Lei è Deborah Shilton, agente di Scotland Yard, nonché guardia del corpo del protagonista Alfred Hutchinson.
Cito dal romanzo:
"...
Era passata quasi un’ora che qualcuno suonò alla porta e prontamente andai ad accogliere l'eventuale ospite. Aprii la porta dicendo:
“Buongior....mgmg...nghh....hmmh...” La mia lingua mi si incollò al palato, e gli occhi mi si prolungarono come una lumaca...
“Buongiorno! Lei è Mister Hutchinson? Sono l’agente Deborah Shilton, la sua personale guardia del corpo, incaricata dal ispettore Jameson...questo è l'ordine di servizio... e questo il mio distintivo. Non si preoccupi.. lei ora è in buone mani”.
Avevo di fronte una ragazza sui trent’anni circa, che sarebbe potuta tranquillamente apparire su Playboy; era alta circa un metro e settanta, con tacchi a spillo da dieci centimetri, minigonna in pelle nera cortissima che evidenziava le gambe snelle e chilometriche, una camicia di seta grigia sbottonata fino all'ombelico che rivelava un top nero della terza misura ma che era del tutto inadeguato a contenere un seno della sesta o settima. Il tutto era coperto da un lungo soprabito in pelle nera e collo di pelo... Due labbra carnose rosse come fuoco decoravano un bellissimo viso spigoloso incorniciato da una foltissima chioma rosso rame, e due occhi verdi perforanti. Un angelo, mi dissi.
Risposi a fatica: “No, non…non ne dubito!”
“Non mi fa entrare?” ...
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