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Discussione: Giro di vite per i lettori (letto 2077 volte) |
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marben
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Re:Giro di vite per i lettori « Rispondi #3 data: 09 Agosto 2011, 18:10:04 » |
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Re:Giro di vite per i lettori « Rispondi #4 data: 10 Agosto 2011, 02:03:33 » |
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Citazione da: marben il 09 Agosto 2011, 18:03:25 Ma che razza di norma è? Ma come si permettono questi qui? Mi viene di pensar male...e chi la pensa come me (credo quasi tutti da queste parti..) ha già capito a cosa mi riferisco...
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Lo so che la politica è argomento delicato, ma in questo caso le scelte toccano da vicino i nostri "interessi" e quindi ritengo di poter dire che chi si è presentato (e ha preso i voti) come alfiere delle liberalizzazioni, dello Stato leggero, della libera concorrenza, dei mercati aperti e della minima interferenza in economia poi si è rivelato in questo caso e in molti altri (le libere professioni, ad esempio) difensore dell'esatto contrario. Ce ne ricorderemo? Bye. Sagan
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Gutta cavat lapidem |
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marben
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Re:Giro di vite per i lettori « Rispondi #5 data: 10 Agosto 2011, 07:53:21 » |
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Citazione da: Sagan il 10 Agosto 2011, 02:03:33
Citazione da: marben il 09 Agosto 2011, 18:03:25 Ma che razza di norma è? Ma come si permettono questi qui? Mi viene di pensar male...e chi la pensa come me (credo quasi tutti da queste parti..) ha già capito a cosa mi riferisco...
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Lo so che la politica è argomento delicato, ma in questo caso le scelte toccano da vicino i nostri "interessi" e quindi ritengo di poter dire che chi si è presentato (e ha preso i voti) come alfiere delle liberalizzazioni, dello Stato leggero, della libera concorrenza, dei mercati aperti e della minima interferenza in economia poi si è rivelato in questo caso e in molti altri (le libere professioni, ad esempio) difensore dell'esatto contrario. Ce ne ricorderemo?
Bye.
Sagan
| Io lo sapevo già da prima ma nessuno mi voleva ascoltare... PS Forse in questi giorni ero distratto da altre faccende ma non ho visto traccia di questa notizia sui media...se Darkyo non ne avesse parlato ne sarei ancora all'oscuro. A me sembra di una gravità inaudita che un governo (di qualsiasi colore) voglia regolare per legge il prezzo di un prodotto dell'industria privata...ancora più grave poi se si tratta di una industria culturale. Tutti noi, credo, abbiamo rimpinguato i nostri scaffali grazie alle offerte delle librerie online...il capo di questo governo è anche il maggior editore italiano, che questa norma sia un tentativo di danneggiare i concorrenti mi sembra più di un sospetto...
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« Ultima modifica: 10 Agosto 2011, 08:24:35 di marben » |
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Re:Giro di vite per i lettori « Rispondi #10 data: 10 Agosto 2011, 12:03:38 » |
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Citazione da: Arne Saknussemm il 10 Agosto 2011, 08:47:07 Tutto questo tocca noi lettori da vicino, e quindi ci indignamo e protestiamo... ...ma in realtà rispetto a cio' che è gia stato fatto da Lui, questo è assolutamente NULLA !!
NUUULLA !!!
... ce ne ricordiamo ??
| Beh non so se sia "la" verità, ma se avrai pazienza leggi e ... ricordati quello che hanno fatto Loro (e non sto parlando di extraterrestri o UFO) E tanto per essere chiaro, questa è la fonte: http://knutwicksell.wordpress.com/2008/12/05/cronologia-del-debito/ Cronologia del debito Vorrei spendere due parole sulla questione del debito pubblico, richiamata all’attenzione in questi giorni dal ministro Tremonti e da questo articolo di Maurizio Ricci pubblicato su Repubblica. Spiace che l’autore si sia prestato a fornire una ricostruzione quantomeno fatalista dei motivi per cui la maggior parte del debito italiano sia finito in mano straniera, mentre abbia volutamente evitato di spiegare come questa situazione sia il risultato di una precisa strategia elaborata all’inizio degli anni Novanta dalle autorità italiane e dai loro consiglieri accademici (quelli che ancora oggi pontificano a piede libero sulle prime pagine dei quotidiani). Per raccontare come siano finiti nell’attuale situazione, bisogna fare un balzo all’indietro fino all’inizio degli anni Settanta. Il crescente aumento dell’inflazione aveva costretto le autorità italiane a massicce emissioni di debito pubblico. In una prima fase si costrinse di fatto le banche ad assorbire i titoli, fino al punto di rischiare una autentica paralisi finanziaria. Successivamente, per ridare loro la capacità di prestare alle imprese, si decise di destinare il debito pubblico ai risparmiatori, che fino ad allora avevano comprato case e tenuto i soldi in banca e alla Posta. Per superarne i timori gli si dovevano dare titoli esenti da rischi quanto al valore nominale, e lo si fece inventando i CCT. Sembrò così che lo stellone d’Italia (nobile antenato dell’altrettanto famoso culo di Prodi) avesse ancora una volta fatto il miracolo. Spostando l’enorme stock del debito pubblico dalle banche alle famiglie si otteneva infatti il doppio risultato di restituire le banche allo loro funzioni istituzionali – favorendo la ripresa economica – e abituare gradualmente il pubblico a investimenti finanziari diretti. Il segreto del successo stava nella indicizzazione dei CCT, che li rese talmente appetibili che le famiglie, in breve tempo, si trovarono a detenere ben il 70% del gigantesco debito pubblico italiano, caso unico tra i paesi sviluppati. All’inizio degli anni Novanta, le autorità – mentre tentavano di arginare lo strabordante deficit dello Stato – decisero che era tempo di ridurre l’eterodossia finanziaria italiana, riportando il mercato dei titoli a una struttura più simile a quella degli altri Paesi europei, dove prevalevano i buoni a tasso fisso e a prezzo variabile (i BTP), acquistati da investitori istituzionali e intermediari finanziari. Le autorità italiane si trovarono però a perseguire una strategia di ritorno ad un mercato finanziario ortodosso proprio quando le banche italiane non volevano titoli di Stato, intente com’erano a finanziare le imprese nel clima di boom economico internazionale, trainata dagli Stati Uniti. Fu giocoforza quindi contare progressivamente di più sugli investitori istituzionali stranieri per assorbire i nuovi BTP. Sfortuna volle che proprio in quel periodo gli investitori istituzionali inglesi e americani stessero cambiando il modo di gestire il proprio portafoglio di titoli a reddito fisso: non li compravano più per tenerli fino alla scadenza, ma per scommettere sui guadagni di capitale che potevano ottenere a causa della variazione dei prezzi degli stessi titoli. E si avventuravano sempre più spesso anche sui mercati dei titoli di altri Paesi. Tutto ciò indusse una tendenza alla oscillazione continua e anche profonda nel prezzo dei titoli. Le autorità italiane si trovarono così ad avere trasformato la struttura del debito pubblico a favore dei titoli a cedola fissa proprio quando i prezzi del reddito fisso cominciavano a ballare sempre di più sui mercati internazionali. Avevano scoperto l’uovo di Colombo, i CCT venduti direttamente alle famiglie italiane, che sono le primatiste mondiali del risparmio, e l’hanno buttato via proprio quando gli eventi del mercato internazionale ne richiedevano l’uso. La nostra economia, che aveva, unica tra quelle sviluppate, la fortuna di possedere una massa enorme di acquirenti definitivi e stabili di titoli pubblici, si trovò esposta alle oscillazioni dei tassi dettate dai mercati internazionali per non parlare della fiducia sulla solvibilità del debito che ancora oggi ci fa tremare ogni volta che una agenzia di rating apre bocca. In tutto questo il destino cinico e baro c’entra poco. C’entrano scelte sbagliate su cui prima o poi qualcuno dovrà trovare il coraggio di scrivere. <!-- .entry-content -->
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« Ultima modifica: 10 Agosto 2011, 12:05:11 di miky1 » |
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Re:Giro di vite per i lettori « Rispondi #11 data: 10 Agosto 2011, 12:40:16 » |
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Mah... mettendo davanti l'importanza (e tutto cio che di negativo puo derivarne) del fatto di avere una persona nelle cui mani si accentrano una serie quasi illimitata di "poteri" (quelli dati dalla politica, quelli dati dal capitale, dalla potenza economica, dal monopolio televisivo, dalla gran fetta di mezzi di informazione direttamente riconducibili a lui, dalla possibilità di giocare..puntare.. dare le carte.. cambiare le regole in corso.. a volte anche "costruire" personalmente il mazzo... e quindi vincere, dall'essere un riferimento ed ispirazione per molti giovani e non, portatore di un degrado morale palesatosi anche con le personali vicende venute fuori...e non sempre conformi alla legge vigente....)... ...ripeto, mettendo di lato questo fondamentale fattore... ...per il resto non c'è gran differenza tra una parte e l'altra. Li accomuna l'incapacità di essere una reale guida, di lavorare onestamente e consapevolmente per il bene del popolo, di non potersi definire "moralmente integri", di avere conflitti di interessi innumerevoli, di avere "casualmente" una intera stirpe (madripadrifiglinipotiziiamichettidelcuorebisnonniepronipoti) che è disseminata negli istituti pubblici e società "guadagnoperchèsochel'appaltosaràmio", uniti dall'affezione che il loro sedere ha per quella sedia, la maleducazione e la scarsa cultura... e potrei continuare per un bel po'.... come dire... tra l'incudine e il martello. Ma uno dei due sarà sempre e comunque il male minore. Ed al momento la discriminante per stabilire quale dei due è il male minore è , per me, quella "cosetta fondamentale" di cui parlavo ad inizio del topic. Qua si dice "ammazza ammazza è tutta nà razza", dalle parti mie si usa una frase parecchio piu colorita...
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« Ultima modifica: 10 Agosto 2011, 12:42:49 di Arne Saknussemm » |
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Re:Giro di vite per i lettori « Rispondi #13 data: 10 Agosto 2011, 18:47:53 » |
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Citazione da: marben il 10 Agosto 2011, 13:50:54 La cosiddetta opposizione è sempre stato collusa e complice, perciò...al tutti quanti...
| Ma se l'opposizione ha oppositori al suo interno, figurarsi! Comunque, detto chiaro e tondo, di sicuro io (e come me tanti altri) non contribuirò a ripagare il debito di Mondadori Già prima non compravo libri nuovi per indisponibilità economica, figurarsi adesso! Questo è il nuovo semi-libero mercato a settori.
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