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Discussione: Alfred Elton Van Vogt (letto 7925 volte) |
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #31 data: 04 Luglio 2013, 17:30:45 » |
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Creature di Alfred Elton Van Vogt (Monsters, 1965)Strani motivi mi hanno costretto a lasciare per qualche giorno il mio reader e tornare al cartaceo... ho scelto questo "Creature", antologia di racconti scritti da Van Vogt tra il '40 ed il '52.La prima edizione di questa raccolta è del 1965, intitolata "Monsters"; ha avuto varie ristampe ed un paio sono uscite con il variant ti<x>tle "The Blal".Nell'edizione Urania è accompagnato da una strepitosa copertina di Segrelles, una delle mie preferite.Alcuni racconti li conoscevo già:- "War nerves" (1950) è l'ultimo racconto di "The voyage of the space beagle"- "Vault of the beast" è inserito nell'antologia asimoviana "The golden age of SF", nel secondo volume (quello relativo al 1940)- "The monster" è inserito nel volume 10 di "Golden age of SF" (relativo al 1948)- "Enchanted village" nel dodicesimo volume (quello relativo al 1950)- "The mixed men" (1952) è la prima e breve versione (racconto) di quello che poi diventerà "I ribelli dei 50 soli" (romanzo breve)Completano l'antologia i racconti:- "Not only dead men" (1942)- "The sea thing" (1940)- "Final command" (1949)Insomma, si tratta di racconti entrati nella storia della SF. La stessa antologia è uscita su Galassia con il titolo "Le storie delle lune" (ristampato su bigalassia come "Anno venticinquemila - Le storie delle lune).
Splendida antologia, lo stile di Van Vogt è forse più adatto al racconto breve che al romanzo, e non è un caso che la maggior parte dei suoi romanzi più belli derivino proprio da operazioni di fix-up o da ampliamento di racconti (The voyage of the space beagle, The weapon shops of Isher, The war against the Rull, The Mixed men ...).Questi racconti non danno tregua, le trovate, le invenzioni, i colpi di scena si susseguono a ritmi incredibili, sense of wonder profuso a piene mani, mostri che non possono non turbare le notti di chi legge e che a volte evocano quel senso di orrore antico e alieno tipicamente lovecraftiano, ben descritti anche gli ambienti...molto suggestivi.Insomma un Van Vogt in splendida forma e favole fantascientifiche da godersi in preda ad una sacra sospensione dell'incredulità.Voto:
8
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« Ultima modifica: 04 Luglio 2013, 17:34:23 di Arne Saknussemm » |
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*********************************************************Ho appena letto: Sto leggendo: |
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #33 data: 27 Marzo 2014, 08:32:03 » |
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Citazione da: Andy Dufresne il 08 Marzo 2014, 11:20:35 Che ne pensate de La città immortale?
| L'ho letto una trentina di anni fa. Adesso lo ricordo molto poco... per darti un parere approfondito "a trent'anni di distanza", dovrei rileggerlo. All'epoca lo avevo letto volentieri; il fatto che ora lo ricordi poco mi fa propendere per "leggibile, ma non capolavoro". Vediamo se qualcuno che lo ha letto dopo di me o che ha una memoria migliore della mia ti da' informazioni piu' precise Il Carciofo
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #35 data: 27 Marzo 2014, 09:36:59 » |
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #36 data: 27 Marzo 2014, 11:26:33 » |
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Citazione da: tehom il 27 Marzo 2014, 09:23:19 Letto circa un anno fa, ingiudicabile, IMHO si tratta di vera e propria "merda d'artista"
| Commento, come dire..., "tranchant", quasi iconoclasta, che di certo non le manda a dire. Tehom, rispetto il tuo giudizio, ma personalmente posizioni così nette faticano a convincermi: accanimenti tanto tenaci e inappellabili mi lasciano sempre una grande curiosità di capirne i motivi e per contro stimolano la voglia di leggere il libro. Van Vogt spesso divide ed è considerato incostante nella qualità della sua produzione (c'è anche chi dice poliedrico) e mi sembra che seppur non sia tra i tuoi autori preferiti, si sia meritato anche qualche tuo commento positivo. A me in generale piace e gli perdono molte cose, ma non ho letto (per ora...) questo libro. Posso solo dire che resta un pioniere, talvolta non apprezzato o meno ispirato, ma che ritengo meriti sempre una lettura. Comunque ammiro la schiettezza e la capacità di schierarsi senza sudditanza psicologica: commenti forti sono a volte più utili di quelli edulcorati, per delineare pregi e difetti, al di là del personale gradimento. @Pablo: se poi vuoi un parere di segno diverso, attendendo una rilettura carciofesca o una fantobelisca puoi leggerti l'unico commento nella scheda del cosmo oro su UM. E' un 10 di tal dhr che ben ne descrive i personali motivi. Come vedi, VV difficilmente incontra gli stessi gusti, ma di solito non passa inosservato! Saluti
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #37 data: 27 Marzo 2014, 15:11:51 » |
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Citazione da: Fantobelix il 27 Marzo 2014, 11:26:33
Citazione da: tehom il 27 Marzo 2014, 09:23:19 Letto circa un anno fa, ingiudicabile, IMHO si tratta di vera e propria "merda d'artista"
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Commento, come dire..., "tranchant", quasi iconoclasta, che di certo non le manda a dire.
Tehom, rispetto il tuo giudizio, ma personalmente posizioni così nette faticano a convincermi: accanimenti tanto tenaci e inappellabili mi lasciano sempre una grande curiosità di capirne i motivi e per contro stimolano la voglia di leggere il libro. Van Vogt spesso divide ed è considerato incostante nella qualità della sua produzione (c'è anche chi dice poliedrico) e mi sembra che seppur non sia tra i tuoi autori preferiti, si sia meritato anche qualche tuo commento positivo. A me in generale piace e gli perdono molte cose, ma non ho letto (per ora...) questo libro. Posso solo dire che resta un pioniere, talvolta non apprezzato o meno ispirato, ma che ritengo meriti sempre una lettura.
Comunque ammiro la schiettezza e la capacità di schierarsi senza sudditanza psicologica: commenti forti sono a volte più utili di quelli edulcorati, per delineare pregi e difetti, al di là del personale gradimento.
@Pablo: se poi vuoi un parere di segno diverso, attendendo una rilettura carciofesca o una fantobelisca puoi leggerti l'unico commento nella scheda del cosmo oro su UM. E' un 10 di tal dhr che ben ne descrive i personali motivi. Come vedi, VV difficilmente incontra gli stessi gusti, ma di solito non passa inosservato!
Saluti
| Se la buonanima di Van Vogt fosse ancora vivo adesso si farebbe, probabilmente, delle grasse risate. Non ho mica scritto: "Da quella merda di scrittore di Van Vogt non ci si poteva aspettare altro, opera inqualificabile e di rara ripugnanza, tenetevi a debita distanza da questo ammasso di escrementi". Ho scritto qualcosa di diverso, con la precisa intenzione di stimolare la curiosità di chi non conosce il libro per invogliarlo a leggerlo e a farsene un'idea sua personale. Quando ho scritto "merda d'artista" avevo in mente questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Merda_d'artista. Ora, se ci riflettete un attimo, un simile accostamento forse non sarebbe dispiaciuto allo stesso VV Che resta comunque destinato a dividere la platea dei fans, come continua a dividere il giudizio del sottoscritto Ho esitato a lungo se sottoscrivere lo stesso voto entusiasta del sommo DHR nella scheda o se collocarmi dall'altra parte della barricata con un altrettanto estremistico 2. Nel dubbio, non volendo scegliere, avrei potuto solomonicamente dargli un 6 di stima, ma questo sì sarebbe stato un torto colossale nei confronti dell'autore. Non la metterei nei termini :"Van Vogt o si ama o si odia". Sono giunto alla conclusione che nelle sue espressioni più pure (quella in questione, insieme a "NON-A", ne è forse il suo paradigma più alto ), l'esperienza di lettura di questo autore è sostanzialmente non comunicabile a terzi, ma resta qualcosa di squisitamente personale. In ogni caso a me VV garba di più di molti altri autori (ho più libri suoi che di Asimov, Heinlein e Sturgeon messi assieme, per capirci)
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