Il libro 029

Lord Grizzly

(Lord Grizzly, 1954) di FRederick Feikema Manfred

Da questo libro è stato tratto il film Uomo bianco va' col tuo Dio
Collana  I Classici del West Super n. 15 del 14 Settembre 1977.
Editore: Longanesi & Co. - Milano
Traduttore: Maria Luisa Cesa Bianchi. Copertina: foto dal film
Rilegatura: Brossura - Formato mm. 115x175.- Numero di pagine 204.

Senza dubbio Frederick Manfred occupa oggi la posizione più importante tra tutti gli scrittori che hanno scelto per argomento il Vecchio West. Nato nella terra dei sioux, scrive quasi tempre ambientando le sue trame nel cosiddetto Upper Midwest. Il mondo da lui descritto è composto da trapper, da mountain men, da indiani e da cowboy. Nella collana « I Grandi Western » è già comparso I cavalieri del giudizio (n. 148), un successo ristampato dopo la prima edizione almeno sedici volte. Il romanzo che presentiamo, Lord Grizzly, viene considerato ancor oggi un insuperabile capolavoro, un'autentica epopea della Vecchia Frontiera. È impostato su una vicenda vera e su un personaggio realmente esistito. Il protagonista. Hugh Glass, ben conosciuto tra i mountain men, visse questa avventura nei primi decenni dell'Ottocento. Aggredito da un grosso orso grizzly, Glass, dopo una strenua lotta. viene abbandonato, quasi morente, dai compagni in una zona infestata da indiani pericolosi e su un terreno che offre ben poche possibilità di sopravvivenza. L'uomo, tuttavia, trascina il suo corpo sanguinante per circa trecento chilometri, sostenuto da una forza incredibile e dal desiderio di vendicarsi.

Il film 029

Uomo bianco va' col tuo Dio

Titolo Originale Man in the Wilderness

Regia Richard C. Sarafian

Cast Richard Harris John Huston John Bindon Prunella Ramsome

Paese: USA Anno  : 1971 Durata  105 minuti Colore

Trama
1820, Canada. Ferito gravemente da un orso, abbandonato dai suoi compagni, lasciato al suo destino dagli indiani, una guida se la cava e impara a sopravvivere con lo scopo di vendicarsi. Buon western, insolito ed efficace, molto ben ambientato e con un ottimo R. Harris alle prese con le sue nevrosi. Indimenticabile la bellissima immagine iniziale di una nave, montata su ruote, che viaggia attraverso pianure e colline.
Sceneggiatura di Jack De Witt. Musica di Johnny Harris.

Il libro 031

Diligenza per Lordsburg

(Stagecoach, 1937) di Ernest James Haycox

Da questo racconto è stato tratto il film Ombre Rosse
Collana: I Grandi Western n.70 La lancia spezzata di Dicembre 1982. In appendice: Diligenza per Lordsburg  
Editore: La Frontiera - Bologna
Traduttore: Tiziano Agnelli. Copertina: Renzo Calegari
Rilegatura: Brossura - Formato mm. 115x180 - Numero di pagine 190
Collana: La nostra biblioteca classica n. 92 - I Grandi Racconti del West del 1975
Editore: EDIPEM - Novara  
Traduttore: Piero Pieroni
Rilegatura Cartonato - Formato mm. 130x195.- Numero di pagine 318.

Il racconto è inserito alla fine der romanzo La lancia spezzata. Ombre Rosse, incastonata in un paesaggio di orizzonti infiniti, è un ritratto meraviglioso di scene di vita dei pionieri nel selvaggio sud-ovest dell'Arizona, con uno studio approfondito dei caratteri di otto persone, tutte diverse nelle loro occupazioni e tutte insieme in un viaggio pieno di pericoli.

Il film 031

Ombre  rosse

Titolo Originale Stagecoach

Regia John Ford

Cast John Wayne Claire Trevor Andy Devine John Carradine Thomas Mitchell

Paese: USA Anno  : 1939 Durata  96 minuti B/N

Trama
Un dispaccio informa un'unità dell'esercito che gli Apache, comandati da Geronimo, sono sul piede di guerra. L'interruzione delle comunicazioni via telegrafo impedisce di avere maggiori informazioni, ma un gruppo di passeggeri, non valutando bene il pericolo e pensando di poter contare sulla scorta dell'esercito, decide ugualmente di mettersi in viaggio sulla diligenza che da Tonto va a Lordsburg. L'equipaggio è piuttosto eterogeneo (il medico ubriacone Boone, la prostituta Dallas, il giocatore d'azzardo Hatfield, il banchiere corrotto Gatewood, lo sceriffo Wilcox, il rappresentante di liquori Peacock e Lucy Mallory, moglie incinta di un ufficiale dell'esercito) e ad esso si unirà poi Ringo, evaso alla ricerca di vendetta (a Lordsburg si trovano i fratelli Plummer, assassini di suo padre e di suo fratello).
I membri del gruppo, inizialmente diffidenti l'uno dell'altro e pieni di pregiudizi nei confronti dei "poco di buono", imparano a collaborare grazie all'improvviso parto di Lucy e all'attacco indiano poco prima di raggiungere Lordsburg (dove Hatfield perde la vita). Raggiunta la meta, Ringo compie la sua vendetta uccidendo i Plummer e, con la complicità del medico e dello sceriffo, grande amico di suo padre, fugge verso la frontiera in compagnia di Dallas.

Il libro 033

L'oro di MacKenna

(Mackenna's Gold, 1963) di Wiil Hnry (Henry Wilson Allen)

Da questo libro è stato tratto il film L'oro di Mackenna
Collana: I Grandi Autori Western n. 15 di Ottobre 1981
Editore: La Frontiera Edizioni - Bologna  
Traduttore: Tiziano Agnelli. Copertina: foto dal film
Rilegatura: Brossura - Formato mm. 120x185.- Numero di pagine 292

Il titolo del libro e alcuni poster danno per titolo L'oro dei Mackenna, Il titolo giusto è: L'oro di Mackenna. Nel deserto da un vecchio guerriero Apache morente, viene affidato a Glen Mackenna il luogo segreto del mitico Canyon d'oro.Distrutta la mappa finisce nelle mani della spietata banda di Francisco Lopez, chiamato Pelon. Aggregatosi altri disperados è costretto a guidarli verso L'oro.

Il film 033

L'oro di MacKenna

Titolo Originale Mackenna Gold

Regia J. Lee Thompson

Cast Gregory Peck Omar Sharif Telly Savalas Camilla Sparv Lee J. Cobb

Paese: USA Anno  : 1969 Durata  128 minuti Colore

Trama
Stati Uniti, fine XIX secolo. Lo sceriffo Mackenna (Peck) incontra un vecchio indiano moribondo, che gli consegna la mappa per giungere ad un ricco giacimento d'oro. Mackenna, una volta morto l'indiano, distrugge la mappa, convinto che si tratti solo di fantasie. Ma il bandito messicano Colorado (Sharif), convinto del contrario, inizia un'avvincente caccia al tesoro, che coinvolgerà anche Mackenna.
Sceneggiatura di Carl Foreman. Musica di Quincy Jones

Il libro 035

La conquista del West

(How the West Was Won, 1963) di Louis L'Amour

Da questo libro è stato tratto il film La conquista del west
Collana: Narrativa del 1964.
Editore: Zilliti - Milano
Traduttore: Maria Marine e Lucia Usellini Copertina: foto dal film
Rilegatura Cartonato - Formato mm. 180x240.- Numero di pagine 320 .

Sono arrivati dal fiume e dalla carovaniera , sfidando le distanze infinite delle Grandi Pianure e i passi ghiacciati della Sierra Nevada Erano uomini come Linus Rawlings, un sopravvissuto inquieto che era diretto a est per vedere l'oceano, ma ha lasciato il suo cuore e la sua casa, nel più... Erano donne come Lilith Prescott, elegante, dalla bellezza vivace che dalla sua famiglia fuggì e cadde preda di un giocatore d'azzardo nel bel mezzo del boom della corsa all'oro. Questi uomini e donne d'avanguardia hanno gettato le basi di una nazione con il loro coraggio e con il loro sangue. Ecco la storia di come le loro strade si sarebbero incontrate in mezzo alla lotta epica contro i nemici feroci e crudeli e la natura ostile, per vincere una volta per tutte il selvaggio West.

Il film 035

La conquista del West

Titolo Originale How the West Was Won

Regia John Ford Henry Hathaway George Marshall Richard Thorpe

Cast Caroll Baker James Stewart Debbie Reynolds George Peppard John Wayne Gregory Peck

Paese: USA Anno  : 1962 Durata  164 minuti Colore

Trama
La storia del West attraverso le vicende di una famiglia di coloni. Una sorella sposa un cacciatore solitario; l'altra, un giocatore di professione. Il figlio della prima partecipa alla Guerra Civile, durante la quale salva anche la vita al generale Grant. Conclusa la guerra, diventa sceriffo di una città di frontiera e contribuisce così all'affermazione dell'ordine e della nuova civiltà americana.
Sceneggiatura di James R. Webb. Musica di Alfred Newman

Il libro 037

La pista per Santa Fe'

(Santa Fe Passage, 1952) di Clay Fisher (Henry Wilson Allen)

Da questo libro è stato tratto il film Satank, la freccia che uccide
Collana:  I Grandi Autori Western n. 39 di Ottobre 1983
Editore: La Frontiera Edizioni - Bologna  
Traduttore: Annarita Guarnieri. Copertina: foto da film
Rilegatura Brossura - Formato mm. 120x185.- Numero di pagine 288.

Kirby Randolph era un uomo di montagna. Si era promesso che sarebbe andato a prendere il treno a Santa Fè, perché Auelie St. Clair era in uno dei vagoni. Era un meticcio, il più bello e il più duro giovane uomo che la ragazza avesse mai visto e incontrato.

Il film 037

Satank, la freccia che uccide

Titolo Originale Santa Fé Passage

Regia William N. Witney

Cast John Payne Faith Domergue Rod Cameron Slim Pickers Irene Tedrow

Paese: USA Anno  : 1955 Durata  70 minuti Colore

Trama
Una carovana è assalita dagli indiani ed una freccia ferisce seriamente Kirby, amato da Aurelia. Jess, geloso di Kirby, ordisce un sordido piano grazie al quale il suo rivale possa cadere nelle mani degli indiani. Kirby, inseguito dal loro capo Satank, ingaggia con lui un feroce duello; quando sta per essere sopraffatto, è salvato dalla madre di Aurelia che uccide il grande capo. L'avventura si conclude felicemente.

Il libro 039

Un uomo chiamato cavallo

(A Man Called Horse, 1949) di Dorothy Marie Johnson

Da questo racconto è stato tratto il film Un uomo chiamato cavallo
Collana:  Narrativa Longanesi. Volume: Tomahawk (A Man Called Horse, 1950) del 1972.
Editore: Longanesi & Co. Milano  
Traduttore: Orsola Nemi.  
Rilegatura Cartonato con sovraccoperta - Formato mm. 150x230.- Numero di pagine 258.

"Un uomo chiamato cavallo" di Dorothy M. Johnson è la storia di un uomo che è stato catturato dagli indiani e ha dovuto imparare tutte le abilità del popolo indiano per sopravvivere. Inizia dal niente come un bambino appena nato e lavora fino guadagnarsi il rispetto dei suoi catturatori. Il primo segno reale della della sua speranza è quando lui decide che non andrà più in basso di un cane, dimostrando che aveva ancora un certo rispetto per se stesso. Decide che ha la stessa posizione sociale come un cavallo. La contraddizione degli shock titolo il lettore in un primo momento, ma che continuano attraverso la storia, diventa chiaro il motivo per cui è diventato un cavallo.

Il film 039

Un uomo chiamato cavallo

Titolo Originale A man Called Horse

Regia Elliot Silverstein

Cast Richard Harris Judhit Anderson Jean Gascon

Paese: USA Anno  : 1970 Durata  114 minuti Colore

Trama
Un aristocratico inglese, John Morgan, a caccia nel West con tre suoi dipendenti si trova attaccato dagli Indiani Sioux della tribù "Mano Gialla". I tre dipendenti vengono uccisi e lui viene fatto prigioniero. Portato all'accampamento della tribù viene affidato alla madre del capo come cavallo da soma; deriso e sfruttato per i lavori pesanti, tenta anche di scappare ma viene sempre ripreso.
Nel villaggio trova l'aiuto e l'amicizia di Batise, figlio di un francese e di una indiana, anch'egli fatto prigioniero anni prima della tribù, che si finge pazzo sapendo che i pazzi sono rispettati dagli indiani. Grazie a Batise che si presta a fare da interprete, Shunka Wakan (nome che significa "cavallo" nella lingua della tribù) comincia a capire la cultura di chi l'ha catturato e ad apprendere qualche parola della lingua indigena.
Ottenuta progressivamente sempre più fiducia si getta su due indiani nemici, della tribù degli Shoshone, e li uccide prendendone gli scalpi e i cavalli. Vuole quindi sposare Tortora Bianca, ma per essere accettato deve prima affrontare la prova del dolore che supera potendo così sposare la donna e avere da lei un figlio.
Il villaggio viene infine attaccato dagli Shoshone che vogliono impossessarsi dei cavalli e delle donne della tribù. La resistenza è strenua e grazie alla tattica di Shunka Wakan gli attaccanti sono sbaragliati e messi in fuga, ma non prima di avere ucciso molti guerrieri e donne; tra questi anche Batise e Tortora Bianca. John, col cuore infranto, dà l'ultimo saluto alla moglie e, con una scorta indiana parte dal campo per tornare in Inghilterra.

Il libro 041

Il pistolero

(The Shootist, 1975) di Glendon Swarthout

Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo Il pistolero
Collana: I Grandi Autori Western (Fuori collana)di Luglio 1982.  
Editore: La Frontiera - Bologna
Traduttore: Mauro Filippinii. Copertina: Foto dal film
Rilegatura: Brossura - Formato mm. 118x200 - Numero di pagine 192

Dalla nota introduttiva di Mauro Filippini, traduttore   È difficile dire qualcosa che possa spiegare per intero l’angoscia che ha comportato la traduzione di The Shootist di Glendon Swarthout. In un genere come il romanzo western, che, nonostante i tempi, è tuttora molto legato alla convenzione, per quanto mi riguarda, del lieto fine, ci si trova dinnanzi a un’opera che è impregnata di morte fino all’osso. Non è la solita storia di “crepuscolo del west”, questo deve essere subito messo in chiaro. Nonostante ne abbia tutti gli elementi, (il periodo storico un po’ troppo avanzato, un eroe anziano, la mancanza di un ambiente veramente “eroico” indispensabile per la narrazione di un mito), parlare di “crepuscolo” in questo caso sembra fin troppo banale. È vero: si potrebbero spendere pagine e pagine, senza timore di sbagliare, parlando della fine della frontiera, di morte degli eroi, di trapasso di poteri attraverso un ultimo, tragico gesto eroico; ma la sensazione principale che si ricava dalla lettura di questo romanzo è che in questo caso si è verificato un ribaltamento: non è più la fine di un eroe che si erge a simbolo della fine di un’epoca, come sempre avviene in questi western “crepuscolari”, ma qui è la fine di un’epoca, o meglio l’inizio di una nuova che fa da contorno, da marcia funebre, da contrasto eloquente alla morte di un uomo. È la morte umana, e non dei tempi, che domina le pagine del romanzo; è la fine lenta, dolorosa, ineluttabile, tragicamente e disperatamente eroica, ma in fin dei conti inutile di un essere umano che non rappresenta nulla, ormai, se non sé stesso e la propria voglia di vivere e di affermarsi.

Il film 041

Il pistolero

Titolo Originale The Shootist

Regia Don Siegel

Cast John Wayne Lauren Bacall Ron Howard James Stewart Richard Boone

Paese: USA Anno  : 1976 Durata  100 minuti Colore

Trama
Nel 1901, John Bernard Books (John Wayne) è un famoso, vecchio pistolero malato. Sentendo avvicinarsi la fine decide di tornare a Carson City, per farsi visitare dal vecchio amico e medico Hostetler (James Stewart) e per vendicarsi di tre vecchi nemici prima di morire, Mike Sweeney, Jack Pulford e Jay Cobb Il medico gli diagnostica un cancro allo stomaco incurabile e gli consiglia di affittare una camera presso la casa della vedova Rogers (Lauren Bacall), che vive sola con il figlio Gillomor (Ron Howard), grande ammiratore delle gesta passate di Books. J.B. Books decide di affrontate i nemici in duello in un saloon il giorno del suo cinquattottesimo compleanno. Nella sparatoria che ne segue egli uccide i tre ma, quando sta per andarsene, il barista lo colpisce con una fucilata a tradimento nella schiena. Il giovane Gillmor assiste alla scena della fucilata alle spalle e lo vendica uccidendo il barista con la stessa pistola di Books. Gilmor subito dopo butta la pistola, rifiutandosi così di continuare sulla strada della violenza. J.B. Books approva il gesto e poi muore sotto gli occhi di Gillmor.