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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Autori di Fantascienza | Discussione: Wilson Tucker «prec succ»
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  Autore  Discussione: Wilson Tucker  (letto 1854 volte)
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Wilson Tucker
« data: 03 Novembre 2011, 19:27:58 »
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Wilson "Bob" "Bub" Tucker (1914-2006), statunitense, è stato prima un fan poi un critico ed infine un autore di fantascienza.
Scirsse e diresse svariate fanzine fin dagli anni '30, e poi anche webzine. E lo fece per oltre 60 anni !!
Ebbe un importante ruolo nella genesi della critica letteraria del genere fantascientifico, conio' diversi termini e neologismi il piu famoso dei quali è certamente "Space opera".
E' stato il creatore della Neo-Fan's guide to SF fandom.
Ha presenziato ad un numero infinito di convention e meeting di SF, come cerimoniere, toastmaster o semplicemente come ospite d'onore.
Nel 1941 esordi' come scrittore e nel '51 pubblico' il suo primo romanzo," La città in fondo al mare", nel quale descrive i rischi di un disastro nucleare (il tema del disastro sembra essere caro a Tucker).

Tra le cose piu' famose:
-The year of the quiet sun
-The long, loud silence
-The Lincoln hunters

il suo sito: http://www.printsations.com/WTucker.htm


Che ne pensate del nostro Bub ??
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Re:Wilson Tucker
« Rispondi #1 data: 03 Novembre 2011, 19:44:45 »
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Ne penso tutto il bene possibile.
"I guerrieri nel ghiaccio" è il suo romanzo che preferisco, ma ho trovato molto buoni (nonostante gli evidentissimi tagli dell'edizione Urania) sia "L'uomo venuto dal futuro" che "Signori del tempo" i quali ripropongono, il primo molto di sfuggita all'interno di un simpatico "cameo" ed il secondo in modo esplicito, il mito di Ghilgamesh, l'immortale eroe della mitologia sumera.
"Signori del tempo" è in verità un po' statico, ma ha il pregio di rielaborare in maniera felice anche se un po' scontata il tema tanto caro a Kolosimo ed altri scrittori delle visite di extraterrestri durante la nostra preistoria.
Ne "L'uomo venuto dal futuro", invece, Tucker lascia da parte le suggestioni dei suoi personaggi "preistorici" dedicandogli solo una breve (e commovente) apparizione, per costruire una trama molto efficace basata sul tema dei viaggi nel tempo: in una magistrale cornice da spy-story, il protagonista, vittima di un "lampante paradosso" degno di Brown e Silverberg, si ritrova sulle tracce di...
se stesso!

"I guerrieri nel ghiaccio", infine, è un piccolo grande capolavoro: un mistero che Tucker svela a poco a poco, costruito sempre sui paradossi derivanti dai viaggi nel tempo e sfruttando l'efficacissimo artificio della "simultaneità", raccontando cioè parallelamente vicende che avvengono su piani temporali diversi fino a convergere nel drammatico finale, una tecnica che Valerio Evangelisti sfrutta largamente un po' in tutto il ciclo di Eymerich.
Ne penso tutto il bene possibile.
« Ultima modifica: 03 Novembre 2011, 19:45:36 di maxpullo » Loggato
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Re:Wilson Tucker
« Rispondi #2 data: 04 Novembre 2011, 11:09:13 »
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Io ho adorato il suo "Il lungo silenzio", dove descrive le peripezie di un soldato americano che si ritrova dalla parte "sbagliata" del Mississippi dopo un bombardamento di armi atomiche e batteriologiche.
La prima volta l'ho letto intorno ai 15-16 anni e ne rimasi folgorato. Anche a distanza di anni, regge la lettura. E' uno di quei romanzi che anche con il passare del tempo, continua ad essere plausibile.
Anche "L'anno del sole quieto" è un buon romanzo, anche se è figlio della sua epoca (anni '70) e quindi risente un po' della situazione politica e psicologica di quegli anni.
De "I guerrieri del ghiaccio" ho un vago ricordo, segno che non è un romanzo che ha lasciato il "segno" (sic!) nei miei ricordi di lettore. Dovrei però rileggerlo per non farmi un'idea sbagliata.
Mi mancano da leggere i suoi "La città in fondo al mare", "I giorni della resurrezione" e "I signori del tempo".  

saluti
mish
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Re:Wilson Tucker
« Rispondi #3 data: 20 Gennaio 2012, 12:55:30 »
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Per ora ho avuto soltanto il piacere di leggere "Signori del tempo", devo ammettere che mi è davvero piaciuto, mi ha coinvolto così tanto che l'ho finito in una intera mattinata... (saltando lezioni, ma vabbè sono dettagli )

Sicuramente cercherò altri suoi romanzi, mi piace molto la sua scrittura!
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Re:Wilson Tucker
« Rispondi #4 data: 20 Gennaio 2012, 13:14:21 »
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... Scusate, ma possibile che mi è "toccato" di leggere "L'anno del sole quieto", il primo pubblicato su Urania collezione, che, soprattutto come stile, proprio non mi è piaciuto? Cioè, non potevano pubblicare gli altri romanzi di cui parlate voi?!
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Re:Wilson Tucker
« Rispondi #5 data: 20 Gennaio 2012, 16:25:28 »
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Citazione da: AgenteD il 20 Gennaio 2012, 13:14:21

... Scusate, ma possibile che mi è "toccato" di leggere "L'anno del sole quieto", il primo pubblicato su Urania collezione, che, soprattutto come stile, proprio non mi è piaciuto? Cioè, non potevano pubblicare gli altri romanzi di cui parlate voi?!


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Ma devo dire che con "I guerrieri nel ghiaccio" è andata pure peggio !!

Riprovero' con "Il lungo silenzio" e "Signori del tempo" ...
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