modo il raccapricciante fenomeno dei cadaveri che apparentemente si rianimano e scompaiono, pur potendo essere descritto attraverso allucinanti ed inesplicabili leggi matematiche che sembrano coinvolgere orari, temperature, aree geografiche e statistiche sull'incidenza delle morti per cancro, rimane, di fatto, inconoscibile, un mistero della natura che, come l'oceano alieno, si rifiuta di rivelare all'uomo i suoi scopi e le sue motivazioni.
Il finale, nella sua sconvolgente crudezza, ci rivela quella che è l'amara considerazione dell'autore: di fronte a ciò che non può essere indagato e conosciuto la mente umana "si ritira", preferendo una rassicurante, ancorchè banale, spiegazione del fenomeno e, laddove le circostanze sembrerebbero smentire questa semplice spiegazione, si preferisce sorvolare ed ignorare i fatti, pur di mettere una pietra sopra a quello che è un fastidioso rompicapo.
Pur essendo un libro faticoso da leggere e pur non riuscendo a classificarlo in modo corretto, essendo un vero pout-pourri di generi, lo considero ugualmente uno dei più bei romanzi letti quest'anno: un interessante e gustoso trattato di filosofia nascosto tra le righe di un thriller/horror/poliziesco/fantascientifico.


A distanza di anni me lo ricordo come un romanzo insolito in cui si mescolano le formule matematiche della statistica ed i sudori freddi del thriller sovrannaturale, ma da questo mix in cui si fondono in definitiva le due anime dell'uomo, quella razionale e quella emotiva, non esce fuori nulla di buono per giungere alla spiegazione del fenomeno.
Mi verrebbe quasi da dire che con questo libro Lem sia andato anche oltre il pessimismo manifestato con Solaris: non solo l'analisi scientifica non porta da nessuna parte, ma nemmeno l'intuizione ed un approccio irrazionale sono d'aiuto nel tentare almeno di capire se non proprio di spiegare un fenomeno che è totalmente incommensurabile nei confronti del sapere e dell'esperienza umana.
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #6 data: 07 Luglio 2012, 17:43:20 »
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Ho appena terminato la lettura de "L'ospedale dei dannati" e di "L'indagine del tenente Gregory"  e... quasi quasi preferisco il Lem extra sci-fi.
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #7 data: 07 Luglio 2012, 18:53:15 »
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Citazione da: maxpullo il 14 Giugno 2012, 08:59:22


  

esso compare addirittura al numero 3 de "I capolavori di Maxpullo
  


Curiosamente esso compare al n°3 anche nella marbeniana TOP 100 dei migliori romanzi di FS di sempre.
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #8 data: 08 Luglio 2012, 11:12:27 »
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Citazione da: nebram il 07 Luglio 2012, 18:53:15

Curiosamente esso compare al n°3 anche nella marbeniana TOP 100 dei migliori romanzi di FS di sempre.


E dove si trova questa lista ??  
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« Rispondi #9 data: 08 Luglio 2012, 21:55:42 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 08 Luglio 2012, 11:12:27


E dove si trova questa lista ??  


Eccola:

1) CHILDHOOD'S END Arthur C. Clarke
2) THE STARS MY DESTINATION Alfred Bester
3) SOLARIS Stanislaw Lem
4) THE MARTIAN CHRONICLES Ray Bradbury
5) 1984 GEORGE ORWELL
6) THE MAN IN THE HIGH CASTLE Philip K. Dick
7) THE CITY AND THE STARS Arthur C. Clarke
8) THE LEFT HAND OF DARKNESS Ursula K. Le Guin
9) STAND ON ZANZIBAR John Brunner
10) A CANTICLE FOR LEIBOWITZ Walter M. Miller, Jr
11) CITY Clifford D. Simak
12) UBIK Philip K. Dick
13) THE SPACE MERCHANTS Frederik Pohl C. M. Kornbluth
14) THE MOON IS A HARSH MISTRESS Robert A. Heinlein
15) HYPERION THE FALL OF HYPERION Dan Simmons
16) RENDEZVOUS WITH RAMA Arthur C. Clarke
17) LORD OF LIGHT Roger Zelazny
18) THE BOOK OF THE NEW SUN Gene Wolfe
19) THE DEMOLISHED MAN Alfred Bester
20) STRANGER IN A STRANGE LAND Robert A. Heinlein
21) THE DISPOSSESSED Ursula K. Le Guin
22) GATEWAY Frederik Pohl
23) DO ANDROIDS DREAM OF ELECTRIC SHEEP? Philip K. Dick
24) I, ROBOT Isaac Asimov
25) DOUBLE STAR Robert A. Heinlein
26) CAMP CONCENTRATION Thomas M. Disch
27) THE MIDWICH CUCKOOS John Wyndham
28) BABEL-17 Samuel R. Delany
29) NOVA Samuel R. Delany
30) THE BIG TIME Fritz Leiber
31) THE SIMULACRA Philip K. Dick
32) THE WEAPON SHOPS OF ISHER-THE WEAPON MAKERS A. E. Van Vogt
33) NIGHTWINGS Robert Silverberg
34) THE HUMANOIDS Jack Williamson
35) WAY STATION Clifford D. Simak
36) THE THREE STIGMATA OF PALMER ELDRITCH Philip K. Dick
37) THE DROWNED WORLD J. G. Ballard
38) THE CHRYSALIDS John Wyndham
39) TOWER OF GLASS Robert Silverberg
40) THE EINSTEIN INTERSECTION Samuel R. Delany
41) THE WORLD OF NULL-A A. E. Van Vogt
42) ORPHANS OF THE SKY Robert A. Heinlein
43) TO YOUR SCATTERED BODIES GO Philip José Farmer
44) A CASE OF CONSCIENCE James Blish
45) THE SIRENS OF TITAN Kurt Vonnegut, Jr.
46) HELLICONIA TRILOGY Brian Aldiss
47) THE DAY OF THE TRIFFIDS John Wyndham
48) WHAT MAD UNIVERSE Fredric Brown
49) THE END OF ETERNITY Isaac Asimov
50) PAVANE Keith Roberts
51) THE FOUNDATION TRILOGY Isaac Asimov
52) MORE THAN HUMAN Theodore Sturgeon
53) DUNE Frank Herbert
54) THE SHEEP LOOK UP John Brunner
55) FAHRENHEIT 451 Ray Bradbury
56) HOTHOUSE Brian Aldiss
57) THE CAVES OF STEEL Isaac Asimov
58) NO ENEMY BUT TIME Michael Bishop
59) ROGUE MOON Algis Budrys
60) DAVY Edgar Pangborn
61) ROADSIDE PICNIC Arkady Strugatsky Boris Strugatsky
62) Pla<x>yer PIANO Kurt Vonnegut, Jr.
63) THE LOVERS Philip José Farmer
64) THE SNOW QUEEN Joan D. Vinge
65) DREAMSNAKE Vonda N. McIntyre
66) RED MARS Kim Stanley Robinson
67) THE LONG TOMORROW Leigh Brackett
68) THE BLACK CLOUD Sir Fred Hoyle
69) THE PUPPETT MASTERS Robert A. Heinlein
70) THE DREAMING JEWELS Theodore Sturgeon
71) DARKER THAN YOU THINK Jack Williamson
72) A TIME OF CHANGES Robert Silverberg
73) THE FIFTH HEAD OF CERBERUS Gene Wolfe
74) BLOOD MUSIC Greg Bear
75) EON Greg Bear
76) TALES OF THE DYING EARTH Jack Vance
77) IMMORTALITY INC Robert Sheckley
78) THORNS Robert Silverberg
79) MAKE ROOM! MAKE ROOM! Harry Harrison
80) THE DREAM MASTER Roger Zelazny
81) THE IRON DREAM Norman Spinrad
82) THE MAN IN THE MAZE Robert Silverberg
83) RING AROUND THE SUN Clifford D. Simak
84) THE DIAMOND AGE Neal Stephenson
85) TIME OUT OF JOINT Philip K. Dick
86) MAKER OF UNIVERSES Philip José Farmer
87) THE FOREVER WAR Joe Haldeman
88) A FIRE UPON THE DEEP Vernor Vinge
89) STARTIDE RISING David Brin
90) NEUROMANCER William Gibson
91) THE STARS, LIKE DUST Isaac Asimov
92) RITE OF PASSAGE Alexei Panshin
93) ON WINGS OF SONG Thomas M. Disch
94) JEM: THE MAKING OF A UTOPIA Frederik Pohl
95) ENDER'S GAME Orson Scott Card
96) QUEEN OF ANGELS Greg Bear
97) EARTH ABIDES George R. Stewart
98) THE PENULTIMATE TRUTH Philip K. Dick
99) GLORY ROAD Robert A. Heinlein
100)THE DOOR INTO THE SUMMER Robert A. Heinlein
« Ultima modifica: 12 Luglio 2012, 21:54:30 di nebram » Loggato
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« Rispondi #10 data: 12 Luglio 2012, 10:03:12 »
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ma "the caves of steel" è sia al 57 che al 100?
« Ultima modifica: 12 Luglio 2012, 10:03:33 di waranza (ex wawawa) » Loggato
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« Rispondi #11 data: 12 Luglio 2012, 21:57:08 »
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Citazione da: waranza (ex wawawa) il 12 Luglio 2012, 10:03:12

ma "the caves of steel" è sia al 57 che al 100?


Corretta. Postata in 6/7 luoghi diversi nessuno si era accorto della ripetizione...
« Ultima modifica: 12 Luglio 2012, 21:58:00 di nebram » Loggato
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Re:Stanislaw Lem
« Rispondi #12 data: 13 Luglio 2012, 09:49:33 »
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a forza di fare il programmatore certe cose mi saltano subito all'occhio, una specia di autismo informatico, mi sento un mentat, un computer umano che beve succo di saffo per aumentare la propria percezione della realtà, vedo donnine carine nei meandri del codice sorgente
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« Rispondi #13 data: 13 Luglio 2012, 11:01:39 »
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Citazione da: waranza (ex wawawa) il 13 Luglio 2012, 09:49:33

a forza di fare il programmatore certe cose mi saltano subito all'occhio, una specia di autismo informatico, mi sento un mentat, un computer umano che beve succo di saffo per aumentare la propria percezione della realtà, vedo donnine carine nei meandri del codice sorgente


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