Dopo un'animata discussione in chat col boss sottopongo a tutti questo quesito:
- trovate qualcosa di errato nella trama di Urania n. 1000?


Trama:
Isaac Asimov non s'è mai dato pace di esser mancato per un pelo alla partenza del NUMERO UNO di Urania, il 1° novembre 1952; la sua prima opera pubblicata in Italia ("Il Tiranno dei Mondi") non apparve infatti che due mesi dopo, su Urania n. 3. Per compensarlo di quell'antica sfortuna Urania non poteva non dedicargli questo glorioso NUMERO MILLE e offrire così ai propri lettori (per il prezzo di un normale fascicolo) l'ultimo e più grandioso, monumentale romanzo del vasto "ciclo della Fondazione" .
.

siete pregati di rispondere evidenziando solo l'errore, se c'è, senza dare spiegazioni di sorta.

Se secondo voi non c'è errore ma solo ambiguità o poca chiarezza ditelo ma non spiegate nulla.

grazie per la collaborazione (ovviamente voglio dimostrare che io ho ragione..)

La Strega

Ambiguità : Urania n.3

;)

beh evidentemente non sai leggere
avevo chiesto di NON dare spiegazioni

eh eh eh, ha ragione Max!! ssstttt ...  :-X
Miss

Citazione da: doralys il 16 Novembre 2005, 09:46:12

beh evidentemente non sai leggere avevo chiesto di NON dare spiegazioni

vabbè, vabbè

ma è un quiz e io ho risposto (per una volta che conosco la soluzione    :'( :'( ) e poi se vogliamo degli errori/imprecisioni nella trama ce ne erano parecchi...

mi perdoni ? , dai mi perdoni
comunque chi aveva ragione tra te e il boss ???

IR

Naturalmente il mio quiz era una provocazione bella e buona.
L'intenzione era di dimostrare che molti sarebbero caduti nell'errore, e che da parte di chi cura le trame sarebbe stato opportuno aggiungere un [,la rivista] tra quadre dopo "Urania".

Infatti  l'età dei collezionisti di Uraniamania si sta abbassando sempre di più, e non tutti i giovani collezionano tutto o si prendono la briga di andarsi a leggere la "storia" delle varie collane.

Sicuramente i collezionisti più anziani (e non nel senso dell'età) sanno benissimo rispondere al quesito ed a loro sembra ovvio che tutti sappiano fare lo stesso.

Io non lo sapevo.

Doralys

mi fate venire in mente discussioni con tante persone sull'uso "appropriato" di certi termini (informatici e non) e sui "giusti e corretti modi di dire" popolari...

in effetti tante volte si ha ragione da un punto di vista "tecnico" o "sintattico" ma si ha torto dal punto di vista "popolare"

;D ;D ;D

nella comunicazione, che sia "scritta" o "verbale" la mia opinione è che quando si va contro corrente, cioè si usano metodi o terminologie che non sono utilizzate dalla maggioranza, si cade sempre nell'errore comunicativo...

se un programmatore come me si mette a parlare con termini "informatici" magari non commette errori ma sicuramente sta commettendo un errore GRAVE: "non sta comunicando in modo corretto le informazioni a chi lo ascolta"

sul caso specifico credo che l'editore o il curatore o chi ha scritto quella "trama" sul N.1000 non abbia appunto comunicato correttamente, ha usato le sue conoscenze in materia senza commettere il minimo errore ma ha allo stesso modo "trasferito" a chi le ha lette delle informazioni "errate".

errate perché il popolo ha capito tutt'altra cosa non avendo le conoscenze specifiche in materia, per tutti noi "Urania" è una cosa e "Urania, La Rivista" un'altra.

spesso si è convinti di dare informazioni corrette perché si ha una conoscenza profonda della materia, in realtà non ci si accorge che ciò che gli altri hanno recepito è tutt'altra cosa in quanto l'informazione corretta è sempre quella usata dal popolo, dalla maggioranza, e non quella utilizzata dagli "addetti ai lavori".

ma l'errore più grave non è quello di "comunicare" in questo modo "errato" ma quello di pensare, nonostante tutto, che siano gli altri a "sbagliare" non volendo ammettere che il termine corretto non è quello che tutti usano ma è quello che si "dovrebbe" usare.

insomma, a volte bisogna "tornare" sui propri passi e modificare il proprio modo di pensare, non perché si ha torto ma perché ci si deve "uniformare" al volere del popolo.

;D ;D ;D

altrimenti se si fa finta di non sentire e si continua a pensare di essere gli unici ad usare il metodo giusto si rischia anche qualcosa di più, che gli altri ci considerino dei "deficienti" solo perché andiamo "controcorrente", e spesso non ci rendiamo neanche conto di questo.

un po' come quel tizio che guidando in autostrada sente un comunicato alla radio: "Un pazzo sta guidando in autostrada contromano!"...

e lui tutto sudato per la tremenda fatica al volante nel tentativo di schivare le macchine che gli arrivano contro: "UNO SOLO ?!?! SARANNO DIECIMILA!"

;D ;D ;D

Citazione da: Lucky il 16 Novembre 2005, 18:29:12

Gli orrori di Omegna?

Bravo Sette+ E sì che era in grassetto!

Questi giovani decisamente non vedono. ;D

CE212T