|
ATTENDERE...Ricerca Collane in corso...
Pagine: [1]
|
|
|
Autore |
Discussione: Kull Esule di Atlantide (letto 1314 volte) |
| |
|
|
Kull Esule di Atlantide « data: 03 Maggio 2008, 17:46:35 » |
|
Salve, sto leggendo il nuovo Urania Fantasy 1 e quando l'avrò finito posterò il mio commento. Nel frattempo volevo chiedervi se qualcuno di voi ha visto quell'orribile film del 1998 "Kull il conquistatore": http://www.cinemedioevo.net/Film/cinf_kull_conquistatore.htm con un Kevin Sorbo pieno di bicipiti, pettorali e tartarughe sparse per il corpo, con quei lunghi capelli al vento che ricordano tanto Hercules! Non ho mai visto in vita mia una trasposizione da libro a film peggiore di questa. Mentre il libro è avvincente e pieno di sentimento, il film è una noia mortale e se mentre lo guardate vi viene da andare in bagno o da prepararvi un toast, non preoccupatevi, riuscite a seguire la trama lo stesso anche se la interrompete per cinque minuti interi! Se qualcuno vuole bearsi di un Kevin Sorbo d'annata che ha recitato mezzo nudo per il 99% del film lo può ammirare qui: http://www.film.tv.it/photogallery.php/film/17427/kull-il-conquistatore/
|
|
Loggato |
|
"Ci vuole molto più della consapevolezza di Dio per creare la pace. Bisogna decidere in che modo utilizzare questa informazione." (Il mondo di Spock - di Diane Douane) |
|
|
| |
|
|
Re:Kull Esule di Atlantide « Rispondi #1 data: 03 Maggio 2008, 18:08:24 » |
|
Citazione da: luciana il 03 Maggio 2008, 17:46:35
Non ho mai visto in vita mia una trasposizione da libro a film peggiore di questa.
|
Allora vediti " La fattoria Maledetta" tratto da "Il colore venuto dallo spazio" del povero Lovecraft ... o peggio ancora " Dagon, la mutazione del male" tratto da "La maschera di Innsmouth" ... o peggio peggio peggio (ma solo se vuoi farti del male) " La casa sfuggita" di Ivan Zuccon sempre ispirato ai racconti di H.P. (precisamente qui sono stati "presi di mira" a casaccio La casa sfuggita, La musica di Erich Zahn e La casa delle streghe) ... Sono certo che ti ricrederai: e se mentre ne guardi uno ti viene voglia di andare in bagno (l'idea di preparare un toast non ti sfiorerà nemmeno già dopo i primi 10 minuti di visione), non preoccuparti, è solo il tuo organismo che reagisce nel modo corretto Scherzi a parte, sinceramente, non capisco perchè ma trovo che nessun autore sia stato trattato peggio di Lovecraft nelle trasposizioni cinematografiche: credo che le sue povere ossa a Providence siano ormai in uno stato di perenne esaltazione a vedere come registi insulsi disintegrano i suoi capolavori
|
|
Loggato |
|
Un tempo questo forum era tutta campagna... |
|
|
| |
|
|
Re:Kull Esule di Atlantide « Rispondi #2 data: 04 Maggio 2008, 07:37:15 » |
|
In effetti, al cinema non c'è mai limite al peggio. Va meglio quando si tratta di pubblicare libri. I libri possono piacere o no, ma è più difficile trovare un libro insulso e senza senso; chi li scrive, di solito, non arriva neanche a un editore. Invece i B-movie sono sempre di moda!
|
|
Loggato |
|
"Ci vuole molto più della consapevolezza di Dio per creare la pace. Bisogna decidere in che modo utilizzare questa informazione." (Il mondo di Spock - di Diane Douane) |
|
|
| |
|
|
Re:Kull Esule di Atlantide « Rispondi #3 data: 04 Maggio 2008, 22:50:13 » |
|
|
|
Loggato |
|
Non sto invecchiando, sto diventando vintage. |
|
|
| |
| |
| |
|
|
Re:Kull Esule di Atlantide « Rispondi #6 data: 05 Maggio 2008, 20:30:53 » |
|
Ho finito di leggere il bellissimo libro di Howard, e ho lasciato una recensione nell'apposito spazio. Qui intendo postarvi alcune delle frasi che mi sono piaciute di più e che, spero, apprezzerete anche voi:
1) – Non capisco dove vuoi arrivare, maestà – fece imperturbabile l’emissario. – Vuoi farmi infuriare. Smettila, per Valka! Sono già abbastanza infuriato. E ti sfido a singiolar tenzone con lancia, spada o pugnale, a piedi o a cavallo. Sei un re o un uomo? Suo malgrado Kull lo guardò con l’ammirazione che un guerriero concede sempre a un avversario coraggioso, ma non si lasciò sfuggire l’occasione di provocarlo ulteriormente. – Un re non accetta la sfida di un anonimo selvaggio, né l’imperatore di Valusia violerebbe mai la Tregua degli Ambasciatori – ringhiò. – Via, ora, e dì a Ka-nu che verrò da solo. Una luce omicida brillò negli occhi del pitto, che, vincendo a fatica la primitiva sete di sangue, voltò di colpo le spalle e, attraversata a grandi passi la sala delle udienze, uscì dalla grande porta. (pag. 34-35)
Da questo primo discorso si desume che Kull è un troglodita che vive in un mondo di trogloditi. Ma la grande forza di Kull è la sua personalità, un uomo, un re, dalle mille sfaccettature, pronto a battersi per chiunque pur di difendere un debole, ma circondato da tradimenti, incertezze e loschi figuri che gli girano intorno per ingannarlo, destabilizzarlo o detronizzarlo.
2) – Déi onnipotenti! – mormorò Kull, sentendo una gelida stretta al cuore. – E’ Eallal, re di Valusia, morto mille anni fa! (pag. 56)
Una singola frase che descrive la meraviglia per l’ignoto, la riscoperta di un passato antico che ritorna, nonostante si pensava fosse morto mille anni fa.
3) Vi prego di leggere con attenzione questa riflessione di Kull che non ho intenzione di commentare:
Come poteva un uomo essere tanti uomini diversi nel corso della vita? Egli sapeva infatti che c’erano tanti Kull e si chiedeva quale fosse quello autentico. Dopotutto, i sacerdoti del serpente si erano spinti solo un poco più in là nella loro magia, giacchè tutti gli uomini indossano maschere e molti ne mettono una diversa per ogni persona con cui trattano. Kull si chiese se sotto ogni maschera non si celasse un serpente. (pag. 58-59)
4) Il racconto successivo, intitolato Gli specchi di Tuzun Thune è una riflessione sulla ricerca della propria identità, dove Kull va a trovare il mago che vive accanto al Lago delle Visioni. Il racconto si apre con una poesia di Edgar Allan Poe : Una contrada selvaggia e incantata Che s’estende fuor dello spazio E del tempo, elevata. E si conclude con questa riflessione:
Kull)… sa che, l’abbia il mago stregato con le parole o con l’ipnosi, vi sono mondi oltre i mondi e reami ignoti gli si sono davvero schiusi davanti, di là dalla fatale porta; così da quando li ha visti riflessi negli specchi di Tuzun Thune, è meno sicuro della realtà. (pag. 77)
5) Le vette di Atlantide erano spoglie e desolate; le falesie erano nude e aspre. Le montagne atlantidi erano, come Kull, brutali e selvagge perché giovani; l’età non aveva ancora ammorbidito i loro contorni. I monti di Zalgara svettavano come antichi déi, ma verdi boschi e piante fronzute rendevano dolci e ridenti i loro pendii e le loro cime. Era l’età, pensò Kull: molti secoli avevano eroso il loro asprofascino e adesso possedevano la soffice bellezza della vecchiaia. Antiche montagne che evocavano lontani re i cui piedi avevano spensieratamente calpestato le loro zolle. (pag. 83-84)
Il brano è tratto da “Manoscritto senza titolo”, un racconto incompleto, perché l’autore non scrive come va a finire, come se l’inseguimento di Kull durasse in eterno. Tra l’altro Kull insegue due personaggi che non hanno nulla a che fare con la sua vita. Ho paragonato questo racconto al Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento.
6) Figura minacciosa e sinistra, sanguinaria e terribile, li sfidava. (pag. 117)
L’ignoto viene sempre descritto come qualcosa di terrificante, che può far sanguinare.
7) Il racconto successivo è intitolato “Il ruggito del silenzio”. Il racconto esprime quel senso di solitudine che qualche volta assale l’uomo, e l’autore lo esprime attraverso il rapporto tra il Suono e il Silenzio. Ho estrapolato due frasi, secondo me, significative:
a) Tutti i suoni erano sommersi dal silenzio. Il silenzio, distruttore di anime e annientatore di menti, cancellava tutta la vita sulla terra e si espandeva mostruosamente in su, verso il cielo, sopprimendo anche il canto delle stelle. (pag. 132) (Ci sono parecchi momenti romantici nel libro, quasi delle piccole poesie.)
b)Il Silenzio lo assalì con furia cieca. … Prima che nascesse il suono invasore, l’universo era silenzioso e tornerà a esserlo. Perché mi diffonderò per tutto il cosmo e ucciderò il Suono, ucciderò il Suono, ucciderò il Suono… (pag. 133)
8) Il racconto intitolato “L’altare e lo scorpione” ricorda tanto il suo amore contrastato dalla madre (v. biografia).
9)La serie di racconti su Kull termina con questa bellissima frase: “In effetti, la vita non è che una ragnatela intessuta di spettri, sogni e illusioni, e sono convinto che il regno nato oggi dalla spada e dal massacro, in questa valle terribile, non sia più consistente della spuma del vivido mare.”
|
|
Loggato |
|
"Ci vuole molto più della consapevolezza di Dio per creare la pace. Bisogna decidere in che modo utilizzare questa informazione." (Il mondo di Spock - di Diane Douane) |
|
|
| |
| |
| |
| |
|
|
Re:Kull Esule di Atlantide « Rispondi #10 data: 20 Maggio 2008, 20:22:10 » |
|
Non c'avevo fatto caso, però mi piace questo paragone tra Pirandello e l'opera di Howard. Secondo me, sarebbe piaciuto anche a lui, se qualcuno glielo avesse detto. Lungo tutti i racconti del libro si nota una ricerca adolescenziale di definizione della personalità di Kull. E mi sembra di aver capito che quando, finalmente, l'ha trovata Kull diventerà il più noto Conan. In sostanza, Conan non è solo un'evoluzione letteraria, ma è proprio una definizione del protagonista che, maturando, non si lascia più trasportare da maghi, incantesimi e passioni varie - come si legge in Kull - ma diventa un guerriero a tutti gli effetti. A Conan nessuno gli dice di andare a fare la guerra; lui sa che deve fare la guerra. Credo che Pirandello non si sia mai spinto così avanti.
|
|
Loggato |
|
"Ci vuole molto più della consapevolezza di Dio per creare la pace. Bisogna decidere in che modo utilizzare questa informazione." (Il mondo di Spock - di Diane Douane) |
|
|
|
|
|
| |