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Discussione: Passeggiata tra pagine Fantasy (letto 67986 volte) |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #120 data: 10 Febbraio 2014, 12:27:15 » |
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Grandioso questo thread. Una bella sorpresa al mio rientro su Uraniamania dopo molti mesi di assenza. Contenuti coinvolgenti, belle recensioni, molto ben scritto. Fa venire voglia di entrare in una libreria e dar fondo al portafogli. Complimenti all’autrice. Invidio la sua voracità/velocità di lettrice, conoscenza dell’argomento, capacità di invogliare altri alla lettura. Tra tutti, ho appuntato il ciclo della Ruota del Tempo, di Robert Jordan. Da lettore discontinuo, contraddittorio, pigro e anche un po’ anarchico, mi è già capitato di incontrare il genere fantastico. La mia iniziazione è avvenuta col Signore degli Anelli, e lì avrei potuto anche fermarmi. E’ come ascoltare Bruce Springsteen per chi ama il rock: gli altri sono bravi, ma il Boss è una religione. Tuttavia fermandomi avrei commesso un errore imperdonabile, che mi avrebbe impedito di conoscere le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin. In fervente attesa che la nostra Grianne ce ne parli nella sua carrellata di recensioni, mi permetto – in nome della entusiastica passione per questi libri - di lanciare in anteprima qualche mia impressione personale. Tra l’altro vedo che anche lei li sta rileggendo. Ho iniziato a leggere le Cronache con l’edizione Urania Grandi Saghe Fantasy, e sono arrivato al IV° libro, Il Banchetto dei Corvi. Anche se devo dire che l’edizione Mondadori, pur se spezzettata, mi sembra fatta meglio quantomeno a livello grafico. Il fantasy cosiddetto storico e realistico di Martin ha un impatto decisamente potente, rimani incollato ai libri per ore intere e pensi all’intreccio e alle possibili strategie geopolitiche mentre aspetti il pullman o la notte prima di addormentarti. Quando sei davanti ad un boccale di birra, ti senti un armigero Bracken nella taverna alla confluenza del Tridente dove catturano il Folletto. Quando ti fanno una domanda e devi rispondere affermativamente, dici Aye. Se qualcuno ti fa un torto, anziché mandarlo a cagare, gli dici Valar Morghulis stringendo in mano una moneta da 50 cent. Capisci che sei ormai prossimo al manicomio quando arrivi a scrivere la genealogia della tua famiglia e dell’intero tuo parentado sulla falsariga delle Nobili Case riportate in appendice su ogni tomo della saga. E ti senti felice nel fare tutto ciò! Poi è arrivata la serie TV della HBO di cui ho visto le prime due stagioni. Molto ben fatta, parecchi personaggi sono proprio come me li ero immaginati leggendo i libri. Ad esempio, Tyrion Lannister è proprio lui, così come lo Sterminatore di Re Jaime Lannister, Khal Drogo, Ygritte. Anche Jon Snow è azzeccatissimo. Ovviamente la RAI la sta riproponendo in versione censurata, ma tanto lo sappiamo che i culi ammessi in TV sono solo quelli delle veline… I miei preferiti tuttavia sono personaggi minori, come lo stratega militare ser Brynden Tully, detto il Pesce Nero, e il cavaliere delle cipolle, ossia l’ ex contrabbandiere Davos Seaworth passato al servizio di Stannis Baratheon; poi sono tifoso dei banditi della Fratellanza senza Vessilli di Beric Dondarrion e Thoros di Myr, e mi sono sempre piaciuti i Bruti per il loro stile di vita libero. Altro grande è ser Dontos Hollard. Odio cordialmente il Mastino – ancora rimango male per quello che fece al povero Micah, il garzone amico di Arya Stark -, vorrei ammazzare con le mie mani i Bravi Camerati di Vargo Hoat, nonchè Cersei Lannister, e i Frey in paranza, come si dice dalle mie parti. A letto invece mi porterei molto volentieri Arianne Martell. Per ulteriori commenti, attendo la recensione griannesca.
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« Ultima modifica: 11 Febbraio 2014, 08:31:04 di Fulvit » |
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In lettura: Le nebbie di Avalon - Marion Zimmer Bradley
Schedulati: Le correzioni - Jonathan Franzen L'armata dei sonnambuli - Wu Ming |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #123 data: 10 Febbraio 2014, 13:27:03 » |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #124 data: 10 Febbraio 2014, 16:32:58 » |
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Bellissimo thread! Ho preso da poco La saga di Earthsea, I gioielli di Aptor e Le spade di Lankhmar, nonchè il volumone Fantasy della collana Grandi Opere. Citazione da: Grianne il 23 Settembre 2013, 20:09:51 Voglio chiudere la mia parentesi arturiana con un ultimo ciclo su questo argomento.
L'autore è Jack Whyte, e il titolo della saga, decisamente esplicativo, è Le Cronache di Camelot.
Anche questo, come quello di Cornwell e al contrario di quello della Bradley è un ciclo "low magic".
Le Cronache di Camelot - La Pietra del Cielo - La Spada che Canta - La Stirpe dell'Aquila - Il Sogno di Merlino - Il Forte sul Fiume - Il Segno di Excalibur - Le Porte di Camelot - La Donna di Avalon
Questo ciclo inizia prima della nascita di Artù, e tratta per grossa parte della sua giovinezza e della sua formazione, da parte di Merlino, per diventare Alto Re di Britannia. L'ultimo volume è una specie di Prequel, perché torna a narrare le vicende dei genitori di Artù, e si conclude appunto con la sua nascita.
Ammetto che dei tre presentati questo ciclo è ancora più sbiadito del precedente come ricordi e, probabilmente a ragione, il meno famoso. Tra i tre qui presentati questo è a mio avviso il ciclo di inferiore qualità, anche se non penso sia da buttare. Lo ricordo come una lettura piacevole e distensiva, che potrei consigliare a coloro i quali sono interessati a questo tipo di periodo e ambientazione.
| Lessi il primo libro che mi interessò abbastanza, ma sono stato portato verso altri lidi ispirato da Asimov & co. Ecco le mie conclusioni post-lettura: la storia e i personaggi sono ben strutturati, anche considerando il contesto storico, tanto da farti affezionare a Varro e Gaio Britannico e voler leggere il libro successivo (che poi non ho letto XD ). Tuttavia alcune descrizioni di troppo, un ritmo un pò lento all'inizio e poche situazioni pretestuose possono far storcere il naso al lettore.
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #126 data: 11 Febbraio 2014, 14:59:33 » |
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Citazione da: Fedmahn Kassad. il 10 Febbraio 2014, 18:36:40
Tutti grandi capolavori, non conosco invece il contenuto del volumone Fantasy, mi piacerebbe conoscere il tuo parere una volta che l'avrai letto.
| Ehm, ci vorrà molto tempo temo Il contenuto però, dal curatore ai vari nomi presenti, promette bene
Pag. | Titolo | Autore | Tit.Originale | Note | 0 | Stregoni maligni, indomiti guerrieri e incantevoli principesse: uno sguardo alla fantasy moderna. | Sandro PERGAMENO | | Introduzione | 1 | La terra cava | William MORRIS | The Hollow Land [A Tale], 1856 | Racconto | 39 | La spada di Welleran | Lord DUNSANY | The Sword of Welleran, 1908 | Racconto | 53 | Gli dei di Bal-Sagoth | Robert Ervin HOWARD | The Gods of Bal-Sagoth, 1931 | Racconto | 93 | Sia maledetta la città | Henry KUTTNER | [Cursed] Be the City, 1939 | Racconto | 119 | L'avvento del verme bianco | Clark Ashton SMITH | The Coming of the White Worm, 1941 | Racconto | 133 | La maledizione delle piccole cose e delle stelle | Fritz LEIBER | The Curse of the Smalls and the Stars, 1983 | Racconto | 183 | Ka il terribile | Lyon Sprague DE CAMP | Ka, the Appalling, 1958 | Racconto | 209 | La città nella gemma | Lin CARTER | The City in the Jewel, 1975 | Racconto | 247 | I diavoli nei muri | John JAKES | Devils in the Walls, 1963 | Racconto | 269 | Il flacone di Ipswich | Randall GARRETT | The Ipswich Phial, 1976 | Racconto | 319 | Una conclusione logica | Poul ANDERSON | A Logical Conclusion, 1981 | Racconto | 349 | Flutic | JACK e VANCE | Flutic, 1983 | Racconto | 389 | Elric alla fine del tempo | Michael MOORCOCK | Elric at the End of Time, 1981 | Racconto | 431 | La torre di ghiaccio | Roger ZELAZNY | Tower of Ice, 1981 | Racconto | 431 | La torre di ghiaccio | Roger ZELAZNY | Tower of Ice, 1981 | Racconto | 483 | Un ladro a Korianth | Carolyn Janice CHERRY | A Thief in Korianth, 1981 | Racconto | 519 | Rosso come sangue | Tanith LEE | Red As Blood, 1979 | Racconto | 531 | La terra dei lupi | Tanith LEE | Wolfland, 1980 | Racconto | 565 | Ossa | Patricia Christine HODGELL | Bones, 1984 | Racconto | 589 | Una questione di musica | Patricia A. McKILLIP | A Matter of Music, 1984 | Racconto | 625 | La donna che amava la luna | Elizabeth A. LYNN | The Woman Who Loved the Moon, 1979 | Racconto | 643 | La principessa e l'orso | Orsop Scott CARD | The Princess and the Bear, 1980 | Racconto | 673 | Il drago di ghiaccio | George Raymond Richard MARTIN | The Ice Dragon, 1980 | Racconto |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #127 data: 12 Febbraio 2014, 09:42:29 » |
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Citazione da: Andy Dufresne il 11 Febbraio 2014, 14:59:33
Citazione da: Fedmahn Kassad. il 10 Febbraio 2014, 18:36:40
Tutti grandi capolavori, non conosco invece il contenuto del volumone Fantasy, mi piacerebbe conoscere il tuo parere una volta che l'avrai letto.
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Ehm, ci vorrà molto tempo temo Il contenuto però, dal curatore ai vari nomi presenti, promette bene ..................
/quote]
| Beh lo supponevo Comunque dei racconti elencati Il Drago di Ghiaccio di Martin l'ho già letto nella spettacolare antologia I Re di Sabbia; Inoltre, grazie al prezioso supporto del catalogo Vegetti ho appurato che: La Maledizione delle Piccole Cose e delle Stelle di Leiber lo posseggo all'interno del volume Il Cavaliere e il Fante di Spade della Nord che ancora non ho letto; Flutic di Jack Vance è presente all'interno del volume La Saga di Cugel già nelle mie disponibilità ma non ancora sviscerato. Certo gli altri racconti sono opera di pezzi da novanta come Moorcock, Zelazny, Dunsany, Lee e via dicendo, che atroce dilemma, non so se acquistare il volumone a scatola (quasi) chiusa oppure no. Anche esteticamente il tomo fa la sua figura, copertina rigida con illustrazione di Michael Whelan.........Andy Dufresne, sia pur involontariamente, mi hai indotto in tentazione Quasi, quasi se dovessi beccarne uno in vendita ad un prezzo vantaggioso, .......
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« Ultima modifica: 12 Febbraio 2014, 09:57:14 di Fedmahn Kassad. » |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #128 data: 12 Febbraio 2014, 23:01:26 » |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #129 data: 25 Febbraio 2014, 00:49:38 » |
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Citazione da: Fulvit il 10 Febbraio 2014, 12:27:15 Grandioso questo thread. Una bella sorpresa al mio rientro su Uraniamania dopo molti mesi di assenza. Contenuti coinvolgenti, belle recensioni, molto ben scritto. Fa venire voglia di entrare in una libreria e dar fondo al portafogli. Complimenti all’autrice. Invidio la sua voracità/velocità di lettrice, conoscenza dell’argomento, capacità di invogliare altri alla lettura. |
Innanzitutto grazie mille per il complimento, penso ce ne siano pochi di più graditi rispetto al dirmi che posso invogliare qualcuno a dar fondo al portafogli in libreria Citazione da: Fulvit il 10 Febbraio 2014, 12:27:15 Tuttavia fermandomi avrei commesso un errore imperdonabile, che mi avrebbe impedito di conoscere le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin.
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Martin lo sto appunto rileggendo proprio in questo periodo, sto valutando di cogliere l'occasione per parlarne un libro alla volta, visto che come serie è così apprezzata ed, effettivamente, così bella.
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #131 data: 25 Febbraio 2014, 01:43:00 » |
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Quest'oggi mi permetto una passeggiata al chiar di luna, visto che domani sono in ferie Mio compagno sarà un autore famoso e prolifico in ambito Fantascienza, ma non altrettanto in ambito Fantasy. Quella di cui parlerò è l'unica sua opera appartenente a questo genere, ed è scritta a quattro mani. Gli autori sono Harry Harrison e John Holm, e la trilogia è conosciuta come Saga del Martello e della Croce, o Le Spade e l'Impero. Il doppio nome perché questa trilogia è stata pubblicata in Italia due volte con titoli diversi, sia in riferimento alla trilogia che ai singoli libri. Hammer and the Cross - (Saga del Martello e della Croce o Le Spade e l'Impero) - The Hammer and the Cross, 1993 - (La Via degli Dèi o Gli dèi di Asgard) - One King's Way, 1995 - (Il Trono di Asgard o Il Martello e la Croce) - King and Emperor, 1997 - (Il Re e l'Impero) Le due edizioni esistenti sono Narrativa Nord, cui fanno riferimento i primi tra i titoli italiani elencati sopra, e Teadue. Per l'ultimo libro hanno (a mio avviso saggiamente) deciso di mantenere lo stesso titolo. Io possiedo i volumi in edizione Teadue. Saga del Martello e della Croce- Gli dèi di Asgard - Il Martello e la Croce - Il Re e l'Impero Presi questi libri sui ebay anni fa, anzi, me li diedero è la definizione più esatta. Al tempo cercavo la saga di Katharine Kerr, e la trovai ad un prezzo vantaggioso in un "pacchetto" che conteneva anche questra trilogia; fu così che entrò in mio possesso. Se non proprio "non voluta", di certo non posso dire di averla cercata. Anzi, non sapevo neanche esistesse. Questo comportava ovviamente che io non avessi neanche la più misera apettativa a riguardo, il che è un bene, perché spesso sono proprio le aspettative a rovinare libri che seppur non eccezionali, posso definirsi quantomeno godibili. Ed è proprio questo il caso. Nel IX secolo d.c., in un ambientazione nordica, vichinga, si narra la storia di Shef, nato schiavo da un razziatore vichingo e da una dama inglese, e il suo divenire Re nei regni del Nord. Gli dèi di Asgard, il loro orgoglio e la loro libertà si contrappongono alla rigida e corrotta religione Cristiana. Shef si allea con il Re Sassone, Alfred, e privano la chiesa del suo potere temporale, abbracciando al suo posto "La Via degli Dèi di Asgard". Le lotte e le battaglie per conquistare il potere prima, e per mantenerlo poi, sono lunghe e sanguinose (e anche discretamente descritte), contro preti, re, pirati, fino ad arrivare a combattere nel Mediterraneo contro Roma stessa, nel nome di Odino. Ammetto onestamente che essendo trascorsi anni dalla lettura di questi libri il ricordo ne esce un po' sfocato, anche se alcune scene le ricordo in maniera nitida, e questo è senza dubbio un punto di merito. Ricordo questi libri come scorrevoli e intriganti, e Shef come un protagonista solido e umano, seppur a volte irragionevole nelle sue decisioni. Di certo non il momento più alto nella carriera di scrittore di Harrison, "Il Martello e la Croce" è un'opera che si difende, che può considerarsi un piacevole infr<x>amezzo, molto avventuroso e "guerresco", diciamo così, tra letture di altro spessore.
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« Ultima modifica: 25 Febbraio 2014, 01:46:32 di Grianne » |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #132 data: 25 Febbraio 2014, 08:54:28 » |
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Ciao sono un nuovo arrivato per cui ho recuperato da poco le segnalazioni complimenti per la cura e la passione nelle descrizioni, concordo con alcuni giudizi con altri un pò meno, ma questo lo ritengo normale in fondo ognuno crea un suo rapporto con gli amici, e i libri sono amici fedeli, concordo anche sullle liste di lettura che si allungano sempre, mentre il tempo di leggere dinuisce in maniera inversamente proporzionale, in effetti la serie di Harrison, e ancora sui miei scaffali in attesa (io ho l'edizione Nord per cui sta aspettando da un bel po). ciao e continua cosi seguirò con piacere i tuoi commenti
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #134 data: 08 Marzo 2014, 18:33:25 » |
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Buon pomeriggio a tutti. La prossima Trilogia che ho scelto è forse più mirata a un pubblico femminile, e direi che cade anche a fagiolo essendo oggi la festa della donna. L'autrice è Jacqueline Carey, la trilogia iniziale della sua saga è La Trilogia di Phèdre. La Carey ha scritto tre trilogie che mantengono la stessa ambientazione, ma mentre le prime due sono strettamente legate mantenendo quasi tutti i personaggi, la terza si svolge anni dopo, e c'entra ben poco con le precedenti (e non so neanche se finiranno mai di stamparla). La solita panoramica sulla saga: Phèdre Trilogy - (Trilogia di Phèdre) - Kushiel's Dart, 2001 - (Il Dardo e la Rosa) - Kushiel's Chosen, 2002 - (La Prescelta e l'Erede) - Kushiel's Avatar, 2003 - (La Maschera e le Tenebre) - Earth Begotten, 2003 (short story) - inedito in Italia Phèdre Trilogy - (Trilogia di Imriel) - Kushiel's Scion, 2006 - (Il Trono e la Stirpe + Il Sangue e il Traditore) - Kushiel's Justice, 2007 - (Il Principe e il Peccato + La Sposa e La Vendetta) - Kushiel's Mercy, 2008 - (Il Bacio e il Sortilegio + La Spada e la Promessa) Phèdre Trilogy - (Trilogia di Moirin) - Naamah's Kiss, 2009 - (Il Dono e il Sacrificio + La Fiamma e la Guerriera) - Naamah’s Curse, 2010 - inedito in Italia - Naamah’s Blessing, 2011 - inedito in Italia Come al solito in Italia hanno spezzettato volumi e, temo, come al solito hanno lasciato trilogie incompiute. Anche se su quest'ultimo punto mi riservo un'ombra di dubbio in quanto non ho letto nulla a riguardo di un'interruzione (anche se non ho troppo cercato), e l'ultimo è uscito in Italia appena un anno fa. Magari c'è speranza e il problema sono solo i soliti tempi biblici di pubblicazione. Le edizioni qui sono molto semplici: prima edizione narrativa nord, seconda edizione Teadue (che è arrivata a pubblicare il 3.1 della trilogia di Imriel). Per oggi comunque ho intenzione di parlare soltanto della prima trilogia, di cui possiedo la seconda edizione, Teadue: Trilogia di Phèdre- Il Dardo e la Rosa - La Prescelta e l'Erede - La Maschera e le Tenebre Ho amato moltissimo questa trilogia. Trovo sia meravigliosa. Per stile di scrittura mi trovo sempre ad associare Jacqueline Carey a Robin Hobb; entrambe hanno un modo di scrivere fatto di incisi, frasi brevi, molto molto emotivo. Probabilmente c'entra anche il fatto che anche questa trilogia, come quella di cui ho già parlato della Hobb, sia scritta in prima persona, il che già di suo rende tutto più personale, più "intimo". L'ambientazione che la Carey crea è identica, a livello di cartina geografica, all'Europa, e in particolare i protagonisti vivono in quella zona che per noi oggi è la Francia. Ma le somiglianze si fermano qui. Tutto il resto cambia. Nomi, luoghi, città, abitudini e popoli sono frutto dell'inventiva dell'autrice. Di questa trilogia mi ha colpito molto la capacità dell'autrice di creare un mondo e dei protagonisti in deciso contrasto con quello che è il modo di pensare odierno, in particolare in materia sessuale. E lo fa così bene, con una tale sensibilità e delicatezza, che tu in qualche modo ci credi e lo accetti. Mi risulta molto molto difficile spiegare a parole questa cosa. Farò del mio meglio, ma sono già certa che non riuscirò a rendere giustizia a questi libri. La regione dove vive la nostra protagonista, Phèdre, è chiamata Terre d'Ange, perché i loro dèi sono appunto angeli decaduti, che hanno rifiutato il loro posto in paradiso. A Terre d'Ange tutti vivono secondo quello che è il precetto di questi dèi, e cioè "Ama a tuo piacimento". Basandosi su questo concetto la Carey crea un mondo in cui la prostituzione assume tutto un'altro concetto. Vi giuro che definirla prostituzione mi sembra davvero non corretto, perché quello che è il darsi ad altri per soldi in questi libri non ha nulla a che fare con le sfumature proprie della parola "prostituzione". Questa trilogia comunque narra la storia di Phèdre, partendo dalla sua infanzia, dalla sua educazione come spia e cortigiana. Si tratta di un personaggio profondo come possono esserlo solo quelli dei libri scritti in prima persona, tratteggiato in maniera sublime. C'è la storia d'amore qui, ed è una parte consistente della storia, ed è una storia tanto particolare. "Joscelin incrociò lo sguardo di Selig e rimase immobile, con gli occhi azzurri sereni. <<In nome di Cassiel>>, disse, con una calma inverosimile, <<io proteggo e servo>>. Poi si mosse, fluido come acqua. Tutti i gesti cassiliani hanno un nome: nomi poetici, delicati e pacifici, tratti dalla natura... uccelli in volo, ruscelli di montagna, alberi che si piegano al vento. E' così che definiscono i movimenti che fanno. A parte quello che chiamano terminus. C'è un cimento - uno famoso, il cui nome mi sfuggiva in quella candida luce disperata - in cui un confratello cassiliano mette in atto il terminus. Una volta, al Galletto, avevo visto un attore recitarlo, perciò lo riconobbi, benchè vacillassi sulle ginocchia, sostenuta dalle mie guardie skaldiche. Quando Joscelin, roteando nella mia direzione, gettò in aria un pugnale con la mano destra per poi riafferrarlo per la lama e si portò l'altro pugnale alla gola, io compresi. E' l'ultimo gesto che il Compagno Perfetto può compiere. Incrociai il suo sguardo. Il pugnale che teneva nella mano destra era ben bilanciato e pronto a essere lanciato contro il mio cuore, mentre quello nella mano sinistra era pronto a tagliargli la gola. L'avevo giudicato male: in realtà, era venuto a salvarci nell'unico modo che ci restava. Sino a quell'istante non avevo capito quanto profondamente temessi il mio destino. <<Fallo>>, bisbigliai."Il Dardo e la Rosa Un'altra similitudine che mi sento di fare con Robin Hobb, è la sorprendente capacità di creare personaggi, personalità. A parte la protagonista e voce narrante, anche coloro che l'accompagnano sono così veri, intensi. Ed è una cosa che io apprezzo tantissimo nei libri. Personaggi intensi...come persone vere e spesso qualcosa in più. Suppongo questa sia stata la recensione più difficile che mi sono trovata a scrivere fino ad ora, con la consapevolezza poi che non è abbastanza per questa trilogia, i cui pregi risiedono in aspetti così difficili da descrivere. Vero è pure che scrivere recensioni al vetriolo è mille volte più semplice che parlare di libri che si sono adorati. Sembra sempre di banalizzarli cercando di parlarne.
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