Sono le 17,30 e Antonio si trova nella sua stanza circondato dai libri che ama stipati in bella vista su quattro pareti. Guarda fuori dall’unica finestra. Il cielo plumbeo è interamente occupato da nuvole dense e scure. Questo è il tempo che adora. Muove alternativamente la sedia girevole, e, distrattamente, il suo sguardo vaga dai libri alla pioggia che cade discreta e costante.  Improvvisamente qualcosa cambia. Una nebbia sottile e azzurra si alza dal pavimento avvolgendo i libri, la stanza e tutto ciò che vede dalla finestra. Oramai la nebbia azzurra è ovunque e Antonio fa fatica a distinguere gli oggetti. Ma ha capito.  “Ci siamo“, pensa. “Prima o poi doveva succedere. Sono pronto“.