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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Altri generi | Discussione: Passeggiata tra pagine Fantasy «prec succ»
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  Autore  Discussione: Passeggiata tra pagine Fantasy  (letto 68073 volte)
Fedmahn Kassad69


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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #135 data: 10 Marzo 2014, 10:28:48 »
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Non ho letto questa trilogia e non credo che la leggerò, in quanto suppongo sia pensata per un pubblico eminentemente femminile, infatti la consiglio ad amiche che mi chiedono dritte per letture fantasy.
Comunque, dal tuo commento traspare chiaramente quanto tu abbia adorato questi libri.
Mi pare di capire che l'altra trilogia non sia proprio all'altezza della prima.
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #136 data: 02 Giugno 2014, 00:24:29 »
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Grianne, scorrendo le pagine ho scoperto che i nostri gusti e le nostre letture si rispecchiano. Poi i miei complimenti per esserti sobbarcata l'impegno di recensirli.
Aggiungo un po' di riflessioni sbocciate nel mio vaso/cervello.
Per prima cosa La Trilogia di Phèdre non è, almeno secondo me, pensata per  un pubblico eminentemente femminile. Anzi io l'ho trovata veramente godibile,ne sono entusiasta. Ma è certamente vero che la seconda trilogia non regga il confronto con la prima, per quanto rimanga apprezzabile.
L'urban fantasy, compreso quello italiano( incluso il fantasy), non è per niente da buttare. Ma, cercando bene, ci sono ottimi libri sia stranieri che nostrani. Pensando a recenti letture mi viene in mente Luca Tarenzi con il suo Godbreaker, veramente bello e quello ora in lettura, ovvero Il Sentiero di Legno e Sangue, un'eccezionale rivistazione della favola di Pinocchio. Sempre in questo campo (stravolgimento di fiabe) c'è Incanto di Cenere di Laura MacLem, questa volta è Cenerentola. Poi c'è il ciclo di Silvana de Mari che merita: L'ultimo elfo, l'ultimo orco, Gli ultimi Incantesimi.
Per non parlare di quelli dall'estero. Ci sarebbero da scrivere pagine. Ne elenco alcuni: Neil Gaiman con American Gods, Nessun Dove, Anansi Boys. Il fantasy crudo , che molti associano a George Martin, di Joe Abercrombie e di tutti i suoi libri.
Se non mi sbaglio poi si parlava di Il Pianeta dei Venti e Le torri di cenere. Entrambi  molto interessanti
Poi non mi ricordo più cosa pensavo

Poi, molto furtivamente, aggiungo una mia recensione, o piuttosto copio-incolla visto che l'ho scritta mesi fa, del primo di una trilogia (incompleta, manca il terzo) di Patrick Rothfuss. Eminente e eccellente scrittore di Fantasy. Anche nella speranza di resuscitare il topic



Autore: Patrick Rothfuss
Titolo: Il Nome del Vento
Trilogia: Le Cronache dell'assassino del re (dovrebbe essere di re, secondo me. Suona meglio)


Dalla Quarta di Copertina:
Citazione:
“Ho sottratto principesse a re dormienti nei tumuli. Ho ridotto in cenere la città di Trebon. Ho passato la notte con Felurian e me ne sono andato sia con la vita, sia con la sanità mentale. Sono stato espulso dall’Accademia a un’età inferiore a quella in cui la maggior parte della gente viene ammessa. Ho percorso alla luce della luna sentieri di cui altri temono di parlare durante il giorno. Ho parlato a dèi, amato donne e scritto canzoni che fanno commuovere i menestrelli. Potresti aver sentito parlare di me.”


L’ambientazione è simil-medievale. La vicenda si svolge in una terra che non ha propriamente un nome, ma che è denominata “I quattro angoli della civiltà” di cui riporto l’indispensabile cartina qui sotto in una splendida versione a colori

Il protagonista è Kvothe che sotto il nome di Kote gestisce una locanda in un piccolo villaggio. A un certo punto Il Cronista, un tipetto che per lavoro si fa raccontare le vite di personaggi famosi, decide di andare a incontrare Kvothe per convincerlo a narrargli la sua storia. Questo tipo che di nome fa Devan e di fama Il cronista riuscirà in effetti a incontrare Kvothe anche se non proprio come si aspettava. Il cronista conosce la vera identità di Kvothe,conosciuto in lungo e in largo per le sue prodezze, per le sue doti di oratore e avventuriero. Chiamato in molti modi: Kvothe L’Arcano, Kvothe Il Senzasangue, Kvothe il Regicida e in molti altri ancora. E dico questo non per pedanteria ma perché questo è una storia che parla dei nomi e della loro importanza, che parla di Storie. E come potrebbe non esserlo? È una storia dentro la storia, poiché Il cronista riuscirà a convincere Kvothe a narrargli le sua vita. La narrazione è ogni tanto interrotta da uno sguardo a cosa succede nel presente, creando un'alternarsi di prima e terza persona, passato e presente che delineano il carattere di Kvothe, protagonista delle storie, rispetto al Kvothe attuale, locandiere.
Riguardo la scrittura, dirò solo che l’autore Pat non perde il confronto con Kvothe nelle sue abilità come storyteller.  

Aggiungo anche qualche informazione utile: La magia è presente anche se  è trattata quasi come scienza ( forse per influsso della professione dell'autore di chimico) tranne una parte più misteriosa chiamata Onomanzia, disciplina che verte sui nomi delle cose, e imparandoli si può controllarli. Insomma un sistema magico abbastanza originale e ben definito.
« Ultima modifica: 02 Giugno 2014, 15:57:12 di Imriel » Loggato
Fedmahn Kassad69


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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #137 data: 03 Giugno 2014, 11:36:16 »
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Citazione da: Imriel il 02 Giugno 2014, 00:24:29

..................Anche nella speranza di resuscitare il topic


Essendo d'accordo con Imriel, allo scopo di tenere vivo questo bellissimo topic, in attesa del ritorno di Grianne e nella speranza che non se ne abbia a male per la mia invasione della quale mi scuso anticipatamente, posto un mio commento su un grande classico del fantasy che ho appena finito di leggere, Le Cronache di Ambra di Roger Zelazny, per la precisione il primo ciclo delle cronache, Il Ciclo di Corwin che è composto da cinque libri:



poi ristampato in due volumi che sono quelli in mio possesso:

  

Ecco il mio commento:
"Il primo ciclo delle Cronache di Ambra, il cosiddetto Ciclo di Corwin è costituito da cinque libri, che, secondo me, è consigliabile leggere di seguito per evitare di perdere il filo della storia, pertanto questo breve commento è riferito al ciclo nella sua interezza.
Ambra, il centro e l'origine dell'universo, tutti gli altri mondi e dimensioni, tra cui la stessa Terra, non son altro che proiezioni di Ambra chiamate "Ombre".
Ambra è governata da una stirpe con caratteristiche "divine", re Oberon e i suoi figli (almeno 11 se non ricordo male) unici ad avere il potere di passare attraverso un'Ombra e l'altra, nonché di plasmarle a loro piacimento.
Il protagonista è Corwin, uno dei figli di Oberon,  che, risvegliatosi privo di memoria in una clinica in seguito ad un incidente d'auto, apprende dopo varie vicissitudini di essere l'erede al trono di Ambra, trono attualmente usurpato, in seguito alla misteriosa scomparsa di Re Oberon, da suo fratello Eric. Pertanto recuperata la memoria e procuratosi degli alleati, Corwin decide di reclamare ciò che è suo, ma niente è come appare, intrighi congiure, tradimenti e sofferenza lo attenderanno fino all'apocalisse finale che nulla ha da invidiare al Ragnarok della mitologia norrena.
Ciclo assolutamente originale, unico nel suo genere ed assolutamente privo di epigoni o altre pietre di paragone.
Scritto con l'ottimo stile letterario di Zelazny, parte con i primi due libri (Nove Principi in Ambra e Le Armi di Avalon) che ricordano molto il Moorcock di Elric dal punto di vista stilistico e tematico, pertanto potrebbero scoraggiare un lettore smaliziato per via della loro linearità, ma dal terzo libro in poi, la qualità del ciclo si innalza vieppiù esplorando tematiche inconsuete nel panorama Fantasy, ogni azione dei protagonisti viene finemente analizzata dal punto di vista filosofico e soprattutto psicologico con una profondità tale da diventare, forse il principale limite del Ciclo, dato che l'eccesso di analisi frammenta la cronaca degli avvenimenti.
Comunque mirabile il lavoro fatto dall'autore sui protagonisti, che da figure bidimensionali acquistano personalità vivide e distinte fra loro, uno su tutti il protagonista Corwin che, da tipico eroe fantasy, forte, giovane, amato dalle donne e tranquillamente irresponsabile, si evolve fino a diventare una figura quasi unica nel pantheon del fantasy per la sua personalità complessa.
Pertanto opera originale, inimitata e ben scritta, unico limite taluni eccessi descrittivi che spezzettano eccessivamente il racconto degli eventi, risultando a volte fastidiosi.
"
Esiste un secondo ciclo, Il Ciclo di Merlin, composto da altri cinque libri, che non possiedo, e, vista la scarsissima reperibilità, difficilmente possiederò in futuro.  
« Ultima modifica: 03 Giugno 2014, 11:42:37 di Fedmahn Kassad. » Loggato
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #138 data: 03 Giugno 2014, 12:08:45 »
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Bene mi associo con i commenti favorevoli sui cicli Patrick Rothfuss ( di cui sto attendendo con ansia il 3° volume) e del  ciclo de Le Cronache di Ambra di Roger Zelazny ( io fortunatamente possiedo anche il secondo ciclo quello di Merlin e posso dire che e bello come il primo, anche perche non prosegue linermente le vicende, ma ne cambia angolatura e prospettiva).

In aggiunta potrei citare il ciclo di Malazan che secondo me e un ottima opera per la varieta delle prosppettive presentate, l'analisi dei personaggi e loscenario di ampio respiro, dopo aver letto i primi 4 romanzi ho interrotto la lettura degli altri in attesa del completamento della saga per potermeli godere tutti di seguito.
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #139 data: 03 Giugno 2014, 12:49:40 »
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Citazione da: ciccio il 03 Giugno 2014, 12:08:45

Bene mi associo con i commenti favorevoli sui cicli Patrick Rothfuss ( di cui sto attendendo con ansia il 3° volume) e del  ciclo de Le Cronache di Ambra di Roger Zelazny ( io fortunatamente possiedo anche il secondo ciclo quello di Merlin e posso dire che e bello come il primo, anche perche non prosegue linermente le vicende, ma ne cambia angolatura e prospettiva).

In aggiunta potrei citare il ciclo di Malazan che secondo me e un ottima opera per la varieta delle prosppettive presentate, l'analisi dei personaggi e loscenario di ampio respiro, dopo aver letto i primi 4 romanzi ho interrotto la lettura degli altri in attesa del completamento della saga per potermeli godere tutti di seguito.

Purtroppo, dato il fallimento di Armenia, credo che il ciclo di Malazan rimarrà una delle tante saghe iniziate e mai finite di pubblicare in Italia.  
Se vuoi sapere come finisce, l'unico modo è leggerla in inglese.  
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #140 data: 03 Giugno 2014, 13:13:47 »
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AGHHH mi ero perso la notizia purtroppo il mio inglese e decente sul lato tecnico ma assolutamente non al altezza di un romanzo. posso solo sperare che qualche editore di buona volontà lo ripubblichi magari non in tempi biblici.
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #141 data: 03 Giugno 2014, 14:08:32 »
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    Quando penso che mancavano solo gli ultimi due libri (e mezzo) da pubblicare   
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #142 data: 23 Luglio 2014, 15:25:02 »
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Approfitto per questo momento di "stasi" per chiedere un consiglio, sulla saga in te volumi

LA NOTTE DEL CORVO
IL SORTILEGIO DEL CORVO
LA COMPAGNIA DEL CORVO

(in puro ordine sparso)

Vale la pena l'acquisto ???

Grazie mille
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #143 data: 28 Luglio 2014, 09:48:44 »
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Ho letto solo il primo un po' di tempo fa a mio parere niente di eccezionale direi a memoria un voto di 6/ 6.5, lettura scorrevole e vicende movimentate, ma niente di particolarmente memorabile,  i seguiti non li conosco, a mio parere potrebbe valerne la pena se li trovi in offerta.
Nel caso visto che stai leggendo "Il signore della magia" ti consiglierei di aspettare un po' a leggerli non reggerebbero il confronto.
« Ultima modifica: 28 Luglio 2014, 09:50:52 di ciccio » Loggato
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #144 data: 05 Agosto 2014, 11:53:49 »
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Riporto su questo topic per segnalare l'opera di uno scrittore inglese, Joe Abercrombie, autore di una saga fantasy (The First Law) attualmente composta da una Trilogia "La Prima Legge" e da due libri indipendenti, Il Sapore della Vendetta e The Heroes tutti editi da Gargoyle (ci sarebbe anche un altro libro, A Red Country ma non è ancora stato pubblicato in Italia), gli ultimi due sono ambientati nello stesso universo narrativo ma in luoghi differenti da quelli ove si svolgono le vicende della trilogia principale, è opportuno che l'ordine di lettura sia quello sotto indicato.




L'opera di Abercrombie ha riscosso un buon successo, soprattutto perché (nel solco di G.R.R. Martin) smantella tutti i clichè del fantasy classico di stile "Tolkieniano", creando un universo narrativo dove non vi è niente o quasi magia, niente elfi, nani, orchi et similia e soprattutto niente eroi, damigelle in pericolo o contadini salvatori di universi, solo anti eroi o cattivi tout court che sguazzano in un mare di cinismo, sarcasmo e violenza; volendo fare un paragone irriverente a me ricorda quanto fatto da Sergio Leone nei confronti del cinema Western.
Il tutto, unito ad uno stile letterario diretto, senza fronzoli, molto cinematografico, con una buona/ottima caratterizzazione dei vari personaggi e pieno di azione a ritmi quasi incessanti, ha fatto sì che i suoi libri mi siano risultati estremamente godibili e pertanto ritengo di consigliarli agli amanti del genere e non; unica pecca, la mancanza di mappe nei libri, per fortuna su internet se ne trovano di ottime.
Infine un'avvertenza, data l'elevata presenza di scene violente o simil hard, si tratta di opere adatte esclusivamente ad un pubblico adulto.
Di seguito, riporto alcuni brevi commenti riferiti ai singoli libri.

Il Richiamo delle Spade (2006), è il primo libro della trilogia di "The First Law". Il libro ha un ritmo un po' lento in quanto l'autore descrive il mondo dove è ambientata la saga, presenta i vari personaggi e delinea gli eventi che stanno culminando verso una crisi che, verosimilmente, dovrebbe sfociare in un conflitto destinato a mettere in grave difficoltà l'Unione, ovvero la nazione dove si svolgono buona parte degli eventi.
Di conseguenza in questo libro non succede moltissimo, ma non è affatto noioso, in quanto l'autore riusce a creare un grande livello di suspence riguardo gli eventi futuri della saga.
Tipico di Abercrombie è il taglio dato ai protagonisti, tutta gente fin troppo normale, protesa unicamente a soddisfare le proprie aspettative personali di carriera e di vita e, almeno parrebbe, assolutamente inadeguata a fronteggiare gli eventi drammatici che si vanno delineando. L'unica eccezione è il mago Bayaz che rappresenta, insieme a Logen, l'unica parentesi nel magico e nel soprannaturale in un romanzo decisamente low fantasy.
Altri protagonisti sono:
Sand Dan Glotka ex ufficiale dell'esercito, che, gravemente storpiato a seguito di anni di torture e prigionia, si è riciclato in abile torturatore al servizio dell'inquisizione dell'Unione;
Jezal Dan Luthar, vanesio ed egoista ufficialetto, la cui uniche occupazioni sono le donne, le carte e, secondariamente, il torneo che designerà la prima spada del regno;
Ferro Maljinn guerriera indomabile divorata dalla sete di vendetta verso il popolo che la rese schiava;
Collem West, ufficiale di umile stirpe che cerca di farsi strada in un mondo dominato dall'incompetenza e dall'edonismo;
I valorosi guerrieri del nord (i miei personaggi preferiti) Rudd Tretronchi, Mastino, Dow il Nero, unici ad opporsi, insieme a Logen Novedita Il Sanguinario, al tirannico re Bethod.
Non Prima che Siano Impiccati (2007), prosegue la saga de "The First Law", a differenza del primo volume dove la trama si è dipanata piuttosto lentamente, in questo secondo libro gli eventi diventano incalzanti a dir poco.
Non c'è un attimo di tregua, di capitolo in capitolo si passa da battaglie campali ad assedi sanguinosi fino ad estenuanti ricerche di ancestrali manufatti magici, eventi raccontati ottimamente attraverso i punti di vista dei vari personaggi, tutti antieroi molto convincenti.

L'Ultima Ragione dei Re (2008), Come scrisse Machiavelli "Il fine giustifica i mezzi", ebbene in questa trilogia l'unico fine dei personaggi è il potere, per ottenere o mantenere il quale ogni mezzo è lecito.
Questo terzo libro conclude le vicende iniziate ne Il Richiamo delle Spade e mai finale di una saga fantasy è stato, a mio giudizio, più amaro, molti protagonisti muoiono più o meno atrocemente, ma il destino dei sopravvissuti sarà ben differente dalle loro aspettative, tutti in una maniera o nell'altra saranno usati da coloro che muovono le fila degli eventi.
Anche questo libro è decisamente ben scritto, avvincente ed incalzante, inoltre propone uno dei cattivi più emblematici del genere fantasy che ovviamente non rivelo per non rovinare ad altri il piacere della lettura.

Il Sapore della Vendetta (2009), è ambientato sempre nel Mondo Circolare teatro degli eventi della trilogia principale, un mondo sempre più in subbuglio, dove il conflitto tra coloro che lo dominano nell'ombra è spietato, soprattutto nei riguardi delle popolazioni più o meno consapevoli di quanto accade.
In questo romanzo (il quarto in ordine cronologico, cioè dopo L'Ultima Ragione dei Re e prima di The Heroes) Abercrombie sposta l'azione dal Midderland alla Styria, patria della protagonista del romanzo Monza Murcatto, il comandante di una compagnia mercenaria. Coinvolta a sua insaputa in congiura di palazzo, Monza viene scoperta e scaraventata giù da una rupe dal Granduca Orso e creduta morta. Ristabilitasi, l'unico suo scopo sarà la vendetta verso il Granduca Orso, i suoi figli e tutti coloro che tentarono di assassinarla. Le danno manforte tutta una serie di individui poco raccomandabili: Ghigno, un killer ossessionato dai numeri che vive bene solo tra le mura di una prigione, Castor Morveeer, un paranoico avvelenatore accompagnato dalla sua inseparabile apprendista. Ad essi si aggiungono alcuni personaggi già comprimari nella trilogia The First Law e che qui assurgono al rango di co-protagonisti, Nicomo Cosca comandante mercenario con nessuno da comandare ed in più alcolizzato, Caul Il Brivido, guerriero nordico venuto in Styria per diventare un uomo migliore e Shaylo Vitari ex pratica dell'inquisizione attualmente killer a pagamento.
Anche in questo romanzo Abercrombie prosegue la sua opera di demolizione degli stilemi del fantasy, quindi anche qui abbiamo cinismo a palate, nessun eroe e nessun ideale da perseguire, solo  vendette, tradimenti, omicidi più o meno efferati. Il romanzo è ben scritto, l'azione è continua e travolgente, i personaggi per quanto sgradevoli sono comunque in qualche modo simpatici.

The Heroes (2011), è il mio preferito tra i romanzi di Abercrombie, parla di una battaglia della durata di tre giorni, descritta magnificamente sotto l'aspetto militar strategico, ambientata nel Nord del Mondo Circolare. I personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati su tutti Whirrun di Bligh e Curden Lo Strozzato. Nessun Eroe (gli eroi del titolo non sono esseri umani), nessun vigliacco. Solo uomini, fango, sangue, guerra.
Anche qui si scoprirà la sorte di alcuni dei personaggi della trilogia principale, come Dow il Nero, Bremer Dan Gorst, Caul Il Brivido, Mastino e tanti altri.
Questo romanzo l'ho trovato a tratti entusiasmante, cosa pretendere di più da questa saga? Nulla, solo che la Gargoyle stampi al più presto l'ultimo romanzo di Abercrombie ambientato nel Mondo Circolare ossia A Red Country (2012)
« Ultima modifica: 11 Settembre 2014, 11:51:39 di Fedmahn Kassad. » Loggato
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« Rispondi #145 data: 06 Agosto 2014, 10:42:12 »
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Sembra interessante ci farò un pensiero
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« Rispondi #146 data: 06 Agosto 2014, 11:12:26 »
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Ottimo, diamo fiducia a case editrici come la Gargoyle che hanno il coraggio di puntare su autori nuovi e promettenti.
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy
« Rispondi #147 data: 06 Agosto 2014, 11:27:35 »
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Altro consiglio fantasy, l'autore è Guy Gavriel Kay, il libro è La Rinascita di Shen Tai (Under Heaven, 2001) edito da Fanucci, per me un capolavoro quasi imprescindibile.



Ecco un breve commento:
Fantasy atipico, con ambientazione ispirata alla Cina al tempo della dinastia Tang (700-800 d.c.) la cosiddetta età dell'oro della civiltà cinese.
Il valoroso generale Shen dopo una lunga vita al servizio del Kitai e del suo imperatore muore, così il figlio Shen Tai, per onorarne la memoria, decide di recarsi nella remota località di Kuala Nor teatro di una grande battaglia tra gli eserciti Kitai (comandati a suo tempo dal padre) e quelli Taguran, allo scopo di dare sepoltura ai resti delle migliaia di soldati di entrambe le nazioni rimasti insepolti e dare così pace ai loro spiriti, opera cui dedicherà due anni della sua vita.
In segno di gratitudine l'imperatrice del Taguran decide di fargli dono di 250 cavalli di razza pregiatissima che di fatto fanno di Shen Tai uno degli uomini più ricchi di Kitai.
Il suo ritorno a casa scatenerà una serie di eventi che, similmente ad una valanga, stravolgeranno la vita di Shen Tai, della sua famiglia e dell'intero Kitai.
Primo libro di Kay (un'eccezione nel panorama fantasy, dato che è specializzato in opere singole e non in sterminate saghe) che ho avuto occasione di leggere e devo ammettere che si è trattato di una felicissima scoperta.
Uno stile letterario stupendo, quasi pittorico (grazie suppongo anche alla traduzione) in grado di rendere le pagine dei veri e propri quadri, dove il lettore può calarsi nel contesto in maniera del tutto naturale e senza alcuno sforzo.
I personaggi hanno personalità complesse e sfaccettate tanto da sembrare reali, diventando pertanto indimenticabili.
La storia è avvincente e coinvolgente, con un finale intenso che ha saputo commuovermi come quasi mai mi è capitato nella mia vita di lettore.
Libro consigliatissimo, aggiungo infine che trovo davvero inspiegabile come Kay sia stato così poco tradotto in Italia, un vero mistero (uno dei tanti della nostra editoria).  
« Ultima modifica: 11 Settembre 2014, 11:53:26 di Fedmahn Kassad. » Loggato
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« Rispondi #148 data: 06 Agosto 2014, 11:41:54 »
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Di Kay ho letto "il paese delle 2 lune" che mi era piaciuto molto e la trilogia della" strada dei Re" che mi era piaciuta meno leggibile ma un po' più banale e scontata, per cui anche lui andrà nella mia lista di possibili letture l'unico problema e che ormai questa lista sta diventando esponenziale con una tendenza all'infinito.
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« Rispondi #149 data: 06 Agosto 2014, 11:47:34 »
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Citazione da: ciccio il 06 Agosto 2014, 11:41:54

Di Kay ho letto "il paese delle 2 lune" che mi era piaciuto molto e la trilogia della" strada dei Re" che mi era piaciuta meno leggibile ma un po' più banale e scontata, per cui anche lui andrà nella mia lista di possibili letture l'unico problema e che ormai questa lista sta diventando esponenziale con una tendenza all'infinito.


I libri da te citati li ho anch'io in coda di lettura, anche per me ormai divenuta di lunghezza esponenziale, però vuoi mettere il piacere di poter scegliere un libro da leggere tra opzioni pressoché infinite? Per me ogni volta è una vera goduria.
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